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Risposte migliori

Inviato

Buona serata a tutti.

 

Premettendo che non conosco molto approfonditamente la tematica dei denari suberati (o fureé) , ma solo in modo essenziale, mi rivolgo a Voi per chiedervi un parere su questo denario raffigurante Claudio dal peso di 3 g circa.

 

Per essere una moneta suberata, cioè una falsificazione d'epoca, mi lascia un po' a desiderare, perché sembra un po' pasticciata per dare l'idea di essere antica ed anche le lettere della legenda mi sembrano un po' artefatte d'epoca moderna, tuttavia non essendo ferrato in questo settore Vi chiedo cosa ne pensate.

 

Grazie

 

ARES III

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Supporter
Inviato

Ciao

la moneta mi sembra buona, a parte il fatto che sia suberata, un bel dettaglio è la lamina ripiegata che si vede al retro, non è sicuro che fossero falsi, anzi se fossero stai falsi non avrebbero circolato tanto da consumarsi e continuare a circolare in queste condizioni, se ne è parlato molto in altre discussioni.

Silvio

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Inviato (modificato)

La moneta a mio parere è autentica: le bolle che si vedono nel campo del diritto sono dovute al distacco della lamina d'argento dall'anima di rame sottostante.

Comunque si tratta di questa moneta:

Denario di Claudio 46-47 d.C - RIC 39

D: TI CLAVD CAESAR AVG PM TR P VI IMP XI Testa laureata a destra

R: PACI AVGVSTAE  Pax Nemesis a destra con caduceo nella sinistra; ai piedi un serpente

 

Se guardi a questo link  troverai un altro RIC 39 suberato

http://medagliere-firenze.lamoneta.it/moneta/FI-CLDPA/3

 


Fonte Cataloghi Online

Modificato da Ross14
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Inviato (modificato)

Per quanto riguarda i suberati, ci possono essere 3 spiegazioni:

1) Realizzati da falsari (comunque molto abili dato che nella maggior parte dei casi se la lamina è ancora perfetta non è possibile distinguere un denario suberato da uno tutto di argento)

2) Falso di stato per risparmiare sul metallo (la prova sarebbe la corrispondenza di conio tra un suberato ed uno buono. Non so se sia stata trovata...So che c'era una discussione sul forum al riguardo)

3) Realizzati nella zecca di stato da operai che si intascavano l'argento (anche qui servirebbe la corrispondenza del conio).

 

I suberati erano realizzati chiudendo il tondello di rame in una lamina d'argento, quindi il tutto veniva scaldato e battuto.Infatti la moneta non veniva semplicemente bagnata nell'argento liquido.

Modificato da Ross14
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Supporter
Inviato

Ciao

ne hai dimenticato una e forse la più giusta, moneta fiducia,( non mi viene il termine giusto ) cioè con scarsità di metallo venivano fabbricati i subetati a corso legale garantiti dallo stato, con l'impegno dello stesso di cambiarli in moneta buona appena possibile, altrimenti non si spiegherebbe il loro uso con forti usure a scoprire il metallo sottostante.

Silvio


Inviato (modificato)

Ciao

ne hai dimenticato una e forse la più giusta, moneta fiducia,( non mi viene il termine giusto ) cioè con scarsità di metallo venivano fabbricati i subetati a corso legale garantiti dallo stato, con l'impegno dello stesso di cambiarli in moneta buona appena possibile, altrimenti non si spiegherebbe il loro uso con forti usure a scoprire il metallo sottostante.

Silvio

Ciao @@mazzarello silvio

E' vero, c'è anche questa ipotesi che io però non condivido per 3 ragioni:

1) se il corso fiduciario fosse stato accettato non vedo perché non emettere le monete direttamente in rame

2) non spiega i vari saggi presenti su varie monete (fatti quasi sicuramente per verificarne la bontà all'interno)

3) Non ci sono emissioni dedicate composte da suberati ma questi ultimi compaiono in maniera casuale un po' in tutte le emissioni, con maggior frequenza nelle repubblicane e minore nelle imperiali

Modificato da Ross14

Supporter
Inviato

Ciao

@@Ross14 provo a dare un'interpretazione personale ai tuoi quesiti, e visto che non sono riusciti gli studiosi a risolvere questo dilemma non penso proprio di riuscirci io, ma visto che è un'argomento che mi ha sempre affascinato e avevo provato ad approfondire, 

1) non potevano emettere moneta fiduciaria in rame , altrimenti come facevano a distinguerla al momento di un eventuale cambio, e poi     a prima vista doveva distinguersi da quelle in enee.

2) i saggi venivano fatti proprio per essere sicuri che la moneta in questione fosse totalmente in argento visto che le emissioni erano                  identiche era l'unico modo per distinguerle.

3) Appunto non si trovano in tutte le emissioni e con tutti gli Imperatori, sono sporadiche, lasciando perdere il periodo Repubblicano che seguo poco ne avevo viste parecchie di Giulio Cesare di Augusto e Claudio periodi un po' travagliati e meno  a seguire, poi come detto sono solo idee e sino a quando non si troverà un'iscrizione che spieghi bene questo fatto rimarranno tali.

Silvio


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