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Inviato

Buon giorno a tutti!

 

E' la prima volta che scrivo in questa sezione, pertanto perdonatemi se commetto errori.

Sto conducendo uno studio sulle emissioni del Risorgimento veneziano del 1848 e avrei bisogno del vostro aiuto in quanto la cartamoneta per me è un argomento inesplorato (per le emissioni metalliche mi è stato più facile in quanto è il campo che seguo normalmente).

 

Di questo periodo sicuramente la più conosciuta è la Moneta Patriottica, della quale vennero emessi i biglietti da 1-2-3-5-50-100 lire correnti, garantite dai prestiti volontari e forzosi della popolazione, o sbaglio?

Tuttavia vi furono altre due emissioni, quella del Comune di Venezia, con i tagli da 0,125-0,25-0,5-1-3-5-50-100 lire correnti, garantite da cosa?

E infine la cartamoneta chiamata Dono Patriottico di Venezia, con i tagli da 5-25-50-100 lire; anche questa garantita da cosa?

 

Della Moneta patriottica si trovano parecchie informazioni in rete (ed anche le foto non mancano), mentre delle altre due molto poche (dell'ultima praticamente niente); per questo mi rimetto alla vostra conoscenza..  :help:

 

 

Grazie in anticipo a tutti quelli che interverranno!! 

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Supporter
Inviato

Ciao,
informazioni pochine per queste banconote ossidionali.
La "Moneta Patriottica* era garantita dai prestiti volontari e forzosi, quando gli austriaci ripresero la città non furono ammessi al cambio.

Quelle del *Comune di Venezia* erano garantiti dai beni del comune, reinsediatatisi gli austriaci furono ammessi al cambio con una svalutazione del 50%.
I tagli erano: 0,5 - 1- 3 - 5 - 50 - 100
Quelli da 0,125 e 0,25 non erano altro che la quarta parte e la metà del biglietto da 0,50, in buona sostanza la banconota da 0,50 lire era tagliata appositamente per formare le due frazioni.

Il *Dono Patriottico di Venezia* (5-10-25-50-100 lire correnti) erano solo delle donazioni volontarie a sostegno dell'insurrezione, per la procamazione della Repubblica di San Marco.
I biglietti erano firmati da Daniele Manin, "dono" significa nessuna garanzia, quello che avrebbe ripagato i donatori era un'eventuale vittoria sugli austriaci.
Di quest'ultimi ti inserisco l'immagine di 2 biglietti tratti dal mio catalogo.

post-27461-0-59181200-1450032102.jpg

post-27461-0-53559600-1450032109.jpg

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Inviato

Della moneta patriottica e, di sfuggita, delle emissioni del Comune, si era parlato in questa discussione

 

http://www.lamoneta.it/topic/18201-il-morbo-infuria-il-pan-ci-manca/

 

Domani vedrò di aggiungere qualcosa al discorso sui biglietti del Comune di Venezia, mentre per quelli del "Dono Patriottico", temo di non saperne di più di quanto già detto da nikita, ho provato a fare una ricerca, sia sui cataloghi che online, ma non è uscito quasi nulla.

 

petronius :)

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Inviato

Ciao,

informazioni pochine per queste banconote ossidionali.

La "Moneta Patriottica* era garantita dai prestiti volontari e forzosi, quando gli austriaci ripresero la città non furono ammessi al cambio.

Quelle del *Comune di Venezia* erano garantiti dai beni del comune, reinsediatatisi gli austriaci furono ammessi al cambio con una svalutazione del 50%.

I tagli erano: 0,5 - 1- 3 - 5 - 50 - 100

Quelli da 0,125 e 0,25 non erano altro che la quarta parte e la metà del biglietto da 0,50, in buona sostanza la banconota da 0,50 lire era tagliata appositamente per formare le due frazioni.

Il *Dono Patriottico di Venezia* (5-10-25-50-100 lire correnti) erano solo delle donazioni volontarie a sostegno dell'insurrezione, per la procamazione della Repubblica di San Marco.

I biglietti erano firmati da Daniele Manin, "dono" significa nessuna garanzia, quello che avrebbe ripagato i donatori era un'eventuale vittoria sugli austriaci.

Di quest'ultimi ti inserisco l'immagine di 2 biglietti tratti dal mio catalogo.

 

Grazie per le immagini! Dovevo ancora vedere questi due tagli.. Comunque per le emissioni da 0,125 e 0,25 io avevo trovato scritto da qualche parte che in un primo momento i cittadini avevano iniziato a tagliare i biglietti in più parti ma poi il comune aveva provveduto a supplire a tale mancanza con una emissione ad hoc.. Forse non è stata emessa? Domani mattina controllo in biblioteca su che libro ho trovato le informazioni e riporto quì..  :good:

Per quanto riguarda il "dono patriottico" quindi da quel che scrivi tali biglietti sono stati emessi solamente all'inizio del neonato governo a chi donava il corrispettivo in oro od argento? O anche in altri momenti? 

Posso chiederti dove hai reperito le informazioni?

 

Ti ringrazio molto!  :good:

 

 

Della moneta patriottica e, di sfuggita, delle emissioni del Comune, si era parlato in questa discussione

 

http://www.lamoneta.it/topic/18201-il-morbo-infuria-il-pan-ci-manca/

 

Domani vedrò di aggiungere qualcosa al discorso sui biglietti del Comune di Venezia, mentre per quelli del "Dono Patriottico", temo di non saperne di più di quanto già detto da nikita, ho provato a fare una ricerca, sia sui cataloghi che online, ma non è uscito quasi nulla.

 

petronius :)

 

Ti ringrazio Pertronius per il link alla discussione che mi era sfuggita.. In effetti su queste emissioni non ho trovato granchè.. Ogni informazione è preziosa..

 

Vi chiederei se per favore poteste indicare i testi nei quali reperite le informazioni, cosicché io possa farmi una lista per poterli consultare man mano che il mio studio prosegue.

 

Vi ringrazio nuovamente! 


Inviato

Riguardo al dono patriotico ho trovato solo questo.. In un sito che non mi aspettavo..  :unknw:

http://www.cislveneto.it/Analisi-e-ricerche/Diario-veneto-del-Risorgimento-1848-1866/26-giugno.-1849.-Nuova-emissione-di-carta-moneta

Quindi se è corretto è stata stampata alla quasi alla fine del periodo insurrezionale.. Probabilmente non è stata nemmeno stampata nel quantitativo decretato e per questo è così rara.. Che dite?


Supporter
Inviato

Il biglietto da 0,50 lire è stato volutamente stampato per essere diviso in 2 :
 
post-27461-0-28340300-1450039395.jpg
 
Forse non sarà stata gradita una diversa suddivisione, ma non ci fu nessun'altra emissione, almeno il mio catalogo, che penso sia abbastanza completo, non ne parla (Unificato Carta moneta Italia e regioni 2002).

I "doni" sono stati emessi dopo l'investitura di Daniele Manin a Presidente.
Dalla combinazione alfanumerica, i numeri di serie tanto per intenderci (che ho occultato con fotoritocco nelle immagini postate poiché tratte da un libro), si capisce che ci sono state più emissioni.
Oltre purtroppo non so :unknw:

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Inviato

Il biglietto da 0,50 lire è stato volutamente stampato per essere diviso in 2 :

 

attachicon.gif5050ve.jpg

 

Forse non sarà stata gradita una diversa suddivisione, ma non ci fu nessun'altra emissione, almeno il mio catalogo, che penso sia abbastanza completo, non ne parla (Unificato Carta moneta Italia e regioni 2002).

I "doni" sono stati emessi dopo l'investitura di Daniele Manin a Presidente.

Dalla combinazione alfanumerica, i numeri di serie tanto per intenderci (che ho occultato con fotoritocco nelle immagini postate poiché tratte da un libro), si capisce che ci sono state più emissioni.

Oltre purtroppo non so :unknw:

 

Eccomi!  :good:

 

Allora ho controllato sul libro che vi dicevo e si può leggere ciò di cui sotto..

Pertanto sembrerebbe essere stata decretata l'emissione di pezzi da 0,25 centesimi ma potrebbe non essere stata poi attuata..  :unknw:

Però il mio catalogo, seppur vecchiotto, riporta la tiratura, sia per il pezzo da 0,25 lire (1046000 pezzi) che per quello da 0,125 lire (523000 pezzi) e non le mette che rare. Questo non me lo spiego..  :unknw:  :unknw:

 

Per quanto riguarda le emissioni del dono patriottico il mio catalogo riporta i pezzi da 25-50-100 lire emessi nel 1848 e quelli da 5-20 lire nel 1849..  :good:

post-38735-0-01525100-1450086753.jpg

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Supporter
Inviato (modificato)

Possibilmente è stata decretata l'emissione e successivamente non attuata, qualche non emesso il mio catalogo lo riporta, ma questi mancano.
(curioso il fatto che la tiratura del 0,125 è l'esatta metà del 0,25... ma può non significare nulla)

Dobbiamo pure pensare che la vicenda si svolge in poco più di un anno, magari non ci sarà stato tempo.

 

Riguardo i doni da 5 e 10 lire, ma questa è solo una mia deduzione, nella seconda tornata hanno emesso dei valori inferiori rispetto la prima emissione, magari per permettere una più ampia partecipazione della popolazione.
Il tutto è comunque molto interessante :good:

Modificato da nikita_
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Inviato

Possibilmente è stata decretata l'emissione e successivamente non attuata, qualche non emesso il mio catalogo lo riporta, ma questi mancano.

(curioso il fatto che la tiratura del 0,125 è l'esatta metà del 0,25... ma può non significare nulla)

Dobbiamo pure pensare che la vicenda si svolge in poco più di un anno, magari non ci sarà stato tempo.

Riguardo i doni da 5 e 10 lire, ma questa è solo una mia deduzione, nella seconda tornata hanno emesso dei valori inferiori rispetto la prima emissione magari per permettere una più ampia partecipazione della popolazione.

Il tutto è comunque molto interesante :good:

 

In un primo momento ho pensato che avessero disegnato i 0,25 centesimi come i 0,5, in fogli da due con la possibilità di essere tagliati.. Però se fosse stato così dovrebbe essere il contrario, cioè i 0,125 dovrebbero essere il doppio dei 0,25.. Quindi non saprei il perchè di questa tiratura così precisa.. Senza considerare che probabilmente serviva maggiormente il taglio più piccolo piuttosto che quello più grande visto che contemporaneamente si battevano anche i daotin (il quarto di lira austriaca in argento) che anche se prendevano la strada dell'estero comunque circolavano anche in Città..

Quindi è strano.

ora controllo a che data risale il "pezzetto" di documento che ho postato sopra..  :good:  Penso che se risale al '49 sia plausibile che non siano stati poi emessi, ma se risale al '48 mi parrebbe strano..  :unknw:


Inviato

Per quanto riguarda il dono patriottico concordo con te.. Ricordiamo che all'inizio a Venezia tutto sommato vi erano molte persone benestanti ma verso la fine erano rimaste poche e sarebbe stato impossibile donare certe cifre.  :good:


Inviato

Pertanto sembrerebbe essere stata decretata l'emissione di pezzi da 0,25 centesimi ma potrebbe non essere stata poi attuata..  :unknw:

 

Questo è quanto scrivono in proposito Crapanzano e Giulanini nel catalogo che ho segnalato sopra, pubblicato nel 2010:

 

"L'emerito studioso Cesare Gamberini di Scarfea, nel catalogo 'La Cartamoneta Italiana-1967', elencava non solo il il biglietto da una lira diviso in due che assume il valore di 50 centesimi, ma anche un possibile biglietto da 25 centesimi, che poteva essere ricavato tagliando in due un mezzo biglietto da 1 lira.

Pur non potendo escludere che qualcuno all'epoca abbia diviso in due un biglietto da 50 centesimi, per quante ricerche abbiamo svolto, consultando anche i più qualificati studiosi della storia veneziana dell'epoca, non è stata rinvenuta alcuna disposizione, o quantomeno notizia bibliografica, che attesti la circolazione dei 25 centesimi. Nei primi anni '90, vi fu una polemica tra due numismatici, che ha trovato spazio in numerosi articoli: uno dei due affermava che non solo aveva circolato il biglietto da 25 centesimi (ricavato da un ulteriore taglio in due dei 50 centesimi), ma anche una metà del precedente, con valore di 12,50 centesimi. Abbiamo personalmente appurato che queste interpretazioni non avevano fondamento storico, ma erano solo conseguenti all'errata interpretazione della imprecisione già riportata dal Gamberini."

 

Però il mio catalogo, seppur vecchiotto, riporta la tiratura, sia per il pezzo da 0,25 lire (1046000 pezzi) che per quello da 0,125 lire (523000 pezzi) e non le mette che rare. Questo non me lo spiego..  :unknw:  :unknw:

 

Di che catalogo si tratta?

 

petronius oo)


Inviato

Trovato, risale al 5 marzo.. Quindi avrebbero avuto tutto il tempo per stamparli.. 

 

 

Questo è quanto scrivono in proposito Crapanzano e Giulanini nel catalogo che ho segnalato sopra, pubblicato nel 2010:

 

"L'emerito studioso Cesare Gamberini di Scarfea, nel catalogo 'La Cartamoneta Italiana-1967', elencava non solo il il biglietto da una lira diviso in due che assume il valore di 50 centesimi, ma anche un possibile biglietto da 25 centesimi, che poteva essere ricavato tagliando in due un mezzo biglietto da 1 lira.

Pur non potendo escludere che qualcuno all'epoca abbia diviso in due un biglietto da 50 centesimi, per quante ricerche abbiamo svolto, consultando anche i più qualificati studiosi della storia veneziana dell'epoca, non è stata rinvenuta alcuna disposizione, o quantomeno notizia bibliografica, che attesti la circolazione dei 25 centesimi. Nei primi anni '90, vi fu una polemica tra due numismatici, che ha trovato spazio in numerosi articoli: uno dei due affermava che non solo aveva circolato il biglietto da 25 centesimi (ricavato da un ulteriore taglio in due dei 50 centesimi), ma anche una metà del precedente, con valore di 12,50 centesimi. Abbiamo personalmente appurato che queste interpretazioni non avevano fondamento storico, ma erano solo conseguenti all'errata interpretazione della imprecisione già riportata dal Gamberini."

 

 

Di che catalogo si tratta?

 

petronius oo)

 

E' un Vetusto Bobba del '79, per la cartamoneta ho trovato solo questo in biblioteca di mio padre..  :pardon:

Però comunque sarebbe interessante capire da dove provengono i dati delle tirature riportati!!  :unknw:


Inviato

Per quanto riguarda invece le altre notizie (come ad esempio il pezzetto che ho allegato più sopra) provengono dalla raccolta di tutti gli atti del Governo Provvisorio di Venezia.. 


Inviato

Però il mio catalogo, seppur vecchiotto, riporta la tiratura, sia per il pezzo da 0,25 lire (1046000 pezzi) che per quello da 0,125 lire (523000 pezzi) e non le mette che rare. Questo non me lo spiego..  :unknw:  :unknw:

 

Sempre Crapanzano-Giulianini, parlano di una tiratura di 2.092.000 per il biglietto da 1 lira, quantità che comprende anche i biglietti tagliati in due (cioè da 50 centesimi).

Questo dato dovrebbe essere certo, c'è da notare che 1.046.000 è la metà di 2.092.000, e 523.000 è a sua volta la metà di 1.046.000. Un rapporto troppo perfetto per essere credibile, secondo me anche Bobba ha male interpretato quanto scritto da Gamberini, e si è incartato coi conteggi.

 

petronius :)


Inviato (modificato)

Il Bobba riporta invece per la banconota da una lira 2757300 pezzi mentre il 2092000 lo riporta per il biglietto da 0,50 centesimi.. quindi credo che a questo punto sia come dici tu.. cioè che si sia incartato nei calcoli.. però non mi spiego ancora una cosa.. la rarità assegnata.. come si può distinguere l'originalità di una banconota tagliata a metà ed in quattro? Certo che almeno una nota a fine pagina potevano metterla.. :unknw:

Modificato da oldgold

Inviato

.. però non mi spiego ancora una cosa.. la rarità assegnata.. come si può distinguere l'originalità di una banconota tagliata a metà ed in quattro?

 

Crapanzano assegna ai biglietti da 1 lira (50+50) integri, una rarità R4, a quelli da 50 centesimi R2.

Per Gavello (Cartamoneta Italiana, 1996) i pezzi integri sono addirittura R5, mentre quelli divisi a metà soltanto R.

Se è così, nessuno che, oggi, avesse un biglietto integro, lo taglierebbe a metà per ricavarne due...il biglietto integro, in BB, è quotato 700 euro, tagliandolo a metà il valore, sempre in BB (le valutazioni per le altre conservazioni sono di conseguenza) è di soli 70 euro al pezzo, cioè 140 euro.

Penso quindi si possa essere ragionevolmente certi che i biglietti tagliati a metà, cioè da 50 centesimi, lo furono all'epoca, e comunque non in tempi recenti, non da quando si è dimostrato che così facendo perdono gran parte del loro valore sul mercato collezionistico.

Questo starebbe anche a dimostrare che la gran parte dei biglietti furono efffettivamente tagliati e utilzzati al valore di 50 centesimi.

 

petronius :)

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Inviato

Crapanzano assegna ai biglietti da 1 lira (50+50) integri, una rarità R4, a quelli da 50 centesimi R2.

Per Gavello (Cartamoneta Italiana, 1996) i pezzi integri sono addirittura R5, mentre quelli divisi a metà soltanto R.

Se è così, nessuno che, oggi, avesse un biglietto integro, lo taglierebbe a metà per ricavarne due...il biglietto integro, in BB, è quotato 700 euro, tagliandolo a metà il valore, sempre in BB (le valutazioni per le altre conservazioni sono di conseguenza) è di soli 70 euro al pezzo, cioè 140 euro.

Penso quindi si possa essere ragionevolmente certi che i biglietti tagliati a metà, cioè da 50 centesimi, lo furono all'epoca, e comunque non in tempi recenti, non da quando si è dimostrato che così facendo perdono gran parte del loro valore sul mercato collezionistico.

Questo starebbe anche a dimostrare che la gran parte dei biglietti furono efffettivamente tagliati e utilzzati al valore di 50 centesimi.

 

petronius :)

 

Mi sono espresso male.. Non mi riferivo ai pezzi da 50 centesimi ma a quelli da 0,25 e 0,125.. Il mio catalogo li riporta come rarità R.. E non capisco (se si fa riferimento ad un normale biglietto da 0,50 tagliato in 2 o in 4) come sia possibile sapere se è autentico o no..  :unknw:

I vostri cataloghi li riportano questi due tagli oppure li omettono proprio? 


Supporter
Inviato

Fonte: Alfa edizioni - catalogo euro-unificato della cartamoneta italiana e regioni 2001/02

Le valutazioni sono vecchiotte e puramente indicative :unknw:

Metto una pagina di seguito; forse il 1/4 (0,125) era un taglio che la popolazione effettuava arbitrariamente, il catalogo non ne parla.

 

___________________________________

post-27461-0-08006600-1450115181_thumb.j 

___________________________________

L'autenticità si poteva verificare attraverso la filigrana ed il tipo di carta, da notare che il timbro non aiutava se il biglietto era diviso simmetricamente in 4 parti, sarebbe stato visibile mezzo timbro solo nei 2/4 superiori del biglietto.

post-27461-0-31212700-1450115192.jpg

____

post-27461-0-82390900-1450115198.jpg

A meno che non veniva tagliato diagonalmente, ogni 1/4 di biglietto avrebbe riportato la sua bella porzione di timbro.

post-27461-0-04223200-1450115948.jpg

Ma sono solo supposizioni.

]

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Inviato

Mi sono espresso male.. Non mi riferivo ai pezzi da 50 centesimi ma a quelli da 0,25 e 0,125.. Il mio catalogo li riporta come rarità R.. E non capisco (se si fa riferimento ad un normale biglietto da 0,50 tagliato in 2 o in 4) come sia possibile sapere se è autentico o no..  :unknw:

I vostri cataloghi li riportano questi due tagli oppure li omettono proprio? 

 

Tranne la nota che ho riportato sopra, non se ne fa alcun cenno. Ma ai biglietti da 50 centesimi, o doppi (50x2) che rarità assegna Bobba?

 

Comunque, se si presta fede al duo Crapanzano-Giulianini (mi sembra, tra quanti abbiamo citato finora, che il loro scritto sia più recente, quindi, in teoria, le versioni che lo contraddicono dovrebbero essere superate) biglietti autentici da 25 o 12,5 centesimi, non dovrebbero esistere o, se esistono, sarebbero della più estrema rarità, al punto che nessuno li ha mai visti ;)

 

petronius :)


Inviato

Fonte: Alfa edizioni - catalogo euro-unificato della cartamoneta italiana e regioni 2001/02

Le valutazioni sono vecchiotte e puramente indicative :unknw:

Metto una pagina di seguito; forse il 1/4 (0,125) era un taglio che la popolazione effettuava arbitrariamente, il catalogo non ne parla.

 

___________________________________

attachicon.gif2525ve.jpg 

___________________________________

L'autenticità si poteva verificare attraverso la filigrana ed il tipo di carta, da notare che il timbro non aiutava se il biglietto era diviso simmetricamente in 4 parti, sarebbe stato visibile mezzo timbro solo nei 2/4 superiori del biglietto.

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A meno che non veniva tagliato diagonalmente, ogni 1/4 di biglietto avrebbe riportato la sua bella porzione di timbro.

attachicon.gif25254ve.jpg

Ma sono solo supposizioni.

]

Interessante la teoria sul taglio diagonale.. Il tondo inferiore cosa contiene? 

Non ne possiedo ancora nessun esemplare ma penso che eliminerò questo handicap molto presto..  :good:

 

Tranne la nota che ho riportato sopra, non se ne fa alcun cenno. Ma ai biglietti da 50 centesimi, o doppi (50x2) che rarità assegna Bobba?

 

Comunque, se si presta fede al duo Crapanzano-Giulianini (mi sembra, tra quanti abbiamo citato finora, che il loro scritto sia più recente, quindi, in teoria, le versioni che lo contraddicono dovrebbero essere superate) biglietti autentici da 25 o 12,5 centesimi, non dovrebbero esistere o, se esistono, sarebbero della più estrema rarità, al punto che nessuno li ha mai visti ;)

 

petronius :)

Il mio catalogo non riporta la distinzione interi-divisi.. Riporta solo un grado di rarità R3.. mentre per i tagli più piccoli solo R..  :unknw:

 

Comunque dai ragionamenti finora fatti possiamo affermare che:

- la moneta patriottica, stampata nel '48 è relativamente comune in quanto non essendo stata rimborsata dagli austriaci è stata largamente conservata. Ovviamente i tagli più grandi risultano più rari in quanto emessi in sostituzione del corrispettivo di altra moneta patriottica.

- la moneta del comune di Venezia viene stampata per la prima volta nel '48 (quando?? :unknw: ) e i tagli più piccoli (oltre al taglio da 100) nel '49 a causa della penuria di spiccioli. Il biglietto da 50 centesimi è stampato doppio a formare una lira e tagliato in più parti a causa della mancanza di spezzati di minor valore. Risulta più rara in quanto rimborsata al 50% dagli austriaci e quindi cambiata e bruciata. 

- del Dono Patriottico non si sa praticamente nulla, se non che i tagli più grandi sono stati emessi all'inizio, probabilmente dopo la proclamazione del Governo Provvisorio, mentre i più piccoli nel '49 quando la popolazione aveva esaurito quasi tutte le risorse.

 

C'è da aggiungere che nella raccolta degli atti del Governo Provvisorio compare soltanto la Moneta Patriottica e non vi è menzione degli altri due tipi di carta. Vediamo se riusciamo a reperire altre informazioni..

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Supporter
Inviato

Interessante la teoria sul taglio diagonale.. Il tondo inferiore cosa contiene?

Un timbro a secco, questo di seguito, estrapolato da un biglietto, è quello più capibile che ho trovato:

post-27461-0-91991100-1450127166_thumb.j

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Inviato (modificato)

hai visto @@oldgold che ti dicevo a verona... i cartamonetari ti possono portare a sontuose teorie, che tu sari in grado di integrare con le notizie storiche coeve. e tu che le disdegnavi pensando che fossero tutte uguali :blum:

Modificato da gigetto13
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Inviato

Un timbro a secco, questo di seguito, estrapolato da un biglietto, è quello più capibile che ho trovato:

 

Quindi anche tagliando il biglietto da 50 centesimi in 4 comunque restava un pezzo di timbro, inchiostro e secco..

Comunque questo tema è molto vago e merita di essere approfondito, se non sulla patriotica sulle altre due sicuramente!!  :good:

 

hai visto @@oldgold che ti dicevo a verona... i cartamonetari ti possono portare a sontuose teorie, che tu sari in grado di integrare con le notizie storiche coeve. e tu che le disdegnavi pensando che fossero tutte uguali :blum:

 

Eh si.. Più che altro mi ci sono arenato.. Le emissioni di questo periodo sono alquanto difficili da studiare proprio per la scarsità di informazioni..  :mega_shok:

A questo punto due sono le tappe sicure del mio prossimo viaggio a Venezia (non universitarie visto che altrimenti anche domani sarei lì.. :blum: ) e sono l'ISMAR e l'Archivio Storico.. Chissà che salti fuori qualcosa di interessante!!  :good:

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