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Collezione in Anciensiciliancoins


Risposte migliori

cosa dire dinnanzi a ponziopilato se non "tu l'hai detto"

:)

Diverse sono i pezzi buoni. Di contro segnalo una Lopadousa falsa, il pezzo con la testa di Zeus - produzione siciliana contemporanea - mentre il secondo pezzo cOn il granchio e' attribuito a Lampedusa dal Calciati e da Morcom ma probabilmente in realta' e' di altra isola ( Motya?)

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Comprendo il desiderio di molti forumisti ad avere accanto a ogni esemplare della collezione tedesca una sorta di pagella: "moneta sicuramente autentica", "moneta di dubbia autenticità e da verificare", "moneta probabilmente originale, ma ritoccata" e "moneta falsa".

Ma non mi sembra corretto fare un lavoro simile, basandosi solo su foto, senza dimenticare che le monete sono anche molte.... Al limite è possibile giudicare, come avevo fatto, su decadrammi di Kimon e Euainetos, per l'importanza e per la sospetta provenienza.

Ovviamente è sempre possibile cercare di fare altri confronti e magari cerchiamo di non deragliare troppo dai binari della discussione.

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@deadhead ciao , nel tuo post #20 esprimi forti dubbi sul tetra di Selinunte, ID 620.

  Cosi pure il bravo @odisseo .

Sarebbe opportuno cercare di analizzare meglio le foto. Visto che possiamo osservarle in alta definizione ( come se li osservassimo al microscopio).

Ho già espresso che la luce fa brutti scherzi , ma se li correggiamo al PC, si possono avere risultati tali che farebbero giudicare diversamente. Certamente sempre su foto stiamo discutendo. Anche se in questa pubblicazione , le foto in AD hanno un valore aggiunto.

Allego alcune foto del tetra e che varrebbe la pena di ricommentarlo. Personalmente ho la mia opinione .

La prima sul dritto , visibili sul bordo tracce di ossidazioni .

La seconda sul rovescio ad ore 6 , evidenti corrosioni sotto la superficie ,all'interno nerastre . Le stesse li notiamo nel piano davanti la testa del toro e coscia dell'Apollo.

Questi sono dettagli che difficilmente riproducibili su falsi . Una osservazione ai bordi , anche3 se ha varie e lievi fratture, ci fa capire che che e una moneta che ha circolato tanto.

Con questo non si può condannare , una visione dal vivo da competenti potrebbe dare un miglior merito. 

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Ciao, Ponzio Pilato :) Le corrosioni tra i piedi di Selino (riproducibilissime) ci sono, ma il nerastro all'interno che vedi non può essere effetto ombra? E' una fotografia. Tra la testa del toro e le cosce del dio mi paion macchie più che corrosioni. Riguardo le lievi fratture: si era infatti avanzata l'idea che la moneta fosse coniata su pezzo antico. Non so, forse non avrò occhio io, ma trovo davvero difficile da queste foto capire la reale natura degli elementi che hai segnalato. 

Modificato da deadhead
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Molti complimenti a Ponziopilato per la valutazione.

Normalmente i tondelli dei tetradrammi di Selinunte hanno bordo regolare e di solito non hanno crepe causate da coniazione su metallo ormai un po’ raffreddato (come anche di riconio su tondello antico). Però ci sono eccezioni, come nel seguente esemplare di BMC 23 (anche se di conii diversi), anche se è un caso piuttosto limite.

 

post-7204-0-97701900-1452813421_thumb.jp

 

L’esemplare della collezione tedesca viene dall’asta Kuenker 182/2011, 99 ed è della coppia di conii Q1/S4 di Schwabacher 4.

C’è un particolare che mi ha sempre intrigato del conio del rovescio S4 e che riguarda il gallo e la colonna di destra dell’altarino, che stranamente si presenta come “rotta”.

Evidenzio il particolare del gallo e colonna nel pezzo ex Kuenker e ora nella collezione tedesca:

 

post-7204-0-34603500-1452813021_thumb.jp

 

Vediamo i dettagli in altri esemplari (purtroppo in Berlino e Lloyd, quest’ultimo proveniente dal famoso ripostiglio Selinunte, il conio è decentrato).

 

post-7204-0-03193500-1452813046.jpg  Berlino

 

post-7204-0-22318600-1452813077.jpg Lloyd 2222 (ora al BM)

 

post-7204-0-83534900-1452813104.jpg Parigi, Chandon de Briailles 275

 

post-7204-0-64442400-1452813118.jpg Helios 6/2011, 15

 

post-7204-0-94247900-1452813149.jpg Gorny 228/2015, 24A = Peus 407/2012, 259

 

post-7204-0-20075300-1452813168.jpg Auctiones 29/2003, 518

 

post-7204-0-82102400-1452813188.jpg NAC 46/2008, 208 = NAC 33/2006, 85

 

Sono un esempio su come sia possibile avere piccole variazioni a seconda dell’angolo di battitura e dello stato di usura del conio, anche se mi fa uno strano effetto il pezzo Helios. Però in questo conio l’incisore, per fare posto alle penne della coda, ha “spostato” la base della colonnina…..

 

Per concludere, nel medagliere di Parigi c’è un vecchissimo falso (Paris, FG 1077, g. 15,26):

 

post-7204-0-53105500-1452813206_thumb.jppost-7204-0-41213500-1452813220_thumb.jp

 

 

Modificato da acraf
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Il pezzo nella collezione tedesca, ex Kuenker, non ha precedente pedigree e quindi va esaminato molto attentamente. Non sono evidenti particolari sospetti e bisogna analizzare l'interno delle crepe, per rilevare eventuale tracce di cristallizzazione. La corrosione sembra naturale, ma può essere riprodotta artificialmente.

Resta il fatto che normalmente le monete emesse con i conii Q1/S4 hanno bordo molto più regolare.

Una panoramica dei pezzi noti di questa combinazione di conii:

 

post-7204-0-63515600-1452813785_thumb.jp  Berlino g 17,65

 

post-7204-0-46529800-1452813879_thumb.jp  Lloyd 1222 g 17,32

 

post-7204-0-89880900-1452814224_thumb.jp Paris Chandon de Briailles 275 g 16,90

 

post-7204-0-48976900-1452814675_thumb.jp  Helios 6/2011, 15 g 16,79

 

post-7204-0-91242600-1452814331_thumb.jp  Auctiones 29/2003, 518 g 16,94

 

post-7204-0-18375000-1452814389_thumb.jp  Gorny 228/2015, 24A = Peus 407/2012, 259  g 17,09

 

post-7204-0-74117500-1452814443_thumb.jp  NAC 46/2008, 208 = NAC 33/2006, 85 g 17,34

 

Fa effetto vedere come si somigliano il Berlino e il Lloyd, che però sono originali e dovrebbero provenire da ripostigli (almeno il Lloyd provienete dal famoso ripostiglio di Selinunte, trovato nel 1922 e subito disperso fra i maggiori collezionosti dell'epoca e il ripostiglio è stato ricostruito dal Boehringer in un suo studio).

A voi l'ardua sentenza....

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@deadhead Carissimo ,davanti alla testa del toro , ci sono si macchioline , ma anche corrosioni . Ti allargo la foto .Capisco bene che le corrosioni si possono imitare...... ma non sono queste . Magari mi posti qualche foto per esempi . Per quanto riguarda il riconiare ......lo ha espresso il Sig. Acraf nel post precedente , con un esempio che non è il solo.

Per @acraf la lista che hai postato , probabilmente non sono tutti dello stesso conio , anche se lievi dettagli (che allego) fanno pensare che la colonnina dell'altarino .....su 5 monete e similare , mentre su due monete hanno la colonnina disposta diversamente. cosi pure la caviglia del piede sinistro del Dio . Personalmente ho espresso una mia opinione ...... che non si possono condannare monete che lasciano dubbi. Una più attente analisi (anche su foto), può capovolgere il giudizio.

post-38813-0-80181200-1452867964_thumb.p

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Pertanto NAC e Parigi hanno lo stesso conio di rovescio , con questi dettagli. Anche la coda del gallo e diversa delle altre 5 . Se cosi fosse è impressionante la disposizione di tutto il conio.

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Pertanto NAC e Parigi hanno lo stesso conio di rovescio , con questi dettagli. Anche la coda del gallo e diversa delle altre 5 . Se cosi fosse è impressionante la disposizione di tutto il conio.

 

Oppure...

 

Ciao,

Enrico

 

P.S. Anche la Auctiones ha la coda "lunga", oltre alla presenza delle gambe del gallo, che non è sospeso nel vuoto come in Helios e Gorny ... <_<

Se mi parli di coni diversi posso darti ragione, il problema è se sono tutti e due contemporanei ... ;)

 

A buon intenditor...

Modificato da vitellio
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@vitellio Caro Viatellio, condivido pienamente su quel che scrivi. La mia opinione sul tetra di Selinus non esclude che possa essere un falso DOC .Pertanto questo non vuol dire che giudico  genuina al 100% . Ho sempre scritto , che non bisogna condannare monete dubbiose , fino a prova contraria, ma studiarle e come ho scritto prima ....... dal vivo.

Ti ho seguito in varie discussioni e ti ammiro perché non polemizzi mai, sei obbiettivo e ti reputo capace (specie sulle Romane).

Così mi farebbe piacere una tua analisi sul tetra di Selinus , indipendentemente se il conio in origine , dopo le prime battiture , sia stato ripreso (come in altri precedenti ) dall'incisore . Ci sono altri fattori per fare una analisi attenta : Piani, fondi, bordi,tracce di cloruri o corrosioni, espansioni dell'argento ecc. ecc.

Questo per avvalorare la mia (impressione) , che in molti gratuitamente , al primo dubbio , si grida "al lupo, al lupo" Grazie.

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Vedo che Ponziopilato ha compreso le mie intenzioni, quando ho notato piccole variazioni di conio su un particolare del conio di rovescio. Non avevo il tempo e pure gli occhi, ormai un pò stanchi, per meglio riordinare il materiale che ho riportato. Lo ringrazio per l'utile lavoro.

Come punto di partenza per una corretta analisi dei conii c'è lo Schwabacher, che però ha quasi 100 anni e non si esclude che con un maggiore numero di monete note si possa scoprire qualche conio nuovo.

Un grosso problema è costituito da conii che variano di pochissimo, quando in genere, in questa serie di tetradrammi di Selinunte, si notano variazioni molto più evidenti, con diversi dettagli delle figure e anche disposizione delle lettere della leggenda.

Qui invece abbiamo il caso di conii molto simili, ma NON IDENTICI.

Talvolta capita che in un conio il maestro incisore abbia apportato piccole correzioni, in genere per rinfrescarlo o per aggiungere nuovi particolari, come simboli. Ma in questo caso non sembra un conio che sia stato in qualche modo corretto in origine dall'incisore.

Personalmente nutro sempre qualche sospetto quando mi trovo innanzi a situazioni del genere e non posso escludere la possibilità di un falso di alta qualità, specialmente quando il "nuovo" conio si presenta in alcuni esemplari di recente comparsa, senza alcun pedigree. Ovviamente esiste sempre la possibilità che questi esemplari siano invece autentici, a un più attento esame dal vivo.

Ad esempio il particolare della colonna nell'esemplare NAC, che si presenta un pò diverso, risulta essere identico a Parigi. Considerando i tempi della formazione della collezione Chanton de Briailles, che era di uno dei massimi produttori di champagne francese, Francois Chanton de Briailles (1892-1953), che raccolse le monete greche soprattutto nel primo dopoguerra e cedette alla sua morte, nel 1953, la parte delle monete greche classiche al medagliere di Parigi (mentre il resto della collezione, specialmente di monete ellenistiche e romane provinciali, fu venduto in asta nel 1959), mi sembra che questo particolare dettaglio sia originale.

C'è da rimanere un pò sorpresi davanti ai particolari lineamenti del dio fluviale, che presenta minime differenze, probabilmente legate all'usura del conio. Come spiegare diversamente il lento cambiamento dai lineamenti molto giovanili in Berlino a quelli che sembrano più adulti in Parigi...... Però la testa (e la leggenda) resta fondamentalmente la stessa, mentre il gallo e la colonnina dell'altare sembrano essere diversi....

Metto in confronto la testa di Apollo:

 

post-7204-0-20810200-1452901671.jpg  Berlino

 

post-7204-0-74930900-1452901969.jpg  Lloyd 1222

 

post-7204-0-67928400-1452901844_thumb.jp  collezione tedesca

 

post-7204-0-15966400-1452901875.jpg  NAC

 

post-7204-0-90695400-1452901907.jpg  Paris

 

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@acraf Buongiorno.........vedo che la tua analisi e degna di uno studio più approfondito. Aggiungerei un po di logica.........perché mai un falsario dovrebbe modificare lievi dettagli, quando gli basterebbe copiare da un originale così com'è ? Ipotesi........

Questo e uno dei motivi che mi fanno portare la bilancia , verso la genuinità .

Osservando (come tu indichi) il gallo......... troviamo almeno 3 conii che si differenziano .Ecco un motivo valido che una visione dal vivo potrebbe rilevare se i dubbi sono fondati . Pertanto questo tetradramma resterebbe come "dubbioso" in attesa di argomentare meglio di quanto abbiamo fatto fin'ora .

 

post-38813-0-98411900-1452950689.jpg

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@vitellio Caro Viatellio, condivido pienamente su quel che scrivi. La mia opinione sul tetra di Selinus non esclude che possa essere un falso DOC .Pertanto questo non vuol dire che giudico  genuina al 100% . Ho sempre scritto , che non bisogna condannare monete dubbiose , fino a prova contraria, ma studiarle e come ho scritto prima ....... dal vivo.

Ti ho seguito in varie discussioni e ti ammiro perché non polemizzi mai, sei obbiettivo e ti reputo capace (specie sulle Romane).

Così mi farebbe piacere una tua analisi sul tetra di Selinus , indipendentemente se il conio in origine , dopo le prime battiture , sia stato ripreso (come in altri precedenti ) dall'incisore . Ci sono altri fattori per fare una analisi attenta : Piani, fondi, bordi,tracce di cloruri o corrosioni, espansioni dell'argento ecc. ecc.

Questo per avvalorare la mia (impressione) , che in molti gratuitamente , al primo dubbio , si grida "al lupo, al lupo" Grazie.

 

Carissimo @@ponziopilato

 

ti ringrazio per i gentili apprezzamenti nei miei confronti, che sai essere ricambiati verso di te !

 

Temevo proprio che venisse l'idea di fare un'analisi comparativa su questo intrigante pezzo, cosa che avevo parzialmente già iniziato a fare per conto mio, soprattutto dopo il "La" offerto dall'amico Campana/ @@acraf... e devo dire che, a prima vista, ci sono argomenti molto interessanti da discutere e affrontare, possibilmente con l'aiuto di chiunque si senta in grado e ne abbia voglia.

 

Nel frattempo ho messo insieme un piccolo "Corpus" di una quarantina di pezzi che escono dal conio del diritto e/o rovescio e devo dire che le sorprese non sono mancate...

Pregherei Acraf/ Campana e chiunque altro possa di reperire da vecchie aste altri esemplari, più materiali di confronto si ha e più facile sarà il verdetto !

 

 

Se posso precisare parto dal presupposto, dimostrabile anche dall'analisi e  dalla sequenza del degrado dei conii, che per il rovescio ( quello con la divinità, che preferibilmente chiamerei di martello) mi sembra chiaro che in antico sia stato inciso un solo conio.

Sul diritto ( di incudine, con la quadriga) il conio antico è certamente solo 1, curiosamente non l'abbiamo commentato e l'abbiamo lasciato da parte, invece sembra molto importante, per la sequenza di degrado...

 

Ritengo impossibile, neanche nelle più strampalate ipotesi, pensare a un secondo conio che replica fedelmente in una infinità di dettagli, eseguendo il tutto con una incisione a mano : neanche il miglior incisore di tutti i tempi riuscirebbe a copiare se stesso a mano così minutamente. Non mi risulta sia mai successo !

Spero concorderai su questo punto...

 

 

A mio avviso si aprono così due possibilità per spiegare le differenze riscontrabili tra i due gruppi di monete :

 

1) Si tratta di un unico conio, poi modificato dal medesimo incisore, dando luogo a due tirature diverse, ovviamente tali modifiche devono essere compatibili con quanto in antico potevano fare su un conio : l'incisione in negativo ma mai il riempimento dei coni, e così dobbiamo ragionare... oppure

 

2) I conii sono due : uno antico e (almeno) uno moderno...

 

Preciso subito che, ad una analisi approfondita le differenze sono aumentate di numero e di " qualità" raggiungendo un significato decisamente interessante...

 

Un filone di investigazione ha riguardato la congruenza delle modifiche con il degrado dei coni, per verificare la possibilità di una modifica e reincisione di alcuni punti da parte dell'artista originale, ma rispettando la naturale evoluzione del diritto e del rovescio insieme, fatto che mi sembra si stia rilevando essenziale...

 

Dal punto di vista stilistico devo dire, come primo appunto, che il gallo ( simbolo di orgogliosa fertilità per Selinunte) sembra diventato con le modifiche più un polletto grassottello e spennacchiato o peggio ancora una gallina, per di più sospeso nel vuoto...

 

Ho indagato anche altri coni e non ho riscontrato la coda corta o un certo ingrossamento del corpo del simpatico volatile ma, al contrario si può verificare come anche in coni poco accurati siano mantenute la forma allungata del corpo e una orgogliosa coda coronata da una lunga piuma... e le zampe.

Allego alcune fotografie di esempio e confronto: la prima coppia ( file gallo a-b) è un confronto tra due esemplari in questione conio modificato ( senza zampe, piuma corta e corpo ingrossato) e conio originale... le altre (1-9) provengono da altri coni, e si possono notare la piuma lunga, il corpo allungato e le zampette del fecondo pennuto.

Già una domanda sorge spontanea : come è possibile che siano sparite le zampe? Un pollo in aria? Forse un apprendista incisore? Oppure....?

 

Già che ci sono volevo precisare che quel "tronchetto" sullo sfondo della coda del gallo degli esemplari che stiamo per analizzare non è un pezzo della "colonnina" ma è il bordo della base dell'ara su cui la divinità sta verosimilmente libando...come si può capire osservando esemplari analoghi di conio diverso.

 

Per adesso mi limito a questo, appena sarò pronto posterò con dovizia di particolari quanto ho riscontrato negli altri esemplari, chiedo pertanto ai curatori, moderatori o amministratori se fosse possibile di incrementarmi anche temporaneamente la quantità di bytes di caricamento di immagini, onde evitare troppi  e dispersivi post... Grazie anticipatamente!

 

Un carissimo saluto, :)

Enrico

 

P.S. Sto lentamente rivalutando l'opinione che avevo su questa collezione, mi sembra un'interessante occasione di studio, dove a falsi facili ( non proprio ovetto kinder ma insomma... lì vicino) vengono alternati falsi medi e alcuni falsi decisamente complicati e duri da sgamare, soprattutto per foto. Questo non vuol dire fare "al lupo al lupo" ma bisogna avere ben chiaro che il mercato si presenta con problemi non sempre di facile soluzione e ancor meno per foto.

 

Non vorrei essere nei panni del "collezionista"...

 

 

....

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Modificato da vitellio
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@vitellio  Ciao Enrico.

in merito al dritto ..........."Sul diritto ( di incudine, con la quadriga) il conio antico è certamente solo 1, curiosamente non l'abbiamo commentato e l'abbiamo lasciato da parte, invece sembra molto importante, per la sequenza di degrado...

Sarebbe opportuno una cosa alla volta . E già tanto se riusciamo a determinare se il rovescio è o non è antico. 

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Sono in perfetta sintonia con Vitellio. Sono sempre del parere che quattro - otto occhi vedono meglio di due e intanto ringrazio per avere chiarito correttamente il "mistero" della base della colonnina. Ovviamente per una corretta valutazione di un conio bisogna studiare bene anche i conii che hanno preceduto e seguito questo.

Partiamo da alcune considerazioni basilari, già esposte da Vitellio, e cioè in genere non esiste un nuovo conio che sia praticamente identico a un altro, salvo piccolissimi particolari. L'antico incisore, quando crea un nuovo conio, cambia in maniera abbastanza evidente. A furia di studiare le monete antiche mi sono reso conto che l'artista greco non ama ripetersi e quindi a copiare sé stesso.

Però può a un certo momento, specialmente se è contento della sua opera e il conio deve avere una certa durata per soddisfare il fabbisogno della zecca, cercare di "rigenerare" il suo conio, ovviamente operando solo in negativo (e quindi ragionare in maniera opposta quando si osserva la moneta che è in positivo). 

Quando siamo di fronte a variazioni di uno stesso conio dobbiamo innanzi tutto verificare se sono dovute a semplice usura o a certi interventi dell'artista, purché compatibili (ossia effettuati in negativo sul conio). Normalmente questi interventi, nell'ottica stessa dell'artista, non sono finalizzati a peggiorare i dettagli sul piano artistico, come fare sparire le zampe del gallo o a trasformarlo in un polletto.... come nell'esemplare Helios (e vedere ad esempio due esemplari Auctiones, che mostrano tracce delle zampe in basso, anche se erano più consunti.... e poi... che differenza nella forma della piuma copritrice della coda, ossia della piuma più lunga e sporgente e un vero artista greco starebbe più attento a rappresentarla):

post-7204-0-55774700-1453070522.jpg  Helios 6/2011, 15

post-7204-0-03258900-1453070806.jpg  Auctiones 29/2003, 518

post-7204-0-88539700-1453071538.jpg  Auctiones ea. 40/2015, 11

 

Si intravvede una piccola rottura di conio davanti al ventre del pollo, che è accennata nel pezzo Helios, ma il probabile falsario si era dimenticato delle zampe in basso.....

 

Per comprendere i momenti delle variazioni bisogna per forza cercare di ricostruire una sequenza della produzione di quel conio di martello, partendo dalle rappresentazioni con dettagli ancora freschi fino a quelli usurati ed eventualmente modificati. Ma non possiamo soffermarci solo sul conio di martello. Esso va per forza accompagnato al conio del diritto (di incudine), che sappiamo essere stato uno solo. E' normale che il conio di incudine duri più a lungo e infatti, secondo Schwabacher, fu associato ad almeno 6 conii di martello (ovviamente gli ultimi due erano abbinati al conio di incudine ormai usurato e molto rovinato).

Capisco che è un grosso lavoro e ringrazio Vitellio che voglia cimentarsi nello sforzo di ricostruire una simile sequenza, che presuppone anche la necessità di raccogliere il maggiore numero possibile di esemplari, anche di mediocre conservazione e magari da vecchi cataloghi....

Intanto aggiungo anche questo, seppure in conizione modesta e con conio apparentemente abbastanza usurato:

 

post-7204-0-59606700-1453070193_thumb.jp  Auctiones ea. 40/2015, 11 g. 16,83

 

Se qualcuno può cercare in vecchi cataloghi (ho già controllato CoinArchives Pro) è benvenuto.

 

Non comprendo la posizione di ponziopilato, che ritiene sufficiente esaminare solo il rovescio per stabilire la sua originalità...

Modificato da acraf
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Tetradracma di Selinunte....mah

1. Comprato da un collezionista, che diciamo eufemisticamente, non si da' troppa pena a discriminare il vero dal falso.

2. Venduto da asta Kunker 182 14 marz 2011 no comment

3. Proveniente da....non si sa

Allora un pezzo rarissimo ed ambitissimo anche oltre la rarita' e la qualita' del conio in condizioni FDC resta ibernato in un cassetto per decenni senza che nessuno ne sappia niente e poi...spedito in Germania per essere venduto. Nessuno l'ha visto prima. In Sicilia si sarebbero sbranati per acquistarlo anche oltre 10.000 euro, ma no il proprietario lo manda in Germania con una base asta di 5000 euro senza farlo vedere a nessuno.

Elementi interni alla moneta.

1. Tutti i dettagli vicini al bordo del conio sono evanescenti, le zampe del toro quasi spariscono.

2. le lettere di Selinos sono tremule sottili spigolose, la prima sigma sembra una epsilon, eppure nei pezzi riconosciuti originali le lettere sono sempre ben marcate e a tratti decisi anche negli esemplari piu' consunti.

3. la testa del dio e' solo una sagoma senza dettagli: no occhio no guancie no capelli, sembra un ombra. Conio "stanco" no perche' al centro il dettaglio e' forte.

4. piede destro con forma inconsueta....cosa e' successo?

Confermo il mio primo parere sulla collezione del tedesco.

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@acraf Ciao , ??????? "Non comprendo la posizione di ponziopilato, che ritiene sufficiente esaminare solo il rovescio per stabilire la sua originalità..."

Io ho scritto "Sarebbe opportuno una cosa alla volta . E già tanto se riusciamo a determinare se il rovescio è o non è antico. "

Per non fare confusione , meglio analizzare il rovescio (poiché e già in discussione ) e successivamente con il dritto. Questo era il mio pensiero. Probabilmente mi sarò espresso male ,ma intendevo una cosa alla volta per non confonderci . Poi, devo ammettere la vostra preparazione che potete analizzare contemporaneamente vari coni .  :clapping: 

Volevo aggiungere che quanto da te descritto ........... che gli artisti incisori spesso con l'usura del conio , ritoccavano (in negativo) i conii , vero è . Pertanto si dovrebbe avere a disposizione vaie foto sempre dello stesso conio , al fine di collocarle cronologicamente.  Al ché non penso che aggiungendo foto di altri conii , (penso) che creiamo confusione. Ricordo sempre la mia perplessità sulla genuinità di questo tetradramma. Ed è per questo che desidero insieme ad autorevoli cercare di diagnosticare la bontà o no di questo tetradramma. Con questo , non sto difendendo un (probabile ) falso. La mia posizione e............Che se falso è , che falso sia. Ma se buono è , che vada riconosciuto. 

Per il sig. Lipari........scrive "

 

1. Tutti i dettagli vicini al bordo del conio sono evanescenti, le zampe del toro quasi spariscono.
2. le lettere di Selinos sono tremule sottili spigolose, la prima sigma sembra una epsilon, eppure nei pezzi riconosciuti originali le lettere sono sempre ben marcate e a tratti decisi anche negli esemplari piu' consunti.
3. la testa del dio e' solo una sagoma senza dettagli: no occhio no guancie no capelli, sembra un ombra. Conio "stanco" no perche' al centro il dettaglio e' forte.
4. piede destro con forma inconsueta....cosa e' successo?
Confermo il mio primo parere sulla collezione del tedesco. 
La tua analisi (rispettabile) però non tieni conto che questa moneta ha subìto un doppio colpo ,pertanto i 4 punti che descrivi ,possano aver subìto variazioni lievi ma tali da non passare inosservate, ingannando la lettura ottica .allego nuovamente la foto del tetra , evidenziando il doppio colpo. post-38813-0-63438300-1453113823.pngpost-38813-0-29588500-1453113875.png

 

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Ho seguito la discussione, peraltro interessantissima, ma non sono intervenuto perché sono molto preso da impegni personali e quindi non ho potuto studiare bene la moneta.

Personalmente, come ho detto prima in un mio post, qualche chance gliela concederei, visto che l' argento è antico, dai bordi si nota la cristallizzazione, ha subito dei colpi di conio che hanno causato dei crac non indifferenti che possono avere causato delle piccole variazioni come ben evidenziato da qualcuno, ha anche però qualche cosa che potrebbe fare dubitare tipo il modellato,le gambe del toro e qualche altro particolare .

Se dovessi valutare la moneta da foto con una percentuale, starei sul 60% per l' autenticità ed il 40% per il no.

In base alla mia esperienza reputo questa moneta non giudicabile da foto ma penso che solo un esame visivo possa dare un giudizio certo, tutte e due le correnti di pensiero possono essere valide ma non da foto per questa moneta, una mia opinione personale è che proprio il lato con la biga mi sposta quel 10% in più verso l' autenticità

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@babelone Ciao. Rispettabile la tua opinione.

Ma non ci da niente di nuovo, non penso che con le percentuali si vada lontano.

Ho scelto questo lotto tra i tanti della collezione Tedesca ,proprio perché mi ha dato la sensazione di essere genuina, a differenza di altre molti facili da giudicarle copie o falsi . Nei miei post precedenti , ho esternato che la moneta (possa ) essere genuina , ma che (purtroppo ) in molti la considerano falsa.

Da qui nasce il coinvolgimento di autorevoli come acraf, vitellio e ora anche tu. Poiché se falsa non è , vuol dire che davanti a questi esemplari che per sfortuna sono arrivate a noi in  condizioni che le fanno ritenere falsa. La mia opinione non l'ho ancora illustrata.........., anche perché possa essere criticata e potrebbe creare un casino verso alcune case di aste, pertanto mi riservo di esprimermi eventualmente più avanti. 

Una cosa positiva...... in ben 15 giorni , questa discussione e già arrivata a 5.810 visualizzazioni . :good:  :good:

Modificato da ponziopilato
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