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Inviato

facciamoci un reality... tanto a questo punto.....


Inviato

Mi consentite una precisazione?

 

La collezione di monete, tecnicamente e secondo diritto, è una "universalità di mobili" ai sensi dell'art. 816 codice civile.

Questo articolo definisce chiaramente il concetto: "È considerata universalità di mobili la pluralità di cose (che appartengono alla stessa persona e hanno una destinazione unitariaLe singole cose componenti l'universalità possono formare oggetto di separati atti e rapporti giuridici."

 

Ciò premesso, l'universalità di beni mobili non può in alcun caso essere gravata da ipoteca, che è un diritto reale di garanzia che non concerne né i beni mobili, né le universalità di mobili (appunto) ma, tutt'al più potrebbe essere oggetto di un pegno. Diverso diritto reale di garanzia che riguarda i beni mobili.

 

Si dovrebbe approfondire il discorso, qualora qualcuno fosse mai interessato, leggendo le clausole contrattuali della proposta che fa la Casa d'aste.

 

Rilevo comunque che il testo presente sul web in lingua italiana non è una traduzione dall'omonimo sito in lingua inglese: infatti ivi sotto la voce "Services" e poi "Purchase" non appare alcun riferimento a diritti di garanzia, pegno, ipoteca ecc. ma è semplicemente scritto:

 

"it is possible for us to evaluate your coins reliably according to prevailing market conditions and to purchase them at a fair price..:"


Inviato

Si, però Sincona ha sede a Zurigo.... e gli Svizzeri, si sa come sono :)


Inviato

Mi consentite una precisazione?

 

La collezione di monete, tecnicamente e secondo diritto, è una "universalità di mobili" ai sensi dell'art. 816 codice civile.

Questo articolo definisce chiaramente il concetto: "È considerata universalità di mobili la pluralità di cose (che appartengono alla stessa persona e hanno una destinazione unitariaLe singole cose componenti l'universalità possono formare oggetto di separati atti e rapporti giuridici."

 

Ciò premesso, l'universalità di beni mobili non può in alcun caso essere gravata da ipoteca, che è un diritto reale di garanzia che non concerne né i beni mobili, né le universalità di mobili (appunto) ma, tutt'al più potrebbe essere oggetto di un pegno. Diverso diritto reale di garanzia che riguarda i beni mobili.

 

Si dovrebbe approfondire il discorso, qualora qualcuno fosse mai interessato, leggendo le clausole contrattuali della proposta che fa la Casa d'aste.

 

Rilevo comunque che il testo presente sul web in lingua italiana non è una traduzione dall'omonimo sito in lingua inglese: infatti ivi sotto la voce "Services" e poi "Purchase" non appare alcun riferimento a diritti di garanzia, pegno, ipoteca ecc. ma è semplicemente scritto:

 

"it is possible for us to evaluate your coins reliably according to prevailing market conditions and to purchase them at a fair price..:"

 

Penso che si siano semplicemente affidati ad una "traduzione" non tecnica  dell'operazione, in quanto "Ipotecare"   è un termine errato, più giusto  sarebbe "pegno" infatti andando a leggere più in dettaglio le condizioni,  si  deve considerare come pegno: 

infatti finanziano  il 50% del valore, e non buon ultimo il "servizio"  viene remunerato da un 6%  (rivisti trimestralmente) :ph34r:  :ph34r:  <_<  <_<  oo)  oo)

TIBERIVS


Inviato

Scusate, ma questo mi sembra più un pegno che un'ipoteca.


Inviato

abbiamo risposto insieme. Però, tu hai anche spiegato ;)

  • Mi piace 1

Inviato

Scusate, ma questo mi sembra più un pegno che un'ipoteca.

In pratica ci propongono di ritornare al monte dei pegni.... Che tristezza!!!

post-37078-0-18815700-1459627321.jpg

Awards

Inviato

A me pare una buona cosa, poi nessuno è obbligato. Però se una collezione ha una funzione pratica in più, può aumentare di conseguenza anche il numero dei collezionisti.

  • Mi piace 2

Inviato

Be se valutano 100 quello che vale 1000.

Preferisco vendere .

blaise

Un ipoteca è reversibile e temporanea ( lo stesso un pegno) , la vendita è definitiva, chiaro che le valutazioni per un oggetto dato in pegno e uno venduto saranno ben diverse...e ci mancherebbe altro che non lo fossero. In un caso, chi finanzia il pegno, deve stare fuori della cifra per il periodo stabilito per il pegno, e riscuote gli interessi e basta, quindi farà una valutazione al minimo. In caso di vendita, chi acquista può , a sua volta, rivendere e rientrare velocemente, quindi la valutazione può essere più favorevole al venditore.

Non dimentichiamoci che i soldi hanno un costo e le attività commerciali anche.

  • Mi piace 3

Inviato

Certo è sempre triste dover rinunciare alla propria collezione per motivi economici, sia in via temporanea (pegno) che in via definitiva (vendita), ma bisogna essere chiari nessuno regala nulla a questo mondo quindi come colui che da il pegno o vende non vuole perderci (troppo) così il professionista è costretto ad acquistare o altro al prezzo più basso per poter rientrare delle spese e fare un minimo di profitto.

Chi vorrebbe acquistare una moneta ad un valore maggiore di mercato perché il professionista l'ha acquistata ad un prezzo troppo elevato da un precedente proprietario? E poi siamo sempre i primi a voler acquistare a prezzi sempre più bassi, pensando che il venditore non debba guadagnarci.

 

Quindi chi ha necessità, purtroppo, deve adeguarsi. Oppure deve pensare a qualche altra forma di liquidità.

 

PS: naturalmente esistono anche i casi di professionisti un tantino troppo furbetti, però nel panorama umano ci sono in tutti i settori, come anche i privati che non pagano ciò che hanno acquistato.


Inviato

il lato positivo è che si riscontra un valore ad un oggetto che ha un mercato particolare, come quello numismatico. Anche io sono critico verso questa iniziativa, ma non credo che demonizzarla serva a molto, anzi se a qualcuno potrebbe fare comodo ne sono contento anche io!


Inviato

"Chi vorrebbe acquistare una moneta ad un valore maggiore di mercato perché il professionista l'ha acquistata ad un prezzo troppo elevato da un precedente proprietario?"

Esiste questo caso e si ha quando una moneta e' cosi rara che puo' comandare lei il prezzo a piacimento,, in pratica se non ci sono altri pezzi disponibili - almeno un un ragionevole lasso di tempo - e il pezzo e' conteso, puo' verificarsi che il prezzo richiesto o di cessione sia notevolmente superiore a quello che il mercato considerava. E' la moneta che fa il suo prezzo..


Inviato

@@numa numa la mia era una considerazione generale non per pezzi così rari che per averli uno farebbe carte false.

 

In generale qualcuno acquisterebbe un denaro di Ancona, seppur SPL, a 600 € ? O un antoniniano di Gordiano III a 600 € ?

 

Ormai il mercato ha definito (naturalmente ci sono sempre oscillazioni che dipendono dalla conservazione, ecc... ) dei prezzi per la maggior parte delle monete e non credo che qualcuno sia disposto ( a meno che si tratti di un pezzo rarissimo o proprio quello mancante per completare una serie) in generale a strapagare una moneta.


Inviato (modificato)

@@ARES III mi pare che numa numa parlasse appunto di pezzi molto rari.

Se un pezzo compare sul mercato mondiale diciamo una volta ogni 40 anni, come fai a quotarlo? Potrebbero appunto esserci due persone disposte a fare pazzie appunto perchè non vogliono aspettare altri 40 anni...

ps.L'ipoteca è una possibilità in piu' che una bella collezione puo' darti senza doverla vendere e che a determinate condizioni puo' essere interessante, non ci vedo nulla di particolarmente negativo. Mica ti obbligano a farla....è una scelta.

Modificato da cliff

Inviato

Sarà anche una scelta, ma è una scelta dolorosa.

 

Quando ipotechi casa continui a viverci (se paghi con regolarità le rate del mutuo).

 

Per costituire il pegno (si tratta di un contratto reale) è necessario lo spossessamento del bene sul quale grava.

 

Insomma la collezione la devi dare via subito e la riottieni solo quando hai pagato il capitale, gli interessi e le spese.

 

Polemarco

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Sarà anche una scelta, ma è una scelta dolorosa.

 

Quando ipotechi casa continui a viverci (se paghi con regolarità le rate del mutuo).

 

Per costituire il pegno (si tratta di un contratto reale) è necessario lo spossessamento del bene sul quale grava.

 

Insomma la collezione la devi dare via subito e la riottieni solo quando hai pagato il capitale, gli interessi e le spese.

 

Polemarco

Essì...finisce dritta nei caveau di Sincona... :cray: Al massimo ti lasciano una foto....

Modificato da cliff

Inviato

....................................Al massimo ti lasciano una foto..

 

speriamo a colori.


Inviato

E no a colori no....... e mica possono spendere più soldi per noi......ti fanno una ricevutina e se ti va di lusso fotocopia in bianconero.........

 

Il pegno può essere una soluzione economica mica affettiva. 


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