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IGNORED

All'asta il Premio Nobel di Salvatore Quasimodo


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Inviato

Con 100.000 pippi più commissioni, Matteo più che fortunato, ha aperto i cordoni della borsa!

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Secondo me il figlio sbaglia perché mostra di essere incapace di comprendere che suo padre si sia innamorato di un'altra donna.

L'amore è eterno, certamente, ma è eterno solamente fin tanto che dura....


Inviato (modificato)

Battuta alla casa d'aste Bolaffi di Torino, la medaglia è stata comprata da un collezionista di Firenze che ha ammesso: "Sono stato fortunato" 

 

http://www.tgcom24.mediaset.it/cultura/all-asta-il-premio-nobel-di-salvatore-quasimodo-venduto-per-100mila-euro_2147127-201502a.shtml

 

Che tristezza...come quando vedo in vendita medaglie d'oro al valor militare. Speriamo che chi ha acquistato non faccia andare perduto questo simbolo

Modificato da elledi
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Se anche avessi 100.000 euro da buttare, credo che non comprerei mai una cosa del genere, è troppo, come dire, "personale"...il Nobel non l'ho mica vinto io (non ancora :rolleyes:)

 

petronius

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Inviato (modificato)

Pensate che ne valeva anche più del doppio, adesso mi chiedo, perchè è stata fatta questa restrizione? Il figlio, viste le gravi condizioni economiche, ha dovuto cedere la medaglia alla metà del suo valore. 

Modificato da nando12
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@@nando12, non sai se l'acquirente era in sala ?


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Mamma mia Emiliano... Hai un mi piace grande quanto metà della nazione!

Ora però scappa... :)

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Mai perdere la propria identità, le radici, la storia, e qui c'è qualcosa di più di tutto questo, pensa che bello se il figlio avesse fatto un giorno un piccolo Museo Quasimodo....certo potevano farlo anche le Istituzioni....


Inviato

io sono felice che un collezionista italiano sia entrato in possesso di questa medaglia, che resta cmq un simbolo, un premio. Forse, vista la scarsità di risorse che hanno le istituzione preferirei che 100.000 € vengano spesi magari per sistemare la polis di Pompei (di cui da tempo non sia hanno notizie .. spero vada tutto bene..., vero patrimonio nazionale) o magari qualche impolverato libro antico dimenticato in qualche scaffale di cantina museale o perché no, un bel restauro a monete che soffrono in qualche monetiere "dimenticato"..ecc

 

potrei riassumere quello che penso con un equazione:

 

medaglia : dito = opere : luna

 

Nel senso.....

 

Non voglio sminuire l'importanza di questa medaglia, ma non dimentichiamoci del perché è stata assegnata...le sue Opere...

 

skuby

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Inviato (modificato)

Mai perdere la propria identità, le radici, la storia, e qui c'è qualcosa di più di tutto questo, pensa che bello se il figlio avesse fatto un giorno un piccolo Museo Quasimodo....certo potevano farlo anche le Istituzioni....

 

...Veramente! Visto anche come decanta l'orologio che compare anche in un componimento.:!...

Ed è solo un orologio: chissà quanti altri oggetti avrà in casa!...

 

(...Però non sapevo che fosse andato a Stoccolma con l'amante, anzichè con moglie e figlio....)...

http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/12/01/news/la_soprintendenza_notifica_la_medaglia_del_nobel_di_quasimodo_non_si_potra_vendere_all_estero-128576503/

Modificato da Georg

Inviato

Eh già... difendiamo il nostro patrimonio culturale! Blocchiamo la vendita agli stranieri, perchè la medaglia deve rimanere su suolo italiano, poichè di interesse culturale! Tanto poi se qualche straniero è interessato a qualche nostro reperto, basta che vada in qualunque nostro museo di notte, dopo orario di chiusura ;)


Inviato

@@Georg

queste sono cose bruttissime, lui le ha incominciate a viverle già a 11 anni, quella di Stoccolma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, altrimenti cosa potava fare? per vivere adesso bisogna che trovi tutti i difetti del padre. Come detto sopra adesso dovevano essere le istituzioni a prendere una presa di posizione.

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@@nando12

Le istituzioni ficcano il naso negli affari privati dei sudditi.

Il fatto che l'erede abbia deciso di vendere la medaglia può piacere o non piacere. Ognuno può pensarla come gli pare.

La sovrintendenza ha notificato. Ergo: la medaglia non è esportabile.

Il venditore e la casa d'aste ci hanno rimesso un bel pò di soldi.

Se lo stato se la fosse comprata, magari trattandola privatamente, e poi l'avesse messa in un museo nessuno avrebbe avuto nulla da dire.

Non è un oggetto frutto di scavi illegali. E' una medaglia d'oro ricevuta in premio da un cittadino. E' sua ! non è dello stato che se la vuole se la deve comprare.

Inviato

@@nando12

Le istituzioni ficcano il naso negli affari privati dei sudditi.

Il fatto che l'erede abbia deciso di vendere la medaglia può piacere o non piacere. Ognuno può pensarla come gli pare.

La sovrintendenza ha notificato. Ergo: la medaglia non è esportabile.

Il venditore e la casa d'aste ci hanno rimesso un bel pò di soldi.

Se lo stato se la fosse comprata, magari trattandola privatamente, e poi l'avesse messa in un museo nessuno avrebbe avuto nulla da dire.

Non è un oggetto frutto di scavi illegali. E' una medaglia d'oro ricevuta in premio da un cittadino. E' sua ! non è dello stato che se la vuole se la deve comprare.

 

L'illusione della proprietà privata però lasciagliela Rorey.

Non risvegliarli dal sonno, non gli fai certo un piacere.

Tanto più che ti tiri contro quasi tutti quelli che di questi furti a mano armata ci campano indirettamente...

 

Posto quello che ho detto a Matteo pubblicamente in altri lidi, che esprime bene il mio, e quello di altri, modo di vedere la questione. Mi scuso anticipatamente con coloro che non saranno d'accordo e che in qualche modo vedono urtata la loro sensibilità:

 

"Se di tanto in tanto la esporrai in qualche convegno, oltre a mostrarla ai tuoi gentili ospiti come sono stracerto che farai, darai una bella lezione di vita, di amore e civiltà a quei rozzi, miseri ed invidiosi nessuno quali i nostri mantenuti burocrati."

 

E state attenti alle sedie da giardino, mi raccomando... Visto mai fossero dei cimeli di importanza storica.

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Ciao.
 
"Secondo me il figlio sbaglia perché mostra di essere incapace di comprendere che suo padre si sia innamorato di un'altra donna.
L'amore è eterno, certamente, ma è eterno solamente fin tanto che dura
...."
 
Dal tenore dell'intervista rilasciata dal figlio e riportata da tgcom24, la questioni "tradimenti paterni" pare che non c'entri un bel nulla.......nell'intervista si parla chiaramente di necessità economiche dell'erede 76enne.....altro che incapacità di comprendere le scappatelle del padre.....si parla di necessità di vendere per tirare avanti "la carretta"....
 
"Pensate che ne valeva anche più del doppio, adesso mi chiedo, perchè è stata fatta questa restrizione? Il figlio, viste le gravi condizioni economiche, ha dovuto cedere la medaglia alla metà del suo valore."

 

Intanto è tutto da vedere che la medaglia valesse più del doppio dell'attuale aggiudicazione.

 

La "restrizione" mi sembra ovvia, se si considera che lo Stato italiano può apporre la dichiarazione di culturalità su un bene che rivesta un particolare significato storico, culturale ecc. per la Nazione.

 

E' chiaro che se l'erede mette in asta pubblica la suddetta medaglia, il minimo che c'è da aspettarsi è che lo Stato italiano la "vincoli".....

 

Non mi pare poi che il figlio sia stato obbligato da qualcuno a cedere la medaglia alla metà del suo valore. Chi lo dice quale sia l'effettivo valore di mercato di quella medaglia? Al momento il suo valore è quello pagato dall'aggiudicatario.

 

Ipotizzare valori maggiori significa, in questo momento, fare delle speculazioni astratte abbastanza prive di senso o valide solo in "chiave promozionale", per future (e per me molto probabili...) rivendite della medaglia a breve termine. 

 

Vabbè che "business is business"......

 

M.


Inviato

Ciao.

 

"Pensate che ne valeva anche più del doppio, adesso mi chiedo, perchè è stata fatta questa restrizione? Il figlio, viste le gravi condizioni economiche, ha dovuto cedere la medaglia alla metà del suo valore."

 

Intanto è tutto da vedere che la medaglia valesse più del doppio dell'attuale aggiudicazione.

 

La "restrizione" mi sembra ovvia, se si considera che lo Stato italiano può apporre la dichiarazione di culturalità su un bene che rivesta un particolare significato storico, culturale ecc. per la Nazione.

 

E' chiaro che se l'erede mette in asta pubblica la suddetta medaglia, il minimo che c'è da aspettarsi è che lo Stato italiano la "vincoli".....

 

Non mi pare poi che il figlio sia stato obbligato da qualcuno a cedere la medaglia alla metà del suo valore. Chi lo dice quale sia l'effettivo valore di mercato di quella medaglia? Al momento il suo valore è quello pagato dall'aggiudicatario.

 

Ipotizzare valori maggiori significa, in questo momento, fare delle speculazioni astratte abbastanza prive di senso o valide solo in "chiave promozionale", per future (e per me molto probabili...) rivendite della medaglia a breve termine. 

 

Vabbè che "business is business"......

 

M.

 

1) Intanto é stato posto un GROSSO limite alla vendibilità dell'oggetto, ed é cosa CERTA. Le speculazioni le fa chi non ammette il peso di questa "quisquiglia" in una trattativa di questo tipo.

2) Che ci si possa aspettare che lo Stato Italiano ponga veti in casi come questi é cosa che concordo, ma non per questo trovo che sia cosa giusta ed ONESTA.

3) Al momento il valore della medaglia é condizionato dai vincoli, per me assurdi, posti da qualche impiegato statale il quale dovrà a mio avviso presto spiegare secondo quali principi (se non quello del mangiare e godere a sbafo degli altri) ha messo in essere tali limitazioni, a che pro, e a pro di chi. Il contro é evidente anche ad un cieco.

4) Va beh che Libertà é libertà e stato italiano é Stato Italiano...

5) Non a caso tu sei un avvocato, caro Michele, e di burocrazia ci campi più che subirla.

 

( ;) Un saluto amichevole )

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Inviato (modificato)

"Non è un oggetto frutto di scavi illegali. E' una medaglia d'oro ricevuta in premio da un cittadino. E' sua ! non è dello stato che se la vuole se la deve comprare."
 
Ma infatti lo Stato non gliel'ha mica espropriata la medaglia.....tanto che i 100.000,00 euro, dedotte le commissioni, se li prende l'erede...mica lo Stato.
 
Il vincolo principale posto dallo Stato è quello dell'inesportabilità, che, da un punto di vista culturale risponde ad una comprensibile motivazione, che è quella connessa all'interesse dello Stato a mantenere nel proprio interno le più importanti testimonianze della storia nazionale (e la medaglia assegnata ad un premio Nobel italiano mi pare che ci rientri in pieno in questo interesse....).
 
Che poi lo Stato debba concorrere all'asta pubblica, al pari di qualunque altro potenziale acquirente, potrebbe essere anche corretto sul piano della leale concorrenza, non dimenticando però che se lo Stato (fondi permettendo) partecipasse "alla pari", si potrebbero verificare in casi come questi delle spiacevoli situazioni  (stavo per scrivere "manfrine"... ma poi ho scritto "spiacevoli situazioni"...), in base alle quali, sapendo che lo Stato deve comunque aggiudicarsi l'unicum per tenerlo in casa, qualcuno potrebbe "inconsapevolmente" far salire il prezzo a suon di rilanci, causando in tal modo un evidente danno all'erario.
 
Sulla considerazione collaterale e - consentitemelo - un tantino polemica, che:
 
"difendiamo il nostro patrimonio culturale! Blocchiamo la vendita agli stranieri, perchè la medaglia deve rimanere su suolo italiano, poichè di interesse culturale! Tanto poi se qualche straniero è interessato a qualche nostro reperto, basta che vada in qualunque nostro museo di notte, dopo orario di chiusura ;)

 

la realtà ci presenta purtroppo anche casi come quelli dei furti nei Musei, ma non possiamo dire che sia la norma e, del resto, la musealizzazione nazionale di reperti di alto valore storico-culturale, appartenenti alla nostra identità, è uno dei compiti dello Stato.

 

Non è che perché si verificano saltuariamente dei furti nei Musei dobbiamo concludere che non ha senso musealizzare tali importanti (e, anzi...in qualche caso, uniche) testimonianze.

 

Sarebbe come dire che poiché le macchine talvolta viaggiano ad una velocità maggiore di quella consentita, provocando incidenti stradali, se ne dovrebbe vietare tout court la circolazione.  

 

M.

Modificato da bizerba62
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Inviato

@@petronius arbiter concordo con te!

Anch'io non li avrei spesi per un riconoscimento così personale

Mi associo comunque alla speranza di tutti che non vada perduto un pezzettino di storia italiana!!!!!!


Inviato

Ciao Pino.
 
"1) Intanto é stato posto un GROSSO limite alla vendibilità dell'oggetto, ed é cosa CERTA. Le speculazioni le fa chi non ammette il peso di questa "quisquiglia" in una trattativa di questo tipo."

 

Non ho detto che il vincolo non rappresenti un limite alla vendita della moneta....ho solo scritto che il valori ipotizzati da Qualcuno (il doppio o il triplo di quanto realizzato in asta Bolaffi) sono, allo stato, una pura congettura, buona certamente in termini promozionali per future rivendite dell'oggetto, ma - visto che parliamo di un unicum - assolutamente opinabili.
 
2) Che ci si possa aspettare che lo Stato Italiano ponga veti in casi come questi é cosa che concordo, ma non per questo trovo che sia cosa giusta ed ONESTA.

 

E' certamente una cosa giusta e ONESTA se ragioniamo sulla base delle leggi vigenti....se invece ipotizziamo che non siano giuste e ONESTE le leggi vigenti, allora è un altro discorso.

 

Mi chiedo però (e Ti chiedo) se abbia senso trattare questo argomento della medaglia, partendo dalla più ampia considerazione filosofica che le leggi attuali in materia siano ingiuste e disoneste.... 

3) Al momento il valore della medaglia é condizionato dai vincoli, per me assurdi, posti da qualche impiegato statale il quale dovrà a mio avviso presto spiegare secondo quali principi (se non quello del mangiare e godere a sbafo degli altri) ha messo in essere tali limitazioni, a che pro, e a pro di chi. Il contro é evidente anche ad un cieco.

 

Non so. La medaglia assegnata ad un italiano, a cui venne conferito il premio Nobel, come la vogliamo considerare?

 

E' una testimonianza di rilevante importanza storico-culturale per la Nazione o è considerabile poco più che alla stregua di un gadget?

 

Su questo io ho la mia idea, ma capisco che possano esserci pareri diversi. 

 

E sono pronto a confrontarmi serenamente con chi crede che la medaglia di Quasimodo non meritasse la dichiarazione di culturalità.

4) Va beh che Libertà é libertà e stato italiano é Stato Italiano...

 

??? :clapping:

5) Non a caso tu sei un avvocato, caro Michele, e di burocrazia ci campi più che subirla.

 

A parte che la burocrazia la subisco più che camparci (ah... eccome se la subisco!!.. :crazy:.) ma in questo caso  non parlerei di burocrazia quanto piuttosto di applicazione di leggi che esistono.

 

Se poi consideri sbagliate le leggi esistenti, allora torniamo all'ultima parte della mia risposta al punto 2).

 

Ricambio il saluto amichevole... :hi:

 

M.


Inviato

"Pollice verso invece per le nostre istituzioni che invece di notificare a danno dei privati dovrebbero imparare a tirare fuori i soldi ed esercitare una prelazione."

 

E chi lo sa? Magari la prelazione sarà esercitata.....il Ministero ha 60 giorni per esercitarla, dal momento in cui gli verrà comunicata la vendita. 

 

M.


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