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Coniazioni monetarie italiane per l'estero


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Inviato

Ciao a tutti. :hi:
 
Apro questa discussione, forse un poco "campanilistica" (e non so se e come questo termine sarà tradotto per @@villa66 da Google translator.... :crazy:) per rintracciare quante più possibile monete a corso legale,
commissionate da Paesi esteri alla zecca dello Stato italiana o a ditte private italiane.
 
Vorrei limitare la ricerca a partire dalla proclamazione della Repubblica italiana (1946) fino ai giorni nostri, escludendo le coniazioni per lo Stato della Città del Vaticano, per San Marino e per l'A.F.I.S, (in quanto sono coniazioni abbastanza note e quindi "scontate").
 
Le monete oggetto della discussione devono essere state commissionate dagli Stati esteri all'Italia e devono essere state dichiarate a corso legale dal Paese committente, ancorché si tratti di monete puramente commemorative e non destinate alla circolazione.
 
L'ideale sarebbe fornire, oltre all'immagine della moneta ed ai suoi dati pondometrici, anche gli estremi del provvedimento in base al quale lo Stato estero ha istituito la moneta e conferito il corso legale.
 
-----------------------------------------------------------
 
Parto con una moneta commemorativa da 2 Dinars Tunisiens in oro 900/1.000, del peso di grammi 3,8 ed avente diametro di mm. 22,6.
 
Il contorno è rigato e gli assi sono "alla francese".
 
La moneta, che fa parte di una serie che ricomprende anche i valori da 5, 10, 20 e 40 Dinars, è stata coniata nel 1967 in 7.259 esemplari e commemora il decimo anniversario della fondazione della Repubblica della Tunisia.
 
La sua emissione, così come quella degli altri valori della serie, è avvenuta in forza del "Dècret Presidentiel n. 67.202 du 4  Julliet 1967 publiè sur le Journal Officiel n. 28 du 4 Julliet 1967".
 
La moneta reca, quale "segno di zecca", le lettere N I al rovescio, ad ore 4:

aazn1s.jpg 
 
 
N I sta per NUMISMATICA ITALIANA, azienda che aveva sede a Milano, nella Via Pietro Mascagni n. 7, oggi non più esistente ma negli anni '60 e '70 del secolo scorso molto attiva nelle coniazioni in oro non solo di monete ma anche e soprattutto di medaglie.
 
Da quanto ho potuto apprendere, la N.I. non coniava in proprio ma si limitava alla commercializzazione del prodotto, che veniva realizzato presso zecche anche statali (Zecca dello Stato italiana, Zecca statale di Monaco di Baviera) o presso stabilimenti privati.
 
Qui sotto il frontespizio di un vecchio listino della N.I. risalente al 1961

2d8f1ap.jpg 
 
e una pagina a caso dello stesso, riportante la coniazioni di medaglie riproducenti i "Capi nella Seconda Guerra" emesse dal Banco Italo-Venezolano di Caracas:

2j5aqs6.jpg

Interessante notare i prezzi di vendita. Naturalmente, l'emissione dei Dinars tunisiens non è riportata nel listino in quanto i Dinars sono stati coniati nel 1967 mentre il listino è del 1961.

Saluti. :hi: 
Michele

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Inviato

Aggiungo solo che queste monete vennero vendute all'interno di un astuccio in similpelle, del quale allego la scansione fronte/retro:

znpms7.jpg

6z6muh.jpg

M.


Inviato

Questa è davvero una bella idea (che magari in futuro ti copierò per una versione europea :lol: ). 


Supporter
Inviato

Non ho i dati che ne autorizzano la coniazione.
 
Argentina: 1 Peso bimetallico (modello 1994-2010)
 
post-27461-0-24475900-1458854582.jpg

La zecca italiana ( lettera "E" ) ha contribuito nel 2010 a coniarne ben 162 milioni di pezzi.
 
Le altre zecche utilizzate:
"A" = Seoul - Sud Korea
"B" = Royal Mint - Londra
"C" = Monnaie de Pessac - Parigi
"D" = Casa de Moneda - Messico
"E" = Italia
 
Il segno di zecca non è facilmente individuabile, per chi ne è in possesso e vuol controllare;
è in incuso e microscopico, si trova dentro i due punti che segno di seguito:

post-27461-0-07233500-1458855402.jpg

  • Mi piace 1
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Inviato

Curiosa e interessante tematica. :)

 

Se ne parlò in passato qui sul forum in una vecchia discussione e ti ripropongo due bei interventi di @@fior_di_conio da cui si ha un'ampia base di partenza per poter approfondire queste coniazioni.

 

Per ras al kaima é stata fatta un'altra rara divisionale denominata "i campioni dello sport" dove possiamo ammirare le rappresentazioni di Riva, Rivera, Gimondi, Agostini e l'Inter (!)
anche per la guinea equatoriale è stata coniata una divisionale con soggetto "roma capitale" (1970) dove si può notare la firma dell'incisore italiano Monassi
mentre per ajman notiamo una bella gondola e un appello "salvate venezia" nei 5 riyals 1971 tutte monete coniate in italia

 

http://www.lamoneta.it/topic/97714-curiosità/?p=1102866
 

La 1AR di Arezzo, tra il 1967 e il 1977, ha coniato centinaia di monete per alcune decine di stati esteri, si tratta di divisionali emesse in astuccio o box in oro e argento (non mi risultano coniate monete in metallo povero) sebbene alcune riportino il punzone dell'argento 925 o 999 e avevano dimensioni improbabili (dei patacconi enormi), e nessuna aveva il fine della spendibilità, vanno considerate monete a tutti gli effetti perchè a corso legale con tanto di decreto di ogni stato (che veniva anche inserito nelle divisionali)
la cosa più curiosa è che da quanto ne so, i soggetti rappresentati sulle monete venivano scelti dagli incisori italiani... in realtà sotto c'era un meccanismo perverso, la 1AR comprava "il diritto" di battere monete per conto di questi stati (aderivano quasi esclusivamente stati poveri) e si preoccupava di commercializzare tali monete sul mercato (tramite la numismatica italiana). La 1AR è uno dei più grossi banchi metalli italiani, contava all'epoca mi pare oltre 1000 dipendenti e "sfornava" alcune tonnellate di oro lavorato ogni mese, queste monete finivano in gran parte alle banche italiane (all'epoca potevamo e dovevano commerciare monete auree) e venivano disperse tra collezionisti e investitori... insomma una operazione finalizzata al vendere metallo prezioso...
ecco perche troviamo soggetti italiani su monete di paesi lontani non solo geograficamente..
fecero anche diverse gaffe divertenti, monete a soggetto papale su paesi poco cattolici, monete a soggetto american patriottico su paesi ostili all'america, divisionali emesse con monete con date diverse all'interno, punzoni diversi sulle stesse monete, insomma erano un po pasticcioni :)
ad onor del vero però occorre dire che hanno sfornato anche qualche bella moneta tipo la serie dahomey che a me piace molto e sopratutto per l'epoca erano molto innovativi con le tecniche di coniazioni (forse i primi a battere monete proof in argento 999 e comunque paragonato al lavoro delle altre zecche anni 70 le loro monete era una spanna sopra a tutti per qualità e tecnologia)
quindi possiamo vantarci (!?) di aver battuto divisionali per tanti stati, a memoria ricordo:
korea, dahomey, etiopia, albania, lesotho, liberia, cambogia, swaziland, ras al kaima, umm al kaima, ajman, sharjah, fujairah, iran, congo, somalia, guinea, guinea equatoriale, uganda, tunisia, e molti altri che mi sfuggono a memoria ma penso almeno 30 nazioni diverse

 

 

 

http://www.lamoneta.it/topic/97714-curiosità/?p=1103455

 

Saluti

Simone


Inviato (modificato)

Grazie a tutti per gli interventi ed in particolare a Simone che ha "riesumato" una discussione pertinente e non recentissima.
 
Mi sembra di capire che la Numismatica Italiana si avvalesse della 1AR di Arezzo per le coniazioni che poi commercializzava.
 
Nelle monete tunisine presentate non vi è però inciso il simbolo dell'azienda aretina ma solo quella della N.I.
 
Rimanendo in Tunisia (le cui coste, poi, sono a soli 200 km. da casa mia...), ho trovato un riscontro documentale relativo ad un'altra coniazione aurea, questa volta commissionata dal Governo tunisino alla nostra Zecca dello Stato.

wklmbd.jpg

Il documento è tratto dal seguente libro, pubblicato nel 1980:

2n8nfaw.jpg

Per la verità, confrontando il contenuto della pagina postata con le risultanze riportate nel World Gold Coins (fourth edition) in mio possesso, emerge qualche incongruenza (il sito di numista, in questo caso, non ci aiuta, in quanto neanche considera le monete in argomento).

 

La pagina del libro sopra pubblicata riporta che il 10 dinars pesa 18,800 grammi ed è stato coniato a partire dal 1963 "senza interruzione alcuna in ridottissimi contingenti...", mentre il W.G.C. non riporta alcuna emissione per il 1963 ma indica la coniazione, per i millesimi 1962 e 1964, di un 10 dinars pesante grammi 23,480, la cui foto, tuttavia, propone una moneta con al dritto lo stesso ritratto del Presidente tunisino Habib Bourguiba ma con un rovescio lievemente diverso da quello pubblicato sul libro.

 

Nel W.G.C. la moneta del libro è indicata come emessa  nei millesimi 1979 e 1981, con un peso variabile ed oscillante fra grammi 18,770 a grammi 18,824.

 

Anche sul 5 dinars le notizie sono contrastanti:

 

Nel libro la moneta è riportata con un peso di grammi 9,404, mentre secondo il W.G.C. peserebbe grammi  9,360 e sarebbe stata emesse nel 1963, 1976, nel 1981 (al peso di grammi 9,412) e poi ancora nel 1982.

 

Non possedendo né il 10 né il 5 dinars non posso postarne delle scansioni.

 

Leggo che sarebbero state emesse in due versioni: una in lingua francese e una in lingua araba.

 

Non mi pare, dall'esame delle immagini sul libro e sul W.G.C., che compaia sulle monete il simbolo della zecca di Roma.

 

M.
 
 

Modificato da bizerba62

Inviato

Un'altra coniazione commemorativa aurea commissionata alla nostra zecca dello Stato è, sorprendentemente, quella richiesta dall'Autorità governativa avente sede nella lontanissima (da noi) Isola di Tonga.

 

La coniazione risale al 1980 e riguarda due monetine in oro da 20 e da 10 Pa'anga, rispettivamente di grammi 0,80 e 0,40 al titolo di .917/1.000.

 

Il sito numista ci offre solo la prima e sconosce la seconda:

http://en.numista.com/catalogue/pieces42928.html

 

 ma il W.G.C. conferma l'emissione di entrambe, seppure senza dare indicazioni sulla zecca di provenienza.

 

La notizia che si tratti di monete "italiane la desumiamo dal libro citato nel precedente intervento, a pag. 265:

6riy41.jpg

Anche in questo caso, non avendo le monete in mano, non sono in grado di effettuare scansioni né di verificare se esista un marchio di zecca che riconduca alla nostra officina monetaria.

M.


Inviato (modificato)

Ma la nostra Zecca, negli anni '60 dello scorso secolo, ha addirittura lavorato per lo Stato di Israele, realizzando una moneta in argento millesimata 1963 da 5 Sterline (o Lirot) ed alcune prove tecniche nel 1964 e 1965:

14wefy1.jpg

La moneta, tuttavia, non sembra recare alcun simbolo che ne faccia ritenere la provenienza italiana.

Per la verità, il sito di numista riporta una scheda che attribuisce la paternità delle incisioni sia del dritto che del rovescio della moneta del 1963 a due artisti non italiani (anzi, i loro nomi sono decisamente israeliani...) e dunque non mi è molto chiaro se, per questa coniazione, il ruolo della nostra Zecca sia stato unicamente quello di effettuare la battitura delle monete e nulla di più.
 

La scheda tace circa la zecca di fabbricazione, mentre fornisce un peso di 25 grammi anziché di 23, come indicato nel libro...chi ha ragione?:

http://en.numista.com/catalogue/pieces17083.html
 

A questo punto, mi chiedo però chi abbia realizzato le "prove tecniche" descritte nel libro.....italiani o israeliani?

 

Sentiamo cosa ne pensa @@elledi ...fra l'altro, lo stile di queste produzioni non mi sembra per nulla riconducibile all'arte incisoria italiana ed anche se il libro le definisce "monete d'argento di rara eleganza compositiva"....mi sembrano incisioni alquanto modeste e "fredde" per moduli in argento da 34 mm. di diametro e, soprattutto, per i canoni artistici di casa nostra.

 

Però, è anche vero che de gustibus non est disputandum.... :pardon:

 

M.

Modificato da bizerba62

Inviato

Non ho i dati che ne autorizzano la coniazione.

 

Argentina: 1 Peso bimetallico (modello 1994-2010)

 

attachicon.gifargentina2010E.jpg

La zecca italiana ( lettera "E" ) ha contribuito nel 2010 a coniarne ben 162 milioni di pezzi.

 

Le altre zecche utilizzate:

"A" = Seoul - Sud Korea

"B" = Royal Mint - Londra

"C" = Monnaie de Pessac - Parigi

"D" = Casa de Moneda - Messico

"E" = Italia

 

 

Non ero al corrente di questo particolare, nonostante la monetazione argentina sia una delle mie preferite del sud America...

Ho appena controllato quella nella mia collezione, è una A.


Supporter
Inviato

Non ero al corrente di questo particolare, nonostante la monetazione argentina sia una delle mie preferite del sud America...

Ho appena controllato quella nella mia collezione, è una A.

 

Anch'io ho una A, se non ricordo male @@alfgio aveva una B.

In questa pagina tratta da numista trovi qualche altra specifica (cliccaci sopra eventualmente per ingrandire).

 

http://static-numista.com/catalogue/images/565f2a4c11963.jpg

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Inviato

Al principio degli anni '70 del secolo scorso, un'altra prestigiosa coniazione commemorativa in oro ed in argento venne commissionata dalla Corea del Sud ad un'Azienda privata italiana.
 
La Gori e Zucchi di Arezzo.

 

Leopoldo Gori e Carlo Zucchi fondarono il 15 marzo 1926 ad Arezzo la UNOARRE ottenendo, il 2 aprile 1935 il primo marchio orafo provinciale, 1AR, tuttora esistente.

 

Il contratto per la fabbricazione delle monete commemorative sudcoreane, che dovevano celebrare il quinto millennio di storia del Paese, venne intermediato dalla società Italcambi e vide protagonista la ditta toscana, che peraltro punzonò le monete prodotte con la sigla 1AR.

 

La serie prevedeva valori in oro 900/1.000 da 25.000 won a 1.000 won ed in argento 1.000/1.000 da 1.000 won a 50 won.

 

iQui sotto un esauriente articolo in inglese che ricostruisce tutta la vicenda in modo estremamente puntuale, fornendo inoltre gli effettivi quantitativi di monete coniate rispetti ai contingenti inizialmente previsti.

http://www.coinweek.com/education/coin-guide/the-five-millennia-history-of-korea-gold-and-silver-commemorative-coins-of-1970/

 

M.


Supporter
Inviato

post-27461-0-00409400-1458990114.jpg

Un'altra moneta bimetallica per la comune circolazione, qualcuno di questa sezione del forum sicuramente la possiede (quella postata sopra è di mia proprietà), coniata in 120 milioni di esemplari dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di Roma.
Thailandia 10 Baht 1996

http://colnect.com/it/coins/coin/11751-10_Baht_Golden_Jubilee-1996_-_50%C2%B0_Anniversario_dellAdesione-Tailandia

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Inviato

Complimenti per la bella idea.

Ritengo sarebbe molto interessante allargare il nostro orizzonte anche al periodo del Regno d'Italia (1861-1946), tralasciando ovviamente di considerare le numerose monete emesse per le nostre colonie in Eritrea, Somalia e Albania.

Tuttavia proprio in Albania, durante il precedente regime di Zog, la zecca di Roma tramite incisori e modellisti operanti anche sulle monete italiane coeve, si rese responsabile per la coniazione di diverse affascinanti monete.

 

Posto a titolo di esempio un Lek del 1926. Da notare la R di Roma posizionata al rovescio in basso, di fianco al valore.

 

10wie5i.jpg

 

 

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Inviato (modificato)

"qualcuno di questa sezione del forum sicuramente la possiede.....".

 

Me la diedero di resto in un supermarket al posto di 2 euro.

 

Se non erro viene utilizzata in Italia proprio perché ha le stesse caratteristiche e si confonde facilmente con il pezzo da 2 euro e viene anche accettata per tale valore dai distributori automatici.

 

Naturalmente vale molto meno di 2 euro.

 

Mi pare che se ne avessimo già discusso anche sul forum.

 

M.

Modificato da bizerba62

Supporter
Inviato

post-27461-0-34643600-1458996578.jpg

Per entrambi i valori sarà stato superato il miliardo di pezzi coniati, sempre a cura dell'IPZS Roma.

Ucraina 10 e 25 Kopiyok 1992 in ottone:


http://colnect.com/it/coins/list/country/2504-Ucraina/series/74878-1992~Oggi_-_Circolazione_Hryvnia/mint/33-Italia_Istituto_Poligrafico_e_Zecca_dello_Stato_Roma

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Inviato

La discussione è veramente interessante e ringrazio @@bizerba62 perché mi sono sempre chiesto se la Zecca Italiana al pari di diverse altre mondiali (vd. Pessac, Londra e zecche inglesi, Vantaa ecc.) coniasse per conto di altri Paesi ed è bello notare come per le coniazioni bimetalliche, brevettate per la prima volta proprio dall'I.P.Z.S. con le 500 lire Quirinale del 1982, alcuni di essi si siano rivolti alla nostra zecca.

Tempo fa ricordo di aver visto su un sito di monete euro che la versione slovena del 2 euro comune del 2015 dedicato al 30º anniversario della Bandiera Europea, coniato in 1 milione di esemplari, era stato prodotto a Roma nonostante la Slovenia si sia sempre rivolta alle zecche di Kremnica, Vantaa e Utrecht per le monete a circolazione ordinaria e le commemorative da 3 euro ed in metalli preziosi.

Allego foto, caratteristiche tecniche e decreto di emissione:

post-32628-0-51751400-1458998897.jpg

http://eurocollezione.altervista.org/_SLOVENIA_/_2_euro_2015_commemorativo_bandiera.htm

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:C2015/253/09&from=IT

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Inviato

Discussione estremamente interessante che mi leggerò con calma. Mi pare ci siano anche coniazioni dei singoli emirati uae, ma fatico a definirle monete, anche se non si tratta di un espediente esclusivamente commerciale


Inviato (modificato)

Ciao.
 
Proseguo con altre due coniazione realizzate in Italia.
 
La prima, inaspettatamente (almeno per me), riguarda un'emissione compiuta dalla nostra Zecca dello Stato nientemeno che per..... le Maldive negli anni 1978-1979.
 
Si tratta di un "set" di 4 valori da 100, 25, 10 e 5 Rufiyaa (che poi, tradotto, dovrebbe essere "rupie") con scelta, davvero poco comprensibile, sia della sequenza dei valori che dei metalli utilizzati.
 
Infatti, mentre per il nominale massimo della serie si impiega l'argento, il nominale da 25 rufiyaa si batte con l'oro, quello da 10 con il rame/nichel e infine per quello da 5 rufiyaa si torna ad impiegare l'oro.
 
Da notare che, stranamente,  è stato "saltato" il nominale da 50 rufiyaa.
 
Mi domando, a questo punto, se l'unico valore che abbia effettivamente circolato sia solo quello in rame/nichel da 10 rufyiaa, mentre tutti gli altri dovrebbero considerarsi monete commemorative ad uso esclusivamente collezionistico.

 

Interessante anche notare come le rappresentazioni incise sui rovesci della serie siano tutte diverse..
 
Non possiedo nessuna di queste monete, ma dalle scansioni del solito libro già citato in precedenza, che posto qui sotto, non mi pare che si intravvedano segni di zecca che riconducano queste produzioni alla nostra officina monetaria:

2cifsko.jpg
2gvnadg.jpg


Tornando invece alla "zecca privata" di Arezzo, è la volta di una serie commemorativa emessa per la Somalia in oro 900/1000, coniata nel 1965 per celebrare il 5° anniversario dell'indipendenza del Paese africano.
 
Dati i vincoli storico-politici che legano (anzi...direi che oggi possiamo, a buon diritto, anche coniugare il verbo al passato...) che legavano la Somalia all'Italia, questa emissione celebrativa che si compone dei valori da 500, 200, 100, 50 e 20 Shillings, più che essere una coniazione commissionata dal Paese africano alla ditta orafa aretina, sembra in realtà un "regalo" che l'Italia fa alla Somalia, dal momento che l'emissione monetaria è disposta con un decreto (n. 550843 del 23.11.1965) del nostro Ministero delle Finanze.

 

Quindi non mi stupirebbe affatto che i fondi per questa emissione li cacciò, a suo tempo e tanto per cambiare... "pantalone" (anche questo termine, molto ben comprensibile a noi italiani....non so come verrà tradotto per @@villa66 da Google translator...diciamogli subito che non parliamo di "trousers"..... :pardon:).
 
D'altronde, anche la legenda circolare che compare al dritto: "REPUBBLICA SOMALA" in italiano, che "sovrasta" l'equivalente legenda in somalo, ci fa intuire che la "regìa" di questa emissione va ricercata in Italia piuttosto che in Somalia.
 
In queste monete è ben visibile al rovescio, accanto al valore, a destra il punzone del titolo ("900") e a sinistra il segno di zecca "1AR".
 
Qui sotto posto l'unico esemplare della serie che possiedo, quello da 50 shillings, coniato in 6.325 pezzi:

33jomix.jpg

Saluti. :hi:
Michele
 

Modificato da bizerba62
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