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Inviato
Ciao a tutti,
 
oggi chiacchierando con un conoscente collezionista di francobolli ed antichità varie è saltata fuori una discussione a proposito di un oggetto che acquistò anni or sono e che secondo lui potrebbe essere un antico conio. Per farla breve, ve la racconto con le sue esatte parole:
 
"Anni fa ho acquistato in un mercatino dell'antiquariato di Albano un frammento di una scultura su pietra (raffigurante un albero), vendutami con dichiarazione fotografica.
Guardandola bene mi sono accorto che è probabilmente un frammento di antico conio.
Fatto esaminare dai Carabinieri del nucleo archeologico, mi dissero che probabilmente si tratta di un pezzo da museo, ho manifestato la volontà di venderlo ad un museo, ma dopo molti anni nessuno mi ha fatto più sapere.
Desidererei sapere di che periodo è e quanto potrebbe valere.
In allegato le foto della pietra con 2 dettagli (uno su una forma della moneta e uno sulla lega che veniva usata per attaccarlo al pezzo opposto).
Con un programma di grafica ho realizzato una moneta virtuale (dal negativo del calco) renderizzata in 2 metalli diversi. Giusto per capire di che moneta si tratta e di che periodo è il frammento di conio."

 

Ora, gli ho detto che avrei potuto chiedere un parere degli amici di questo forum e pertanto vi giro tutte le sue domande confidando nel vostro aiuto.

 

Grazie.

 

2ifPulp.jpg

 

LlY8Ti0.jpg

 

E5F64fd.jpg

 

zZLIfO1.jpg

5kRmFyi.jpg

 

http://imgur.com/a/eHAX9/all

 

 


Inviato

Salve @@qu3ll0

Il conio dovrebbe essere di tessere erotiche romane:

Spintria (pluralespintriae ), o più correttamente tessera erotica, era il nome di una particolare categoria di gettone romano, usato in genere per pagamenti all'interno di un lupanare. Su di esso, usualmente, sono raffigurate scene erotiche eterosessuali.

Erano usati per pagare di prestazioni sessuali di prostitute, che a volte parlavano una lingua diversa.

Erano di norma coniati in ottone o bronzo e avevano circa le dimensioni di una moneta da 50 centesimi di euro.

Su un lato vi era la rappresentazione di scene delle 15 diverse forme di coito o fellatio, mentre sull'altro i numeri da I a XVI. Davanti ai numeri II, IIII e VIII si trova a volte la lettera "A". Si suppone che i numeri indichino il costo delle prestazioni in assi, che spiegherebbe la lettera "A". In numero XVI corrisponderebbe quindi a un denario.

Questo erano i limiti di prezzo dell'offerta della prostituzione eterosessuale. Sono stati ritrovati esemplari con i numeri XVII e XXV, di cui si hanno solo un esempio, che sono considerati errori di coniazione.

Esistono anche altri oggetti monetiformi simili che sono interpretati diversamente: gettoni per fare conti, marche d'ingresso a bordelli, teatri ed altro. Ne sono stati coniati anche per diffamare l'imperatore Tiberio. Tuttavia le rappresentazioni di scene sessuali li legano strettamente ai bordelli.

Il numismatico Theodore V. Buttrey ipotizza anche che siano stati usati come pezzi per i giochi

Purtroppo non saprei dirti altro, aspettiamo altri


Inviato (modificato)

potrebbe essere un vassoio refrattario per fusione...  Matrice a grappolo.

Modificato da profausto

Inviato

 

Il conio dovrebbe essere di tessere erotiche romane:

 

 Va bene che è più eccitante indovinare ed immaginare la nudità di una donna piuttosto che l'esibizione  totale e diretta della nudità ..... ma le donne raffigurate in quella matrice sono fin troppo vestite e paludate. Pensarle come immagini di spintrie mi sembra eccessivo.

O forse tu hai una grande invidiabile immaginazione.

  • Mi piace 1

Inviato

 

 e che secondo lui potrebbe essere un antico conio.
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Il conio è tutt'altra cosa. Questa è una matrice in pietra per fusione.

  • Mi piace 1

Inviato

Grazie tante per tutte le vostre risposte.

 

 

Salve @@qu3ll0

Il conio dovrebbe essere di tessere erotiche romane:

Spintria (pluralespintriae ), o più correttamente tessera erotica, era il nome di una particolare categoria di gettone romano, usato in genere per pagamenti all'interno di un lupanare. Su di esso, usualmente, sono raffigurate scene erotiche eterosessuali.

Erano usati per pagare di prestazioni sessuali di prostitute, che a volte parlavano una lingua diversa.

Erano di norma coniati in ottone o bronzo e avevano circa le dimensioni di una moneta da 50 centesimi di euro.

Su un lato vi era la rappresentazione di scene delle 15 diverse forme di coito o fellatio, mentre sull'altro i numeri da I a XVI. Davanti ai numeri II, IIII e VIII si trova a volte la lettera "A". Si suppone che i numeri indichino il costo delle prestazioni in assi, che spiegherebbe la lettera "A". In numero XVI corrisponderebbe quindi a un denario.

Questo erano i limiti di prezzo dell'offerta della prostituzione eterosessuale. Sono stati ritrovati esemplari con i numeri XVII e XXV, di cui si hanno solo un esempio, che sono considerati errori di coniazione.

Esistono anche altri oggetti monetiformi simili che sono interpretati diversamente: gettoni per fare conti, marche d'ingresso a bordelli, teatri ed altro. Ne sono stati coniati anche per diffamare l'imperatore Tiberio. Tuttavia le rappresentazioni di scene sessuali li legano strettamente ai bordelli.

Il numismatico Theodore V. Buttrey ipotizza anche che siano stati usati come pezzi per i giochi

Purtroppo non saprei dirti altro, aspettiamo altri

 

Ho cercato delle immagini di spintriae e tutte quelle che ho trovato raffigurano scene molto esplicite, mentre quella della pietra nelle foto non sembra esserlo, almeno in apparenza. L'altra parte del conio avrebbe potuto aiutare in tal senso.... ma purtroppo il mio conoscente non la possiede.

 

potrebbe essere un vassoio refrattario per fusione...  Matrice a grappolo.

 

Nella pietra è presente una scanalatura che congiunge gli stampi e che penso potesse servire per far arrivare il metallo fuso in tutti gli stampi con un'unica colata. E' questo che intendi per "matrice a grappolo"?

 

 Il conio è tutt'altra cosa. Questa è una matrice in pietra per fusione.

 

"matrice in pietra per fusione" e "vassoio refrattario per fusione con matrice a grappolo"... mi sembrano due definizioni simili ed entrambe appropriate.

Sapreste dirmi di più? In che epoca venivano usate, a cosa servissero (se non per coniare monete forse veniva usato per creare gioielli, medaglie, etc.?), quanto potrebbe valere sul mercato...


Supporter
Inviato

Ciao

è la parte del retro di una valva di fusione in terracotta di monete realizzata da un falsario,

Silvio


Inviato

Ciao

è la parte del retro di una valva di fusione in terracotta di monete realizzata da un falsario,

Silvio

 

Ciao e grazie per la risposta.

 

Posso chiederti di darmi maggiori indicazioni?

 

I) perchè pensi che sia realizzata da un falsario?

II) pensi che sia di un falsario "moderno" o dell'epoca?

 

Infine, non è in terracotta ma pietra. Quelle originali sono in terracotta?


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