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Aspetti monetari caratteristici dell'età moderna


dabbene

Risposte migliori

Onde cercare di coinvolgere di più, far partecipare, cercare di far intervenire altri utenti oltre ai soliti noti, provo questa discussione di impronta estremamente generalista, il che non vuol dire di secondo piano anzi, parlare degli aspetti che hanno cambiato la moneta nell'età moderna , di caratteristiche, fenomeni, particolarità, anche di aspetti storici ed economici che hanno influenzato quelli monetari può essere una ricerca per tutti.

Alcuni sono abbastanza noti, ne abbiamo parlato, ma ricordarli e riassumerli sarà un bene per tutti, ma magari ne usciranno anche di meno conosciuti, reconditi.

Cerchiamo con questa discussione di andare oltre alla moneta specifica singola, discussione che mi piacerebbe essere partecipata da tutti, e quando dico tutti, intendo proprio tutti :blum:, lascio a voi il campo, pronto a intervenire nel caso ce ne fosse bisogno o ad integrare.

Non dovete far dei post trattato, basta una semplice esemplificazione e una raccomandazione tranquilli, tranquilli....provate anche chi non ha mai scritto sul forum a mettere qui ora una problematica, una innovazione, un cambiamento, un fenomeno del 1500 - 1800, tutti abbiamo iniziato poi così in allegria e tra amici, una volta era così e certamente di cose non propriamente perfette ne abbiamo scritte tutti...ma l'esperienza bisogna farsela anche partecipando....forza...

Modificato da dabbene
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...aiutiamo i più timidi:proviamo a parlare del perché e del per come venga introdotta la perlinatura sui bordi o la zigrinatura sul 'taglio' della moneta?

Modificato da davide1978
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Buona iniziativa,

La perlinatura di una moneta, già presente sulla monetazione greca nel IV sec. a.C., è una decorazione di piccole sfere , foglie o trattini in rilievo che vogliono valorizzare il l'immagine del D/ o del R/ , mentre la zigrinatura serviva per evitare la tosatura delle monete.

Modificato da foti.l
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In epoca teresiana a Milano il taglio poteva avere o mancare di decorazione il che è il risultato dell'utilizzo o meno di un procedimento tecnico con strumenti particolari quali il vecchio rullo o l'anello.

La zigrinatura evitava la tosatura e qui si apre un capitolo estremamente vasto, perché la tosatura, ma anche le falsificazioni, le imitazioni e le contraffazioni sono tutti fenomeni rilevanti dell'epoca moderna in monetazione.

Si cercò di porre argini con bandi e divieti ma servirono veramente poco, si faceva di tutto e di più e le monete forestiere giravano, giravano....

E qui abbiamo aperto altri argomenti....

 

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Le dimensioni..? Da super neofita, quindi magari è una stupidaggine ma..dato che si trattava nella maggior parte dei casi di leghe non nobili o misture, perché non creare tondelli di dimensioni maggiori? Con monete così piccole, perderle era un attimo, specialmente senza le comodità che oggi abbiamo ma che allora non esistevano.. :)

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Mi aggancio a quanto diceva prima pedro, ci sono almeno tre importanti aspetti dell'età moderna, e forse saranno anche di più, ma di questi tre sicuramente dobbiamo parlare il primo è agganciato al post precedente.

 

La protagonista è una umile pastorella indigena che conduceva al pascolo i suoi lama, a 4.000 metri di altezza in una landa desolata e abbandonata.

Siamo a Potosi, l'attuale Perù, la pastorella fa una scoperta che cambia il mondo economico, politico, anche monetario, trova delle vene di argento di straordinaria ricchezza.

E da quel momento le colonie riversarono sulla Spagna tonnellate industriali di argento, cambia tutto, cambia la monetazione in un momento in cui i commerci , anche internazionali, anche verso l'oriente erano importanti, si possono fare monete di grande modulo d'argento per le grosse transazioni .

Nascono gli scudi, i ducatoni, i talleri, le piastre....la monetazione è cambiata, cambiano i commerci e le transazioni.... grazie alla pastorella indigena coi suoi lama.....

 

 

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E quindi riassumendo ancora....

 

1) perlinatura, zigrinatura

2) tosature, falsificazioni, imitazioni, contraffazioni

3) nascita monete di grande modulo d'argento per il grande apporto proveniente dalle miniere d'argento delle colonie delle Americhe

 

e poi spero in un lavoro di gruppo....non in monologhi o similari.... :blum:, chiamiamola discussione divulgativa ma anche test ....e mi raccomando non sottovalutiamo però argomenti che possono sembrare conosciuti ma non alla totalità di chi sta leggendo, sarebbe un grave errore pensarlo....per il forum almeno....

 

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Possiamo non citare il grande utilizzo del ritratto del sovrano?! Quanto diventa importante dalla seconda metà del 1400 la raffigurazione del sovrano?! La moneta diventa più grande ( pensiamo ai ducatoni da 32 grammi ) ed il ritratto del sovrano diventa particolareggiato, quasi un dipinto, con incisori (Leoni ad esempio) che creano capolavori stilistici su metallo invece che su tela. Colletti, pendagli, chiome diventano protagoniste....

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Non per deviare il discorso, ma solo per fare una parentesi, si può citare anche il fatto che sui "tagli minori" o magari sulle zecche minori, mancava totalmente la rappresentazione del sovrano, immagine che (penso all'impero romano ad esempio) prima veniva sempre rappresentata? Cosa ha determinato questo passaggio di stile "da si a no, e da no a si"?

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Bravo Davide, hai centrato il secondo grande aspetto monetario dell'epoca moderna dopo il grande modulo e le grande risorse d'argento affluite.

Siamo la sezione del Rinascimento, del gusto, del bello, dei grandi incisori, i grandi ritratti, le grande simbologie, ma anche del culto della personalità, dei grandi Signori, Regnanti che volevano apparire e farsi vedere per il proprio popolo ma anche per gli altri, amici e nemici e che fossero.

La moneta è un po' anche biglietto da visita, va oltre il semplice mezzo di pagamento, è esempio e gara fra tutti per fare le più belle e apprezzate monete.

In sezione abbiamo zecche conosciute in tutto il mondo per le loro monete, Firenze, le zecche toscane, Mantova, Ferrara, Piacenza, abbiamo le prestigiose monete di Carlo V a Milano....

Questo secondo me è il secondo aspetto importante che parte dai testoni sforzeschi e che continua nel tempo, qui da dire ci sarebbe veramente molto, e poi c'è almeno anche il terzo aspetto che sembra quasi scontato ma bisognerà dirlo e poi credo altro ancora....

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Un bel quesito quello di pedro , in realtà mi sembra vero a metà o meglio certamente il re e Il signore prediligevano il monetone di rappresentanza, delle grandi transazioni, lì girava tra i potenti, i mercanti ed era importante farsi vedere ma non sempre nelle monete del popolo mancavano le loro immagini.

Fermiamoci per esempio sulla monetazione degli spagnoli a Milano che è centrale del periodo, nei nominali minori certamente arrivano figure simboliche tipo l'Abbondanza, la Provvidenza, i simboli d'identità, stemmi, Sant'Ambrogio, le iniziali dei Re, ma per esempio nei quattrini, sesini, il ritratto del Re c'è ....mi sembra che si voglia tra dritto e rovescio fare quasi sempre un mix tra autorità col ritratto e l'identità cittadina, una scelta salomonica che poi accontentava tutti....potere e identità...

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Grazie per la risposta! Io pensavo ad esempio alla monetazione di Casale per i Gonzaga, in cui la raffigurazione del sovrano era presente principalmente sui grandi moduli mentre su quelli minori noto un'abbondanza di figure religiose come i vari Santi, allegorie come il sole o il cervo, motti come FIDES e simboli allegorici dell'autorità emittente quali ad esempio l'aquila o i vari scudi..però in effetti si ritorna al tuo discorso circa la combinazione di "sacro e profano" in par conficio diciamo, per cui hai risposto alla mia domanda e ti ringrazio! :)

Modificato da pedro_88
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@@pedro_88 almeno x quanto concerne Milano e gli Spagnoli, il re(molto lontano dal suo possedimento e non sempre ben voluto dal popolo) aveva necessità di diffondere la sua immagine ( niente TV o giornali di gossipmad aiutarlo nella sua impresa). E quindi ecco il ritratto sullo spicciolame da tasca.

Probabile che a Mantova, dove i Gonzaga erano padroni locali, apparivano agli eventi ufficiali ed erano quindi conosciuti grazie alla loro presenza fisica, aiutati anche da un territorio piccolo e facilmente accessibile, non fosse così sentita questa esigenza 'pubblicitaria'

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Ecco un esempio di moneta piccola ( si tratta di un quattrino di Filippo III e sempre per Milano) con un ritratto strepitoso e molto dettagliato. Al rovescio, come diceva Mario, la fa da padrone l'identità del ducato.

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Al di fuori della discussione per un attimo....strepitoso veramente questo quattrino Davide....

Probabilmente il più bello mai apparso, che ho avuto la fortuna di vedere personalmemte. Ex Negrini 30/01/15 lotto 1243 battuto a 270€

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Io butto vari input poi ovviamente chi volesse può argomentare e svilupparli meglio, il terzo pilastro secondo me dell'epoca moderna monetaria è banale a dirsi ma è la coniazione a macchina delle monete, fatto direi fondamentale in questo periodo.

Avviene in alcune città prima, in altre dopo, Milano per esempio è proprio tra le ultime a seguito delle continue discussioni sull'argomento e a seguito della crisi monetaria grave che gli spagnoli l'avevano trascinata.

E quindi procedimenti meccanizzati per la preparazione dei tondelli e per la loro coniazione che sfruttano le tecnologie metallurgiche, l'energia idraulica per la lavorazione dei metalli, l'invenzione di attrezzi quali le trafilatrici, laminatoi, il maglio.

E quindi il tondello è ora piano, circolare, preciso, di peso uniforme, arriverà come abbiamo già visto il taglio con la sua marchiatura per evitare anche le manomissioni.

Problemi ben noti a cui bisognava porre rimedio nell'età moderna, nell'età della tecnologia e che portano oltre a precisione, velocità di esecuzione, accuratezza, maggiori garanzie di qualità.

E quindi questa è la terza grande innovazione, questa voluta a differenza della giovine pastorella indigena che non sapendolo rivoluzionò il mondo commerciale e finanziario dell'epoca.

Modificato da dabbene
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Abbiamo visto qualche macro aspetto, ma quanti apparentemente minori ci sono nell'età moderna ? Tanti e sicuramente alcuni li starò dimenticando....

Uno importante decisamente è l'utilizzo della data sulle monete, è una rivoluzione anche questa, a Milano arriverà anche se in modo sporadico con Carlo V nel XVI secolo e poi regolarmente con Filippo II.

In realtà quel vulcano di Ludovico Maria o chi per esso ( e dietro come sappiamo non aveva sprovveduti :blum: ) mise la data in una prova del testone nel 1497, l'idea c'era già e i tempi erano ormai maturi....

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E poi abbiamo le indicazioni di valore sulle monete, in numeri romani prima, poi per esteso e in lingua italiana.

E' una finalità di chiarezza e praticità , il voler essere semplici e il voler sottrarre a qualunque arbitrio e valutazione.

La garanzia era scritta dall'autorità emittente e in lingua italiana.

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E poi per esempio la grafia....cambia con Maria Teresa ....dal latino arriviamo finalmente all'italiano la V diventa U e il segno di zecca, l'M per Milano finalmente arriverà anche sulle monete.

A voi....e come cambia l'iconografia sia dei ritratti, degli stemmi con l'avvento della monetazione a macchina ?

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E' il periodo dei grandi incisori, i Principi, i Signori facevano a gara per avere i migliori, immagini precise, realistiche, sicuramente artistiche e così l'arte entra a buon diritto anche nella monetazione.

Grandi nomi da Benvenuto Cellini , Pastorino da Siena, Leone Leoni, Pier Paolo Galeotti....piccoli capolavori che tutti ci hanno invidiato e che ci invidiano.

Sicuramente non sarà difficile per chi lo volesse trovare qualche esempio visivo per esemplificare tutto questo....

Quindi moneta nel periodo moderno anche pezzo artistico....

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Perché abbiamo una opulenza, una grandezza tale nei ritratti monetali Rinascimentali ? Uno dei meriti è sicuramente degli incisori, l'altro è della moneta stessa che essendo più grande ti permette di avere a disposizione più campo, maggior respiro per la scena, entrare nei dettagli più curati, il ritratto prende tutta la moneta dando maggior visibilità alla stessa.

Quindi maggior spazio, maggior possibilità di qualità per la moneta. 

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