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Inviato

C'è curiosità che vorrei soddisfare. Parlo della moneta 50 CENTESIMI "LEONI" di  Vittorio Emanuele III, coniata dal 1919 al 1925, a bordo liscio e a bordo zigrinato (o rigato). E cominciamo dal 1919: quelle a bordo liscio sono considerate NC, mentre quelle a bordo rigato C; com'è possibile allora che le seconde, comuni, abbiano una quotazione ben maggiore delle prime (non comuni)? Ma andiamo avanti: le monete emesse negli anni 1920-21 sono CC (comunissime) sia quelle lisci che zigrinate. Eppure, anche qui, quelle a bordo rigato valgono molto di più! Saltato l'anno 1923 (anno di non emissione), per il 1924 le cose si ribaltano: coniate in un numero esiguo di soli 599.000 esemplari solo quelle a bordo liscio sono considerate R3, mente le altre "semplicemente" R. E infine l'anno 1925: monete C (comini) sia del 1° che del 2° tipo; a e ancora una volta, sono solo i pezzi a bordo zigrinato a essere quotati molto di più rispetto ai primi. C'è qualcuno che sappia darmi una motivazione precisa, fondata cioè su conoscenze della monetazione di quegli anni e non dovuta a congetture, che seppur possibili  e accettabilissime, non mi darebbero una risposta adeguata? Grazie!

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Inviato

@@sorvampurio, avevi postato la tua richiesta in una discussione sugli euro, che non c'entrava nulla, ho provveduto a creare una nuova discussione e a trasferire qui il tuo post.

 

petronius


Inviato (modificato)

C'è curiosità che vorrei soddisfare. Parlo della moneta 50 CENTESIMI "LEONI" di  Vittorio Emanuele III, coniata dal 1919 al 1925, a bordo liscio e a bordo zigrinato (o rigato). E cominciamo dal 1919: quelle a bordo liscio sono considerate NC, mentre quelle a bordo rigato C; com'è possibile allora che le seconde, comuni, abbiano una quotazione ben maggiore delle prime (non comuni)? Ma andiamo avanti: le monete emesse negli anni 1920-21 sono CC (comunissime) sia quelle lisci che zigrinate. Eppure, anche qui, quelle a bordo rigato valgono molto di più! Saltato l'anno 1923 (anno di non emissione), per il 1924 le cose si ribaltano: coniate in un numero esiguo di soli 599.000 esemplari solo quelle a bordo liscio sono considerate R3, mente le altre "semplicemente" R. E infine l'anno 1925: monete C (comini) sia del 1° che del 2° tipo; a e ancora una volta, sono solo i pezzi a bordo zigrinato a essere quotati molto di più rispetto ai primi.

 

C'è qualcuno che sappia darmi una motivazione precisa, fondata cioè su conoscenze della monetazione di quegli anni e non dovuta a congetture, che seppur possibili  e accettabilissime, non mi darebbero una risposta adeguata? Grazie!

 

Ciao, provo a farti un riassuntino...

Innanzitutto, i 50 centesimi "Leoni" non sono stati coniati con due tipi differenti di contorno, liscio e rigato, ma soltanto liscio;

dato che queste monete erano molto simili all'Aquilino, sia per dimensioni sia per il fatto stesso del contorno liscio (anche se privo dei "Fert"),

con legge 627 dell'8/4/1929 e 1440 del 25/7/29, molte di queste monete sono state ritirate dalla circolazione, sottoposte a "rigatura" del contorno, e re-immesse in circolazione.

 

Giustamente, tu fai notare come la quotazione degli esemplari rigati sia notevolmente più alta rispetto a quella degli esemplari a contorno liscio;

ma attenzione: dimentichi un fattore molto importante,

cioè lo stato di conservazione! 

 

Ad una determinata moneta, di solito, viene assegnata una rarità, diciamo "assoluta"; ma, spesso,  occorre tener conto anche della rarità relativa a un determinato stato di conservazione.

 

Può capitare, per esempio nel caso del "Leoni", che una moneta sia molto comune in BB, rara intorno allo SPL.....e molto rara, o addirittura rarissima al "top" della conservazione.

 

Ecco che allora cambia, a volte anche di molto, la quotazione per i singoli gradi di conservazione, a seconda della loro rarità (che dipende dalla reperibilità sul mercato).

Modificato da Georg

Inviato

Ciao.

 

Oltre a quanto già detto, su questa moneta aggiungerei un aspetto che può essere rilevante per comprenderne il grado di rarità ed il motivo per il quale sia pressoché introvabile in FDC con il contorno rigato..

 

Gli esemplari da 50 centesimi "leoni", non poterono subire tutti (per intuibili ragioni pratiche) la godronatura al contorno successiva, ancorché ciò fosse stato imposto da una legge.

 

Cosicché, quando l'Autorità ne stabilì la cessazione dal corso legale e la successiva prescrizione, le monete seguirono due percorsi temporali diversi, a seconda che avessero o meno i contorni godronati.

 

Inizialmente, vennero posti fuori corso, a decorrere dal 31 dicembre 1931, gli esemplari a contorno liscio e vennero dichiarati prescritti, dopo alcune proroghe, definitivamente al 30 giugno 1936.

 

Gli esemplari il cui contorno era stato invece godronato, cessarono di avere corso legale il 31 dicembre 1940 e caddero in prescrizione il 31 gennaio 1941. 

 

Pertanto, anche la diversa "longevità" di questa moneta, che come abbiamo visto dipese dall'aver ricevuto (o meno) la lavorazione del contorno, può ben aver influito sulla reperibilità della stessa sul mercato collezionistico, mentre è anche abbastanza evidente come sia problematico trovare in FDC o comunque in alte conservazioni, gli esemplari con il contorno rigato.

 

Infatti, basti infatti pensare che quando entrò in vigore la disposizione che imponeva la godronatura del contorno (1929), questa moneta era già in circolazione dal 1919 e quindi l'operazione di richiamo in zecca degli esemplari nonché la successiva lavorazione al contorno, solo per un miracolo avrebbe potuto non incidere pesantemente sulla conservazione degli esemplari che peraltro, provenendo normalmente dalla circolazione, raramente sarebbe risultata ancora in condizione di FDC, anche prima di subire la lavorazione del contorno (che, fra l'altro, portò il diametro legale della moneta da mm. 24 a mm. 23,8 in base al R.d-L 8 aprile 1929, n. 627).

 

Un'ultima cosa.

 

Non è proprio esatto dire che la moneta non venne mai emesse con contorno rigato.

 

Seppure non per la circolazione, le emissioni di queste monete cosiddette "per Numismatici", a partire dal 1929 vennero coniate fin dall'origine con il contorno rigato e ciò in quanto lo disponeva le legge sopra ricordata, promulgata in quell'anno.

 

Saluti. :hi:

M.


Inviato (modificato)

 

Un'ultima cosa.

 

Non è proprio esatto dire che la moneta non venne mai emesse con contorno rigato.

 

Seppure non per la circolazione, le emissioni di queste monete cosiddette "per Numismatici", a partire dal 1929 vennero coniate fin dall'origine con il contorno rigato e ciò in quanto lo disponeva le legge sopra ricordata, promulgata in quell'anno.

 

Saluti. :hi:

M.

 

Grazie per il promemoria!..

..Comunque, l'amico aveva chiesto spiegazioni solamente riguardo agli esemplari per la circolazione,

 

quindi, automaticamente, non avevo considerato quelli "per i numismatici",

 

la cui godronatura, comunque, fu fatta in forza di quella nuova legge del '29 che entrava in vigore, evidentemente, non soltanto per i vecchi esemplari,

ma anche per i nuovi, che dovevano "nascere così"..

 

(..Riguardo agli esemplari per i numismatici, però, sembrerebbero esserci esemplari rigati anche del 26, 27 e 28, anche se, probabilmente, sono dei pezzi "unici"...o quasi...).....

Modificato da Georg

Inviato

"(..Riguardo agli esemplari per i numismatici, però, sembrerebbero esserci esemplari rigati anche del 26, 27 e 28, anche se, probabilmente, sono dei pezzi "unici"...o quasi...)....."

 

Ovviamente, anche gli esemplari per numismatici emessi con il contorno liscio ricadevano nella disposizione che ne imponeva il ritiro per essere sottoposti alla rigatura del contorno.

 

E' probabile, tuttavia, che gli esemplari già ceduti  prima del 1929, non siano stati tutti ripresentati in zecca per la modifica del contorno e dunque, per i millesimi 1926 (primo anno delle emissioni "per numismatici"), 1927 e 1928, esistono esemplari con entrambi i contorni.

 

Anzi, direi che è verosimile pensare che con i millesimi '26, '27 e '28 siano stati godronati solo gli esemplari che risultavano, nel 1929, ancora invenduti e nello stock della zecca, non apparendo molto realistico che chi li aveva già acquistati li abbia poi riportati alla zecca per la modifica.

 

M.


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