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Inviato

salve

mi farebbe piacere ricevere qualche commento e qualche info su queste pietre decontestualizzate ma rinvenute in una chiesa

possibile, periodo-datazione, significati, ecc,ecc,

ringrazio in anticipo per ogni info cordialità mirco

 

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questa identificata come pavoncella???

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Inviato

Ciao , prese cosi' singolarmente e al di fuori dal loro contesto storico e' difficile dare una risposta sensata ; sarebbe almeno utile sapere da quale Chiesa e luogo provengono ; il materiale sembra essere semplice calcare e alcuni particolari dello stile scultoreo , abbinati alla semplicita' dell' opera , sembra potersi attribuire tra il V e il VI secolo d.C. , ma in mancanza di altri dati e' pura congettura , potrebbe essere anche scultura non italiana .

L' ultimo disegno potrebbe anche essere una Pavoncella , cio' indicherebbe che l' incisione sia stata fatta in un periodo primaverile estivo .


Inviato (modificato)

@@Legio II Italica

Di questa abbazia benedettina oggi rimane solo la chiesa, situata circa a metà strada tra Pesaro e Urbino, presso Montelabbate, lungo una direttrice stradale alternativa della Flaminia (accanto scorre l'Apsella, piccolo affluente dell'Apsa di Urbino che, a sua volta, confluisce nel Foglia).

La fondazione è tradizionalmente indicata nell'anno 980, ma tale questione è tuttora controversa, poiché in una bolla di papa Clemente III datata 1188 si trova scritto che il monastero di San Tommaso fu fondato dal vescovo Adalberto,  il quale partecipò al sinodo romano del 998, indetto da papa Gregorio V.  Si hanno comunque notizie certe dell'esistenza dell'abbazia nel 1047, quando papa Clemente II,  tornando da un viaggio in Germania,  vi giunse ammalato e vi morì il 9 ottobre.

Nell'anno 1137  fu poi l'imperatore di Germania Lotario III - chiamato in Italia da papa Innocenzo III per combattere contro Ruggero di Sicilia - a sostare nella Badia di San Tommaso, lasciandovi un privilegio per la buona accoglienza ricevuta.

La chiesa, costruita di fronte al tempio pagano del Dio Silvano, era suddivisa in tre navate da due file di colonne, costituite da conci in arenaria. Questi ultimi sorreggevano delle arcate terminanti nell'abside sopraelevata con confessione sottostante.

Al centro della chiesa era situato il coro, elevato di un gradino con quattro colonnine agli angoli, amboni, entrate laterali e parapetti che recingevano la schola cantorum.

Le due navate laterali erano sopraelevate di due gradini e presentavano nelle pareti laterali arcate delle stesse dimensioni di quelle della navata centrale. E' probabile che queste arcate laterali contenessero delle rappresentazioni pittoriche, fungendo da piccole cappelle. La facciata era a capanna con un piccolo campanile in pietra sulla sinistra.

Sono le foto stampate dei reperti ritrovati e conservati ai lati della navata laterale

Modificato da scacchi
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Inviato (modificato)

ecco il paragone tra due strutture simili che si trovano nella provincia di pesaro-urbino

la prima a nord e la seconda al limite sud

san Tommaso in Foglia

 

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san Gervasio di bulgaria (V-VI sec.) sorge al centro di un'area archeologica. Il suo titolo ha un chiaro riferimento alla Bulgaria, denominazione risalente all’alto medioevo e all’insediamento di popolazioni barbariche in questo tratto del basso Cesano. La chiesa, con tutta probabilità sorse laddove si trovava la stazione di posta di epoca romana diAd Pirum Filumeni. Nella cripta si trova il sarcofago in marmo risalente al VI sec., che presubilmente contiene il corpo di San Gervasio, antico patrono della comunità mondolfese e il cui culto era stato diffuso da S. Ambrogio a partire dal 386. Il sarcofago in stile ravennate è il più grande delle Marche e da questa chiesa prese inizio l'evangelizzazione della Valle del Cesano. Il Monastero presenta impianto basilicale con interno settecentesco, le origini, però, risalgono al periodo paleocristiano nel quale la storia, attraverso i secoli, si è sedimentata nella chiesa romanica a tre navate e nei suoi successivi adattamenti settecenteschi.

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Modificato da scacchi
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