Vai al contenuto
IGNORED

" varianti " negli stateri incusi di Sibari


Risposte migliori

Gorini , nel suo " la monetazione incusa della Magna Grecia "-1975 , ricorda che la monetazione incusa  di Sibari è quasi totalmente del tipo standard con toro retrospiciente  al D./ e R./  , con etnico , in campo od esergo ,  MV .

 

Sfuggono a questa costante , pochi , molto rari , tipi con l'etnico per esteso  MVBAPITAM , oppure con l'aggiunta nel campo della parola NIKA o di un ramo di alloro .

 

E. Spagnoli , nel suo  " la prima moneta in Magna Grecia : il caso di Sibari " -2013 , nel capitolo II.1 " il catalogo degli esemplari " , ordina la monetazione di Sibari in sequenza di coni , censendo il tipo con MVBARITAM al n. 111 ( 1 esemplare ) , il tipo con NIKA ai nn. 250-251-252 ( 11 esemplari ) ed il tipo con ramo al n. 258 ( 6 esemplari ) .

 

Unisco ,  di questi tipi di varianti  , le sole immagini che ho saputo trovare , sperando che altri Utenti possano aggiungerne .

 

Due esemplari del solo tipo , forse il più interessante , con la parola , di significato ancora incerto  , NIKA  : quello in Gorini , di provenienza non dichiarata , e quello passato in asta NAC 52 lotto 34 .

 

 

 

 

post-41289-0-92367400-1457727643_thumb.j

post-41289-0-05375900-1457727666_thumb.j

post-41289-0-21160900-1457727689_thumb.j

post-41289-0-39540500-1457727708_thumb.j

post-41289-0-75487400-1457727731_thumb.j

post-41289-0-60221700-1457727763_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


Monetazione affascinante quella incusa di Sibari, aggiungo le immagini di un esemplare del tipo con ramo di alloro, proveniente dalla Bibliothèque Nationale de France:

post-48266-0-67260000-1457733788_thumb.j

post-48266-0-89693900-1457733863_thumb.j

Modificato da Archestrato
Link al commento
Condividi su altri siti


Affascinanti queste "deviazioni" dalla tipologia standard. 

il ramo di alloro sembra indicare una vittoria, che bene spiegherebbe la presenza della parola "NIKA", apparsa poco prima secondo la sequenza ricostruita dalla Spagnoli e quindi molto vicina cronologicamente.

E' difficile capire se è una vittoria militare oppure alle Olimpiadi....

 

Mentre pensavo alle Olimpiadi ho fatto una verifica bibliografica e ho trovato un interessante articolo di Punzo del 2004:

 

Punzo 2004 Le_citta_della_Magna_Grecia_e_i_loro_Campioni.pdf

 

Lo debbo ancora leggere.....

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Ho , per ora , solo  " sfogliato " il bel testo di Punzo che non conoscevo .

 

Unisco l'esemplare ( da BMC )  che l'Autore impiega nelle illustrazioni  per la città  di Terina .

 

Anch'esso riporta al rovescio la parola  NIKA

post-41289-0-89163900-1457741175_thumb.j

post-41289-0-50023900-1457741197_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


Salve a tutti.

Secondo me l'epigrafe in questione: NIKA è da riferirsi ad un significato religioso più complesso che ad una semplice vittoria agonistico-militare (a che mi risulti la codificazione della "Nike" strettamente intesa in questo senso limitato è più tarda rispetto all'epoca arcaica).

 

A mio avviso, nell'area della attuale Calabria, anticamente NIKA fu un epiteto per le ninfe, come suggeriscono anche le monete emesse più tardi dai Bruzi (allego in basso un esemplare dalla BnF). Consiglio sull'argomento anche la lettura di questo interessantissimo articolo di M. Caccamo Caltabiano: https://www.academia.edu/3110941/La_moneta_dei_Brettii_e_lidentit%C3%A0_di_Nika

Attribuirei questa identità di Ninfa e non di "Vittoria" a tutte le figure alate con corona sulle monete italiote e siceliote.

 

A questo punto permettetemi una piccola digressione sul tema. Dal mio punto di vista anche quella che sul rovescio delle monete Neapolitane viene comunemente definita "vittoria alata" che incorona il toro androprosopo in realtà non ha nulla a che vedere con "Vittorie" agonistiche o miltari, non avrebbe molto senso anche considerando che nel mito greco Acheloo fu sconfitto da Eracle. Il significato della corona è quello della ciclicità dei cicli di morte e rinascita, ed accanto ad esso un più generico significato di "arete" aristocratica, non in modo così specifico e limitato la Vittoria agonistica e militare. Dunque a mio avviso la figura femminile alata che incorona Acheloos-Sebethos a Napoli era inizialmente intesa come ninfa, probabilmente una personificazione della sorgente del Sebethos (come già suggerito dal Gabrici), oppure la stessa Partenope. Il significato originario della corona di alloro è anch'esso da identificarsi in credenze escatologiche di natura religiosa, simboleggiando la ciclicità e la rinascita (nel caso di Napoli da mettere in relazione con le vicende storiche della sua fondazione ed il nome stesso della città, Nea - Pollis). Un altro esempio lampante viene dalla stessa Sibari. Infatti una delle nuove poleis (nea-polis) che i sibariti superstiti cercarono di ricostruire sul fiume Traente intorno alla metà del V secolo emise i tipi del toro incoronato dalla ninfa alata. Conosciamo un triobolo conservato a Napoli, ed uno statere apparentemente unico, venduto da Stack's nel 2009 (allego in basso le foto). Che senso avrebbe avuto il significato di "Vittoria agonistica o militare" per i figli degli esuli che videro la propria città distrutta dai crotoniati? Anche in questo caso  molto più senso il significato di "rinascita", un valore simbolico molto simile a Neapolis ... una nuova città che rinasce dopo la distruzione, ricostruita dai figli degli esuli aristocratici sibariti che da Poseidonia tornarono sul Traente, usando sulle proprie monete un simbolo di rinascita, ciclicità e arete.

 

 

L'origine di questa simbologia della figura alata e della corona è orientale, allego come esempio i disegni di due gemme fenicie arcaiche ritrovate a Tharros in Sardegna, fonte: http://www.beazley.ox.ac.uk/gems/scarab/scarab35.htm

 

35.11s.jpg  35.13s.jpg

 

 

In Egitto vediamo la stessa simbologia della corona ancora operativa in età ellenistica, come emerge da alcune mummie di infanti (allego in basso un esempio dal museo egizio di Torino). Anche in questo caso, il bambino della foto certamente non fu vincitore di alcuna gara sportiva o battaglia, e la corona che gli fu pietosamente posta sul capo dai familiari poteva avere un solo significato, appunto quello di cui ho discusso in questo post.

 

 

Saluti :)

Nico

post-28866-0-10889400-1457777118_thumb.j

post-28866-0-08914000-1457779100_thumb.p

post-28866-0-92937900-1457779133_thumb.j

post-28866-0-31864300-1457779958.jpeg

  • Mi piace 6
Link al commento
Condividi su altri siti


Affascinanti queste "deviazioni" dalla tipologia standard. 

il ramo di alloro sembra indicare una vittoria, che bene spiegherebbe la presenza della parola "NIKA", apparsa poco prima secondo la sequenza ricostruita dalla Spagnoli e quindi molto vicina cronologicamente.

E' difficile capire se è una vittoria militare oppure alle Olimpiadi....

 

Mentre pensavo alle Olimpiadi ho fatto una verifica bibliografica e ho trovato un interessante articolo di Punzo del 2004:

 

attachicon.gifPunzo 2004 Le_citta_della_Magna_Grecia_e_i_loro_Campioni.pdf

 

Lo debbo ancora leggere.....

Provando ad ipotizzare sull'occasione in cui vennero coniate queste monete variate rispetto agli standard, e dopo avere letto l'articolo di Punzo, limitatamente all'eventualità di una vittoria nei giochi olimpici risulta che due volte i sibariti vinsero i giochi olimpici (pagina 167), una alla fine del VII secolo a.c. con Phylitas, circa un secolo prima della probabile emissione degli stateri "variati", ed in altra occasione con Kleombrotos, vittoria di cui resta traccia solo grazie ad una lastra di bronzo dedicatoria; tale lastra sembrerebbe risalire al finire del VI secolo, più prossima quindi all'epoca della coniazione della moneta con ramo sopra il toro.

A questo link una breve analisi della lastra sopra menzionata:

http://www.lagariaonlus.it/Reperti/Kleombrotos%20tab.pdf

Quindi sembra possibile, cronologicamente, che a questa vittoria di Kleombrotos sia potenzialmente riconducibile l'emissione in esame, tuttavia sempre l'articolo di Punzo riporta (pag141, nota 13) come le piante simbolo dei giochi siano l'ulivo e le sue foglie per i giochi olimpici e quelle di alloro per quelli pitici invece, ma Sibari sembrerebbe non aver mai vinto i giochi pitici.

Potrebbe quindi essere un ramo di ulivo quello riportato sugli stateri e non uno di alloro?

Link al commento
Condividi su altri siti


Noto solo ora che al link del post 7, la lastra viene datata ad inizio VI secolo a.c., quindi non c'è una corrispondenza cronologica con le emissioni sibarite "variate" (?) ..

Modificato da Archestrato
Link al commento
Condividi su altri siti


Chapeau a Taras !

 

Ammirevole la tua analisi sul recondito significato di Nika (o Nike in dialetto dorico, che privilegia la vocale finale -a al posto di -e), che effettivamente non va ridotto alla semplice Vittoria (agonistica o militare che sia), ma va inserita nella particolare spiritualità del popolo greco, molto sensibile alla ciclicità del tempo.

Ovviamente può capitare che un suo particolare richiamo come tipo a sé stante, come nel caso di Terina o della presenza per esteso del suo epiteto, può essere ricondotto a particolari eventi vissuti dalla polis.

Un evento può essere una particolare e importante vittoria da parte della città o di un suo illustre cittadino, ma anche, più semplicemente, la consacrazione della città a un culto molto sentito in particolari circostanze. Magari più elementi possono integrarsi a denotare la presenza in un certo momento del simbolo della Nika.

Link al commento
Condividi su altri siti


acraf e map, grazie dell'incoraggiamento! ...in effetti l'ipotesi della figura alata originariamente intesa come ninfa sulla monetazione magnogreca e sul rovescio delle monete neapolitane sarà proposta in Potamikon.

Come giustamente sottolineato da acraf, il significato religioso da noi proposto non esclude tout court la valenza iconologica di "Vittoria", infatti nel libro sottolineiamo che tale valenza è sicuramente più "forte" in età ellenistica, in particolare nelle emissioni in bronzo delle varie polis campane impegnate nella seconda guerra punica, in cui la figura alata al rovescio ebbe probabilmente una maggiore connotazione in tal senso.

 

Sull'argomento della ninfa alata consiglio il pregevole lavoro di Grazia Salomone del 2013 intitolato "'Una' e 'molteplice': la Ninfa eponima di citta'. Iconografie monetali e semantica.", un libro davvero utile ed interessante!

 

Saluti :)

Nico

Link al commento
Condividi su altri siti


@@TARAS ma per la pubblicazione stai pensando di seguire il percorso "a tasso agevolato" modello Sylloge Firenze, per chi si prenota qui sopra? :D

 

Purtroppo non sarà possibile, il prezzo del libro sarà deciso da Archaeopress, l'editore inglese.

Spero che il prezzo finale sia il più basso possibile, ma non ho alcun potere decisionale su questo.

 

 

Bravo Nico!!!

Skuby

 

Grazie Sku! :)

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 2 anni dopo...

Buongiorno.

 

Ho notato che sul sito di magnagraecia.nl tra le monete di sibari viene riportata una rarissima tipologia battuta esattamente al contrario . 

3 esemplari censiti .

Il lato in rilievo è a destra e viceversa per l’incuso ! 

Anche lo stile è diverso .

La cosa che mi lascia interdetto è che tale  moneta  viene descritta come monetazione di alleanza con Crotone pur non essendoci alcun riferimento di tripode, o altro elemento significativo ,  sulla stessa . 

Cioè , mi chiedo cosa abbia spinto gli autori a ritenere tale coniazione di alleanza . 

Cosa ne pensate ? 

E775D272-67EF-4BF6-9DE9-548EF92E8966.jpeg

868F00F8-655F-44A7-885A-6979B5FF732E.jpeg

Modificato da Lemonetiere1
errore di scrittura
Link al commento
Condividi su altri siti


a @Lemonetiere1 post 15 : Rutter, nel suo H.N.Italy -2001 al n. 1740 elenca ( senza fotografia )  l'esemplare in Parigi  dello statere incuso con al diritto il toro retrospiciente sibarita rivolto verso verso destra .

Questa rarissima moneta è attribuita alla " ricostruita " Sibari II, di precaria esistenza e gravitante nell'orbita di Crotone nel suo periodo di impero / alleanza verso le collegate di Sibari I, successivamente alla caduta di questa ultima .

 

001 Rutter H.N.Italy n. 1740.jpg

002.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti


ΝΙΚΑ  (νικᾶ - nikà in minuscolo) è l'imperativo (seconda persona singolare) del  verbo greco νικᾶν - nikàn, contrazione di  νικάειν - nikàein (presente:  νικῶ - nikò o νικάω - nikào)e significa "vincere". Quindi il nostro NIKA significa "vinci!"

Era il grido con cui si faceva il tifo all'ippodromo e fu anche il grido di battaglia di una rivolta scoppiata proprio nell'ippodromo di Costantinopoli nel 532, alla presenza di Giustiniano.

Troviamo questa forma anche accanto alla figura di Cristo in alcune monete bizantine. In esse NIKA, che  è anche  terza persona del presente significa probabilmente "egli vince". L'inno liturgico medievale chiamato "Laudes regiae" e che precede le trasmissioni della Radio vaticana, inizia con le parole "Christus vincit, Christus regnat..." (Cristo vince, Cristo regna)

Modificato da okt
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


4 ore fa, VALTERI dice:

a @Lemonetiere1 post 15 : Rutter, nel suo H.N.Italy -2001 al n. 1740 elenca ( senza fotografia )  l'esemplare in Parigi  dello statere incuso con al diritto il toro retrospiciente sibarita rivolto verso verso destra .

Questa rarissima moneta è attribuita alla " ricostruita " Sibari II, di precaria esistenza e gravitante nell'orbita di Crotone nel suo periodo di impero / alleanza verso le collegate di Sibari I, successivamente alla caduta di questa ultima .

 

001 Rutter H.N.Italy n. 1740.jpg

002.jpg

Grazie @VALTERI .

In effetti però il Rutter non da una motivazione alla possibile  alleanza con Crotone .

Cioè, non solamente perché esistono stateri di alleanza anche questo lo debba essere .

Non c'é alcun riferimento a Crotone .

E se fosse stata battuta dai popoli vicini , dico come imitazione barbarica ?

Oppure,  ci possono essere delle ipotesi più verosimili ?

Link al commento
Condividi su altri siti


A @Lemonetiere1 post 19

Leggendo, ad esempio, " La monetazione d'impero e d'alleanza di Crotone " di A. Montesanti ( 2008 ) , nel periodo successivo alla caduta di Sibari, Crotone, forse non potendo sostituirne completamente il dominio, potrebbe avere instaurato nei confronti dei collegati di Sibari ( resti di Sibari compresi ) , una sorta di " impero morbido "  e/o  di  " alleanze obbligate " che avrebbero potuto concedere  all'inizio  forme  parziali di autonomia anche monetaria : vedasi ad esempio  i casi di Laos , Terina , Pandosia , forse la stessa Sibari II .

Anche G. Gorini nel suo " La monetazione incusa della Magna Grecia " ( 1975 )  ha dedicato uno specifico capitolo a " Le 'alleate' di Crotone " di interessante lettura .

  

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.