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Inviato (modificato)

PINCO e PALLINO sono due persone comuni, colleghi di lavoro.

 

Un giorno PALLINO chiede in prestito a PINCO 10 € e questo non avendo motivo di dubitare dell'onestà del collega accetta di aiutarlo. Qualche settimana dopo i 10 € vengono restituiti, ma arrivato il nuovo mese PALLINO chiede ancora un prestito, stavolta di 20 €: anche questa somma viene prestata e poi ritornata. Passa ancora un po' di tempo e PALLINO, scusandosi di essere un fastidio, chiede 50 €, anche questi poi tornano. PALLINO si ripresenta tempo dopo e chiede 100 €, dicendo di essere in difficoltà a tirare fine mese (cosa che PINCO, conoscendolo, non trova affatto inverosimile): anche i 100 tornano. Ancora una volta PALLINO chiede aiuto e, dicendo di vergognarsi ma di non avere altra scelta, chiede 200 €: PINCO, che si fida di lui, glieli concede. PALLINO non li ha ancora restituiti ma chiede 200 € supplementari per la riparazione della sua vecchia auto, con cui viene a lavoro (abita molto lontano): a questo punto PINCO comincia a sopettare che qualcosa non quadra e non concede altro denaro, che comunque sarebbe un esborso eccessivo per lui.

 

PALLINO non insiste e assicura PINCO di non preoccuparsi, perchè restituirà i 200 €. Passa il tempo ma questa volta PALLINO non ritorna i soldi: scusandosi sempre, adduce ogni mese motivi e ostacoli vari che gli impediscono di restituire la somma, anche se ad esempio dice di aver chiesto e poi ottenuto un prestito sociale dall'azienda. Ogni mese di sua spontanea iniziativa giura che arriverà la volta buona, che si vergogna di trattenere per così tanto tempo i soldi del collega ma che questo non deve preoccuparsi nè arrabbiarsi perchè li riavrà. 

Passano i mesi e il dubbio si fa ormai certezza al 99% : il PALLINO è in realtà una biglia di ferro negli zebedei (l'antifona dovrebbe essere chiara).

 

Secondo voi come potrebbe fare PINCO per convincere o costringere PALLINO a restituirgli i suoi soldi?

Modificato da ART

Inviato (modificato)

In questi casi mi viene sempre in mente questo vecchio film con Robert De Niro e  Chazz Palminteri:  "BRONX".

 

In una scena il ragazzo protagonista del film riferendosi ad un debitore che incontra per caso dice al suo amico gangster "sono due mesi che mi deve 20 dollari, ogni volta che mi incontra mi trova una scusa diversa, che dici gli spacco la faccia?" e il gangster gli risponde:"La violenza non è la soluzione, la soluzione c'è l'hai già . Ti è simpatico questo amico ?" ,"No, non mi è simpatico!" ,"vedi!con 20 dollari te lo sei tolto da torno",questa è la soluzione.Almeno non lo vedrai mai più. :D
 

 

Saluti

Simone

 

PS Visto che ti tocca vederlo e lavorarci insieme potresti provare a rateizzare: 20 euro un giorno, un altro 50 euro... Ma da come la racconti rischi solo di farti altro sangue amaro. Purtroppo in questi casi meglio prevenire che curare. 

Modificato da uzifox

Inviato

Quando presti i soldi ad un "amico" devi essere pronto a perdere soldi e amicizia quindi se non vuoi perdere amicizie non prestare soldi.Essendo pochi spiccioli il tuo conoscente deve avere un problema serio,visto che lavora e non può permettersi di ridarti 200 euro,forse gioco o droga o donne o chissa cosa quindi se ci tieni prova a vedere qual'è il problema cosi magari da semplice collega/chiedi soldi potrebbe diventare davvero un amico!

  • Mi piace 3

Inviato

Non sono coinvolto io, ma PINCO pensa che l'unico problema di PALLINO sia l'onestà...


Inviato

Ciao.

Innanzitutto non ci vedrei la "truffa" ( come da titolo della discussione), in quanto Pallino non ha ottenuto i soldi con "artifici e raggiri" ma dicendo sempre le verità e cioè che aveva bisogno di soldi.

Manterrei quindi la vicenda sui binari civilistici e non suo penale, almeno sulla base della "traccia" fornita.

Personalmente darei fiducia, nonostante tutto, a Pallino, che ha comunque sempre restituito i prestiti di Pinco.

Magari gli proporrei un "piano di rientro" mensile a piccole rate; visto che i due sono colleghi di lavoro, Pinco potrà tenerlo in costante "pressing" fino a quando Pallino non avrà restituito il prestito.

Altrimenti, se la cifra prestata non è troppo elevata (ipotizzo che 200 euro sia solo un esempio e che potrebbe essere ben più consistente), in mancanza di riscontri documentali o testimoniali sul prestito, lascerei perdere in nome della legenda che appare su alcune monete papali "melius donare quam accipere"..........

M.

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

È una storia comune , molto più comune di quello che si possa immaginare..

Molte persone non riescono a finanziare i propri vizi, chi va a prostitute, chi fuma, chi si droga, chi beve superalcolici, chi gioca d'azzardo ecc.. ecc...

Se il vizio prende il sopravvento sulla persona, la persona arriva a chiedere soldi agli amici ed ai familiari senza vergogna e senza preoccuparsi delle conseguenze.

Il vizio domina le persone deboli, ma questo mondo non tutela le persone deboli e le sfrutta per fare cassa.

Questi sono i risultati...

Saluti

Silver

Modificato da Silver1970

Inviato

Chissà perché le piccole cifre sono state sempre onorate....la grande no! A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca (diceeva un famoso uomo politico italiano)


Inviato

Che Pallino conduca una vita dissoluta e viziosa lo state supponendo sulla base di cosa?

La storia iniziale non dice nulla in proposito.

E se ci fossero solo delle difficoltà economiche?

M.


Inviato

Come ha scritto @@favaldar:se vuoi che un nemico ti diventi amico,nel momento del bisogno,prestagli i soldi,ma se vuoi che un amico non ti diventi nemico non prestargli soldi.Nulla di più vero e semplice

 

--Salutoni

-odjob

 

PS.io,quindi,non avrei prestato soldi all'amico ;)  


Inviato

"io, quindi, non avrei prestato soldi all'amico".

Beh, certo, questa è vera "amicizia".

m.


Inviato

Aiuta qualcuno quando ha un problema e si ricorderà sicuramente di te...

 

...Quando avrà un altro problema!

 

 

Battute a parte, anche se capisco la situazione di PALLINO (che è la stessa di tante, troppe persone) ho paura che PINCO debba cominciare ad abituarsi all'idea di aver perso soldi e "amico" :(


Inviato

Che Pallino conduca una vita dissoluta e viziosa lo state supponendo sulla base di cosa?

La storia iniziale non dice nulla in proposito.

E se ci fossero solo delle difficoltà economiche?

M.

Può essere, ma la pianificazione di alzare gradualmente l'importo mi fa pensare male..

Se hai un problema ne parli e vuoti il sacco, non fai un teatrino alla Madoff..

Di solito "gatta ci cova" dietro a questa modalità di prelievo...

Saluti

Silver


Inviato

ciao,

la causa della sempre maggiore richiesta è insita nella fiducia che il richiedente ottiene

dal concessore...ovvio che se uno si dimostra sempre disponibile la cifra aumenta...

Per esperienza diretta posso dire che i vizi distruggono tutto,distruggono autostima,rapporti...

tutto!La persona in preda al vizio,più che altro gioco o droga,diventa un bugiardo patologico,

ed è anche abbastanza semplice da smascherare.Quello che ci frena da mandare "al diavolo"

certi personaggi è la nostra naturale buona fede,il nostro concedere sempre attenuanti,

Molte di queste persone sono abituate a vivere così...magari facendo "girare" debiti a dx

e a manca,tamponando qui e là,ma avendo sempre una grossa somma di "buffi",

praticamente vivono sopra le proprie possibilità alle spalle degli altri.

Io posso capire l'effettiva difficoltà,ma quando una persona mi chiede denaro perchè

si è giocato tutto alle slot,oppure ha fatto una serata brava a coca e pupe,allora no,

mi spiace,nn li ho...


Inviato

"Io posso capire l'effettiva difficoltà,ma quando una persona mi chiede denaro perchè
si è giocato tutto alle slot,oppure ha fatto una serata brava a coca e pupe,allora no,
mi spiace,nn li ho.
.."

 

Si, ma dove avete letto che Pallino chiede denaro  perché si è giocato tutto alle slot, perché è un drogato, perché è un puttaniere ecc.?????

 

Nella storia proposta da ART si riporta che:

 

1. Pinco e Pallino sono solo colleghi di lavoro (non si dice neppure che siano amici....);

 

2. Pallino chiede a Pinco dei prestiti, che ha peraltro sempre puntualmente restituito, salvo l'ultimo, sostenendo di avere difficoltà economiche.....la "traccia" non dice affatto che le richieste di denaro sono motivate dallo stile di vita dissoluto del richiedente.

 

E se Pallino avesse ad esempio dei familiari a carico gravemente ammalati, per i quali sostiene delle ingenti spese?

 

Anche questa ipotesi non è indicata nella storia, ma perché dovrebbe essere meno valida dell'altra, che ugualmente non è indicata?

 

3. All'ultimo prestito di 200 euro, non onorato, fa seguito un'ulteriore richiesta di altri 200 euro, che Pallino motiva con il fatto che deve far riparare la propria macchina che usa per andare al lavoro; questa ulteriore richiesta di prestito non viene soddisfatta da Pinco cosicché Pallino, se il problema della riparazione dell'auto è reale (e la "traccia" non ci dice che sia una balla) dovrà trovare i soldi per far riparare la macchina da qualche altra parte, verosimilmente indebitandosi ancor di più.

 

Se questi sono i presupposti della storia (e finora sono questi, salvo che ART non aggiunga ulteriori elementi per valutarla diversamente) mi chiedo da dove possiate desumere i Vostri pregiudizi su presunte abitudini viziose e sulla condotta di vita degenerata di Pallino, che sarebbero secondo Voi la causa della mancata restituzione dell'ultimo prestito.

 

M.

  • Mi piace 2

Inviato

Da come descritta la vicenda non mi pare si possa parlare di truffa o di disonestà. Mi pare semplicemente che Pallino abbia forti difficoltà economiche e che la situazione, per un motivo o per un altro, gli stia sfuggendo di mano... come a tanti del resto che si sono riavvicinati in questi anni alla c.d. "durezza del vivere" a cui ci richiamava uno dei "Padri" dell'Europa . Prof. Padoa Schioppa" di cui per comodità vi riporto di seguito l'intera affermazione...

Padoa Schioppa del 2003:

"Nell'Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev' essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l'individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità."

(fonte: Corriere della Sera)

 

Poi magari mi sbaglio e la vicenda di Pinco e Pallino nulla ha a che vedere con tale stato di cose... mi permetto tuttavia di osservare che nemmeno le Banche hanno recuperato i loro soldi pertanto le "pretesa" di Pinco di rivedere i suoi soldi mi pare "antistorica" ovvero fuori contesto...insomma Pinco i ritrova con una...SOFFERENZA... :pleasantry: 

  • Mi piace 2
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Inviato

Mi trovo in accordo col pensiero di @@blush20. Il debito è maturato in ambiente lavorativo e pensare ad una truffa architettata ai danni di un collega che incontri tutti i giorni è difficile. Molto probabilmente il collega versa in reali difficoltà economiche. Per rientrare in possesso dei propri quattrini si potrebbe, come già suggerito, rateizzare l'importo e pretendere il pagamento delle rate in concomitanza dell'accredito degli emolumenti. La vergogna di vedersi additati come "persona che non onora i debiti" dovrebbe aiutare (nessuno vorrebbe perdere credibilità nel proprio ambiente di lavoro). In ogni caso bisogna essere costanti nel chiedere indietro il dovuto in quanto la gente tende a "dimenticare" ciò che è scomodo.

Buona giornata.


Inviato

"Io posso capire l'effettiva difficoltà,ma quando una persona mi chiede denaro perchè

si è giocato tutto alle slot,oppure ha fatto una serata brava a coca e pupe,allora no,

mi spiace,nn li ho..."

 

Si, ma dove avete letto che Pallino chiede denaro  perché si è giocato tutto alle slot, perché è un drogato, perché è un puttaniere ecc.?????

 

Nella storia proposta da ART si riporta che:

 

1. Pinco e Pallino sono solo colleghi di lavoro (non si dice neppure che siano amici....);

 

2. Pallino chiede a Pinco dei prestiti, che ha peraltro sempre puntualmente restituito, salvo l'ultimo, sostenendo di avere difficoltà economiche.....la "traccia" non dice affatto che le richieste di denaro sono motivate dallo stile di vita dissoluto del richiedente.

 

E se Pallino avesse ad esempio dei familiari a carico gravemente ammalati, per i quali sostiene delle ingenti spese?

 

Anche questa ipotesi non è indicata nella storia, ma perché dovrebbe essere meno valida dell'altra, che ugualmente non è indicata?

 

3. All'ultimo prestito di 200 euro, non onorato, fa seguito un'ulteriore richiesta di altri 200 euro, che Pallino motiva con il fatto che deve far riparare la propria macchina che usa per andare al lavoro; questa ulteriore richiesta di prestito non viene soddisfatta da Pinco cosicché Pallino, se il problema della riparazione dell'auto è reale (e la "traccia" non ci dice che sia una balla) dovrà trovare i soldi per far riparare la macchina da qualche altra parte, verosimilmente indebitandosi ancor di più.

 

Se questi sono i presupposti della storia (e finora sono questi, salvo che ART non aggiunga ulteriori elementi per valutarla diversamente) mi chiedo da dove possiate desumere i Vostri pregiudizi su presunte abitudini viziose e sulla condotta di vita degenerata di Pallino, che sarebbero secondo Voi la causa della mancata restituzione dell'ultimo prestito.

 

M.

i miei non sono pregiudizi,ma pura e semplice esperienza personale,non riferita a uno,ma a molti casi.

Tu ne hai?

Conosci persone gravemente bisognose che ogni mese chiedono denaro??

Chi ha veramente bisogno chiede molto poco,magari non mangia per non mettere in difficoltà il prossimo!

Le persone che hanno veramente bisogno per motivi molto gravi non ti rompono le palle tutti i mesi e

non promettono ciò che non sono strasicuri di mantenere  

Magari sono stato semplicemente sfortunato


Inviato

"i miei non sono pregiudizi,ma pura e semplice esperienza personale,non riferita a uno,ma a molti casi.
Tu ne hai?
"

 

Posso essere a conoscenza di casi sia di un tipo che dell'altro.

 

Ma il discorso è un altro.

 

Si sta giudicando una vicenda sulla base di elementi di fatto che non consentono di avere certezze né in un senso (richieste dovute ad effettive necessità economiche per validi motivi) né nell'altro (richieste conseguenti alla vita viziosa del richiedente).

 

Ciononostante, c'è chi sposa subito la tesi delle richieste dovute alle necessità viziose di Pallino.

 

Mi pare evidente che questo sia un pre-giudizio, cioè, nel senso proprio del termine, un giudizio espresso per partito preso prima di sapete come stanno realmente le cose.

 

Il fatto che si possano aver avuto esperienze pregresse solo di un tipo, non significa affatto che tutte le situazione debbano essere sempre uguali alle precedenti.

 

Dove sta scritto?

 

State giudicando una vicenda (e, soprattutto, una persona) senza conoscere né l'una né l'altra nei necessari dettaglil....e questo significa, letteralmente, esprimere un pre giudizio.

 

M.


Inviato

no,si sta semplicemente discutendo astrattamente(perchè non c'è un minimo riferimento alle reali situazioni)di

una vicenda.Si possono fare un miliardo di ipotesi,io molto onestamente sono sfiduciato nei confronti di persone

che chiedono,chiedono,chiedono sempre.Non essendo spiegati i retroscena e discutendo in maniera del tutto

vaga e ipotetica non posso far altro che riportare la mia esperienza.

Chi chiede in maniera sistematica il più delle volte non merita l'aiuto che gli si sta dando,tutto qua...

Di queste esperienze ne ho avute non una,non due ma almeno una decina,con altrettante persone,conoscenti

che non possono essere chiamati amici.Ovvio che non conoscendo in dettaglio i fatti ma vedendo il genere di

comportamento posso essere prevenuto.Ciò non toglie che ad una persona veramente in difficoltà non avrei

difficoltà a prestare il mio aiuto,anche senza ricevere nulla in cambio,come altrettante volte ho fatto,non solo

prestando soldi.Quindi finchè non il tizio non mi dimostra la reale necessità niente da fare...


Inviato (modificato)

Grazie a tutti per le risposte, l'interessamento è stato anche più ampio di quanto mi aspettassi.

 

Allora, da quanto ho capito discutendo della faccenda con PINCO non c'è niente che faccia pensare a un'implicazione di PALLINO (che credo non possa essere definito proprio "amico", in quanto si conoscono relativamente da poco e che io sappia non hanno mai avuto rapporti fuori dal posto di lavoro) in questioni di spese folli per vizi o dipendenza dal gioco ecc. ecc. , ma neanche nulla che faccia pensare a così terribili difficoltà economiche.

In sostanza PINCO ha cominciato a sospettare per l'escalation di richieste di prestiti e anche dalle motivazioni a volte poco chiare o scarsamente realistiche che PALLINO adduce da mesi per rinviare la restituzione dei 200 € (un prestito a titolo personale e confidenziale, senza nessun documento che lo attesti).
Il sospetto, si spera infondato, di PINCO è che PALLINO lo stia semplicemente prendendo in giro: che abbia montato tutto per scroccargli un po' di soldi da destinare ai comodi suoi...

 

Da come descritta la vicenda non mi pare si possa parlare di truffa o di disonestà. Mi pare semplicemente che Pallino abbia forti difficoltà economiche e che la situazione, per un motivo o per un altro, gli stia sfuggendo di mano... come a tanti del resto che si sono riavvicinati in questi anni alla c.d. "durezza del vivere" a cui ci richiamava uno dei "Padri" dell'Europa . Prof. Padoa Schioppa" di cui per comodità vi riporto di seguito l'intera affermazione...

 

 

Poi magari mi sbaglio e la vicenda di Pinco e Pallino nulla ha a che vedere con tale stato di cose... mi permetto tuttavia di osservare che nemmeno le Banche hanno recuperato i loro soldi pertanto le "pretesa" di Pinco di rivedere i suoi soldi mi pare "antistorica" ovvero fuori contesto...insomma Pinco i ritrova con una...SOFFERENZA... :pleasantry:

 

Francamente non vedo cosa ci azzecchino con questa faccenda l'opinione di Padoa-Schioppa in fatto di gestione generale del welfare (tipica dei liberalisti, le si condividano o meno), per non parlare del paragone sarcastico fra la vicenda personale di PINCO e le banche che non hanno recuperato i loro soldi, poi...

 

Ho aperto questo thread perchè conosco PINCO da molti anni e se posso vorrei fare qualcosa per auitarlo, quindi pregherei di evitare voli di fantasia dal vago sapor politico o battute di discutibile gusto. Come dice il famoso adagio, anche nelle semplici discussioni "meglio poco ma buono".

Modificato da ART

Inviato
 

Ho aperto questo thread perchè conosco PINCO da molti anni e se posso vorrei fare qualcosa per auitarlo, quindi pregherei di evitare voli di fantasia dal vago sapor politico o battute di discutibile gusto. Come dice il famoso adagio, anche nelle semplici discussioni "meglio poco ma buono".

 

ok,quindi è una situazione reale,bene...visto che sono colleghi e che il tuo amico ha anche il sospetto che

il debitore si stia approfittando,digli di prendere accordi per ricevere una quota fissa il giorno successivo allo

stipendio,anche 20 euro al mese,è una questione di principio,non si può aiutare per poi essere 

anche presi in giro


Inviato

Buonasera,

Io sono arrivato a queste ipotesi per esperienza personale diretta.

Stesso modus operandi con retroscena legati a vizi che hanno preso il sopravvento.

Purtroppo con un mondo che pubblicizza il gioco d'azzardo ad ogni minuto, superalcolici come se piovesse.. Cosa possiamo aspettarci?

Il mondo è vario, ci sono persone deboli che cadono nel vizio e perdono il controllo.

Ed eccoti l'ennesimo esempio di Pinco e Pallino.

Saluti

Silver


Inviato

Anche PINCO ha pensato al metodo della restituzione a piccole rate, anche se ancora non ha provato a proporlo, ma dando per buona l'ipotesi della truffa direi che sarebbe facilissimo per PALLINO rifiutarsi adducendo il pretesto di essere completamentre "al verde" dopo aver pagato spesa e bollette, come ha già fatto in precedenza.


Inviato

Grazie a tutti per le risposte, l'interessamento è stato anche più ampio di quanto mi aspettassi.

 

Allora, da quanto ho capito discutendo della faccenda con PINCO non c'è niente che faccia pensare a un'implicazione di PALLINO (che credo non possa essere definito proprio "amico", in quanto si conoscono relativamente da poco e che io sappia non hanno mai avuto rapporti fuori dal posto di lavoro) in questioni di spese folli per vizi o dipendenza dal gioco ecc. ecc. , ma neanche nulla che faccia pensare a così terribili difficoltà economiche.

In sostanza PINCO ha cominciato a sospettare per l'escalation di richieste di prestiti e anche dalle motivazioni a volte poco chiare o scarsamente realistiche che PALLINO adduce da mesi per rinviare la restituzione dei 200 € (un prestito a titolo personale e confidenziale, senza nessun documento che lo attesti).

Il sospetto, si spera infondato, di PINCO è che PALLINO lo stia semplicemente prendendo in giro: che abbia montato tutto per scroccargli un po' di soldi da destinare ai comodi suoi...

 

 

Francamente non vedo cosa ci azzecchino con questa faccenda l'opinione di Padoa-Schioppa in fatto di gestione generale del welfare (tipica dei liberalisti, le si condividano o meno), per non parlare del paragone sarcastico fra la vicenda personale di PINCO e le banche che non hanno recuperato i loro soldi, poi...

 

Ho aperto questo thread perchè conosco PINCO da molti anni e se posso vorrei fare qualcosa per auitarlo, quindi pregherei di evitare voli di fantasia dal vago sapor politico o battute di discutibile gusto. Come dice il famoso adagio, anche nelle semplici discussioni "meglio poco ma buono".

Beh! Caro ART, sono contento che non vedi cosa ci azzecchi il paragone con quanto auspicato dal (NON) compianto Professore, vuol dire - grazie a Dio - che sei ancora sufficientemente lontano nel percorso di riavvicinamento alla durezza del vivere...comunque, al di la di questo, se proprio vuoi aiutare PINCO, al quale evidentemente sei molto legato, puoi sempre rimborsarlo tu e chiudere così la questione in fretta e definitivamente :unknw:

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