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Buonasera, amici. Vi voglio proporre di dar vita ad una discussione in cui commemorare tutti i numismatici illustri del passato e del presente indicando, in particolare, i riconoscimenti che sono stati loro tributati (pubblicazioni, intitolazioni di vie, statue, medaglie, etc). Inizio io postando la foto della statua che si può ammirare nell'atrio dell'Accademia di Brera a Milano che raffigura Carlo Ottavio Castiglione, insigne numismatico vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800 (notate la moneta che osserva tra le sue mani).

Per informazioni su questo studioso:

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Ottavio_Castiglioni

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Inviato

Il sito SNI ( societa'numismatica italiana) presenta mtissime schede di numismatici illustri sia italiani che di altri Paesi

Iniziativa molto utile e informativa King John

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Sul sito indicato nel precedente post da numa numa tra i numismatici illustri è annoverato anche Umberto II di Savoia: ecco cosa si dice di lui.

 

UMBERTO II
(Raconigi, 16 settembre 1904 – Ginevra, 18 marzo1983)
La scomparsa, avvenuta il 18 marzo 1983, del nostro ex Sovrano, che era stato per molti anni socio vitalizio* della Società Numismatica Italiana, ci rammarica e ci addolora, ben conoscendo le travagliate vicende della Sua esistenza; tuttavia ricordiamo il Suo contributo alla numismatica
e soprattutto alla medaglistica sabauda, che è confluito nel primo volume di una poderosa opera, concepita in cinque volumi Le medaglie di Casa Savoia (Roma 1980). Infatti la sua collezione di medaglie sabaude è andata a completare il corpus della collezione reale, e con legato testamentario è stata collocata a Roma nel Medagliere del Museo Nazionale Romano accanto a quella di monete donata da Vittorio Emanuele III. Se il padre era stato un numismatico illustre, pubblicando il Corpus Nummorum Italicorum, rimasto purtroppo incompiuto, come è ben noto, il figlio ne ha seguito le orme in un settore affine, riunendo le medaglie della Sua famiglia, cosi da offrire un degno completamento all'opera paterna, a ricordo di un illustre passato, pieno di storia.
Non è questa la sede per ripercorrere le tappe della Sua vita, solo ci preme sottolineare il Suo interesse per le medaglie emesse dai diversi rappresentanti della Sua casata e il gesto nobile del dono al Popolo Italiano di questo patrimonio di storia, arte e tradizione, che ora diviene patrimonio di tutti. Il Suo ricordo vivrà a lungo nella mente e nel cuore di quanti si avvicineranno alla Sua collezione e attraverso questa, ripercorreranno le vicende drammatiche e gloriose che portarono i Savoia a divenire Re d'Italia, nel processo di unificazione risorgimentale della nostra Nazione.

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Sul sito indicato nel precedente post da numa numa tra i numismatici illustri è annoverato anche Umberto II di Savoia: ecco cosa si dice di lui.

 

UMBERTO II

(Raconigi, 16 settembre 1904 – Ginevra, 18 marzo1983)

La scomparsa, avvenuta il 18 marzo 1983, del nostro ex Sovrano, che era stato per molti anni socio vitalizio* della Società Numismatica Italiana, ci rammarica e ci addolora, ben conoscendo le travagliate vicende della Sua esistenza; tuttavia ricordiamo il Suo contributo alla numismatica

e soprattutto alla medaglistica sabauda, che è confluito nel primo volume di una poderosa opera, concepita in cinque volumi Le medaglie di Casa Savoia (Roma 1980). Infatti la sua collezione di medaglie sabaude è andata a completare il corpus della collezione reale, e con legato testamentario è stata collocata a Roma nel Medagliere del Museo Nazionale Romano accanto a quella di monete donata da Vittorio Emanuele III. Se il padre era stato un numismatico illustre, pubblicando il Corpus Nummorum Italicorum, rimasto purtroppo incompiuto, come è ben noto, il figlio ne ha seguito le orme in un settore affine, riunendo le medaglie della Sua famiglia, cosi da offrire un degno completamento all'opera paterna, a ricordo di un illustre passato, pieno di storia.

Non è questa la sede per ripercorrere le tappe della Sua vita, solo ci preme sottolineare il Suo interesse per le medaglie emesse dai diversi rappresentanti della Sua casata e il gesto nobile del dono al Popolo Italiano di questo patrimonio di storia, arte e tradizione, che ora diviene patrimonio di tutti. Il Suo ricordo vivrà a lungo nella mente e nel cuore di quanti si avvicineranno alla Sua collezione e attraverso questa, ripercorreranno le vicende drammatiche e gloriose che portarono i Savoia a divenire Re d'Italia, nel processo di unificazione risorgimentale della nostra Nazione.

È vero quella di Umberto II è un'opera poderosa. Sono orgoglioso di averla nella mia biblioteca. Eccola qui http://www.biblionumis.it/it/medaglistica/36-le-medaglie-della-casa-di-savoia-saggio-di-catalogo-generale.html

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Manca tra gli uomini illustri Gabriele D'Annunzio.
In un passo delle *Le faville del maglio*, il poeta ancora studente e già esperto di numismatica, passa in rassegna tutti i tipi monetali più importanti della serie greca classica.
Sempre pronto per una bella moneta a rinunciare al pranzo o a qualche altro piccolo piacere giovanile.

________

Quand'ero scolaro a sgobbo di latino… andavo spesso a razzolare, raspare, frugare nei giudei rigattieri a Campo dei Fiori per trovare monete, medaglie… sempre disposto a barattare pranzo, merenda, cena, gelosia, fornicheria ed ogni altro piacere romanesco per la scoperta inaspettata, per la rarità insperata, pronto a gustar la spiga di Metaponto, il grappolo di Calacte, la conchiglia di Kime, il granchio di Cos, la colomba di Sicione, il gallo di Suessa, il cigno di Camarina e perfino la civetta di Rubi ... il cavallo di Larissa, il cane di Erice, il cervo di Petelia, il cinghiale di Arpi, il leopardo di Centuripe ... e perfin l'elefante d Etruria e i serpenti di Enna ...

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(è un post che avevo già inserito tempo fa)

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Davverointeressante Nikita, grazie!

Infinito lo scibile del Vate ..


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E' il caso di ricordare che tra i primi collezionisti numismatici vada annoverato il grande poeta Francesco Petrarca (1304-1374). Celebre resta l'episodio del 1354, quando il poeta va ad incontrare l'Imperatore Carlo IV a Mantova e gli fa dono di alcuni aurei romani. Per chi volesse saperne di più c'è un articolo un po' datato ma autorevole:

 

Alessandro Magnaguti, Il Petrarca numismatico, in "RIN", 1907, pp. 155-157.


Inviato

E' il caso di ricordare che tra i primi collezionisti numismatici vada annoverato il grande poeta Francesco Petrarca (1304-1374).

Verissimo.

leggiamo queste interessanti informazioni attinte a questo indirizzo:

http://www.banconotemondiali.it/articolo.asp?id=13

 

Francesco Petrarca può essere considerato uno dei primi numismatici della storia dal momento che collezionava monete non soltanto per mero piacere estetico. Le monete erano per il poeta, come lui stesso sottolineava nelle "Lettere", mezzo di approfondimento storico: la raccolta era inevitabilmente congiunta allo studio, alla ricerca e all'interpretazione di passi di antichi testi storici. Non desterà quindi stupore, sfogliando i codici dell' "Historia Augustae" di Svetonio, di proprietà del poeta, riscontrare talvolta ai margini delle pagine, disegni di monete effettuati dallo stesso Petrarca. Che il Petrarca fosse un grande appassionato di monete è dimostrato anche dal fatto che incitò Francesco II da Carrara, nel 1390, a coniare le monete commemorative della liberazione di Padova dalle truppe dei Visconti. Monete che al dritto imitano, nel ritratto di Francesco, i sesterzi dell' imperatore romano Vitellio. Fu, inoltre, lo stesso Petrarca a mandare, nel 1354, all' imperatore tedesco Carlo IV una piccola raccolta di monete per esortarlo ad emulare l'esempio di tanti illustri predecessori. Risale proprio agli imperatori romani, infatti, la passione di collezionare monete. Come il Petrarca, anche altri uomini celebri si dedicarono alla raccolta di monete: Alfonso d'Aragona a Napoli, Cosimo de' Medici a Firenze e soprattutto il cardinale Pietro Barbo, futuro Papa Paolo II, il più grande raccoglitore di monete romane del XV secolo, che alla sua morte lasciò una raccolta di oltre 1000 monete. La più importante raccolta privata dell'ultimo secolo fu, invece, quella del re Vittorio Emanuele III di Savoia: 120000 monete, donate all'Italia nel 1946 e oggi conservate presso il Medagliere di Palazzo Massimo a Roma. La passione del sovrano per le monete era ben nota al tempo tanto da ispirare numerose vignette satiriche che ritraevano il re in questa sua "mania".

Proprio queste prestigiose collezioni private del passato hanno dato vita alla scienza numismatica. I collezionisti di un tempo erano una piccola elitè di uomini di cultura, per lo più danarosi, e perciò la raccolta era concepita soltanto se unita allo studio. Oggi è cambiata la figura del collezionista. Sono aumentati i collezionisti appartenenti a tutte le classi sociali e spesso prevale il puro collezionismo, a discapito della ricerca e dello studio. Sono rare oggi le raccolte che potrebbero essere oggetto di cultura perchè le monete o le banconote sono messe insieme eterogeneamente, così come capita, come oggetti di curiosità o di investimento. Se invece si volesse dare con la propria collezione un valido e vivo contributo culturale, si dovrebbero seguire precisi criteri cronologici o regionali, basati su fatti storici, economici o artistici. Solo così con la propria collezione si potrebbe fare un pezzo di storia.

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Ovviamente va menzionato anche Vittorio Emanuele III, il Re numismatico. Guardate questa chicca: nella foto qui allegata è riporodotta la pagina di uno dei volumi della biblioteca di Vittorio Emanuele III annotati di suo pugno. Quando si arriva alle monete battute dalla Repubblica Cisalpina il sovrano disegna a mò di scongiuro una mano che fa le corna...

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Davvero divertente lo scongiuro a penna del re numismatico, non sapevo proprio del Barbo così grande raccoglitore numismatico. Avevo sentito o letto mi pare di Pio II e Niccolò V. Poi qualche secolo più tardi ci fu Pio VIII. Va ricordato anche Lorenzo il magnifico o sbaglio ?


Inviato

Il Barbo fu uno dei collezionisti piu' grandi della sua epoca, tesori che teneva nel suo palazzo 'Venezia' che raffiguro' pure sulle sue medaglie.

I Medici furono dei potentissimi collezionisti, ebbero tra l'altro un superbo gabinetto numismatico.


Inviato

Grazie della segnalazione della rubrica della Società Italiana di Numismatica! non la conoscevo e ho trovato in cosa approfondirò le prossime letture


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@@King John,non avevo notato questa discussione molto interessante,io tramite piergiOO abbiamo aperto nella sezione medaglie un qualcosa di analogo Medaglia di Numismatici.

La prossima medaglia che posteremo sarà quella dedicata a Vittorio Emanuele III.

Colgo l'occasione per ricordare alcuni grandi numismatico italiani:

Mario Traina

Domenico Promis

Oddo Pietro

Roland Becher

Cavedoni Alberto

Modesti Adolfo

Voltolina Piero

Col tempo cercheremo di farti ammirare queste medaglie.

Ciao. Blaise

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Inviato

@@King John,non avevo notato questa discussione molto interessante,io tramite piergiOO abbiamo aperto nella sezione medaglie un qualcosa di analogo Medaglia di Numismatici.

La prossima medaglia che posteremo sarà quella dedicata a Vittorio Emanuele III.

Colgo l'occasione per ricordare alcuni grandi numismatico italiani:

Mario Traina

Domenico Promis

Oddo Pietro

Roland Becher

Cavedoni Alberto

Modesti Adolfo

Voltolina Piero

Col tempo cercheremo di farti ammirare queste medaglie.

Ciao. Blaise

Grazie dell'informazione, amico mio. Per oggi ho finito i "mi piace": domani provvedo a "mipiacaiarti"....

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da WIKIPEDIA:

 

 

Pietro Oddo (1877 – 1960), è stato segretario numismatico del re Vittorio Emanuele III.

Il suo fondo librario passò alla Banca d'Italia nel 1938, a completamento dell'acquisizione della sua collezione di monete dell'Italia meridionale e della Sicilia, oggi parzialmente esposta nel Museo della Moneta.

La collezione numismatica comprende oltre 3.800 pezzi in oro, argento, rame e mistura, che riguardano emissioni dell'Italia Meridionale e della Sicilia riferite a un periodo che si estende dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente fino all'età moderna.

L'omonimo fondo, custodito presso la Banca d'Italia, è costituito da circa 800 volumi editi fra il 1517 e il 1938 e comprende opere d'interesse numismatico, sia generale che relativo a particolari periodi, singole zecche o materiale affine alla moneta (sigilli, tessere, piombi, gemme, medaglie). Vi fanno parte anche numerosi cataloghi di vendita e fascicoli di riviste in latinoitalianofranceseinglese e tedesco.

Modificato da King John
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Carlo Kunz, mio concittadino, oltre che numismatico era anche disegnatore e litografo.

 

Tra le sue opere come illustratore:

 

 

- La zecca di Scio di Domenico Promis - 1861

- Le monete di Venezia, di Nicolò Papadopoli Aldobrandini

- Da Nicolò Tron a Marino Grimani: 1472-1605, d Nicolò Papadopoli

- Monete inedite dei gran maestri dell'Ordine di s. Giovanni di Gerusalemme, di Paolos Lambros

 

A Trieste gli è dedicata una via.

 

P.S. la dicitura presente su Wiki "Numismatico italiano" è ovviamente errata. Tipica mania italica di attribuirsi meriti altrui.

Modificato da Exergus
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Carlo Kunz e' nato a Trieste di origine goriziana,

Ha scritto numerosi e bellissimi articoli sulla RIN, in italiano mi pare ... Se non italiano, per nascita - lingua utilizzata e cultura - cosa dovrebbe essere considerato altrimenti?


Inviato (modificato)

Carlo Kunz e' nato a Trieste di origine goriziana,

Ha scritto numerosi e bellissimi articoli sulla RIN, in italiano mi pare ... Se non italiano, per nascita - lingua utilizzata e cultura - cosa dovrebbe essere considerato altrimenti?

Era cittadino austriaco. Parlava tedesco, oltre che l'italiano, Kunz ti sembra un tipico cognome italico?

Modificato da Exergus

Inviato

Kunz fra varie cose fu anche conservatore del Museo Bottacin di Padova. Era un grande Numismatico di quelli con la N maiuscola. Non ha importanza che fosse italiano o tedesco. Era un numismatico. Punto.

 

Arka

 

P.S. Certo che mi sarei aspettato che un austriaco si chiamasse Karl Kunz... no?

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