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IGNORED

Scure e censura per le monete di Vitt.Eman. III ?


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Inviato (modificato)

08/02/2016 
CorrierEconomia -  

Numismatica. Caccia ai valori del Regno d'Italia 
 Quando si trattava di monete, le «sue» in particolare, Vittorio Emanuele era un perfezionista. Pur pieno di elogi per il suo primo conio monetato - la 5 lire d'argento del 1901 -, trovò che il naso non era troppo rassomigliante Appena salito al trono il giovane re numismatico si preoccupò di conferire immediatamente una impronta personale alla monetazione, affidando l'incarico a Filippo Speranza, incisore capo della Zecca. Dalle presse della quale al principio del 1901 uscirono alcuni esemplari delle argentee 5 lire. «Questo scudo sarà fra breve raro - confidò in una lettera indirizzata ad Egidio Osio - poiché se ne batteranno ben pochi, visto che gli scudi vanno ancora in Francia come oro; si è battuto lo scudo per avere il conio del diametro maggiore». Previsione azzeccata per questo tondello monetato, in realtà mai entrato in circolazione, del quale non esistono che pochi esemplari (quanti, esattamente, non si sa). Uno dei quali - giudicato di «grande bellezza» costituisce il lotto top della vendita Varesi (www.vare- si.it) del 24 febbraio, dove le palette potranno alzarsi da quota 100 mila euro. Denominato «Augusto», l'incanto - seicento e passa lotti - è interamente riservato alle monete decimali italiane dal primo al terzo Vittorio Emanuele. Il quale ultimo amava troppo le monete, che collezionò in maniera sistematica realizzando così una straordinaria raccolta poi donata al «popolo italiano». Abbondano i simboli del ventennio; monete che i pd Emanuele Fiano e Marco Di Maio, attraverso una proposta di legge, vorrebbero far togliere dalla libera commercializzazione in quanto propaganderebbero immagini e contenuti propri del partito fascista. Pesanti le sanzioni previste, che vanno da sei mesi a due anni. Tra le monete di Vittorio Emanuele III si fanno notare quelle col fascio Cinque lire che, nella sua essenzialità grafica, bene si prestava a figurare su moneta. A cominciare dalle 20 e 100 lire d'oro del 1923, chiamate a festeggiare il primo anniversario della Marcia su Roma. E, sia pure non protagonista dell'immagine, sulla pezzatura dall'identico nominale, a sua volta celebrativa del venticinquennale di regno del sovrano. Ma anche sull'esemplare d'argento «Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora», che nel 1928 fece memoria del decennale della conclusione vittoriosa della guerra, col diritto occupato dal re con l'elmetto. Il fascio è altresì presente sul buono da 2 lire coniato dal 1923 al 1927 (e a seguire, fino al 1935 per i soli numismatici, in pochi esemplari quindi) in sostituzione dei biglietti di Stato. C'è poi l'aureo da 100 lire con Littore in cammino che tiene sulle spalle il fascio, e nella mano sinistra la vittoria. Due i tipi: quello targato 1936 (23,5 millimetri, 8,8 grammi) e quello millesimato 1937 ( 20,7 millimetri, 5,19 grammi) per i quali Varesi accetta nell'ordine offerte a partire da 10 mila e 30 mila euro. Per concorrere all'acquisto delle 20 lire fuse nel 1902 col biondo metallo occorre invece che si disponga di almeno 35 mila euro. In catalogo, di Vittorio Emanuele II, re eletto (1859-1861), un gradevole esemplare delle 2 lire bolognesi del 1859 con «bellissima patina su fondi brillanti» (15 mila euro), seguito da quello del successivo 1860 (8 mila euro) nonché un 5 lire ingentilito da una «splendida patina» (15 mila euro). Disponendo di almeno somme tra i 13 mila e i 15 mila euro si può prendere parte alle offerte riguardanti le 100 lire d'oro battute a Torino nel 1864 - col sovrano ormai a pieno titolo re d'Italia - oppure a Roma nel 1872. D'ottima conservazione un esemplare da 5 lire targato Torino 1856, quando Vittorio Emanuele II era ancora e solo re di Sardegna, al quale i compilatori del catalogo della vendita hanno attribuito una stima di 4.500 euro. UMBERTO REANO !

 

 

 

 

 

- Spero di non aver sbagliato sezione ! 

 

- Riguardo ciò che ho evidenziato c'è qualcuno tra gli iscritti a " La Moneta " 

che abbia qualche informazione in più riguardo questa " Proposta di Legge " che definire assurda e ridicola è un vero e proprio eufemismo ? 

 

- il Nostro " PAESE " possiede una peculiarità unica al mondo :

non smette mai di stupirci , il problema però è che ,il più delle volte , 

 

ciò avviene con connotati farciti ... intrisi ... empi di accezione negativa ! 

 

 

- Buon proseguimento di giornata a tutti ! Etienne

Modificato da etienne

Inviato

Argomento già trattato in precedenza perdipiu in questa sezione  ;)

Il 3d precedente è stato chiuso per la deriva politica che aveva preso ,mi sa che pure questo farà la stessa fine  :D


Inviato

Se cerchiamo di dialogare con garbo, moderazione, senza opinioni politiche nette e tendenziose, penso che si potrà continuare.

 

PS: abbiamo chiuso i manicomi criminali e abbiamo aperto gli OPG (ospedali psichiatrici giudiziali), poi abbiamo chiuso anche questi per aprire le REMS.

I nomi sono cambiati, ma in sostanza le differenze non sono così evidenti. Quindi si può affermare che un po' schizofrenici i politici italici lo sono (forse peggio dei pazienti delle REMS?) e la maggior parte delle volte si occupano poco e male delle esigenze dei cittadini, preferendo addentrarsi nei meandri delle cose futili ed inutili. Tanto li pagano lo stesso qualunque cosa facciano.

 

 

La censura e il proibizionismo non ha mai funzionato purtroppo quindi se qualcuno pensa di sconfiggere il fascismo (ma non è stato sciolto il partito fascista?) o eventualmente associazioni ad esso ispirate, si dovrebbe far leva sulla cultura insegnando alle giovani generazioni a SCUOLA  il rispetto per gli altri e per i loro diritti.

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Inviato

Se il Topic era già stato aperto in passato me ne dolgo per averlo riproposto : 

non ero a conoscenza di questo fatto . 

 

Non era e non è mia intenzione spostare " livello ed ambito "  della discussione verso 

derive politiche , anzi , se questo topic resterà aperto , invito tutti coloro che avranno

tempo e voglia di lasciare il loro punto di vista , di evitare di percorre sentieri ideologici

che non erano e non sono neanche lontanamente celati in questa mia segnalazione !

 

IL mio intento ... la mia preoccupazione , che potrebbe e dovrebbe essere di tutti coloro

che " numismaticamente " parlando sono nati e cresciuti con le monete di Vittorio Emanule III ,

sta nel pensiero di oggettivamente e realisticamente capire se in effetti esistano i 

presupposti perchè questa " scure/censura " .. che trovo veramente assurda ... possa

all'atto pratico trasformarsi in Legge dello Stato Italiano ! 

 

Come posso , tra l'altro , dimenticare le annose vicende legate alle " Prove e Progetti " 

di Vittorio Emanuele III ? 

Insomma , a mio parere , seppur con modalità diverse , sarebbe un " Repetita Iuvant " 

che non gioverebbe a nessuno : l'unico effetto sarebbe quello di creare malumore ed

ansia in tutti coloro che hanno amato ed amano collezionare queste monete che , 

piaccia o non piaccia , sono e per sempre resteranno testimonianza di un periodo 

Storico della Nostra Penisola ! 

 

Buona Serata ! Etienne


Inviato

Beh paragonare la storia delle prove e progetti (regalie, fai date, ruba ti che rubo io) alla questione dei fasci e della loro eventuale censura mi pare fuoriluogo.

 

Per la censura, la trovo assurda e ridicola....e in ogni caso le monete di VEIII sono state coniate a centinaia di milioni...che censurano? Sarebbe come il proibizionismo in America...

 

Per le Prove e Progetti almeno l'abbiamo fatta finita con regalare, con i soldi dei contribuenti, oggetti che poi vanno a finire regolarmente sul mercato a prezzi non ..."politici"

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Inviato

A proposito, ma non si può censurare chi vuole censurare? Non è molto democratico...ma basta con queste idiozie!

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Inviato

La mamma dei (politici) cretini è sempre incinta... oggi più che mai.


Inviato

Non dobbiamo attaccare i politici per portare avanti questa discussione, il buonsenso basta e si basa sui fatti del resto, e non sulle idee politiche.

I fatti consideriamo: numismaticamente, negli ultimi 70 anni tantissime persone hanno trovato monete nelle case dei nonni o dei genitori, o le hanno ricevute, altri le hanno usate all'epoca e poi tenute da parte, con un fascio sopra (penso siamo nell'ordine di centinaia di migliaia di famiglie.. Milioni di persone?), viene da chiedersi quindi che vantaggio di trarrebbe da una legislazione che vieti il commercio di monete perché recanti un fascio, quando milioni di persone già le possiedono e le passeranno quasi certamente ai loro figli, e ai figli dei loro figli ?

Non sarebbe già una propaganda il solo possesso, dato che il fenomeno coinvolgerebbe milioni (?) di persone?


Inviato

Metti insieme collezionisti di tutti i livelli, commercianti, periti... Con 3 anni a testa faranno prima a recintare la penisola tipo "Fuga da New York" :D


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