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Claudio , lo storico


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L' Imperatore Claudio tanto moralmente disprezzato e maltrattato dai suoi influenti parenti a causa delle sue problematiche fisiche e pare anche mentali , quando divenne Imperatore alla morte di Caligola fu considerato dai contemporanei ed anche dai postumi un ottimo successore di Augusto , secondo per qualita’ solo a lui , nell’ ambito della famiglia Giulia Claudia . Come riporta Svetonio nella sua vita , Claudio in gioventu’ fu tenuto in disparte dagli impegni politici a causa della sua presunta quasi infermita’ mentale e fisica professata dai suoi stessi parenti : dallo stesso Augusto , anche se , si disse , sorpreso dalle capacità oratorie del nipote , ma comunque non gli diede nessun incarico pubblico né lo inserì tra gli eredi principali nel proprio testamento , lasciandogli appena 800.000 sesterzi alla propria morte ; dalla madre Antonia che addirittura lo definiva : “mostro in forma umana , non completato , ma solo abbozzato dalla natura” oppure quando , per definire qualcuno , soleva dire : “piu’ sciocco di mio figlio Claudio” ; dalla nonna Augusta ; dalla sorella Claudia Livilla la quale deplorava pubblicamente la possibilità che divenisse imperatore come cosa indegna e ingiusta per il popolo romano ed infine da Tiberio che lo tenne lontano dal potere . La sua famiglia non perdeva occasione per dimostrare di non averne grande stima di lui , mentre il popolo romano al contrario , pare lo tenesse in una qualche considerazione , infatti alla morte di Augusto l' Ordine Equestre lo elesse come proprio patrono e il Senato romano propose di ricostruire a spese pubbliche la sua casa distrutta da un incendio , inoltre di permettergli di partecipare alle sedute del Senato , tutte proposte che Tiberio respinse . Ritiratosi , fino all’ Impero , quasi a vita privata , si dedico alla sua passione per la storia in generale e in particolare della civiltà etrusca , fu un loro appassionato studioso , forse incoraggiato in questo dalla moglie di origine etrusca Plauzia Urgulanilla ; compose infatti un' opera monumentale sugli Etruschi scritta in greco e suddivisa in venti libri dal titolo Τυρρηνικά , Tyrrhenikà , nei quali , tra le altre cose , identificava il sesto re di Roma , Servio Tullio , con il re etrusco Macstrna , latinizzato Mastarna , personaggio rappresentato nella famosa Tomba di Vulci , fu anche studioso della lingua etrusca ritenuta fin da allora , oscura . Purtroppo questa monumentale opera di Claudio sugli Etruschi risulta perduta in epoca medievale , chissa’ se un giorno verra’ ritrovata . Scrisse inoltre una storia su Cartagine , una difesa di Cicerone , alcuni trattati sul gioco dei dadi e sull' alfabeto latino ed etrusco , purtroppo tutti testi andati perduti .
 

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aggiungiamo anche,che rispetto a molti altri imperatori,claudio preferiva esclusivamente rapporti sessuali con donne.

Modificato da massi75rn

Inviato (modificato)

aggiungiamo anche,che rispetto a molti altri imperatori,claudio preferiva esclusivamente rapporti sessuali con donne.

 

Ciao @@massi75rn , anche se questo argomento non rientra nel tema del post , ma visto che l' hai sollevato , vediamo di concluderlo per bene , ma brevemente .

In gioventu' Claudio ebbe in sequenza due fidanzate Emilia Lepida pronipote di Augusto e Livia Medullina Camilla , ripudio' la prima , mentre la seconda mori' di malattia ; sposo' quindi Plauzia Urgalanilla e in seguito Elia Petina , ma divorzio' da entrambe e sposo' Valeria Messalina .

Dopo aver divorziato anche da Messalina , dichiaro' che sarebbe rimasto celibe , ma fu tentato di risposarsi di nuovo con Elia Petina , oppure con Lollia Paolina che era stata moglie di Gaio Cesare , infine si sposo' con la nipote Agrippina , sebbene l' unione con congiunti fosse vietata dalla legge romana . Ebbe figli da tre mogli diverse : da Urgalanilla : Druso e Claudia , da Petina : Antonia , da Messalina : Ottavia e Britannico .  

 

Modificato da Legio II Italica
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Da Svetonio , nella Vita di Tiberio , sappiamo che la Gens Claudia , a cui Tiberio apparteneva , era originaria della citta' di Regillo in Sabinia , trasferitasi a Roma forse al tempo di Tito Tazio e Romolo , oppure al tempo della cacciata dei Re , assumendo il patriziato .

Claudio quando scrisse i suoi ben venti libri sugli Etruschi , forse non lo fece solo per caso o per sola passione storica , ma probabilmente sapendone piu' del postumo Svetonio circa le origini della sua famiglia , probabilmente venne a conoscenza che un ramo della Gens dei Claudii era originaria anche di Ceri - Cerveteri , come risulta da una recente scoperta archeologica .

Nella Necropoli della Banditaccia a Cerveetri è stata scoperta un'importante tomba a camera del IV sec. a. C. appartenente alla Gens etrusca dei Clavtie , un ramo ceretano dei Claudii , che nella città etrusca appaiono imparentati con l' aristocratica famiglia degli Ursus , la tomba è del tipo a loculi separati da pilastri intagliati nel tufo , con pesante pilastro centrale che reca l' iscrizione , dietro il quale è situata una profonda fossetta quadrangolare per le offerte funebri .

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