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Chiesa "Domine quo vadis" e le impronte misteriose


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Inviato

Una delle attrattive di Roma , seppur oggi piuttosto disattese , sono le antiche Chiese del centro storico della Citta’ oltre a quelle che sorgono appena fuori delle mura aureliane . Queste Chiese furono costruite ad iniziare dal IV secolo , generalmente all’ interno di antichi templi pagani dismessi o in rovina oppure nelle case dei ricchi pagani convertiti al Cristianesimo e parlando sempre di quelle piu’ antiche , queste continuarono ad essere costruite praticamente fino al Rinascimento , fino a raggiungere , solo queste piu’ antiche , il numero di circa 250 Chiese ; ogni singola Chiesa quindi ha particolari storie antiche da raccontare , diverse dalle altre , oltre che grande ricchezza di preziosi marmi antichi , colonne antiche in vari marmi variopinti , di queste colonne se ne sono contate oltre 8000 , quadri , dipinti , affreschi , ori , argenti , paramenti , a volte contengono anche piccoli Musei interni e quant’ altro ; insomma una vera ricchezza dal valore storico artistico incalcolabile proveniente dal passato e dalla enorme varieta’ di manufatti .
Una Chiesetta tra queste , per la verita’ non molto appariscente , e’ quella appunto del Domine quo vadis , che ha una bella storia da raccontare in tema con il mese pasquale .
La Chiesa del Domine quo vadis è una piccola chiesetta di culto cattolico , si trova al bivio tra le antiche vie Appia Antica e Ardeatina , nel quartiere romano Appio Latino .
La Chiesa odierna è un rifacimento del 1600 in quanto in origine si trattava di una piccola cappella eretta negli anni 800 . La Chiesa è eretta sul luogo dove secondo un episodio narrato negli Atti di Pietro , l' Apostolo fuggendo da Roma per non cadere nelle persecuzioni di Nerone seguite all’ incendio di Roma , avrebbe incontrato in visione Gesù . Secondo questo racconto Pietro vedendolo , rivolse a Gesù la domanda : “Domine , quo vadis ? “ , "Signore , dove vai ?", e alla domanda di Pietro , Gesù rispose : “Eo Romam iterum crucifigi” , "Vengo a Roma a farmi crocifiggere di nuovo", al che Pietro comprese il senso della risposta e l’ errore da lui commesso nel fuggire , doveva tornare indietro a Roma per affrontare serenamente il martirio , cosa che in effetti avvenne .
A conferma del fatto , secondo i credenti , esistono impressi , su una piccola lastra di marmo posta al centro della Chiesa e protetta dal calpestio , due impronte di piedi che rappresenterebbero le impronte lasciate da Gesù quando si era fermato a parlare con Pietro ; questa lastra pero’ e’ una copia di un rilievo tutt’ ora conservato nella vicina Basilica di San Sebastiano fuori le mura , si tratterebbe in effetti di un ex voto pagano offerto per il dio Redicolo il cui tempio era nelle vicinanze della attuale Chiesa , voto offerto da un viaggiatore prima di partire per garantirsi il buon esito di un viaggio e del felice ritorno , in pratica un ringraziamento per la buona riuscita del viaggio che sembrerebbe , in relazione all’ incisione dei piedi impressi , essere stato fatto a piedi . La cosa strana pero’ del reperto che contiene le impronte e’ la lunghezza di queste , che è di ben 27,5 centimetri , che corrisponde a un numero di calzatura pari a 44/45 , una misura di piede molto notevole per quell' epoca , che piu’ o meno corrisponde ad una persona alta tra 1,80 / 1,90 metri ; per coincidenza questa presunta altezza dell’ ipotetico uomo in relazione alla misura dei piedi impressi nella pietra , corrisponde grosso modo all’ altezza dell’ uomo della Sindone che risulterebbe essere stato alto tra 1,80 e 1,85 metri .
Questa leggenda dell’ incontro di Pietro che fuggiva da Roma con Gesu’ risale a fonti del II secolo e si diffuse rapidamente nella tradizione popolare grazie alla scoperta delle due impronte sulla pietra .

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Inviato

Buon giorno e complimenti per l'interessante intervento.Volevo comunicare che nel chiostro museo di S.givanni in Laterano c'e'la "misura Christi"quattro colonnine che sostengono una lastra marmorea la cui altezza dovrebbe corrispondere a quella di Gesu.In qul momento non avevo un metro sottomano allora mi sono accostato e misurava piu'o meno come me,185cm.Una bella altezza per un uomo mediorientale del primo secolo d.c. non credi?.

A proposito di chiese misconosciure di Roma vlevo spezzare una lancia a favore della chiesa di Quattro Santi Coronati:bellissima,poetica, un palinsesto eccezionale,da visitare assolutamente ,io ci ho lasciato il cuore.

Saluti.

ADELCHI.

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Inviato

Ciao @@adelchi , grazie per il tuo intervento e racconto  ; come ho scritto nell' articolo , ogni Chiesa antica di Roma ha una storia da raccontare , infatti ho intenzione di ripetere il post raccontando queste storie , ma solo quelle di particolare interesse , ciao e grazie nuovamente .


Inviato

Sull'altezza di Nostro Signore si può anche utilizzare la Sindone.

Infatti l'Uomo della Sindone misura circa 177 cm.

Quindi c'è una discrasia tra le misure di S. Giovanni in Laterano e quelle della Sindone.


Inviato

Sull'altezza di Nostro Signore si può anche utilizzare la Sindone.

Infatti l'Uomo della Sindone misura circa 177 cm.

Quindi c'è una discrasia tra le misure di S. Giovanni in Laterano e quelle della Sindone.

 

Ciao @ARESIII , come sai l' altezza dell' uomo della Sindone e' un po' controversa , secondo alcuni e' di 163 centimetri , ma secondo i piu' tra gli scienziati che hanno studiato il sacro lenzuolo e' variabile tra 178 e 185 centimetri , quindi ben somigliante alla misura dell' altezza dell' uomo che impresse le orme sulla pietra ,  stimata in funzione di queste impronte , tra 180 e 190 centimetri .

Questa discordanza di altezza deriva perché il corpo umano , disteso orizzontalmente , si allunga leggermente a causa della distensione della colonna vertebrale . Inoltre l' altezza va ulteriormente diminuita per compensare possibili avvolgimenti o pieghe del lenzuolo sul corpo ; comunque rimane accreditata quella compresa tra 178 e 185 centimetri .

Anche l' altezza misurata ad occhio da @@adelchi sembra confermare questa misura . 

Sotto le impronte originali conservate nella Chiesa di San Sebastiano fuori le mura , vicina a quella del Domine quo vadis .

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Inviato

Se puo'essere utile per un indagine antropometrica in base alla mia altezza calzo effettivamente il 45 di scarpe.In quanto alla misurazione dedotta dalla Sindone dovrebbe essere oltremodo esatta in quanto l'immagine e' "proiettata"e non impressa altrimenti avremmo un risultato tipo maschere auree micenee cioe'piuttosto "aperta".Quindi la misurazione non dovrebbe risentire di alcuno scarto o difetto.

Saluti.


  • 1 mese dopo...
Inviato

Ciao@legio ll Italica:scusa se mi permetto ma attendo con ansia e curiosità un tuo nuovo post sulle chiese misconsciute di Roma.

Con stima Adelchi.


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