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TRIESTE
Arlongus von Voitsberg (1254 - 1280)
Denaro
·CIVITAS:TERGESTV·
·ARLONGVS:EPISCOPIS

 

Secondo A. Ruggia (Interpretazione apocalittica di un denaro triestino) si tratta della città  celeste sulle nubi e la figura sarebbe il Cristo (ispirate dagli Hyperpyron bizantini di Manuele)

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bella andrea. direi sontuosa!

 

sulla figura del cristo non mi pronuncio, ma ho sempre avuto l'idea che la montagna stilizzata sul rovescio rappresenti il colle di San Giusto, qui dietro casa mia. I segmenti lineari verticali che scendono dall'alto assomigliano molto alle rappresentazioni (ugualmente fantasiose) delle mura medioevali di Trieste che si vedono nelle vecchie stampe e disegni.


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così come, analogamente, il palazzo sul denaro del comune è verosimilmente da identificare come quello che esisteva in piazza unità nel medioevo


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;)

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Per me è Gerusalemme :unknw:.post-40771-0-66924000-1453248108.jpg

SIDON
Anonymous Issue
Denier 0.59g.
Obv.: +·D·E·N·I·E·R, cross.
Rev.: +·D·E·S·E·E·T·E·, Cathedral
Reference: (M 213-214 var).

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dici? beh l'iconografia è molto simile, è vero, ma attenzione alla pareidolia!


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Mah ... la cupola è quella presente su altre monete di Trieste e prima di Aquileia e prima di Colonia. E' la raffigurazione di una chiesa.

Non so se possiamo spingerci fino a Gerusalemme.

Il tempio/chiesa è su una montagnola fatta da collinette sovrapposte, ed è circondato da mura; ai piedi della montagnola vi è una porta.

Se nella simbologia medievale questa raffigurazione tipica del 12-13esimo secolo sottintende il richiamo ad un simbolismo sacro particolare non lo so, ma penso sia difficile saperlo ( Ma sarebbe altresì interessante saperlo).

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Il Cristo nella mano regge il rotolo (nella Bibbia si trova in Isaia), il cui svolgimento indicherà l'inizio della fine, e penso ( non sono l'unico Sterkar, Bernardi, Ruggia, un altro non nominabile in questa sede :P ) si collega idealmente con l'altro simbolo impresso sulla moneta

Modificato da ak72
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Non conosco purtroppo il testo del Ruggia e mi farebbe piacere se illustri le sue interpretazioni.

Per quanto mi riguarda, la figura in questo denaro mi ha sempre lasciato perplesso.

Viene usualmente descritto come un santo.

La veste farebbe pensarlo, essendo una veste talare.

Ma è strana l'aureola, in quanto è crociata, cosa che normalmente è usuale per il Cristo. L'aureola di un santo dovrebbe non avere niente o solo cerchietti, come in tutti gli altri denari di Aquileia e Trieste.

Il volto è imberbe (Eseguito dallo stesso incisore che ha creato il conio del denaro con Beata Vergine di Raimondo patriarca. Quell'incisore faceva i volti in modo particolare, con un taglio della bocca, con le guance, che danno una fisionomia bizzarra), inconsueto se si tratta di una raffigurazione del Cristo, ma non improbabile, visto che una simile immagine l'abbiamo anche nella cripta della basilica d'Aquileia.

Ciao. Chievolan.

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Non conosco purtroppo il testo del Ruggia e mi farebbe piacere se illustri le sue interpretazioni.

Ciao. Chievolan.

vengono descritte in breve già nel link del precedente commento, comunque domani recupero il testo del Ruggia e ne faro un riassunto ;-)

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Hyperpyron

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Modificato da ak72
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La parte dell'articolo che più ci interessa  ;)

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Il volto è imberbe (Eseguito dallo stesso incisore che ha creato il conio del denaro con Beata Vergine di Raimondo patriarca).

Ciao. Chievolan.

:clapping:

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Modificato da ak72
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a domani :lazy: buona notte  :rolleyes:

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Buona giornata

 

Bella discussione, complimenti :clapping:

 

Riguardo alla rappresentazione della città, anch'io sono propenso a ritenerla la "Gerusalemme celeste", d'altra parte sappiamo quante volte è stata citata e rappresentata.

 

Mi incuriosisce il rotolo tenuto dal Cristo.

 

Ho cercato nella Bibbia: Isaia 7, 14 ma non ho trovato alcuna citazione sul rotolo .... certamente sbaglio qualche cosa; però questo rotolo  .....

 

E' presente nella rappresentazione degli imperatori bizantini che, durante le cerimonie, tenevano in mano un rotolo di seta viola contenente polvere (Akakia), per simbolizzare la natura mortale di tutti gli uomini, destinati alla loro morte, a tornare polvere.

 

E' presente nei grossi veneziani, impugnato dal doge, a rappresentare la Promissione dogale, cioè il documento che lo stesso doge doveva sottoscrivere e contenente i doveri ed i limiti del suo potere.

 

Stesso oggetto al quale si danno significati differenti ....

 

saluti

luciano


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Eh eh ... quante "possibilità" nelle nostre monete medievali ...

@@ak72 ha presentato una moneta che ne propone certamente.


Inviato

:clapping:

 

Ecco ... anche se sono due monete che difettano entrambe nel conio, si può ben vedere che la mano dell'incisore è la stessa. 


Inviato

Io poi mi riferivo in particolare al volto della madonna del denaro di Raimondo e a quello del "santo" nel denaro tergestino ... osservare la bocca ...

Ma è interessante notare che nel denaro aquileiese il Bambino non ha capelli, come nel santo/Cristo del denaro tergestino (Per fortuna almeno non Gli ha fatto le orecchie a sventola).


Inviato

 

 

 

Mi incuriosisce il rotolo tenuto dal Cristo.

 

 

 

 Anche me. E' qualcosa da approfondire.


Inviato

 

 

 

 

Riguardo alla rappresentazione della città, anch'io sono propenso a ritenerla la "Gerusalemme celeste", d'altra parte sappiamo quante volte è stata citata e rappresentata.

 

 

 

 E' probabile che la simbologia sia quella ... ma come esserne sicuri? 

Una cosa che mi lascia perplesso, nelle raffigurazioni di templi/chiese in monete tedesche, austriache, slave, aquileiesi, triestine, ... sono mura, recinzioni, porte, ... strutture architettoniche che fanno più pensare a strutture cittadine "terrene" che ad una città celeste.


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