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Inviato

Dopo questa domanda...passo a un confronto tra due monete uguali, è bello anche fare raffronti sulla stessa tipologia, in questo caso faccio un saltino indietro con Filippo Maria e torno al tipo con lo stemma grande, esattamente il Crippa 3/C quello senza simbolo sopra lo scudo, incominciamo col primo....

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Inviato

E ora il secondo pezzo, a voler guardare si compensano tra di loro, dove manca un po' la leggenda in uno arriva l'altro, in uno vediamo la barba di Sant'Ambrogio e nell'altro meglio lo staffile, in uno gli anelli nel nimbo, nell'altro meglio l'aquila e la biscia....ovviamente ognuno può far fare le sue riflessioni, dalla divulgazione...passiamo alla divulgazione/confronto....il tutto su un forum .....

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Inviato

piccolo contributo alla discussione....volevo metterla da un po', ma mi sono deciso solo ora...

 

...anche se non è il mio campo, cerco di partecipare....

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Inviato

Grande contributo invece...perché ora sono tre per il confronto e gli appassionati aumentano....


Inviato

Ecco il mio Grosso da 2 soldi di Filippo Maria,tipologia Cr. 3/A.

 

è un po' malconcio ma è curioso il baffo (credo sia un eccesso di metallo) a fianco del puntino al D/

 

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Inviato

Complimenti Luca....., mi piace molto la precisione dei tratti del volto di Sant'Ambrogio del primo grosso ....molto espressivo...


Inviato

Alcuni amici del Cordusio hanno visto questo grosso questa mattina "in anteprima"; la tipologia è comune, un per così dire classico Crippa 4. Abbiamo però una variante in quanto al rovescio la legenda è . . ABROSIVS . . MEDIOLAI . , in pratica risulta mancante la S prima del nome del patrono. Questa mancanza non è dovuta a cattiva coniazione ma proprio ad un errore da parte dell'approntatore del conio. Variante non riportata nel Crippa, troviamo monete simili descritte nel Corpus ma non viene specificato se la mancanza della lettera sia effettiva o dovuta a problematiche annesse al processo di battitura.

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Per chi volesse controllare meglio, cliccando l'immagine si ingrandisce.

 

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Inviato (modificato)

Molto interessante @@anto R! Complimenti, sembra anche la variante con scudo "piccolo". Se ti va caricalo sul catalogo, è sicuramente una curiosità che merita il suo spazio...

 

Grazie @@dabbene, è uno dei motivi che mi ha spinto a prendere questa moneta nonostante la forte usura al D/...

Modificato da Lafayette
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Inviato

Eravamo rimasti a che cronologia potrebbero avere i tre grossi da due di Filippo Maria, se dovessimo seguire l'ipotesi di una moneta calante in peso e in titolo probabilmente potrebbe essere quella che viene già indicata sia in Crippa che MIr, prima quello con stemma grande che crea discontinuità con le precedenti tipologie, poi stemma piccolo e infine un ritorno al tipo biscione.

Il titolo si eleverà decisamente invece con la moneta che viene definita grosso o " berlinga " anche se sul termine berlinga ci sarebbe poi molto da dire....

Resta che il titolo scende seguendo questo schema per i dati del Gnecchi e in Crippa passa dal primo tipo  con dati da 630 a 588, per passare al secondo tipo con 572 e finire col terzo con 530....per i pesi il range massimo invece c'è col primo tipo e con gli altri due una sostanziale omogeneità.

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Inviato

Questo grosso evidentemente ribattuto, ma sarà con lo scudo piccolo?  Altro particolare sembra senza S. di ABROSIV

 

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Cliccare per ingrandire

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Inviato (modificato)

Dei Grossi di FM 3/C è interessante notare negli esemplari postati che all' interno dei quarti si è utilizzato come cornice i puntini mentre in altri, tipo quello postato da @@Lafayette @@anto R e @@giancarlone, la linea continua.

Modificato da Parpajola
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Inviato (modificato)

Inizierei a introdurre la successiva moneta la quale ha esercitato da sempre sul sottoscritto un grande fascino.

Parliamo del grosso o berlinga secondo il MIR o grosso per il Crippa.

In realtà il Crippa pone subito in evidenza l'argomento dizione della tipologia monetaria ritenendolo un grosso in quanto la berlinga non ha notizie per quei tempi in nessun documento

Per parlare di berlinghe a Milano dobbiamo andare alle grida spagnole del 1500 per trovare le monete che poi verranno citate anche sui Promessi Sposi.

Quindi grossi, ad alto titolo di circa 905 millesimi, quindi un forte cambiamento in questo senso, cioè si riprova ad emettere monete con alto titolo d'argento, peccato che poi venissero quasi sempre tosate.

La rappresentazione iconografica non è nuova, la troviamo anche nei precedenti fiorini d'oro per la parte più affascinante col Duca a cavallo al galoppo, qui però la ritroviamo per la prima volta in una moneta d'argento.

E' ovviamente un must per il collezionista che ama questa rappresentazione che normalmente si butta su questa d'argento rispetto a quella aurea anche se poi è anch'essa una moneta decisamente importante.

Moneta che viene citata e descritta a livello iconografico in diversi libri importanti di numismatica da più autori, rappresenta un cambiamento importante perché la rappresentazione del Duca qui c'è ed è a cavallo, quindi scena di movimento e oltretutto in fase di combattimento con corazza , gualdrappa con la spada in mano.

E quindi il Duca vuole esserci e vuol fare vedere che è un Cavaliere.

Questo avviene anche in altre zecche ma sicuramente se il riferimento è Milano, come è, in questo momento sto " raccontando " una moneta chiave della nostra monetazione .

Tra l'altro evidentemente i coniatori dovevano essere decisamente bravi perché la cura dei particolari c'è, fantastici quelli della corazza e della gualdrappa dove la biscia immancabilmente risponde presente.

Modificato da dabbene
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Inviato

La moneta come dicevo spesso è tosata e bisogna poi accettare anche questo, tra le particolarità c'è anche il numero delle stelle presenti nel nimbo del Santo, ma anche varianti di leggenda.

In questa di provenienza Negrini 34 abbiamo un MEDIOLA al dritto e un MEDIOLAN al rovescio, interessante anche vedere come le leggende siano interrotte dalla rappresentazione con la spada, le zampe del cavallo, lo staffile, pastorale, eccolo....

 

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Inviato

Ma come sapete il collezionista è fatto per cadere in tentazione e quando si presentò un grosso non tosato alla Varesi 66, eccoci qui :blum: , con tutte le leggende ben evidenti con un confronto decisamente difficile a questo punto....

Divulgazione, racconti, Milano....credo che con questa discussione siamo vicini ai massimi....la lasciamo per gli innamorati dei Visconti, di Milano, delle monete e ovviamente anche per quelli che arriveranno....

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Inviato (modificato)

Altro esemplare in buona conservazione. l' esemplare al post #140 è veramente bello con legende complete.

 

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Modificato da Parpajola
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Inviato

Beh un bel poker di una moneta comunque importante sotto ogni punto di vista....qualche altra notizia intanto, il peso scende con un range indicato dal MIR da 1,49 a 2, 15 gr, del titolo abbiamo detto, il diametro è di 22 mm, 2 meno dichiarati dei precedenti grossi.

Crippa indica una rarità R, il MIR R2, concorderei personalmente più sul MIR.

Interessante vedere in tutta questa serie di monete viste che il " monopolio " del rovescio è appannaggio di Sant'Ambrogio, simbolo religioso ma ormai di identità della città, e poi in leggenda il nome della città lo troviamo sia al dritto che al rovescio in leggenda, segno che la moneta ha ormai una forte connotazione " milanese " e cittadina consolidata.

Chi vuole riflettere o commentare ancora su questa moneta o su precedenti con domande rimaste in sospeso ?

 


Inviato

Bellissimi questi ultimi grossi, davvero compliementi ai fortunati possessori!

Io invece torno per così dire alle origini con questo piccione (speriamo che l'aquila non si offenda :blum: ma ai tempi ci doveva aver fatto l'abitudine) di Bernabò e Galeazzo II, è il tipo molto raro con le borchie Crippa 4/A. I due lati praticamente diritti e paralleli non sono il frutto di una tosatura simmetrica ed esagerata ma bensì i lati del segmento di barra di metallo da cui era originato il tondello. A dimostrazione di quanto detto il peso, tutt'altro che "piuma": 2,48 gr.

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Inviato

Aggiungo  FILIPPO MARIA VISCONTI   GROSSO     CRIPPA 7 R   -    TOFFANIN 155  RR

 

Moneta molto larga con tutte le leggende, difficile reperire in queste condizioni.

 

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Inviato (modificato)

Interessanti entrambi questi due pezzi, uno per il taglio squadrato del tondello e l'altro per la bellezza e il modulo.

Il Crippa dichiara un numero di stelle all'interno del nimbo che può variare da 7 a 9 , a me sembra di vederne 10 negli ultimi esemplari, sicuramente un segno identificativo delle emissioni comunque importante e che poteva dare evidentemente molte variabili per i coniatori.

Modificato da dabbene

Inviato

Ancora un grosso proveniente però da un'asta importante, la NAC 68, 2012, lotto 96 e con questo siamo a 6 se non sbaglio....

Interessanti le leggende con quella O a globetto pieno, e poi altre interpunzioni come punti...ma in questo caso le più belle interpunzioni le fanno le stesse immagini, la coda, le zampe del cavallo, la spada, abbiamo così l'immagine / interpunzione di leggenda...

E poi questa immagine globale che riempie il tondello sfruttando tutto quello che puoi toccando il bordo ....con questo cavaliere a cavallo che sembra nella sua dinamicità uscire addirittura dalla moneta stessa....

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Inviato (modificato)

Io lascio a voi ora decantare un po' tutto quello postato, spiegato....ci potranno essere altre monete anche non nostre, se interessanti anche dal web, ulteriori riflessioni lasciate magari senza domanda o che meriterebbero altre considerazioni....io farei comunque ancora un piccolo accenno per vedere come questa tipologia monetaria stacchi e si differenzi coll'ulteriore passo temporale della Repubblica, un breve periodo di transizione prima che inizi l'altra importante epopea di Milano....quella sforzesca....

Modificato da dabbene
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Inviato

Breve periodo dicevamo quello della Repubblica, dal 1447 al 1500, la tipologia del grosso mantiene i suoi canoni ma qualcosa comunque cambia...

Cambia in particolare al diritto con la croce fiorata e soprattutto quel COMVNITAS MEDIOLANI che dice già tutto e poi interessante sul petto del Santo la stella a sei punte.

Siamo in un momento di cambiamento, travagliato, la moneta continua comunque a offrire una tipologia interessante come lo è sicuramente questa dell'Asta NAC 68, 2012, lotto 99.

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