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Inviato (modificato)

Esimi,

sto sistemando con rinnovato impegno la mia collezione del Regno. In particolare, sto rivedendo tutte le monete di Vittorio Emanuele III comprese le doppie alla ricerca di particolari sfuggitimi nei bei tempi andati. Fra quest'ultime ho notato questo centesimo del 1905: qui vedete la foto con un centesimo "standard" a sinistra ed il centesimo in questione a destra.

Ora Vi rivolgo due quesiti:

- 1) Può questo centesimo essere la variante rara del 1905 (a me sembra che il cinque sia fuori asse)?

- 2) Cosa ha causato questo "abbassamento" dell'ultima cifra?

 

Anticipatamente grato di un Vs. gradito interessamento...

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Modificato da El Chupacabra

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Inviato

Esimi,

sto sistemando con rinnovato impegno la mia collezione del Regno. In particolare, sto rivedendo tutte le monete di Vittorio Emanuele III comprese le doppie alla ricerca di particolari sfuggitimi nei bei tempi andati. Fra quest'ultime ho notato questo centesimo del 1905: qui vedete la foto con un centesimo "standard" a sinistra ed il centesimo in questione a destra.

Ora Vi rivolgo due quesiti:

- 1) Può questo centesimo essere la variante rara del 1905 (a me sembra che il cinque sia fuori asse)?

- 2) Cosa ha causato questo "abbassamento" dell'ultima cifra?

 

Anticipatamente grato di un Vs. gradito interessamento...

Sembra che sia la variante 5 basso, non la considererei rara se ne vede parecchie.

Cosa l'ha causato? I coni erano diversi e l'incisore inseriva l'ultima cifra manualmente, in una moneta così piccola è facile non essere precisi.

Infatti anche le altre hanno l'ultima cifra non sempre in asse.

4 vicino allo 0

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Variante 5 basso

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8 alto

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Inviato

Nel centesimo 1905 direi anche ZERO discendente. Giustamente come già detto, non venivano rifatti i coni, ma si inserivano i numeri. Credo che se andassimo ad analizzare tutti i centesimi troveremo tantissime varianti. Poi la rarità è dato da quante di queste monete ci sono ancora in circolazione. Se poi vogliamo essere pignoli, anche la scritta "CENTESIMO" non è proprio allineata.

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Inviato

Stupendo il Centesimo di '05, complimenti @@Marfir


Inviato

La variante del 1905 è addirittura più comune dell'originale con le cifre allineate :)

Invece sarei curioso di vedere, se mai mi capitasse, la variante del 1908 con lo zero e il nove sovrapposti...


Inviato

Grazie a tutti per gli interventi istruttivi: in effetti sospettavo, ma senza conferma, che trattandosi di monetazione "ripetitiva" nei modelli fossero i conii ad essere di volta in volta aggiornati.

 

Vorrei precisare una cosa: ho chiamato variante "rara" la monetina dal 5 ribassato perché così la definisce il Montenegro nel suo manuale (2015). Per il 1903, altro millesimo dalle "tendenze al ribasso", la variante è indicata con "C" sia per la moneta "normale" che per la variante. Nel 1905, invece, il centesimo considerato "standard" è segnato "C", la variante dal 5 ribassato "R" (non C o NC) e, addirittura, quella col 5 ribattuto sullo 0 "RR". Immagino che il manuale basi le sue valutazioni sui passaggi che questa moneta (come le altre del resto) fa in aste e compravendite. Ovviamente non ho un particolare motivo per basarmi sul Montenegro, quindi, se le Vs. considerazioni si rifanno a manuali meglio accreditati fatemene partecipe e volentieri mi adeguerò.

 

Ringrazio ancora per la partecipazione


Inviato

Non dare importanza ai gradi di rarità che attribuisce il Montenegro.

Oramai assegna R5 a monete comunissime.

Molto più veritiero il Gigante


Inviato

Personalmente mi affido più serenamente al Gigante, e nel mio "piccolo mondo" fatto di monete che difficilmente arrivano a valere cifre a 3 zeri (e che spesso stanno sotto i 2) mi sembra di capire che sia più o meno il catalogo più apprezzato.

Il Montenegro ha il merito di riconoscere tante varianti delle quali altrimenti sarebbe facile anche ignorare l'esistenza, probabilmente è più rinomato da "un certo livello" in su (mia deduzione personale e magari fallace).


Inviato

...Io sarei per dare il nome giusto alle cose.

 

Queste non sono "varianti", ma errori di conio. Le varianti sono volute, proprio in fase di realizzazione del modello (es. i "punti" nei centesimi Prora, o le firme degli incisori presenti o mancanti...),

questi sono errori; In questo caso, è un errore umano: "assemblaggio" dei numeri, operazione eseguita in modo impreciso.

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Inviato (modificato)

Personalmente mi affido più serenamente al Gigante, e nel mio "piccolo mondo" fatto di monete che difficilmente arrivano a valere cifre a 3 zeri (e che spesso stanno sotto i 2) mi sembra di capire che sia più o meno il catalogo più apprezzato.

Il Montenegro ha il merito di riconoscere tante varianti delle quali altrimenti sarebbe facile anche ignorare l'esistenza, probabilmente è più rinomato da "un certo livello" in su (mia deduzione personale e magari fallace).

 

...Per forza: se consideri (secondo me, in modo impreciso) "varianti " (anzichè errori) tutti i micro-spostamenti di numeri e/o cifre che esistono in circolazione....Hai voglia! :) Puoi fare un catalogo solo di quelli, con relative quotazioni e rarità!!.....

Modificato da Georg

Supporter
Inviato

...Io sarei per dare il nome giusto alle cose.

 

Queste non sono "varianti", ma errori di conio. Le varianti sono volute, proprio in fase di realizzazione del modello (es. i "punti" nei centesimi Prora, o le firme degli incisori presenti o mancanti...),

questi sono errori; In questo caso, è un errore umano: "assemblaggio" dei numeri, operazione eseguita in modo impreciso.

@@Georg

Beh qui la differenza è molto sottile, nel senso che posso essere varianti del conio nel senso che il centesimo con la cifra più bassa è un altro conio rispetto al centesimo della cifra esatta.

 

LE VARIANTI DI CONIO:

Sono quelle monete che rispetto al tipo normale hanno subito delle modifiche volontarie dall'incisore.

 

ERRORI DI CONIO:

Si intendono quelle monete che hanno subito delle modifiche per l'errato montaggio del conio da parte dell'operatore. Esempi assi spostati

 

DIFETTI DI CONIO : 

Dovuti a deterioramenti o riempimenti del conio o ad errori durante la coniazione.

 

 

Queste sono le tre categorie che l'Attardi definisce nel suo libro varianti ed errori.

Quindi diciamo che le monete in questione sono delle varianti involontarie.

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Inviato

E quindi delle semplici curiosità

Saluti Marfir


Inviato (modificato)

E quindi delle semplici curiosità

Saluti Marfir

 

...Sì, condivido pienamente queste tre distinzioni, molto puntuali e intelligenti; bisognerebbe che tutti le avessero presenti! :(...

 

Ma, a quanto pare, non è così....E a questo punto scatta l'altro problema (ma non vorrei andare fuori tema....): 

che "peso" ha, a livello di quotazioni, ognuna di queste tre casistiche?...

 

...Ho l'impressione che la parola "variante" susciti maggiore consenso; e forse è per questo che in giro sul web c'è un numero spropositato di "furbetti" che fanno passare banalissimi errori per "varianti rarissime e inedite"...a scapito del poverino di turno! :(....

 

..Grazie al cielo, almeno qui, su questo forum, si ha l'occasione per chiarire, e soprattutto per condividere, il "nome giusto da dare alle cose"..! :)...

Modificato da Georg

Supporter
Inviato

Infatti gli errori e difetti di conio hanno una particolarità tutta sua, non seguono la rarità delle monete normali, ma in presenza di errori ripetitivi e quindi più presenti diventano appetibili e ricercate dai collezionisti, esempio il centesimo del 1908 con il nove ribattuto sullo 0, per la repubblica il 1972 con la barretta, se esistessero solo 1 o 2 monete con questo errore non sarebbero quotate come lo sono ora.

E' strano ma è così.

Saluti Marfir


Inviato

Ho acquistato il "Gigante" (2016) fresco di stampa. In effetti, la moneta in questione non è catalogata, ma nelle note è riportato un generico queste monete (tutti i centesimi di questo tipo NdA) possono presentare le singole cifre della data e, più raramente, le lettere delle legende, leggermente spostate, in alto o in basso, rispetto alle altre cifre o lettere, oppure più o meno distanziate tra loro.

Se ne evince che per questo manuale si tratta di piccoli dettagli variabili per l'imprecisione del conio.

Concorda però, con il Montenegro per grado di rarità: centesimo 1905 standard "C".

Curiosità: il Gigante attribuisce al  centesimo con cifra 0 della data sul 9 "RR", stesso grado di rarità dà il Montenegro per il centesimo con cifra 5 della data sullo 0.

Entrambi ignorano la variante (o come volete chiamarla) dell'altro e danno valori molto diversi (ad es. per la conservazione SPL il Gigante 500 €, mentre il Montenegro non si esprime.

Stesso discorso per il centesimo del 1908: qui danno entrambi la cifra 9 ribattuta sullo 0 e grado di rarità RR, ma valori molto diversi. SPL: Gigante 500 €, Montenegro 80 €; FDC: Gigante 1.200 €, Montenegro 180 €.

Ai posteri l'ardua sentenza...


Inviato

Sarei del parere e qualora siano state fatte, di verificare i passaggi d'asta per questa moneta, alla fine poi penso che sia il reale mercato che fa il prezzo medio della moneta a parità di conservazione in funzione dell'interesse suscitato a noi collezionisti. Forse un catalogo, diciamo più realistico per prezzi, potrebbe essere il Nomisma 2016 unificato per Savoia, dove l'autore evidenzia che i prezzi medi riportati, sono calcolati anche in funzione dei cari passaggi d'asta.


Inviato

Per il centesimo del 1908 con la cifra 9 su zero, Nomisma da lo Spl per 600 euro e il FDC per 1500 euro.


Inviato

Sarei del parere e qualora siano state fatte, di verificare i passaggi d'asta per questa moneta, alla fine poi penso che sia il reale mercato che fa il prezzo medio della moneta a parità di conservazione in funzione dell'interesse suscitato a noi collezionisti. Forse un catalogo, diciamo più realistico per prezzi, potrebbe essere il Nomisma 2016 unificato per Savoia, dove l'autore evidenzia che i prezzi medi riportati, sono calcolati anche in funzione dei cari passaggi d'asta.

Allora:

- il Montenegro non va bene perché esagera le valutazioni di rarità;

- il Gigante non va bene perché esagera il valore delle monete;

- il Nomisma...

Qualcuno ha un altro catalogo da proporre?

Forse basta una consultazione "cum grano salis" di un paio di essi e quattro chiacchiere fra appassionati con una buona esperienza... o no?

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Inviato

???? grandissimo, io penso che un valore di mercato possa essere ricercato tra i prezzi realizzati nei differenti passaggi d'asta. Poi nella mia breve esperienza di partecipazione a delle aste, perlomeno per il Regno, ho visto un taglio del prezzo di catalogo tra il 30/40 del prezzo proposto. Per esempio, ho partecipato ad un asta del 5 lire Umberto I 1878, conservazione BB pieno, base 500 euro, realizzato finale 750 contro i 1000 mi pare da catalogo Nomisma. Se nessuno avesse offerto, la moneta sarebbe stata portata via al 50% del valore proposto da catalogo. Con ciò voglio dire che stabilire un prezzo diciamo equo, è molto complicato e molto dipendente dal mercato stesso...

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