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IGNORED

Ponzio Pilato , il super partes


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Suddivido questo post in due parti per non appesantirlo troppo in una unica esposizione che altrimenti risulterebbe troppo lunga .

Prima parte :

Con l’ avvicinarsi della Santa Pasqua e della Passione di Gesu’ Cristo mi e’ parso coinvolgente trattare della figura storica di Ponzio Pilato , il Governatore romano della Giudea che postosi davanti alla Storia come giudice , come colui che avrebbe dovuto emettere una sentenza di condanna o di assoluzione , invece si astenne “lavandosi le mani” , rinunciando con tale gesto ad emettere di propria volonta’ la sentenza pro o contro nei confronti di Gesu’ o di Barabba , con il risultato che uno dei due avrebbe avuto salva la vita ; affido’ , con tal gesto simbolico , questa decisione al popolo ebraico , al giudizio del quale avrebbe poi sottoscritto personalmente la pena della crocifissione . Ora tralasciando la parte religiosa e trascendentale della Vita di Gesu’ , la cui Vita e Passione era gia’ stata decisa dal Padre , come dichiara Gesu’ stesso , molto si e’ disputato su questa decisione presa da Pilato e giudicata non consona ad un magistrato romano , quindi condannata dai contemporanei e dai posteri ; occorre pero’ considerare , che la situazione reale della Giudea in quel periodo storico era altamente inquieta sia a livello religioso , sia politico , che militare , quindi probabilmente Pilato , astenendosi dal giudizio personale , voleva evitare di scontentare una parte del popolo ebraico o forse perche’ preso da una crisi morale interiore .
Assolvendo apertamente Gesu’ come pare avrebbe voluto fare , Pilato si sarebbe inimicato tutta la potente ed influente classe sacerdotale ebraica che vedeva nel Nazareno un pericoloso sobillatore di masse nei confronti dello status quo della tradizione religiosa degli Ebrei , con conseguenze negative non prevedibili verso il governo di Roma e quindi verso Pilato stesso che ne era il rappresentante in Giudea ; d’ altra parte Pilato non vedeva nessun uomo pericoloso sia nella persona fisica che nel dialogo avuto con Gesu’ , forse lo riteneva solo un innocuo visionario senza nessuna intenzione di sobillare masse contro il governo di Roma ; infatti Gesu’ alla richiesta dei Giudei se fosse giusto pagare tasse al governo di Roma rispondeva : “date a Cesare quel che e’ di Cesare……”, ne’ tanto meno pretendeva lui stesso di essere un Re di questo mondo , come si intendeva a quei tempi . In conclusione Pilato anche influenzato dalla moglie Claudia Procula non condanno’ personalmente Gesu’ , non avendo riconosciuto in Lui nessun tipo di reato commesso ; per questo stato di dubbio , da un certo lato ammirevole per la consapevole incertezza morale interiore nell’ emettere la sentenza , delego’ al popolo il giudizio finale . Per Pilato sarebbe stato molto facile e semplice condannare Gesu’ , uno sconosciuto e visionario individuo apprezzato e seguito solo da una piccola parte del basso strato del popolo ebraico e di conseguenza si sarebbe attratto le simpatie del potente gruppo sacerdotale ebraico , ma non lo condanno’ di propria iniziativa dimostrando cosi’ una certa dose di integrita’ morale nel giudizio , condita pero’ anche di scarso senso del dovere in un magistrato romano .
Vediamo cosa la storia e le leggende nate su Pilato ci hanno trasmesso :
Ponzio Pilato nacque probabilmente in Abruzzo nei primi anni del I secolo o alla fine dell’ era precristiana , i dettagli biografici storici di Pilato prima della sua nomina in Giudea sono poco noti . Secondo varie leggende sarebbe nato in Abruzzo , nella zona dell’ Aquila o del Vomano , mentre sulla morte si ipotizzano alcune diverse localita’ sia in Italia che fuori .
Antoine de La Sale , scrittore e viaggiatore francese del XV secolo , riporta una leggenda tramandata oralmente raccolta durante un viaggio nell' Italia Centrale , secondo cui Ponzio Pilato , riportato a Roma da Tiberio fu fatto uccidere sembra per la condotta tenuta verso il processo a Gesu’ e il suo cadavere trasportato su di un carro trainato da buoi verso le pendici del Monte Vettore , nel massiccio dei Monti Sibillini e il corpo fu gettato in un lago che ancora oggi porta il suo nome .
Numerose località si contendono l' onore di avergli dato i natali o di averlo ospitato al suo rientro in Italia dopo i fatti trattati dagli Apostoli . Ad esempio a San Pio di Fontecchio (AQ) vi è un Monte detto Montagna di Pilato , dove la tradizione locale colloca la Villa in cui Pilato si ritirò prima di morire . Il ritrovamento in tempi recenti di resti di edifici romani ha stimolato ulteriormente questa leggenda .
Un' altra leggenda narra che la Villa di Pilato fosse invece localizzata a Tussio (AQ) nelle vicinanze dell' antica Peltuinum . Ad avvalorare la tesi è sopravvenuto il ritrovamento di due leoni in pietra risalenti al I secolo , che porterebbero invece ad indicarne la tomba . Secondo un' altra leggenda Pilato fu esiliato dall' Imperatore Caligola a Vienne in Francia e qui vi mori’ suicida ; sulla via per recarsi a Vienne avrebbe soggiornato prima a Torino , poi a Nus in Valle d'Aosta , dove il castello è noto col nome di "Castello di Pilato", anche se la costruzione attuale pare risalga al medioevo , ma potrebbe essere stato costruito su rovine piu’ antiche .
Altra leggenda vuole i suoi natali ad Atina (FR) ; ancora un’ altra leggenda vuole Bisenti (TE) quale patria di Ponzio Pilato , questa ultima localita’ , a differenza sulle altre leggende riferite ad altri luoghi è molto articolata , infatti non si limita ad affermare che il prefetto sia nato a Bisenti ma spiega i dettagli dell' origine bisentina di Pilato . Secondo questa tradizione tramandata di generazione in generazione , un avo del celebre funzionario romano chiamato Ponzio Aquila partecipò alla congiura delle Idi di Marzo contro Giulio Cesare ; con il ristabilirsi dell’ordine pubblico le famiglie dei cesaricidi furono confinate presso le colonie romane e tra queste i Ponzi furono esiliati a Bisenti . Nato e cresciuto in questa località , il giovane e futuro Prefetto ebbe dunque la possibilità di conoscere le tradizioni ebraiche ed apprendere una la lingua “straniera”, l' aramaico . L’allora Berethra (Bisenti) era è ubicata nel cuore di un territorio dell’ area centro adriatica , conosciuto in antichità con la denominazione di "palestina piceni" in quanto colonizzato nel 600 a.C. circa da popolazioni mediorientali provenienti sembra dalla terra di Canaan . Proprio la conoscenza del linguaggio e delle abitudini giudaiche apprese vivendo nella “Palestina Piceni”, avvantaggiarono il giovane militare Ponzio Pilato nella nomina di V Prefetto della Giudea . A Bisenti è visitabile il luogo che la tradizione indica come “casa natale di Ponzio Pilato” . L'edificio anche se modificato e ristrutturato nel corso dei secoli conserva ancora nel suo impianto le caratteristiche di una tipica domus romana : un lato dello stabile presenta un porticato con un cortiletto o “vestibolo”, sul lastrico di tale corte si notano dei resti di una antica pavimentazione realizzata con ciottoli che formano delle particolari geometrie molto simili alle figurazioni dei mosaici che impreziosivano le ville romane . A ridosso di tale cortiletto si trova un locale , l’“atrium” della “casa di Ponzio Pilato”. Al di sotto di tale area dell’edificio sono presenti due enormi cisterne che , per le caratteristiche tecniche costruttive delle murature in “opus caementicium” e per la presenza di alcune tracce di intonaco impermeabile di tipo “opus signinum”, possono essere fatte risalire all’ epoca romana . Sotto l‘ ”impluvium”, è ancora perfettamente conservato un “qanat” , un sistema di distribuzione idrico molto diffuso nei territori mediorientali . Non si può dunque escludere che il “qanat” di Bisenti sia stato realizzato proprio da Ponzio Pilato che avendone appreso la tecnologia costruttiva in Giudea , una volta tornato in patria pensò bene di costruire un sistema idrico del genere per captare le acque da una falda , incanalarle mediante una galleria sotterranea per alcuni chilometri e prelevarla per le proprie esigenze personali da un pozzo situato all’interno della sua casa e per le necessità degli altri concittadini Berethriani in una fonte di erogazione pubblica , oggi denominata "fonte vecchia" , della quale si possono ancora ammirare integralmente preservate i cunicoli di adduzione e le vasche di decantazione .

Fine prima parte

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Seconda parte :

Comunque , ad avvalorare la leggenda che Pilato fosse di origine abruzzese vi è l' ipotesi che lo fa discendere dalla famiglia italica di origina Vestina dei Ponzi , da cui sarebbero usciti al tempo della guerra sociale , gli avi di Ponzio Pilato quali condottieri dell’esercito sannita . La figura di Ponzio Pilato è anche legata a diverse tradizioni in provincia di Latina : l' Isola di Ponza lega il suo nome ad una leggenda che lo vuole esiliato qui , mentre i suoi natali sono rivendicati anche dalle antiche città laziali di Cori e Cisterna di Latina . Notevole è anche la tradizione attestata ad Ameria , oggi Amelia in Umbria , dove oltre ad essersi tramandata la "leggenda" del Palazzo di Pilato ed essere attestata la presenza di una villa romana in località Monte Pelato , nel XVI secolo un’iscrizione ritrovata nei pressi della Chiesa Abbazia di San Secondo desta sicuramente una certa curiosità . Si parla infatti di un certo ['Pilatus/IIII VIR/QUINQ (UENNALIS) (CIL, XI 4396)] . Tale iscrizione avvalorerebbe quanto riportato nel Vangelo Apocrifo cosi’ detto : Atti di Pilato , dove più volte viene citata la Città di Ameria quale luogo di esilio e morte del Governatore .
Il suo nome gentilizio lo individua probabilmente di nazionalita’ Sannita , infatti i Ponzii erano una antica famiglia sannita ben conosciuta dai Romani della Repubblica , infatti un Ponzio Telesino inflisse loro la cocente umiliazione delle Forche Caudine , in seguito pero’ contro cambiata ; altri Ponzii famosi furono Gaio , Erennio e un altro Telesino che combatte e mori’ alla Porta Collina all’ epoca di Mario e Silla . Il cognome Pilato lo fa supporre come un lanciatore di Pilum , il giavellotto usato dai soldati romani nei combattimenti a breve distanza , quando forse Pilato era semplice un legionario all’ inizio della sua carriera militare , infatti Pilatus in latino significa oltre che “serrato” , “denso” , “spesso” , anche “armato di asta da lanciare” , oppure secondo Marziale , anche “pelato” , “calvo” .
Pilato fu quinto Prefetto della prefettura della Giudea , in carica tra gli anni 26 e 36 ; famoso per il ruolo che svolse nella Vita di Gesù secondo quanto testimoniano i Vangeli , in quanto fu giudice del processo di Gesù e ne ordinò la flagellazione dopo il giudizio di condanna del popolo ebraico . Pilato compare in tutti e quattro i vangeli canonici . Il Vangelo secondo Marco mostra Gesù innocente dell' accusa di aver complottato contro l' Impero romano e raffigura Pilato come estremamente riluttante a giustiziarlo anche consigliato dalla moglie Claudia Procula , facendo ricadere la colpa della condanna alle gerarchie sacerdotali giudaiche , anche se Pilato era l' unica autorità in grado di decidere una condanna a morte . Nel Vangelo secondo Matteo , Pilato si lava le mani del caso e riluttante , manda Gesù a morte . Nel Vangelo secondo Luca , Pilato riconosce che Gesù non aveva minacciato in alcun modo l' Impero di Roma . Nel Vangelo secondo Giovanni , Pilato interroga Gesù , il quale non afferma di essere né il Figlio dell' Uomo né il Messia , ma gli dà conferma rispondendo "Tu lo dici : io sono Re".
Oltre che dai vangeli , le vicende di Ponzio Pilato ci sono note anche dai resoconti di due autori ebrei del tempo : Flavio Giuseppe e Filone di Alessandria . Un breve accenno a Pilato è inoltre presente anche in Tacito .
Filone di Alessandria racconta che Pilato era corrotto, licenzioso e crudele , che rubava e che condannava senza processo , ma tale giudizio non sembra corrispondere al ruolo tormentato nel giudizio avuto nel processo a Gesu’ , sintomo di uomo provvisto di una coscienza pervasa da dubbi e incertezze . Eusebio di Cesarea , citando i Vangeli apocrifi , afferma che Pilato non ebbe fortuna sotto il regno di Caligola e si suicidò nella città gallica di Vienne , mentre secondo Agapio , Pilato si suicidò durante il primo anno del regno di Caligola ; in entrambi i casi forse nel rimorso della condanna di Gesu’ o per il fallimento della sua carriera politica a seguito dei fatti di Giudea .
Il Governatore della Siria , Lucio Vitellio , destituì Pilato nell' anno 36 o forse 37 ; si racconta anche che a causa delle notizie giunte a Roma sull’ andamento del processo a Gesu’ , Tiberio in persona non apprezzasse la condotta tenuta da Pilato , ne’ l’ esito della condanna , tanto che chiese al Senato di inserire Gesu’ nel novero degli Dei , ma invano ; destituzione seguita anche a causa della durezza con la quale Pilato represse i Samaritani che avevano messo in atto la rivolta del monte Garizim ; successivamente l' Imperatore Caligola lo mandò esule in Gallia negli anni 37–41 .
La domanda più importante che Pilato fece a Gesù fu se considerasse se stesso come “Re dei Giudei” ; nella prosecuzione dell' interrogatorio , secondo il Vangelo secondo Giovanni , Gesù affermò di essere venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità e proseguì dicendo : “Chiunque è dalla verità , ascolta la mia voce” , al che Pilato chiese : “Che cos'è la verità ?” . Pilato tentò di non condannare Gesù e visto che in occasione della Pasqua era usanza che fosse liberato un prigioniero , Pilato lasciò al popolo la scelta di assoluzione tra Gesù e un assassino di nome Barabba .
Concludendo , Pilato fu coinvolto inconsapevolmente in un processo di portata mondiale , ma non poteva saperlo e delle cui conseguenze non poteva rendersi conto ; la Storia mondiale ne usci’ stravolta ; a secondo dei pareri religiosi e personali , pro o contro Pilato , fu un uomo comunque privilegiato perche’ conobbe e parlo’ con Gesu’ , ma non pote’ salvarlo perche’ “cosi’ era scritto che andasse il processo” , per questo motivo , almeno per chi e’ credente , Pilato va assolto perche’ non fu il vero presidente del processo , bensi’ un subalterno di un giudizio gia’ scritto , l’ Autore di cio’ fu ben piu’ autorevole di lui ; la Storia del mondo “doveva” cambiare .

 

Testimonianze della presenza in Giudea di Ponzio Pilato :

Esiste una statua di Ponzio Pilato , a San Giovanni Rotondo , sul percorso della Via Crucis monumentale , nella stazione di "Gesù davanti a Pilato".
Iscrizione trovata presso il teatro di Cesarea in Palestina nel 1961 . Vi si legge il nome del committente : Pontius Pilatus , la carica dello stesso, Prefectus Iudeae e il nome del dedicatario, Tiberiéum (Tiberio)
Nel 1961 presso l' Anfiteatro romano di Cesarea è stata infine rinvenuta casualmente una lapide risalente al periodo tiberiano sulla quale Pilato veniva menzionato nell' incisione incompleta che recita: "[Caesarensibu]s Tiberiéum/[Pon]tius Pilatus/[Praef]ectus Iuda[ea]e". traducibile forse come "presso i Cesarensi , Ponzio Pilato , Prefetto di Giudea , [dedicato a] Tiberio". Altre interpretazioni riferiscono di una possibile attestazione di lavori effettuati da Pilato presso l'anfiteatro della città , forse colpita da un terremoto o della presenza sul luogo del ritrovamento di un tempio realizzato in onore dell' Imperatore da Pilato .
Resti di Peltuinum , in provincia dell'Aquila , dove Pilato avrebbe posseduto la Villa presso la quale trascorse l' esilio da Roma .
La casa natale di Pilato a Bisenti , il Lago di Pilato , statua di Pilato .
La Chiesa Ortodossa etiope segue una tradizione secondo cui , dopo il processo a Gesù , Pilato si convertì e lo venera quindi come santo , celebrandone la ricorrenza il 25 giugno . Secondo altre tradizioni si suicidò per rimorso . Dante Alighieri , secondo alcuni critici , lo identifica nella Divina Commedia come "Colui che fece per viltade il gran rifiuto" sostituendolo a Celestino V .
Dato l’ argomento trattato , che spero sia di interesse , sarebbe utile al fine del post leggere molti vostri pareri sulla figura storica di Ponzio Pilato e del particolare periodo storico in cui visse , evitando pero’ , se possibile , di entrare in argomento prettamente religioso perche’ porterebbe con facilita’ fuori tema , se non per quanto riguarda riferimenti a testi di scrittori cristiani e pagani sulla figura di Pilato , grazie .

Dentro le foto alcune note
 

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Ruderi della Villa di Peltinium a Bisenti

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La figura di Pilato ha appassionato gli storici da sempre. Un personaggio controverso, che certo, non voleva uccidere Gesù, però non lo ha impedito.

A me viene da ricordare il Pilato di Jesus Christ Superstar, nel pezzo del processo:


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Discussione interessantissima, come tuo solito :)

 

Mi chiedo...se non fosse stato per Gesù, qualcuno oggi conoscerebbe Pilato? mi sembra che, a parte il famoso processo, non abbia compiuto nulla di eclatante, un funzionario romano come tanti, che oggi sarebbe forse conosciuto solo da qualche studioso, e dei più pignoli.

 

O c'è qualcos'altro, che non conosco, o che mi sfugge?

 

petronius :)

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Per quanto ne so, Pilato era un funzionario di secondo rango, minore. Se non fosse stato citato nelle Sacre Scritture, certamente sarebbe  uno sconosciuto. Ora invece, è famosissimo: il suo nome viene pronunciato ogni giorno, nel Credo...

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Discussione interessantissima, come tuo solito :)

 

Mi chiedo...se non fosse stato per Gesù, qualcuno oggi conoscerebbe Pilato? mi sembra che, a parte il famoso processo, non abbia compiuto nulla di eclatante, un funzionario romano come tanti, che oggi sarebbe forse conosciuto solo da qualche studioso, e dei più pignoli.

 

O c'è qualcos'altro, che non conosco, o che mi sfugge?

 

petronius :)

 

Ciao @@petronius arbiter , grazie ; che io sappia non ti sfugge o dimentichi nulla , Pilato senza Gesu' sarebbe stato uno sconosciuto , uno dei tanti funzionari romani , se non individuabile per quelle attestazioni storiche archeologiche trovate in Giudea che ne attestano la prefettura .

Probabilmente dovette la sua carriera politica in parte anche grazie alla moglie Claudia Procula , parente , forse nipote , di Tiberio ; della quale segui' il consiglio di non colpevolezza , o meglio di astenersi nel condannare Gesu' , secondo quanto riporta Matteo che nomina la moglie di Pilato . Secondo il resoconto del suo Vangelo , Claudia mandò un messaggio al marito per dissuaderlo dal condannare Gesù a morte sollecitata da un sogno : "Mentre egli sedeva in tribunale , sua moglie gli mandò a dire : Non avere a che fare con quel giusto , perché oggi , in sogno , sono stata molto turbata per causa sua" (Matteo 27, 19). Matteo è molto sintetico sulla donna e non esamina il sogno da cui sarebbe stata afflitta .

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Buona Giornata @@Legio II Italica

 

La tua ricerca su Ponzio Pilato mi ha fatto ricordare che un sacerdote molto anziano, Nicola Gambino (ma grande appassionato di storia, archeologia e numismatica locale), quando io ero giovane ricordava spesso che Ponzio Pilato era nato a Mirabella Eclano, oggi in provincia di Avellino.

Di tale notizia, al momento, ho ritrovato una menzione non particolarmente eloquente, anzi piuttosto scarna, in un passaggio a pag. 44 del libro "LA CATTEDRALE DI AVELLINO 1166 - 1966" del 1966, di cui allego la scansione.

 

A Mirabella Eclano sembra essere ancora  diffuso il cognome Pilato o Lo Pilato.

 

Cosa ne pensi? potrebbe essere una notizia fondata o no?

 

Vi è anche un altro libretto, proprio di Don Nicola Gambino, in cui mi sembra di aver letto notizie in merito meglio riportate. 

In questi giorni cercherò di ritrovarlo e vi aggiornerò.

 

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Buona Giornata @@Legio II Italica

 

La tua ricerca su Ponzio Pilato mi ha fatto ricordare che un sacerdote molto anziano, Nicola Gambino (ma grande appassionato di storia, archeologia e numismatica locale), quando io ero giovane ricordava spesso che Ponzio Pilato era nato a Mirabella Eclano, oggi in provincia di Avellino.

Di tale notizia, al momento, ho ritrovato una menzione non particolarmente eloquente, anzi piuttosto scarna, in un passaggio a pag. 44 del libro "LA CATTEDRALE DI AVELLINO 1166 - 1966" del 1966, di cui allego la scansione.

 

A Mirabella Eclano sembra essere ancora  diffuso il cognome Pilato o Lo Pilato.

 

Cosa ne pensi? potrebbe essere una notizia fondata o no?

 

Vi è anche un altro libretto, proprio di Don Nicola Gambino, in cui mi sembra di aver letto notizie in merito meglio riportate. 

In questi giorni cercherò di ritrovarlo e vi aggiornerò.

 

Ciao @@angel , grazie del tuo interessante intervento e buona giornata a te .

Come vedi molti luoghi del centro sud Italia si contendono la nativita' di Ponzio Pilato , personalmente non conoscevo questa di Mirabella Eclano che allo stato attuale mi sembra pero' piuttosto vaga e senza riferimenti storici , a meno del fatto che Mirabella , l' antica Aeclanum , fu un insediamento Sannita e cio' lo ricondurrebbe come nome gentilizio a questa importantissima stirpe italica .

Ho fatto qualche ricerca sui Pilato a Mirabella Eclano e in effetti ci sono diversi personaggi attuali con i due cognomi che descrivi : Pilato o Lo Pilato , mentre pare che non esista nessun cognome Ponzi , Ponzii o Ponziani .

Se riesci a recuperare quel libretto di Don Nicola Gambino che citi , per favore informaci , grazie :)

 

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Ho rintracciato un sito dove autorevoli studiosi contemporanei parlano della vicenda di Tiberio che aveva proposto al Senato di immettere Gesu' nell' elenco degli Dei romani ; se questa proposta fosse stata accettata dal Senato , tutta la storia del Cristianesimo sarebbe cambiata , in quanto la religione cristiana sarebbe stata riconosciuta ufficialmente fin dai primi anni dell' Impero .

http://www.gesustorico.it/htm/News/Tiberio&Gesu.asp


Inviato

Sull'attendibilità di questa tesi non mi pronuncio, ma credo che i primi a non essere d'accordo sarebbero stati proprio i cristiani. Tiberio, a quanto mi par di capire, non intendeva riconoscere Gesù come unico Dio, ma semplicemente inserirlo nel pantheon degli dei romani, già piuttosto affollato. Insomma, un dio fra i tanti, e questo per i cristiani, convinti che il loro fosse l'unico vero dio, e tutti gli altri falsi idoli, sarebbe stato inaccettabile.

E proprio questa loro intransigenza fu alla base delle persecuzioni. Se, come facevano tutti coloro che portavano nuovi culti dall'oriente (il cristianesimo non era certo l'unico), avessero a loro volta riconosciuto gli dei della tradizione romana, è probabile che nessuno avrebbe avuto da ridire.

 

petronius

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Sull'attendibilità di questa tesi non mi pronuncio, ma credo che i primi a non essere d'accordo sarebbero stati proprio i cristiani. Tiberio, a quanto mi par di capire, non intendeva riconoscere Gesù come unico Dio, ma semplicemente inserirlo nel pantheon degli dei romani, già piuttosto affollato. Insomma, un dio fra i tanti, e questo per i cristiani, convinti che il loro fosse l'unico vero dio, e tutti gli altri falsi idoli, sarebbe stato inaccettabile.

E proprio questa loro intransigenza fu alla base delle persecuzioni. Se, come facevano tutti coloro che portavano nuovi culti dall'oriente (il cristianesimo non era certo l'unico), avessero a loro volta riconosciuto gli dei della tradizione romana, è probabile che nessuno avrebbe avuto da ridire.

 

petronius

 

Sono perfettamente d' accordo con te :good:

 


Inviato (modificato)

Queste sono informazioni relatative al Lago di Pilato, collocato alle falde del Monte Vettore, montagna che conosco molto bene, intrisa di leggende popolari come quella su Pilato: https://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Pilato

 

Ciao @@aemilianus253 e grazie dell' intervento ; terra di leggende , sibillina e misteriosa , di misticismo , di alchimisti ; il fatto stesso leggendario del corpo morto di Pilato fatto giustiziare da Tiberio che precipita dentro un sacco trasportato da un carro lasciato libero e trainato da bufali , che giunto in cima al Monte chiamato Cima del Redentore (osservare l' assonanza Redentore - Pilato) precipitando nel Lago , la dice tutta .

Modificato da Legio II Italica
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L' epigrafe scritta in latino purtroppo non completa , fu rinvenuta nel 1961 a Cesarea in Palestina dall' archeologo italiano Antonio Frova , mentre stava eseguendo scavi nell' anfiteatro romano della citta' . Nella legenda sono leggibili le lettere: [praef]ectus Iuda[ea] e [. Questa è l' unica testimonianza archeologica scritta che riporta il nome di Pilato . E' attualmente conservata in Israele , presso l' Israel Museum di Gerusalemme . Riferimento bibliografico : "Antonio Frova , L'iscrizione di Ponzio Pilato a Cesarea " in «Rendiconti dell' Istituto Lombardo , Accademia di Scienze e Lettere»

 

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Ciao a tutti, argomento molto interessante, molto ben trattato in questa discussione...

Aggiungerei, però, un pò di provocazione..

Vi lascio alcune domande

- E' possibile che un prefetto Romano lasciasse la decisione che gli competeva al popolo da lui gestito?

Francamente, ipotesi molto poco credibile, alla luce anche del fatto che la figura di Jeoshua ben Josef è pochissimo esaminata dagli scrittori romani contemporanei...non capisco, pertanto, i dubbi che avrebbero potuto opprimere Pilato in una decisione nei confronti di una dei tanti messia che, all'epoca, vivevano a Gerusalemme...

- La crocifissione e la fustigazione sono tipiche punizioni  romane..è possibile che l'Autorità romana non c'entrasse nè col processo nè con la condanna di  Gesù? Anche in questo caso, direi, poco probabile.

- E' possibile che i Vangeli fossero stati edulcorati ( quindi i Romani brava gente egli Ebrei cattivoni) per favorire la diffusione del Cristianesimo tra i Romani?

- Chi era realmente Barabba?

Un semplice criminale o, invece, un rivoluzionario che si batteva per scacciare i Romani da Gerusalemme?

- E' possibile che gli Ebrei avessero aspettative più  elevate nei confronti di Gesù che non era contro i Romani, bensì, intendeva soltanto riformare l'Ebraismo?  

- E' possibile , quindi,  che i Giudei, insofferenti nei confonti dei Romani, come dimostrato dalle successive rivolte sotto Vespasiano e Tito e sotto Adriano,   preferiono Barabba in quanto leader politico - rivoluzionario rispetto ad un rabbino riformatore'?


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Ciao a tutti, argomento molto interessante, molto ben trattato in questa discussione...

Aggiungerei, però, un pò di provocazione..

Vi lascio alcune domande

- E' possibile che un prefetto Romano lasciasse la decisione che gli competeva al popolo da lui gestito?

Francamente, ipotesi molto poco credibile, alla luce anche del fatto che la figura di Jeoshua ben Josef è pochissimo esaminata dagli scrittori romani contemporanei...non capisco, pertanto, i dubbi che avrebbero potuto opprimere Pilato in una decisione nei confronti di una dei tanti messia che, all'epoca, vivevano a Gerusalemme...

- La crocifissione e la fustigazione sono tipiche punizioni  romane..è possibile che l'Autorità romana non c'entrasse nè col processo nè con la condanna di  Gesù? Anche in questo caso, direi, poco probabile.

- E' possibile che i Vangeli fossero stati edulcorati ( quindi i Romani brava gente egli Ebrei cattivoni) per favorire la diffusione del Cristianesimo tra i Romani?

- Chi era realmente Barabba?

Un semplice criminale o, invece, un rivoluzionario che si batteva per scacciare i Romani da Gerusalemme?

- E' possibile che gli Ebrei avessero aspettative più  elevate nei confronti di Gesù che non era contro i Romani, bensì, intendeva soltanto riformare l'Ebraismo?  

- E' possibile , quindi,  che i Giudei, insofferenti nei confonti dei Romani, come dimostrato dalle successive rivolte sotto Vespasiano e Tito e sotto Adriano,   preferiono Barabba in quanto leader politico - rivoluzionario rispetto ad un rabbino riformatore'?

 

Caspita @@eliodoro , e' un "terzo grado" , pero' bravissimo a porre le domande , come sia giusto in una vicenda intrigata come questa .

Provo a rispondere in ordine , poi spero che altri utenti esprimano i loro pareri :

1 alla prima tua domanda rispondo : NO , un magistrato romano doveva in qualsiasi modo emettere lui stesso una sentenza . A parziale discolpa pero' di Pilato va letta con attenzione la prima parte iniziale del post , dove si possono trovare importanti attenuanti al comportamento non usuale di Pilato , piu' l' articolo del religioso nella risposta precedente la tua .

2 Non comprendo bene la tua domanda , comunque la fustigazione e la seguente crocifissione erano la conseguenza della condanna capitale romana , indipendentemente se la sentenza fosse stata emessa da Pilato in persona o in modo anomalo dal popolo ebraico , la pena non cambiava  

3 Sappiamo bene che esistono varie emissioni dei Vangeli , tra cui quelli Apocrifi ma non riconosciuti dalla Chiesa , per cui furono ufficialmente riconosciuti solo i quattro canonici  

4 Per Barabba questo e' quanto riportano i Vangeli , altre notizie non credo che esistano :

La figura di Barabba viene presentata in modi diversi nei quattro vangeli canonici.

Il Vangelo secondo Marco (15,7) racconta che «un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli (stasiastôn) che nel tumulto avevano commesso un omicidio», sottolineando quindi l'appartenenza a un gruppo insurrezionale, responsabile collettivamente di omicidio, secondo la prassi dei sicarii zeloti, che fomentavano tumulti per uccidere romani ed ebrei traditori, per poi dileguarsi nella folla.

Il Vangelo secondo Matteo (27,16) lo definisce «un prigioniero famoso».

Il Vangelo secondo Luca (23,19) afferma che era stato incarcerato per assassinio, oltre che complicità in una sommossa: «Questi [barabba] era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio».

Il Vangelo secondo Giovanni (18,40), invece, afferma solo che egli è un "brigante" (λῃστής, lestés).

Nei vangeli Barabba compare nell'ambito del racconto del processo a Gesù davanti a Ponzio Pilato. Il prefetto romano, non trovando giustificazione alcuna alle pretese di crocifissione fatte dagli accusatori, voleva liberarlo. Secondo i vangeli sinottici era infatti consuetudine del prefetto romano di liberare un carcerato nel giorno di Pasqua, mentre secondo il Vangelo di Giovanni si trattava di una consuetudine ebraica. Il popolo di Gerusalemme, spinto dai sacerdoti, scelse Barabba.

Scrive papa Benedetto XVI nel suo Gesù di Nazaret:" In altre parole Barabba era una figura messianica. La scelta tra Gesù e Barabba non è casuale: due figure messianiche, due forme di messianesimo si confrontano. Questo fatto diventa ancor più evidente se consideriamo che Bar-Abbas significa figlio del padre. È una tipica denominazione messianica, il nome religioso di uno dei capi eminenti del movimento messianico. L'ultima grande guerra messianica degli ebrei fu condotta nel 132 da Bar-Kochba, Figlio della stella. È la stessa composizione del nome; rappresenta la stessa intenzione. Da Origene apprendiamo un ulteriore dettaglio interessante: in molti manoscritti dei Vangeli fino al III secolo l'uomo in questione si chiamava Gesù Barabbas - Gesù figlio del padre. Si pone come una sorta di alter ego di Gesù, che rivendica la stessa pretesa, in modo però completamente diverso. La scelta è quindi tra un Messia che capeggia una lotta, che promette libertà e il suo proprio regno, e questo misterioso Gesù, che annuncia come via alla vita il perdere se stessi. Quale meraviglia che le masse abbiano preferito Barabba?"

5 A questa tua domanda puo' rispondere solo un religioso , credo .

6 Gli Ebrei erano sempre stati insofferenti a qualsiasi sottomissione politica militare , ricorda ad esempio quella sotto gli Egiziani , inoltre la loro religione non ammetteva nessuna divinizzazione rivolta verso un uomo , come avveniva normalmente nel mondo romano , cio' non poteva essere ammesso nella loro terra , per questo motivo le ripetute rivolte , essenzialmente per motivo religioso contro Roma .

Spero che altri utenti esprimano loro pareri .

Ciao

Claudio

Modificato da Legio II Italica

Inviato

 

Caspita @@eliodoro , e' un "terzo grado" , pero' bravissimo a porre le domande , come sia giusto in una vicenda intrigata come questa .

Provo a rispondere in ordine , poi spero che altri utenti esprimano i loro pareri :

1 alla prima tua domanda rispondo : NO , un magistrato romano doveva in qualsiasi modo emettere lui stesso una sentenza . A parziale discolpa pero' di Pilato va letta con attenzione la prima parte iniziale del post , dove si possono trovare importanti attenuanti al comportamento non usuale di Pilato , piu' l' articolo del religioso nella risposta precedente la tua .

2 Non comprendo bene la tua domanda , comunque la fustigazione e la seguente crocifissione erano la conseguenza della condanna capitale romana , indipendentemente se la sentenza fosse stata emessa da Pilato in persona o in modo anomalo dal popolo ebraico , la pena non cambiava  

3 Sappiamo bene che esistono varie emissioni dei Vangeli , tra cui quelli Apocrifi ma non riconosciuti dalla Chiesa , per cui furono ufficialmente riconosciuti solo i quattro canonici  

4 Per Barabba questo e' quanto riportano i Vangeli , altre notizie non credo che esistano :

La figura di Barabba viene presentata in modi diversi nei quattro vangeli canonici.

Il Vangelo secondo Marco (15,7) racconta che «un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli (stasiastôn) che nel tumulto avevano commesso un omicidio», sottolineando quindi l'appartenenza a un gruppo insurrezionale, responsabile collettivamente di omicidio, secondo la prassi dei sicarii zeloti, che fomentavano tumulti per uccidere romani ed ebrei traditori, per poi dileguarsi nella folla.

Il Vangelo secondo Matteo (27,16) lo definisce «un prigioniero famoso».

Il Vangelo secondo Luca (23,19) afferma che era stato incarcerato per assassinio, oltre che complicità in una sommossa: «Questi [barabba] era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio».

Il Vangelo secondo Giovanni (18,40), invece, afferma solo che egli è un "brigante" (λῃστής, lestés).

Nei vangeli Barabba compare nell'ambito del racconto del processo a Gesù davanti a Ponzio Pilato. Il prefetto romano, non trovando giustificazione alcuna alle pretese di crocifissione fatte dagli accusatori, voleva liberarlo. Secondo i vangeli sinottici era infatti consuetudine del prefetto romano di liberare un carcerato nel giorno di Pasqua, mentre secondo il Vangelo di Giovanni si trattava di una consuetudine ebraica. Il popolo di Gerusalemme, spinto dai sacerdoti, scelse Barabba.

Scrive papa Benedetto XVI nel suo Gesù di Nazaret:" In altre parole Barabba era una figura messianica. La scelta tra Gesù e Barabba non è casuale: due figure messianiche, due forme di messianesimo si confrontano. Questo fatto diventa ancor più evidente se consideriamo che Bar-Abbas significa figlio del padre. È una tipica denominazione messianica, il nome religioso di uno dei capi eminenti del movimento messianico. L'ultima grande guerra messianica degli ebrei fu condotta nel 132 da Bar-Kochba, Figlio della stella. È la stessa composizione del nome; rappresenta la stessa intenzione. Da Origene apprendiamo un ulteriore dettaglio interessante: in molti manoscritti dei Vangeli fino al III secolo l'uomo in questione si chiamava Gesù Barabbas - Gesù figlio del padre. Si pone come una sorta di alter ego di Gesù, che rivendica la stessa pretesa, in modo però completamente diverso. La scelta è quindi tra un Messia che capeggia una lotta, che promette libertà e il suo proprio regno, e questo misterioso Gesù, che annuncia come via alla vita il perdere se stessi. Quale meraviglia che le masse abbiano preferito Barabba?"

5 A questa tua domanda puo' rispondere solo un religioso , credo .

6 Gli Ebrei erano sempre stati insofferenti a qualsiasi sottomissione politica militare , ricorda ad esempio quella sotto gli Egiziani , inoltre la loro religione non ammetteva nessuna divinizzazione rivolta verso un uomo , come avveniva normalmente nel mondo romano , cio' non poteva essere ammesso nella loro terra , per questo motivo le ripetute rivolte , essenzialmente per motivo religioso contro Roma .

Spero che altri utenti esprimano loro pareri .

Ciao

Claudio

Ciao @@Legio II Italica..Ti riporto questo brano: 

"Gesù non è un rivoluzionario politico, il suo messaggio e il suo comportamento non costituiscono un pericolo per il dominio romano", scrive Benedetto XVI nel terzo capitolo intitolato "Gesù davanti a Pilato" diffusa dalla sala stampa vaticana. Nello stesso capitolo il Papa parla anche di Barabba spiegando che "Giovanni qualifica Barabba, secondo le nostre traduzioni, semplicemente un 'brigante'. Ma nel contesto politico di allora - specifica - la parola greca da lui usata aveva assunto il significato di 'terrorista', ovvero di 'combattente della resistenza'"


Inviato (modificato)

Da quello che sta scritto nei Vangeli, Pilato cercò, in qualche modo, di salvare Gesù.

Alla fine fu costretto a condannarlo con l'accusa di proclamarsi "re dei Giudei", accusa falsa alla quale lui  non credeva, ma per tenere a freno i sommi sacerdoti, dovette cedere, anche perchè fu minacciato da loro: “Se lo rilasci, non sei amico di Cesare: chiunque si fa re contraddice a Cesare” [Gv 19, 12]).

Un ultimo tentativo lo fece col famoso scambio (privilegium paschale) dicendo alla folla :" volete libero Gesù o Barabba?", ma come è noto, il tentativo fallì (anche perchè,a parer mio,  i Giudei scelsero Barabba poiché era più dannoso e assai più pericoloso per i Romani che non Gesù)

Infine, se vogliamo, per chi crede ovviamente, visto in chiave di fede, Pilato è stato solo uno strumento della volontà divina, tant'é che per secoli si dubitò della  sua esistenza.

 

saluti

Modificato da Saturno
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Inviato

Da quello che sta scritto nei Vangeli, Pilato cercò, in qualche modo, di salvare Gesù.

Alla fine fu costretto a condannarlo con l'accusa di proclamarsi "re dei Giudei", accusa falsa alla quale lui  non credeva, ma per tenere a freno i sommi sacerdoti, dovette cedere, anche perchè fu minacciato da loro: “Se lo rilasci, non sei amico di Cesare: chiunque si fa re contraddice a Cesare” [Gv 19, 12]).

Un ultimo tentativo lo fece col famoso scambio (privilegium paschale) dicendo alla folla :" volete libero Gesù o Barabba?", ma come è noto, il tentativo fallì (anche perchè,a parer mio,  i Giudei scelsero Barabba poiché era più dannoso e assai più pericoloso per i Romani che non Gesù)

Infine, se vogliamo, per chi crede ovviamente, visto in chiave di fede, Pilato è stato solo uno strumento della volontà divina, tant'é che per secoli si dubitò della  sua esistenza.

 

saluti

 

Ciao @@Saturno , sono d' accordo con te quasi in tutto , tranne nell' ultima parte del tuo intervento dove scrivi : "tant'e' che per secoli si dubito' della sua esistenza" . E' strana questa frase perché Pilato era conosciuto storicamente fin dai tempi di Tacito che lo nomina nei suoi Annali :

Tacito, Annales, Libro XV , Tomo 44 :  “........perciò, per far cessare tale diceria, Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatissime coloro che la plebaglia, detestandoli a causa delle loro nefandezze, denominava cristiani. Origine di questo nome era Cristo, il quale sotto l'impero di Tiberio era stato condannato al supplizio dal procuratore Ponzio Pilato; e, momentaneamente sopita, questa esiziale superstizione di nuovo si diffondeva, non solo per la Giudea, focolare di quel morbo, ma anche a Roma, dove da ogni parte confluisce e viene tenuto in onore tutto ciò che vi è di turpe e di vergognoso. Perciò, da principio vennero arrestati coloro che confessavano, quindi, dietro denuncia di questi, fu condannata una ingente moltitudine, non tanto per l’accusa dell'incendio, quanto per odio del genere umano. Inoltre, a quelli che andavano a morire si aggiungevano beffe: coperti di pelli ferine, perivano dilaniati dai cani, o venivano crocifissi oppure arsi vivi in guisa di torce, per servire da illuminazione notturna al calare della notte. Nerone aveva offerto i suoi giardini e celebrava giochi circensi, mescolato alla plebe in veste d’auriga o ritto sul cocchio. Perciò, benché si trattasse di rei, meritevoli di pene severissime, nasceva un senso di pietà, in quanto venivano uccisi non per il bene comune, ma per la ferocia di un solo uomo.”


Inviato

 

Ciao @@Saturno , sono d' accordo con te quasi in tutto , tranne nell' ultima parte del tuo intervento dove scrivi : "tant'e' che per secoli si dubito' della sua esistenza" . E' strana questa frase perché Pilato era conosciuto storicamente fin dai tempi di Tacito che lo nomina nei suoi Annali :

Tacito, Annales, Libro XV , Tomo 44 :  “........perciò, per far cessare tale diceria, Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatissime coloro che la plebaglia, detestandoli a causa delle loro nefandezze, denominava cristiani. Origine di questo nome era Cristo, il quale sotto l'impero di Tiberio era stato condannato al supplizio dal procuratore Ponzio Pilato; e, momentaneamente sopita, questa esiziale superstizione di nuovo si diffondeva, non solo per la Giudea, focolare di quel morbo, ma anche a Roma, dove da ogni parte confluisce e viene tenuto in onore tutto ciò che vi è di turpe e di vergognoso. Perciò, da principio vennero arrestati coloro che confessavano, quindi, dietro denuncia di questi, fu condannata una ingente moltitudine, non tanto per l’accusa dell'incendio, quanto per odio del genere umano. Inoltre, a quelli che andavano a morire si aggiungevano beffe: coperti di pelli ferine, perivano dilaniati dai cani, o venivano crocifissi oppure arsi vivi in guisa di torce, per servire da illuminazione notturna al calare della notte. Nerone aveva offerto i suoi giardini e celebrava giochi circensi, mescolato alla plebe in veste d’auriga o ritto sul cocchio. Perciò, benché si trattasse di rei, meritevoli di pene severissime, nasceva un senso di pietà, in quanto venivano uccisi non per il bene comune, ma per la ferocia di un solo uomo.”

Si è vero ciò che dici; ma in passato esisteva una scuola "mitica" di  esegeti dei Vangeli la quale  sosteneva la tesi  che Gesù non era mai esistito, che era un personaggio mitologico inventato dalla comunità primitiva dei cristiani; tutta la sua vicenda terrena , secondo loro, è un racconto, un mito, ivi compresi i personaggi e ovviamente Pilato. Tra l'altro a sostegno della tesi c'è il fatto che non esiste un resoconto del processo, un rapporto fatto da Pilato a Tiberio, specialmente per un proceso, diciamo, così "anomalo", ma dobbiamo affidarci totalmente agli evangelisti..


Inviato

Legio discussione molto interessante, grazie per le tante notizie anche da gli altri partecipanti.Vorrei esprimere un mio modesto parere ,tutti sappiamo che in quel periodo la Giudea era una polveriera bastava poco per esplodere,il sommo sacerdote Caifa preferi far giustiziare Gesu piuttosto che far morire tante persone del suo popolo.Gesu era seguito da migliaia di persone,alcune anche pronte a combattere quindi con la morte di un solo uomo si sarebbe placato o ritardato un po una carneficina.Pilato era un soldato,un capo intellingete ma sanguinario,la flagellazione romana portava alla morte ti toglieva la carne da dosso.Nonostante il sogno della moglie, Pilato ha tirato dritto per la sua strada assecondando Caifa ,che massacro sarebbe stato dei legionari romani?.Le urla di crocifiggilo durante il processo di Gesu sono state gridate da persone che si sono trovate in citta senza sapere che stava accadendo.Comunque chi ha letto la Bibbia e chi ha letto i Vangeli avra notato che bella differenza da un DIO che arma il suo popolo e fa ammazzare,violentare donne anche dai stessi padri(LOT),distruggere altre citta e poi Gesu un uomo che guarisce,predica amore e sulla croce dopo aver abbassato il capo in segno di obbedienza a Suo Padre, spira.L'obbedienza che ha verso il suo imperatore  Pilato,un soldato deve obbedire non domandarsi chi ha davanti,Pilato ha fatto il suo dovere cosi ha avuto una parte importante nella religione cattolica e creando le tante leggende di come sia morto.


Inviato

Si è vero ciò che dici; ma in passato esisteva una scuola "mitica" di  esegeti dei Vangeli la quale  sosteneva la tesi  che Gesù non era mai esistito, che era un personaggio mitologico inventato dalla comunità primitiva dei cristiani; tutta la sua vicenda terrena , secondo loro, è un racconto, un mito, ivi compresi i personaggi e ovviamente Pilato. Tra l'altro a sostegno della tesi c'è il fatto che non esiste un resoconto del processo, un rapporto fatto da Pilato a Tiberio, specialmente per un proceso, diciamo, così "anomalo", ma dobbiamo affidarci totalmente agli evangelisti..

Nei Vangeli apocrifi qualcosa del carteggio tra Pilato e Tiberio a proposito del processo a Gesu' , sembra sia esistito . Come il carteggio tra Pilnio il Giovane e Traiano circa 75 anni dopo , sempre a proposito dei Cristiani , conferma che tra l' Imperatore e i suoi Governatori era prassi normale scambiarsi informazioni sulla situazione generale delle Provincie .

La Lettera di Pilato a Tiberio e la Lettera di risposta di Tiberio a Pilato sono testi apocrifi del Nuovo Testamento facenti parte del Ciclo di Pilato .

L' attribuzione epigrafa è attribuita a Ponzio Pilato e all' Imperatore Tiberio , Governatore della Giudea negli anni tra il 26 e 36 e implicato nel processo di Gesù .

I testi sono di difficile datazione , pervenutici in manoscritti greci e latini ma scritti originariamente in Greco . La lettera di Pilato a Tiberio è riportata in Latino rinascimentale , mentre quelle di Tiberio mostrano un uso incerto del greco .

Nella breve Lettera di Pilato a Tiberio , datata il 28 marzo di un anno non definito , il Governatore elogia Gesù incolpando gli scribi , principi e anziani del popolo ebraico , avendo stabilito la condanna di Gesu' dietro loro pressione .

Nella risposta l' Imperatore rimprovera Pilato aspramente per aver condannato un giusto e ordina che sia condotto alla sua presenza in catene , assieme a tutti i capi degli Ebrei . Afferma di essere già stato informato dell' accaduto in Giudea da Maria Maddalena .

L' apocrifo prosegue descrivendo la morte di Caifa a Creta per cause naturali , quella di Anna avvolto da una pelle di bue lasciata restringere al sole , quelle per impalamento dei figli di Erode Archelao e di Filippo .

Pilato viene accidentalmente ucciso dall'imperatore , in una caverna , durante una battuta di caccia .


Inviato (modificato)

Nei testi apocrifi si può trovare un pò di tutto, difficile farci affidamento.

Se vogliamo approfondire, diciamo che esistono i cosiddetti "Atti di Pilato", anch'essi considerati apocrifi, nei quali tra l'altro, abbiamo un Pilato addolorato per la morte di Gesù...

Nello specifico del rapporto : alcuni studiosi appoggiano la tesi della relazione di Pilato a Tiberio (Blinzler), altri la negano (Fabris); insomma pare che non ci sia abbastanza luce né sui cosiddetti "Atti di Pilato" (pervenuti in molte varianti) né su di un eventuale rapporto, che a detta di antichi autori, sembra che sia esistito, ma non è pervenuto fino a noi.

Infine, Tertulliano ci dice che Tiberio si interessò davvero alla storia del Cristo, ma lui scrive già intorno al 200 dC, in epoca molto posteriore ai fatti e in più egli non è fonte terza, poiché è cristiano (poco attndibile, direi)

Ricordo tempo fa, di aver visto un film, "L'inchiesta", molto interessante, che narrava le gesta di  una specie di investigatore, inviato in Giudea da Tiberio, per ottenere informazioni su un tale Gesù risorto dai morti. Molto verosimile e suggestivo, ma purtroppo si tratta solo di fantasie.

 

saluti

Modificato da Saturno

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