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Inviato

se è stata ribattuta dai Veneziani è Italiana. credevo fosse stata ribattuta dai Turchi.

mi sfugge qualcosa, se la moneta sottostante era già Veneziana perchè ribatterla ?


Supporter
Inviato

se è stata ribattuta dai Veneziani è Italiana. credevo fosse stata ribattuta dai Turchi.

mi sfugge qualcosa, se la moneta sottostante era già Veneziana perchè ribatterla ?

Ciao

 

Era una "moneta di necessità", Candia (Creta) era sotto assedio dei Turchi da anni (durò 22 anni) e benché non completamente isolata, la guarnigione veneziana potè essere rifornita per anni dalla Madre Patria.

 

Contatti saltuari e insicuri, come detto sopra, ma c'erano o c'erano stati per anni fino alla capitolazione.

 

Queste monete erano fatte comunque da un'Autorità veneziana in terra veneziana, lecitamente? Questo è il busillis.

 

luciano


Inviato

Ah ecco. Se l'autorità emittente la ribattitura è veneziana allora è da considerarsi "italiana"...


Inviato

Piccola ma si fa voler bene.... Toscana- Restaurazione del Granducato - Fiorino d'argento 917/1000 - gr 6,87 - zecca di Firenze

Il contorno è rigato - al D/  Testa nuda a destra: attorno Leopoldo II . A . D'A. Granduca di Toscana

sotto il collo G . N 

R/ Giglio fiorentino, in alto Qvattrini 100 e la data, nel basso Fiorino

 

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Inviato

Clemente XII, Lorenzo Corsini di Firenze, 1730-1740.  Mezza piastra a. V.
Ar gr. 14.60 CLEMENS XII PONT M AN V Stemma sormontato da triregno e chiavi decussate. Rv. FRVSTA VIGILAT QVI CVSTODIT entro cartella ornata chiusa in alto da maschera e in basso da armetta Casoni.

 

 Cfr. Salmi, 126, 1: Nisi Dominus custodierit civitatem, frustra vigilat qui custodi team (“Se il Signore non custodirà la città, invano vigila chi la custodisce”).

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Inviato

5 Lire 1848 XI Agosto "Scudo II° Tipo" (Venezia) Governo Provvisorio Venezia 1848-1849 -

Il contorno reca in incuso : una stella e la scritta "Dio Premierà la costanza"

al d/  Leone di S.Marco a sinistra poggiante su base su cui vi è la legenda " 11 Agosto MDCCCXLVIII "- attorno Indipendenza Italiana e nell'esergo - VENEZIA - A. Fabris a destra

R/ il valore in due righe entro corona di rami di quercia : attorno ALLEANZA dei POPOLI LIBERI e nel basso la data fra due stellette

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Inviato

eh però questa è un po' fuori tempo massimo ;) ma da bavetta!


Inviato

grazie per l'interessamento alla mia grimanuccia ;)

 

e grazie soprattutto come sempre a Luciano con cui mi piacerebbe scrivere qualcosa.. ci ho provato con le memorie di Ludovico Manin, poi con il bisante di cipro... si fa desiderare ;)

 

scherzi a parte, in effetti io stesso considero questo relitto a tutti gli effetti appartenente alla monetazione italiana.

 

Sono però davvero entusiasta della discussione, e che vinca il migliore! anzi, LA migliore!

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Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti..rinnovo i miei complimenti per le monete postate...le ho riviste tutte..mi era sfuggito il tari di Filippo V postato da @@Sanni, moneta molto rara. Con Filippo V, si chiude finalmente il periodo di dominio spagnolo, nelle forme del vicereame.Filippo V, pur nato principe di Francia, divenne re di Spagna a soli 17 anni, conia pochissimo e solo argento, un mezzo ducato, il tari ed il carlino. Nel 1707 l'esercito austriaco, comandato dal Conte Daun, occupa Capua, Gaeta ed Aversa, gli spagnoli tentano di ottenere l'appoggio dei napoletani senza riuscirvi, il viceré abbandona,quindi, Napoli che, invece, apre le porte agli austriaci...termina così il vicereame dopo 204 anni di potere, interrotto solo dalla rivoluzione di Masaniello, Genoino e del Duca Enrico di Lorena nel biennio 1647-48..insomma una moneta notevole. ..saluti Eliodoro

Modificato da eliodoro

Inviato

62 monete postate

11 fuori Concorso

73 monete totali postate

Non male ....due giorni per rivederle e votare in particolare le ultime arrivate poi domani sera il gong di chiusura e i risultati , vediamo magari se succede ancora qualcosa....

Visto che ha scritto @@eliodoro mi ricordo che parlammo sul fatto se il forum potesse rispondere a una iniziativa del genere, qualche dubbio c'era e credo sia stato ampiamente superato, direi che risposta migliore non ci poteva essere, e' stato un po' un riprendere in modo soft la vecchia tradizione, un test in una sezione, forse l'anno prossimo si potrà estendere e magari passare a qualcosa che va oltre il bello che indubbiamente quando c'è c'è , del tipo " raccontami una vostra storia numismatica dell'anno " ....e' chiaro che in questo caso ci sarebbe uno step in più....per il momento godiamoci questo meraviglioso album, in fondo era un po' l'uovo di Colombo, semplice, facile, fatica praticamente nulla e quindi solo positività.....


Inviato (modificato)

Ciao Mario, ricordo benissimo la discussione, entrambi pensavamo che si potesse fare qualcosa, purché non si risolvesse nell'eleggere la più bella, ma si andasse oltre, si narrasse una storia e si trasmettesse passione..le cose stanno andando per il meglio vedo...io punto sempre ad arrivare ultimo:D...certo la monetazione moderna, che non seguo, è eccezionale..sono state postate monete meravigliose e ricche di storia, dalle milanesi, alle toscane, le veneziane, ivi comprese quelle dei possedimenti cretesi, le sabaude, le genovesi, le straniere, le emiliane, poi ci sono quelle che conosco di più quelle napoletane e siciliane, di altissimo livello. ..infine le papali, meravigliose, una volta viste, ho pensato di non collezionare più. .irraggiungibili, io prendo ferraglia...si può dire che il vincitore sia il forum e dabbene che ha voluto quest'iniziativa...saluti Eliodoro

Modificato da eliodoro

Inviato (modificato)

E siamo a 74 monete postate, l'ultima di Fratelupo potrebbe essere il prototipo di una eventuale futura iniziativa " raccontami una storia numismatica...." , tante monete che hanno raggiunto lo status di popolare, quindi molto consenso per molte , ora siamo all'ultimo giro , domani in serata si chiude con le prime tre e la prima straniera..,.,

Vedo ancora una situazione incerta, quindi gli ultimi eventuali voti potrebbero decidere , poi la discussione rimarrà comunque aperta per eventuali commenti o perché no altri mi piace ma saranno ininfluenti sulle sorti del Concorso, a domani per gli auguri e i vincitori che poi diciamolo pure già da adesso siamo un po' tutti noi....con le nostre monete.....

Modificato da dabbene

Inviato (modificato)

Perfetto, adesso è giunta l'ora di giocarsi l'ultimo "jolly", di cui mi ero quasi dimenticato! :rofl:

Eccovi un esemplare di cui vado particolarmente fiero, un fiore all'occhiello della mia modesta collezione!

Trattasi di una Pubblica da 3 Tornesi del 1622 coniato nel secondo anno di regno di Filippo IV. La storia del regnante oramai tutti la conosciamo, caratterizzata da un penalizzante malgoverno seguendo le orme del padre, i quali lasciarono nelle mani di alcuni fidi delegati il governo di Napoli, che preferirono dominare direttamente dalla patria Spagna.

La particolarità di questo ottimo esemplare sta in due elementi, non solo quello affettivo, in quanto preziosissimo ed inaspettato dono paterno che viene tramandata da generazione in generazione da questo ramo della mia famiglia, ma soprattutto nelle sigle apposte su di essa: infatti vI troviamo MC, che stanno per Michele Cavo, e la P, che sta per Germano Pontecorvo. Ed è proprio questa P che rende l'esemplare un dignitoso RRR, in quanto è impressa in concomitanza con le iniziali del suo predecessore. Le cause sono sconosciute, ma sta di fatto che gli esemplari di questa tipologia con questa rara variante sono pochissimi.

C'è da fare un accenno anche sulla famosa zecca dell'Arsenale, che produsse anche questi esemplari per soddisfare il crescente bisogno monetario del Popolo insieme a quella di Napoli per 79 giorni, tramite la tecnica per fusione.

Anche questi esemplari sono molto rari, riconoscibili appunto per la particolare tecnica di coniazione.

 

Dritto 
PHILIPPVS • IIII. D. G. e la data, Busto radiato volto a sx, dietro sigla.

 

Verso

PV BLI / CA / • / COMMO / DITAS, In ghirlanda.

 

Contorno: liscio
Nominale: 1 Pubblica
Materiale: Cu
Diametro: 33 mm
Peso: 15,22 g

 

Bell'esemplare, modulo inusuale dal flan largo (BB+/qSPL).

R3.

 

Ci sentiremo domani per gli auguri! :good:

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Modificato da Alex0901
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Inviato

Questa moneta direi che di bello ha proprio poco. Non tanto per la battitura incerta, i rilievi consumati, il tondello di un argento svilito.

Ma per i pensieri e le pene che dovevano passare per la testa e il cuore dello zecchiere, espressione della paura che attanagliava una città intera. Una situazione che è riassunta, in una sola parola, sulla moneta: "Obses(sa)".

Mantova cinta d'assedio dall'esercito imperiale di Collalto, Aldringer e Galasso, prossima a capitolare e a vivere, per modo di dire, dopo il 18 luglio 1630, giornate tremende di saccheggio e morte. Per i cittadini, per i palazzi gonzagheschi, per la biblioteca e le raccolte d'arte, allora tra le più importanti d'Europa. Poi furono gli incendi appiccati dalla soldatesca e la peste a completare un quadro di assoluta desolazione.

Sulla moneta, il motto tradizionale nella monetazione mantovana, "Signore, tu mi hai messo alla prova e valutato" echeggia ancora oggi, a distanza di quasi quattro secoli, come rifiuto alla resa, nonostante tutto. 

La mia opinione soggettiva. Mantova Gonzaga-la viva rievocazione della pura fusione  con il passato.

Mi congratulo con Lei per una moneta forte. :hi:

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Inviato

Si potrebbe aprire una nuova sezione del forum: monete ossidionali o di necessità  :drinks:


Inviato

C'è però che scorre qui sopra nelle slides delle importanti una bella discussione su " Gli emblematici tondelli ossidionali " aperta da @@eracle62 che ne riporta veramente molti.....


Inviato

Visto che è stato postato uno scudo preunitario ne approfitto per postare il mio ultimo acquisto del 2015, acquistato a Verona per il mio compleanno, che cade proprio oggi!!  :blum:

 

Probabilmente è la moneta più rappresentativa del '48 veneziano, commemorativa del 22 Marzo, giorno in cui venne deposto il governo austriaco in Città e venne proclamata la municipalità provvisoria.

La moneta è opera di A. Fabris, importantissimo artista Udinese che impronterà i conii di tutte le monete, di molte banconote e di alcune medaglie (di Venezia) di quell'anno turbolento.

 

Riporto un passo del decreto..

 

 ”Nel dritto di questa moneta avvi la leggenda: Repubblica Veneta, 22 marzo 1848: ed in mezzo il Leone. Nel rovescio avvi la leggenda Unione Italiana, e dentro di una corona formata da due rami, uno d’alloro ed uno di quercia, è scritto lire 5. Al di sotto la lettera V. Nel contorno vi sono le parole Dio, Benedite l’Italia”.  

 

Questa moneta fu spesso appiccicagnolata e sfoggiata al bavero della giacca come simbolo di libertà e indipendenza (ne sa qualcosa Luciano :good: ) Purtroppo le monete/spilla sono praticamente introvabili..

 

Spazio alle foto, fatte da cani purtroppo ma ne farò di migliori.. gli hairlines che si vedono in realtà non ci sono.. Boh..  :pardon: 

 

 

 

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Inviato

Scudo della Croce da 140 Soldi Francesco Erizzo (1631-1646) 

 

 

 

 

Secondo dei quattro figli maschi di Benedetto e Marina Contarini, apparteneva alla famiglia degli Erizzo, casata di origine istriana ascritta al patriziato sin dalla serrata del Maggior Consiglio. La famiglia viveva da tempo nella parrocchia di San Martino e non era particolarmente ricca né, nonostante l'antica nobiltà, prestigiosa; solo con Francesco riuscì a raggiungere le massime cariche della Repubblica.

Non si sposò, lasciando al fratello Nicolò il compito di continuare la discendenza. Ebbe tuttavia una figlia naturale, che fu suora a Santo Spirito con il nome di Maria Benedetta.

Si formò all'Università di Padova frequentando corsi di filosofia e retorica (ma non raggiunse mai il dottorato), potendo così potenziare le sue già notevoli dote di oratore. Iniziò la carriera politica nell'aprile del 1590 quando fu, per un semestre, savio agli Ordini.

Era questo un periodo di forti attriti politici, con gli scontri tra il partito dei "giovani" e quello filoclericale e filospagnolo. L'Erizzo, però, mantenne saggiamente una posizione moderata, equidistante tra le fazioni. Questo gli permise di essere riconfermato nel saviato per altri due semestri tra 1592 e il 1594. L'11 marzo 1595 veniva eletto, con Cristoforo Valier, sindaco in Dalmazia, con il compito di controllare i rettori della zona. La relazione che presentarono al Senato nel 1596 descrive una situazione disastrosa in termini economici.

Dopo due anni di inattività, ritorna nella scena pubblica il 25 maggio 1599 quando venne inviato a Salò in qualità di provveditore e capitano della Riviera Bresciana, incarico che concluse il 24 novembre 1600. Fu poi savio di Terraferma (sue semestri del 1601 e 1605) e, durante gli anni dell'interdetto, accettò prudentemente l'elezione a luogotenente della Patria del Friuli (1605-1607). Tornò poi a Venezia dove ricoprì ancora il saviato di Terraferma per un trimestre. Durante la guerra di Gradisca (1615) fu provveditore di Palmanova[1] 

La grande considerazione cui godeva presso l'opinione pubblica lo condusse ad esser eletto doge il 10 aprile 1631 al primo scrutinio, con ben 40 voti su 41. Ricevette la notizia mentre si trovava a Vicenza dove seguiva la costruzione di nuove fortificazioni.

Svolse il ducato in un periodo piuttosto tranquillo[2]. Negli anni Trenta si sviluppò il gioco d’azzardo (ed i famosi ridotti, cioè case da gioco), mentre i teatri ebbero nuova fortuna. La spensieratezza di quel periodo non venne turbata neppure dalla breve guerra contro lo Stato Pontificio che rivendicava il piccolo ducato di Castro, compreso nei territori di Parma: nel 1644 fu raggiunta una pace favorevole per Venezia (Castro rimase a Parma) la quale riabilitò un po' il nome della Repubblica che, in campo internazionale, iniziava ad offuscarsi.

Questo periodo si interruppe nel 1645 con l'inizio della lunga guerra di Candia. Il 7 dicembre, probabilmente con l'intento di risollevare gli animi, il Senato offrì al doge il comando delle operazioni militari. L'Erizzo accettò di buon grado, ma il suo fisico di uomo anziano (aveva 78 anni) non resse all'ansia e all'impegno: morì infatti poco dopo, il 3 gennaio 1646. Viene sepolto nella chiesa di San Martino di Castello vicino al suo luogo di nascita.

Per sua stessa volontà nella Basilica di San Marco a pochi passi dalla Pala d'oro nel pavimento sotto una piastrella che reca il simbolo della famiglia Erizzo sormontata dal Corno Ducale riposa il Cuore dello stesso Doge.

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Inviato

@@dabbene

ultima arrivata in ordine di tempo, ultima moneta del 2015  :D

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@@dabbene

ultima arrivata in ordine di tempo, ultima moneta del 2015  :D

Perché questa croce consiste di foglie di cardo?

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Inviato

Game over...chiusura per postare e per dare mi piace, i risultati fra poco sulla situazione a questo messaggio....


Inviato

Bene, i risultati finali sono :

 

1° ) @@Brios con 22 mi piace a cui andranno 5 mi piace di premio

2° ) @@fofo con 20 mi piace, premio 3 mi piace

3°) @@magellano83 con 18 mi piace, premio 1 mi piace

 

1°) per monete straniere @@Fratelupo con 5 mi piace, premio 3 mi piace

 

La discussione comunque non termina qui, termina ai fini del Concorso, però si possono commentare sia il Concorso, sia le monete che mettere ancora mi piace, ma il risultato è questo....

Nei prossimi giorni provvederò a mettere i mi piace ai vincitori, è ovviamente tutto estremamente simbolico, vincono i collezionisti, i divulgatori,

vince anche Lamoneta che è il mezzo per fare tutto questo, credo ora possiamo dirlo che meglio non poteva andare, i miei complimenti a tutti e ora anche i migliori auguri di buon anno !

Mario

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