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Imitative di Postumo


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Nessuna moneta "eccezionale" o "particolare" da proporvi, semplicemente due antoniniani imitativi di provenienza francese (intesa come da venditore professionale francese) a mio avviso davvero carini.

 

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AE (suberato o comunque con sola argentatura superficiale); 5,41 gr; 23,50 mm

D\ Busto radiato dell'imperatore a destra; legenda: "IMP C POST[...] PF AVG".

R\ La Moneta stante a sinistra con in mano bilancia e cornucopia; legenda (retrograda e con errore): "GVA OTAENOM"

 

 

post-8339-0-48930400-1450168148.jpg post-8339-0-74669200-1450168148.jpg

 

AE (suberato o comunque con sola argentatura superficiale); 2,39 gr; 19,00 mm

D\ Busto radiato dell'imperatore a destra; legenda: "IMP C POSTVMVS PF AVG" (con caratteri stilizzati e "S" retrograda).

R\ La Pace andante verso sinistra con in mano ramoscello e scettro; legenda: "[...]"V AVG" (dove chiaramente la "V" è la degenerazione della "X" finale di "PAX").

 

Ognuna delle due ha delle particolarità interessanti. Da notare della prima sia il peso considerevole (generalmente doppio rispetto la media delle imitative di buona fattura del periodo e comunque superiore del peso delle ufficiali) che la particolarità della legenda al rovescio.

La seconda mi piace nel suo insieme, per lo stile chiaramente crudo tipico delle imitative e per la legenda al dritto con la "S" retrograda.

Modificato da grigioviola
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Inviato

Una domanda da ignorante, imitativi ma dello stesso periodo degli originali o postumi? Comunque davvero particolari!

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Inviato

Caro @Mactor, questa domanda apre differenti scenari.

Il mondo delle imitative è vastissimo, affascinante ed estremamente complesso pur nella sua semplicità perché molti sono gli interrogativi ancora aperti e una loro catalogazione sistematica è pressoché impossibile in quanto, ovviamente, non prodotti con gli standard delle zecche ufficiali e quindi non sempre sono presenti quei parametri tipici per la catalogazione (autorità emittente definita, zecca, legenda standard, rovescio identificabile ecc).

Di fatto se virtualmente scegliendo di collezionare un imperatore o un particolare periodo si può pensare a una ideale fine collezione (in realtà con le antiche non esiste a mio avviso una reale "collezione completa", tuttavia idealmente è pensabile) con le imitative si apre invece un insieme di infinite possibilità perché infinite possono essere le varianti e combinazioni possibili.

 

Per definizione l'imitativa è una moneta non ufficiale che a vario titolo (dal falso vero e proprio di natura fraudolenta alla moneta di necessità per sopperire alla carenza di moneta ufficiale) e con vari risultati (dalla moneta "quasi perfetta" alla moneta che non ha nulla di lontanamente riconducibile a una moneta ufficiale) riprende le coniazioni legittime di una data zecca di un dato regno/impero (per inciso, l'impero gallico di era di per sé illegittimo in quanto secessionista e i suoi sovrani erano imperatori quindi anche le sue due zecche ufficiali - Treviri e Colonia - erano per definizione non ufficiali se rapportate alle zecche imperiali).

 

Entrando nello specifico delle due monete proposte, abbiamo due esemplari emessi a imitazione di due antoniniani di Postumo, nella fattispecie questi:

 

pant39.jpg

Postumus Antoninianus, struck 262/265 AD at Cologne mint.
Obv: IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. 
Rev: MONETA AVG, Moneta standing left, holding scales and cornucopiae.
RIC 75, 315; Elmer 336

 

 

pant45.jpg

Postumus Antoninianus, struck 263 AD at Cologne mint.
Obv: IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. 
Rev: PAX AVG, Pax running left, holding branch and sceptre.
RIC 78; Elmer 333

 

Durante l'impero Gallico (da Postumo a Tetrico II) nei territori sotto la sua influenza (semplicisticamente Francia, Germania, parte della Spagna e Britannia) prese piede una ingente produzione di moneta non ufficiale ovvero non riconducibile alle due zecche utilizzate dagli imperatori usurpatori che si erano staccati dall'impero centrale (zecche identificate in Treviri e Colonia).

Il fenomeno interessò sia i grandi bronzi (sesterzi) e quindi per questi solamente le emissioni di Postumo dato che fu l'unico ad emetterne e, in maniera decisamente più massiccia, gli antoniniani di tutti questi imperatori (unitamente a quantitativi minori di antoniniani di imperatori legittimi che comunque circolavano nelle aree sottratte al controllo centrale e quindi diventavano fonte di ispirazione).

Le imitative comparvero appunto con Postumo con un intento iniziale chiaramente fraudolento (per quanto riguarda gli antoniniani) che venivano prodotti con buona fattura e attenzione ai dettagli in modo da risultare aderenti alle emissioni ufficiali (per questi esemplari di primissima fase si può quindi legittimamente parlare di falsi d'epoca). Tuttavia la situazione degenerò in breve tempo e di fatto le officine locali che producevano moneta imitativa iniziarono a ridurre l'attenzione al dettaglio e ad aumentare il quantitativo di moneta prodotto e data la scarsità di circolante soprattutto in aree rurali e per gli scambi commerciali di minore entità, tali monete diventarono parte integrante (e quindi accettate, tollerato e spendibili senza grossi problemi - forse con qualche margine di cambio) del sistema circolante affiancandosi alle monete coniate nelle due zecche imperiali galliche (nei ripostigli del periodo sono spesso e volentieri presenti entrambe le tipologie in quantitativi percentuali differenti ma comunque significativi).

Verso la fine dell'impero gallico, con i Tetrici (padre e figlio), le imitative persero ogni velleità di riproduzione del tipo originale imitato, subirono una ingente riduzione ponderale e di diametro (i cosiddetti minimi e minimissimi) arrovando a toccare dimensioni di 5/6 mm con rappresentazioni al dritto e al rovescio completamente astratte e non riconducibili a prototipi ufficiali.

Tale produzione non si interruppe con la fine dell'impero gallico e la riannessione dei territori all'impero romano centrale, ma continuò. Specialmente nelle zone più periferiche di questi territori. Sicuramente continuò in Britannia quasi senza soluzione di continuità tant'è che con l'usurpazione di Carausio diverse officine locali vennero riconvertite in centri di produzione monetaria per questo ribelle e di sicuro le sue zecche "ufficiali" di Londra e Colchester videro impiegate maestranze che in tempi precedenti operarono in attività produttive tipicamente riconducibili a quelle delle officine locali.

In un panorama così ampio e variegato non è raro trovare abbinati dritti di un imperatore con rovesci di un altro sia coerenti con l'area emittente (combinazioni dritto/rovescio comunque interne all'ambito gallico che combinazioni con dritti di imperatori usurpatori e rovesci di imperatori ufficiali).

Semplicisticamente, ritornando alla tua domanda, si può rispondere che si tratta di emissioni sostanzialmente coeve o comunque di poco successive rispetto le emissioni imitate con tutte le varianti e le possibilità che il caso offre.

Spero di averti fatto una panoramica del periodo e della tipologia. Ovviamente il tutto detto per sommi capi... tutto da approfondire anche con le molte discussioni presenti in sezione!

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Inviato

 

Verso la fine dell'impero gallico, con i Tetrici (padre e figlio), le imitative persero ogni velleità di riproduzione del tipo originale imitato, subirono una ingente riduzione ponderale e di diametro (i cosiddetti minimi e minimissimi) arrovando a toccare dimensioni di 5/6 mm con rappresentazioni al dritto e al rovescio completamente astratte e non riconducibili a prototipi ufficiali.

 

Abbiamo discussioni con immagini di queste imitative con diametro ridottissimo o link al riguardo ?

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@@grigioviola non potevo ricevere risposta migliore. Grazie  mille per il tempo dedicato a questa mia domanda

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Abbiamo discussioni con immagini di queste imitative con diametro ridottissimo o link al riguardo ?

 

ti lascio, in ordine sparso, alcuni link a varie discussioni:

 

1) http://www.lamoneta.it/topic/141772-moneta-dalla-britannia/?hl=minimi#entry1619485

2) http://www.lamoneta.it/topic/134644-quattro-minimi-radiati/?hl=minimi

3) http://www.lamoneta.it/topic/121863-monete-dalla-britannia/?hl=minimi(qui ce ne sono molti, sia del III che del IV secolo)

4) http://www.lamoneta.it/topic/90379-minimissimo/?hl=minimissimi#entry1000822

5) http://www.lamoneta.it/topic/88983-claudio-il-gotico-imitativa/page-3?hl=%20tetrico%20%20minimo%20%20altare(da pag 2 ce n'è una bella carrellata oltre che, verso la fine, un report di imitativi gallici censiti e ritrovati in Italia)

 

ci sono poi altre discussioni che cercando bene ne contengono. di sicuro ne ricordo altri perché ne ho parlato io (avendoli in collezione) che non sono riuscito a recuperare facendo una rapida ricerca nel motore del forum

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Inviato

@@grigioviola non potevo ricevere risposta migliore. Grazie  mille per il tempo dedicato a questa mia domanda

 

figurati! per me è solo che un piacere condividere quel po' che so sull'argomento.

ho ancora davvero molto da leggere, studiare, capire... non si finisce mai di imparare!

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