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Inviato

Visto che manca del tutto l'interpunzione potrebbe essere ottomana.

  • 4 mesi dopo...
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Inviato

Ciao!

Dipende da come è censito nell'asta ...... se viene dichiarato ducato di Venezia, a me non pare


Inviato (modificato)

Hai ragione ... viene semplicemente dato come imitazione di Chios

CRUSADERS. Chios. Maona Society (Circa 1347-1533). GOLD Ducat. Imitating Venice. Obv: St. Mark standing right, presenting staff with banner to Doge kneeling left.Rev: Christ the Redeemer standing facing within mandorla of nine stars.Friedberg 2e. Condition: Good very fine.Weight: 3.46 g. Diameter: 21 mm.
 

Modificato da matteo95
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23 minuti fa, matteo95 dice:

Hai ragione ... viene semplicemente dato come imitazione di Chios

CRUSADERS. Chios. Maona Society (Circa 1347-1533). GOLD Ducat. Imitating Venice. Obv: St. Mark standing right, presenting staff with banner to Doge kneeling left.Rev: Christ the Redeemer standing facing within mandorla of nine stars.Friedberg 2e. Condition: Good very fine.Weight: 3.46 g. Diameter: 21 mm.
 

Eh, eh non hanno nemmeno tentato di dare un'interpretazione alla legenda, scombinata com'è!

Forse i coniatori si sono riferiti al ducato a nome di Andrea Dandolo? Mah ... io non so che dire; è così semplice  - nel dubbio - attribuire questi ducati a Chios, ma non dimentichiamo che tanti sono invece attribuibili all'Est Europa, all'Asia Minore e all'Oriente asiatico; purtroppo la gran parte di questi sono ancora sconosciuti numismaticamente.

 

  • Mi piace 1

Inviato

E' chiaramente una imitazione/contraffazione.

Darla a Scio potrebbe essere, ma potrebbe essere anche tutt'altro. Mazarakis scrive un interessante articolo su un ducato di Domenico Cattaneo dando delle interessanti conclusioni su come si possano interpretare alcune lettere tipo A .V. ecc.

https://sparagmata.gr/wp-content/uploads/2016/08/2.pdf

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Inviato

attribuire queste monete a chios è oramai come sparare sulla Croce Rossa ... personalmente trovo questo esemplare molto interessante : inizialmente avevo pensato ad un emissione dei Cattaneo nelle due Focee ... ora però sarei più orientato su un imitazione a nome di Giovanni Grandenigo ..che sembrerebbe pure coincidere al rovescio con l'esemplare del post 68 .

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Inviato (modificato)

La leggenda IAM RADIMIO è già stata utilizzata, non mi suona nuova. Bisogna vedere il Lunardi.

P.s. notato il punto tra bandira e San Marco?

Modificato da fabry61
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Inviato
23 minuti fa, fabry61 dice:

Bisogna vedere il Lunardi.

E' quello che sto cercando di fare. Mi si apre con una lentezza .........

Inviato

Ciao Rberto niente che va neanche a me.

Se prima le davano tutte a Chiarenza adesso a forza di dai e dai le danno tutte a Scio Anche questa che Scio non è

3141707l.jpg

Basso tenore di oro. Elettro. E qui il particolare sono le G fatte a spirale, oltre alla K rovesciata di REGIS

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Inviato

Il lunardi avendocelo cartaceo l'ho sfogliato ma, non mi pare di aver riscontrato legende simili .

Il punto invece sembrerebbe essere tratto comune nei ducati dei vari Cattaneo

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Inviato (modificato)

Andiamo per esclusione 

Se l' inizio è  IAN  :  Giovanni Soranzo, Gradenigo, Dolfin

Molto probabilmente è Gradenigo :   Da LUNARDI

 
CS9
DUCATO
D /
IAGRADOAIO 1
Il doge in ginocchio davanti al Santo che gli porge lo sten­
dardo.
Dietro il Santo
cvNVENETI
Lungo l’asta
DVX
R/
8IT • TXPADDTOV REGI3I8TEDVCAT
Il Cristo in aureola elittica con nove stelle2.
Oro mm 212 gr 3,43-3,502
Variante:
a)
IAHRADIMI ; SMVEMETI     potrebbe essere questa la scritta al D/
3155470l.thumb.jpg.d2ad7bcc690a0679df59ac7905c6cd01.jpg.722859d7c8aafe9a3ec40b20b11e8b57.jpg
e
cvITTXECDETOTV • E « CDTEYCDVDET
• ; con rosette in­
vece di stelle e punto tra i piedi2
Modificato da Ospite
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Inviato

Buona Domenica

Notate anche la mancanza della E in ISTE; al suo posto c'è un punto.

Concordo con Gradenigo.

saluti

luciano


Inviato

Credo che Roberto ci porti sulla strada giusta.

Escludo a naso invece che sia un Cattaneo anche se rimane l'incognita del punto.

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Inviato
9 ore fa, fabry61 dice:

Zecchine o.J. Venedig Doge vor St.Markus kniend/ Petrus von Sternen umgeben VF / EF

Questa dove la mettiamo?

Ciao!

O mamma ... anche con l'anellino!

Provo ad indovinare; Chios a nome di Antonio Venier? oo):rolleyes:

saluti

luciano


Inviato

Bravo Luciano, premesso che questa è in vendita in asta, la copia la vedi sul sito di Rolando. Cerca contraffazioni e la trovi al n. 1498.

Descritta con le S molto grosse. Scio. Altra indicazione è proprio l'anellino.

Confrontandola con un ducato del Filippo Maria Visconti si notano tutte le somiglianza. Anche con la E usata come D per DVX.

Zecchino FM Visconti Chio.jpg

 

 

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  • 5 mesi dopo...
Inviato

Altro ducato veramente interessante.

3608301l.jpg

Interessante da notare i 3 pallini, oltre alla leggenda sbagliata ed altri particolari molto interessanti. Un noto numismatico di altri tempi la dà a Scio.

La descrizione della casa d'asta è molto più generico: Numismatica Naumann

ITALY. Venice. Andrea Dandulo (1343-1354). GOLD Zecchino. Imitative issue struck by the Crusaders. 

Obv: ADR DAИDALO / DVX / S M VЄИЭTI. 
St. Mark standing right, presenting staff with banner to Doge kneeling left.
Rev: SIT T XPЄ DA Q TV VIC ISTЄ DVCAT. 
Christ the Redeemer standing facing within mandorla of nine stars.

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Inviato

Ciao

In effetti i 3 puntini identificano la zecca di Scio, prima che venissero sostituiti dal 1437 con la S alla base dell'asta.

Curiosi anche i due punti (uno davanti e uno dietro) la figura di San Marco.

Il Gamberini, relativamente ai ducati a nome di Andrea Dandolo (col nome storpiato) paventa l'eventualità che siano di Chiarenza; non mi sembra però questo il caso. E' vero che il nome del doge non è scritto correttamente, ma non così sconclusionato come quelli fatti a Chiarenza.

saluti

luciano


Inviato

Ciao Luciano

su Chiarenza ho raccolto alcune notizie che ti propongo :

"Scrive Lunardi (Le monete delle Colonie Genovesi,1980) che P.Lambros ( Unpublisbed coins struck by Robert of Anjou duke of Peloponneso counterfeits of Venetians, Atene 1876) ritenne di poter attribuire a Chiarenza in Acaja contraffazioni del ducato veneziano di Andrea Dandolo. La lettera K, evidenziata nel R/ dal fatto di essere scritta ribaltata rispetto alla leggenda, doveva ritenersi l’iniziale di Chiarenza. Inoltre riferendosi a quelle monete dove la K era in opposizione ad una O, poichè la K poteva ritenersi (come d’altronde in altri punti della leggenda) una R, lettera sconosciuta agli operai greci, KO poteva essere letto RO, iniziali di Roberto o Rodolfo d’Angiò. Quindi quei ducati erano certamente di Chiarenza.

Piu recentemente (1954) Ives e Grierson definiscono l’attribuzione di Lambros “piuttosto azzardata”e, scrivono “ it is probable that one of their chief centers of manufacture was in Chios”.

Le giustificazioni di Lambros per attribuire alla zecca di Chiarenza i ducati di Dandolo,(K che è vista come una R, poi l’aggiunta della O, eccetera). sono patetiche.  

Papadopoli, (pag.187) cita uno scritto del Pegolotti riferito alla zecca di Chiarenza e aggiunge “Da questo paragrafo importante si rileva che il tornesello era la sola moneta reale coniata nel paese e la vera base del sistema monetario”.                                          

Lambros ha per 150 anni condizionato lo studio delle contraffazioni del ducato di Andrea Dandolo.

Lunardi ne elenca un gran numero come “attribuite a Chiarenza”.

Probabilmente a Chiarenza non ne fu coniata alcuna."

Io penso che nessun ducato di imitazione  sia mai stato coniato a Chiarenza.

 

Inviato

interessantissimo. devo approfondire, sono totalmente a digiuno su queste coniazioni.

Grazie per gli spunti!


Inviato

Ciao Roberto oltre ai testi da te citati io aggiungo anche Bendall/Morrisson che in Un trésor de ducats d'imitations au nom du Andrea Dandolo affermano di ritenere molto probabile che i genovesi di Scio abbiano battuto tutta la serie dei ducati con leggende scorrette e di essere d'accordo con Ives/Grierson nella loro ipotesi. 

Purtroppo,continuano, non ci sono stati ritrovamenti di tesoretti nell'isola e quindi bisogna volgere lo sguardo in Asia Minore dando per intendere che è possibile che gran parte di queste coniazioni siano state fatte dai sultanati turchi.

Anche il Gamberini riporta i tre punti come zecca di Scio.

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