Ungheria 1946

[El Chupacabra]

Il 1° febbraio 1946, sotto l'occupazione sovietica, un "Alto Consiglio Nazionale" a guida comunista, nominato alla direzione collettiva del Paese, decreta l'abolizione della monarchia.

Il Pengö, che il 1° gennaio 1927 aveva sostituito la Korona come unità monetaria nazionale e che già era sottoposto ad un'inflazione galoppante per le note vicende belliche, subisce un'impennata ulteriore della svalutazione fino alla sua completa "evaporazione" quando il 31 luglio 1946 cede il posto al Fiorino.

Qui sotto due biglietti che mostrano l'imponente svalutazione della moneta:

 

- il primo, emesso il 18 marzo 1946, vale 1.000.000.000 di Pengö;

- il secondo, emesso meno di tre mesi dopo il 3 giugno 1946, per eguagliare la capacità d'acquisto del precedente, vale 1.000.000.000 di Milpengö.

 

[petronius arbiter]

L'inflazione ungherese ha avuto una durata limitata rispetto a quella tedesca seguita alla prima guerra mondiale, ed è sicuramente meno conosciuta, ma dal punto di vista del collezionista di banconote ha prodotto molti biglietti interessanti.

Ai biglietti in Milpengo (1 milione di pengo) fecero seguito i B-pengo. Un B-pengo valeva un miliardo di pengo, il biglietto in foto 100.000 miliardi

Il taglio più elevato di questa tipologia fu quello da 1 miliardo di B-pengo, pari a un miliardo di miliardi di pengo.

Per rendere meglio l'idea dell'inflazione ungherese, nel 1938, per acquistare 1 dollaro erano necessari 3-4 pengo, nel dicembre 1945, 107.000 pengo, nell'estate 1946, 296.540 miliardi di pengo.

petronius

[ARES III]

@@El Chupacabra vorrei precisare che fino al 1947 non ci fu nessun governo a maggioranza Comunista o a "guida", anzi erano in minoranza nel Parlamento, tuttavia a causa della presenza dell'Armata Rossa sul territorio ungherese gli altri partiti (come democristiani, piccoli proprietari terrieri) furono costretti ad includerli nel governo con posizioni inizialmente marginali.

Solo nel 1947 ci fu una sorta di colpo di stato da parte degli esponenti del PC ungherese che si impadronì  di tutti i posti chiave.

 

Quindi ancora nel 1946 non si può parlare di Comunismo.

A riprova se guardi la monetazione ungherese dal 1945 al 1947 si legge Repubblica Ungherese, poi dal 1947 si legge Repubblica Popolare Ungherese

[El Chupacabra]

Ovviamente da un punto di vista strettamente ufficiale hai ragione. Potevano anche essere tutti "non filo-sovietici" al governo, però lo dici anche tu "furono costretti"... resta evidente che chi "guidava"

erano altri.

[ARES III]

Per essere chiari i comunisti in Ungheria (ma questo vale anche per la Polonia ad es.) sono sempre stati in minoranza, tra l'altro scarsamente rappresentativa, per cui fino al 1947 gli Ungheresi pensavano che conclusa la guerra e pagati i danni di guerra all'URSS, l'Armata Rossa si sarebbe poi ritirata, lasciando il Paese (come avvenuto più o meno in Finlandia).

La monarchia ungherese si conclude con una legge parlamentare (senza plebiscito o referendum) nel 1945 e viene proclamata la Repubblica di Ungheria, stato sovrano indipendente seppure occupato da un esercito.

A riprova di ciò fino al 1947 si sono sempre festeggiate a livello statale tutte festività religiose, per non parlare della grandissima processione del 20 Agosto per commemorare Santo Stefano primo re d'Ungheria a cui partecipavano tutti i politici e gli esponenti del Governo (tranne quei pochissimi che erano comunisti).

 

Quindi di stato comunista non si può parlare fino al 1947, come non si può parlare di egemonia comunista fino a quella data.

[petronius arbiter]

Tornando a parlare delle banconote dell'inflazione, ai B-pengo fecero seguito gli "adopengo" biglietti scarsamente curati dal punto di vista grafico (tutti uguali, tranne per il colore) il cui valore reale, rispetto ai vecchi biglietti in pengo, mil-pengo, ecc. era comunicato giornalmente da bollettini radio.

Questo è un biglietto dal valore nominale da 50.000 adopengorol,

questo da 500.000,

e questo da 10 milioni.

Il retro, uguale per tutti, riporta un lungo discorso in ungherese, che più volte ho cercato invano di tradurre...qualcuno sarebbe in grado di farlo?

petronius

[Presidente]

Molto belle, in effetti, pur nella loro semplicità cromatica. Per quanto riguarda il testo sul retro delle ultime tre banconote di @@petronius arbiter si tratterà probabilmente di un testo di legge o comunque di un suo estratto che regolamenta l'emissione, il corso legale ed il potere di questi biglietti simile al nostro "pagabili a vista al portatore".

[ARES III]

Il termine ado' significa letteralmente imposta o tassa.

Un aspetto interessante di queste banconote era la data di scadenza che veniva riportata (31 Luglio 1946).

Quindi se guardiamo la data di emissione 25 Maggio 1946, possiamo comprendere che queste banconote avevano una vita assai breve, in virtù naturalmente della situazione politica ed economica del Paese.

[ARES III]

@@Presidente il testo della banconota non si riferisce "pagabile a vista al portatore" tutt'altro dice che questa banconota-imposta è spendibile solo presso coloro che hanno ricevuto un'autorizzazione regolamentare del Ministero (oggi) dell'Economia .

[petronius arbiter]

Il 23/2/2016 alle 18:23, ARES III dice:

Un aspetto interessante di queste banconote era la data di scadenza che veniva riportata (31 Luglio 1946).

E' solo un'ipotesi, per la quale dovrei cercare conferma, ma il 1° agosto 1946 si tornò a utilizzare il fiorino (forint). Forse il cambio della moneta a maggio era già stato deciso, e ne era anche stata fissata la data, da qui la scadenza degli adopengo.

Il forint, era già circolato cento anni prima, nel 1848, al tempo della Prima Repubblica e della rivoluzione indipendentista. Il cambio della moneta venne fissato nella misura di 1.000 pengo = 1 forint, ma nell'attesa che fossero predisposte le nuove banconote, il governo dispose l'uso di contromarche da applicare su vecchi biglietti in pengo, che acquistavano così un nuovo valore in forint.

In particolare, furono contromarcati i biglietti da 1.000 pengo del 15 luglio 1945 (1.000 pengo = 1 forint) con contromarca di colore rosso,

quelli da 10.000 pengo del 15 luglio 1945 (10.000 pengo = 10 forint) con contromarca di colore marrone o blu,

e quelli da 100.000 pengo del 23 ottobre 1945 (100.000 pengo = 100 forint), con contromarca di colore verde o rosso.

Questi ultimi non li ho, così come non ho banconote in forint: il mio interesse numismatico per l'Ungheria, che è poi interesse per tutta la monetazione, cartacea e non, della seconda guerra mondiale, finisce con la fine dell'inflazione

petronius

[ARES III]

@@petronius arbiter la tua non è un'ipotesi, se non sbaglio il progetto  di tornare al fiorino, moneta che rappresenta l'Ungheria come entità separata ed indipendente dagli Asburgo, era stato effettivamente paventato e voluto da molte parti (molti partiti) in chiave oppositiva al precedente regime conservatore del Reggente Horty.

[petronius arbiter]

Il 23/2/2016 alle 19:15, ARES III dice:

@@petronius arbiter la tua non è un'ipotesi, se non sbaglio il progetto  di tornare al fiorino, moneta che rappresenta l'Ungheria come entità separata ed indipendente dagli Asburgo, era stato effettivamente paventato e voluto da molte parti (molti partiti) in chiave oppositiva al precedente regime conservatore del Reggente Horty.

Sì, che il ritorno al fiorino fosse già stato discusso ero al corrente anch'io, quello che però mi chiedevo è se, a maggio, quando furono emessi gli adopengo, era già stata fissata la data di introduzione della nuova moneta (1° agosto), il che spiegherebbe la data di scadenza degli adopengo al 31 luglio.

petronius

[ARES III]

Da quello che mi ricordo si.