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IGNORED

La sciocchezza del giorno? Schede telefoniche ....


Risposte migliori

Inviato

Sempre più spesso si leggono queste idiozie scritte tanto per riempire qualche giornale o qualche spazio sul web.

Tanto quelle cosiddette  rarità non le ha mai nessuno.

Quella delle schede telefoniche è stata una mania terrificante che fece il paio con quella dei miniassegni.

I collezionisti "occasionali" che raccolsero schede e miniassegni ci persero soldi col miraggio di fare  fortuna (non la loro ..).

Ho letto che c'era chi si faceva spedire da paesi dei Caraibi o del Pacifico tessere nuove (nelle bustine della confezione di vendita) e poi sparava cifre assurde. C'era sempre qualche gonzo che le comprava.

Un giorno andai da uno che diceva di avere una moneta medievale rarissima e voleva venderla. Era un denaro genovese molto malridotto. Mi fece vedere anche due sacchi (!) di miniassegni in mazzette convinto di avere un tesoro. Qualche mese dopo le banche rifiutavano di ritirare persino quelli loro.

Ma la "ggente" ha bisogno di queste cose per illudersi.

Ho visto una statistica sui paesi dove si gioca di più e dove si fanno più lotterie. Ai primi posti ci sono tutti i paesi più poveri del mondo.

Inviato

Ma esiste ancora gente che colleziona le tessere telefoniche?

Mi ricordo che a metà anni '90 era una vera mania, c'erano tesserofili (?) ovunque.

I più divertenti comunque sono i commenti sotto all'articolo:

 

"ne ho alcune, di varie tirature, qualcuno è interessato?" ("chi vuole il mio 100 lire Minerva, è come nuovo, ha solo qualche sfrisata...")

 

"Buongiorno a tutti,
un'informazione, io avrò minimo 300 schede telefoniche tutte in ottimo stato nella propria foderina, cosa dovrei fare esattamente per poterle vendere e quindi prendere dei soldi?"

 

"io nè ho molte, di anni in dietro cosa si deve fare per vendere queste schede telefoniche, vecchie." (notare che la grammatica è un optional, quattro errori in una frase di mezza riga non è da tutti)

 

"IN TAL CASO CHE BISOGNA FARE AVENDO UNA DI QUESTE CARDS TELEFONICHE?" (cards???)

 

"Io ne ho moltissime compresa quella con la torre di pisa ( usata però) in più ne ho molte con tiratura 5000, 12000, 14000 pz... Tutte muove mai usate!!! Ormai le ho accantonate da anni... So che hanno un grande valore... Ma sono lì, e adesso potrei anche venderle, per chi fosse interessato può scrivermi a ***@hotmail.com sono di Roma" (meno male che SA che hanno un GRANDE valore... bontà sua che ora POTREBBE ANCHE venderle...)

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Inviato

In Italia manca l'educazione in senso lato...anche a collezionare...

 

Mi aspetto da un momento all'altro che si batta moneta anche all'Isola dei Famosi...

 

In Italia c'è la cultura del colpo di fortuna...della vincita al totocalcio...da sempre...

 

Molti collezionano così...tanto per fare qualcosa...senza approfondimenti...

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Inviato

Da mie conoscenze, che possono essere completamente sbagliate, in merito alle schede telefoniche, quelle che "POTREBBERO" avere un certo valore, sono le primissime. Mi spiego: dopo l'avvento dei gettoni telefonici, nacquero le schede telefoniche prepagate per un certo importo. Quando l'importo scadeva, la macchinetta risucchiava la scheda esausta. Credo che solo quelle, perchè appunto la macchina se la teneva e quindi in giro di sicuro c'è ne sono poche (credo)  potrebbero avere un qualche valore. Le altre sono solo frutto di speculazione, come tante monete attuali che vengono coniate solo per puro bussiness.


Inviato (modificato)

@@elledi

"Mi aspetto da un momento all'altro che si batta moneta anche all'Isola dei Famosi..."

 

Ho sentito che non batteranno moneta metallica perchè non avendo le tasche nel costume non saprebbero dove metterle. Invece è allo studio la stampa presso il poligrafico di biglietti ( quelli si possono infilare da qualche parte ) da  1 Tetta e  2 Tette.

Lo Swaziland ha già inviato una nota di protesta perchè i biglietti con le Tette sono una loro invenzione :

post-8209-0-61924100-1457977278_thumb.jp

Modificato da Ospite
Inviato

Come direbbero qui da me, "sei forte" @@rorey36 

 

Ciao


Inviato

Sui banchetti dei mercatini ho visto in vendita interi raccoglitori o scatole di tessere telefoniche; ma nessuno le vuole. Parlando un pò coi bancarellari, sconsolati, mi  dissero che si erano pure stufati di portarle avanti e indietro, perchè non ne vendevano mai nessuna (come i miniassegni...). Si tratta di un collezionismo morto e sepolto di impossibile resurrezione.

Potrebbe essere interessato, solo chi, a suo tempo, usò queste schede , ma adesso coi cellulari, se ne è perso pure il ricordo.

saluti


Inviato

Io sono un collezionista di schede telefoniche.

Negli anni fine 80 e 90 ne avevo tantissime finchè decisi di venderle(all'inizio del crollo) 

quasi tutte ad un negozio che mi pago' in monete d'oro e così iniziai

a collezionare monete.

Da qualche anno compro ancora quando ho voglia alcune schede allora inavvicinabili

ma oggi a prezzi stracciati(molti diranno che è anche troppo così).

Io le trovo belle e trovo belli i folder che le contengono.

I commercianti che dicono che le schede non hanno piu' valore

sono solo commercianti che non si sono piu' documentati su quali schede

vanno e a che prezzi perchè sono ancora legati al pensiero di quello

che andava.

Sono iscritto ad alcuni gruppi di collezionisti di schede e posso dire che

c'è un mercato di nicchia che va.

 

Gian


Inviato

Giunge notizia che anche l'isola caraibica francese della Martinica, avuto sentore di quanto si stava preparando per l' "Isola dei Fumosi", ha diffidato il Poligrafico e il Governo dietrostante a stampare cartamoneta da 1 Tetta. Le 2 Tette essendo eccedenti al copyright martinicano si possono stampare.

Infatti i 100 franchi martinicani si limitano ad una sola tetta.

 

countries12080662052.jpg

Inviato

Eppure negli anni '90 i convegni erano presi d'assalto dai collezionisti di carte telefoniche; ne traevano giovamento anche la filatelia e la numismatica.


Inviato

Io sono un collezionista di schede telefoniche.

Negli anni fine 80 e 90 ne avevo tantissime finchè decisi di venderle(all'inizio del crollo) 

quasi tutte ad un negozio che mi pago' in monete d'oro e così iniziai

a collezionare monete.

Da qualche anno compro ancora quando ho voglia alcune schede allora inavvicinabili

ma oggi a prezzi stracciati(molti diranno che è anche troppo così).

Io le trovo belle e trovo belli i folder che le contengono.

I commercianti che dicono che le schede non hanno piu' valore

sono solo commercianti che non si sono piu' documentati su quali schede

vanno e a che prezzi perchè sono ancora legati al pensiero di quello

che andava.

Sono iscritto ad alcuni gruppi di collezionisti di schede e posso dire che

c'è un mercato di nicchia che va.

 

Gian

Guarda, la situazione qui da me è quella che ti ho detto. Frequento mercatini di antiquariato e collezionismo a Roma, ma è sempre la stessa musica. Sicuramente qualcuno esiste che le raccoglie, ma la massa dei collezionisti a cui si rivolge il mercato, proprio no.

Hai fatto un affare a cambiare le tue in monete, a suo tempo, oggi sarebbe impossibile.

saluti

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Inviato

Collezionare qualsiasi oggetto che sia stato ideato per far fronte a una necessità temporanea oppure a essere usato per una funzione che col passare del tempo sia sostituita da innovazioni più pratiche o tecnologicamente migliori, è consigliabile soltanto se fatta per divertimento a costi irrisori.

Conoscevo un ragazzino che durante le vacanze girava per la città e cercava nelle cabine telefoniche schede abbandonate perchè esaurite.

Si divertiva e trovava anche qualche scheda con ancora qualche lira residua e non spendeva nulla.

Vogliamo parlare di francobolli ? tragico destino perchè si scrive sempre meno ( sostituite con e-mail ). Alla posta appiccicano una etichetta.

Anche per i francobolli c'è chi colleziona gli usati staccati dalle buste. Costo : zero.

C'era chi comprava fogli interi di francobolli nuovi che adesso gli eredi svendono a metà facciale.

C'è una casa d'aste che manda gli acquisti tappezzando la busta di francobolli che suppongo avrà avuto con lo sconto, altrimenti non si capisce perchè perder tempo a appiccicare decine di francobolli.

Inviato

C'è una casa d'aste che manda gli acquisti tappezzando la busta di francobolli che suppongo avrà avuto con lo sconto, altrimenti non si capisce perchè perder tempo a appiccicare decine di francobolli.

 

Lo fanno anche diversi negozi che vendono online.

 

Il discorso di @@rorey36 è corretto: una volta venuta meno la contingenza dell'uso dell'oggetto, collezionarlo perde di significato.

Questo a meno che non vi siano sottesi significati culturali profondi: ciò significa che la Numismatica - almeno quella antica, forse meno quella contemporanea - non correrà rischi anche in un foturo in cui verrà meno l'uso della moneta reale.


Inviato

Collezionare qualsiasi oggetto che sia stato ideato per far fronte a una necessità temporanea oppure a essere usato per una funzione che col passare del tempo sia sostituita da innovazioni più pratiche o tecnologicamente migliori, è consigliabile soltanto se fatta per divertimento a costi irrisori.

Vogliamo parlare di francobolli ? tragico destino perchè si scrive sempre meno ( sostituite con e-mail ). Alla posta appiccicano una etichetta.

Anche per i francobolli c'è chi colleziona gli usati staccati dalle buste. Costo : zero.

C'era chi comprava fogli interi di francobolli nuovi che adesso gli eredi svendono a metà facciale.

 

Non credo si possa paragonare il collezionismo di francobolli a quello delle schede telefoniche, ciò che dici è vero, ma solo per quanto riguarda le emissioni degli ultimi 50-55 anni. Ma se andiamo più indietro, dai primi anni della Repubblica al Regno, e dal Regno agli Stati Preunitari (per restare solo al nostro paese) il collezionismo filatelico non solo può riservare soddisfazioni economiche almeno pari a quelle delle monete ma, se al collezionismo si abbina lo studio (come sempre dovrebbe essere) soprattutto quello della storia postale, se ne ricaverà una conoscenza niente affatto inferiore a quella che si può ricavare dallo studio della numismatica, seppure, ovviamente, limitata a un periodo di meno di due secoli. La storia d'Italia, la si può imparare tanto dalle monete che dai francobolli ;)

 

... una volta venuta meno la contingenza dell'uso dell'oggetto, collezionarlo perde di significato.

Questo a meno che non vi siano sottesi significati culturali profondi: ciò significa che la Numismatica - almeno quella antica, forse meno quella contemporanea - non correrà rischi anche in un foturo in cui verrà meno l'uso della moneta reale.

 

Stesso discorso per la filatelia, limitatamente a quanto da me detto sopra. E per quanto riguarda la numismatica. se per contemporanea intendiamo, come dovrebbe essere, quella dal 1800, non vedo perché debba esserci meno cultura studiando monete di Napoleone piuttosto che di Giulio Cesare, o della Seconda Repubblica Romana, piuttosto che della Repubblica nell'antica Roma.

 

petronius :)

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