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Inviato

Salve a tutti,

questa è stata venduta anche se ridotta in uno stato pietoso a più di 500 euroni

 

http://www.ebay.de/itm/291610599867

 

Mi sono incuriosito ma online si trova pochino, se non il Crapanzano che la quota R5 e non si sbilancia in una valutazione in nessuna conservazione.

Che mi dite voi esperti ?
 


Inviato

Online si trova anche questa, conservazione eccellente per la tipologia, e rarità R4, nonostante di questa siano stati emessi 14.000 esemplari e del biglietto da 50 lire 19.600, ma a quanto pare questa si trova più facilmente

 

http://www.ebay.it/itm/R4-Banca-Generale-di-Roma-Biglietto-agrario-da-30-Lire-qSPL-con-Certificato-/371483390182?hash=item567e22b0e6

 

Quanto al prezzo, Crapanzano quota il BB 1500 euro (800 in MB), nessuna indicazione per conservazioni superiori...se vuoi farci un pensierino :rolleyes:

 

Se invece vuoi qualche informazione in più sulla storia della Banca Generale di Roma, stasera non riesco, ma domani ti dico tutto ;)

 

petronius :)


Inviato

 

 

Se invece vuoi qualche informazione in più sulla storia della Banca Generale di Roma, stasera non riesco, ma domani ti dico tutto ;)

 

 

Si grazie petronius, la mia era più una curiosità di tipo storico. Non ho intenzione di passare agli stati italiani - specialmente questi pezzi rari - prima di aver migliorato sensibilmente Regno e Repubblica  :pleasantry:

Mi raccomando fai con calma. Questi biglietti agrari sono in giro da tanti anni, un giorno in più o in meno non mi cambia nulla  :good:

Grazie tante in anticipo

Stefano


Inviato

Eccomi :D

 

La Banca Generale di Roma, fu fondata a Milano (ma con sede a Roma) il 19 luglio 1871 e autorizzata a operare con R.D. 17 settembre 1871.

Il capitale sociale era di 30 milioni di lire, alquanto cospicuo per l'epoca, e fidando in questa solidità finanziaria la Banca, nel 1873, entrò nel progetto per la costruzione della linea ferroviaria del Gottardo, costituendo, insieme alla Basler Bankverein e al Credit Suisse, la Banca della Svizzera Italiana. Si trattava di un investimento a lungo termine, i cui costi finirono però per lievitare ben oltre i preventivi (ma va...anche allora? :rolleyes:) e nel giro di pochi anni la Banca Generale vendette la sua partecipazione, con qualche perdita.

 

Qualche anno dopo, ancora un investimento sbagliato, il finanziamento della Società Ferriere Italiane per l'acquisto della Società per l'Industria del Ferro, ormai in liquidazione. Questi fatti indussero alcuni azionisti a ritirare il proprio capitale, ma poiché non si trovavano compratori per i loro pacchetti azionari, la Banca, nel dicembre 1878, ridusse il capitale sociale a 25 milioni, mediante l'annullamento di 100.000 azioni da 500 lire l'una.

 

Nel 1880, la Banca Generale di Roma decise di diversificare la propria attività, creando un fondo di 750.000 lire per l'esercizio del credito agrario, che gli fu autorizzato con RD del gennaio 1880, e che prevedeva anche la possibilità di emettere buoni agrari.

Stavolta le cose sembravano andare per il meglio, tanto che nel luglio 1881 fu proposto di raddoppiare il capitale sociale, portandolo  a 50 milioni. Tale aumento fu approvato nell'aprile 1882, e a seguito di ciò la Banca venne autorizzata a estendere il credito agrario anche ad altre province oltre quella di Roma.

 

Ma il successo ottenuto nel credito agrario, aumentò l'appetito degli azionisti, che a metà degli anni '80 si avventurarono nel mercato dell'edilizia, finendo invischiati nella grave crisi immobiliare che colpì Roma per il fallimento delle società coinvolte nelle speculazioni per la costruzione della nuova Roma umbertina.

Nel decennio successivo, i problemi di liquidità divennero sempre più gravi, fino a quando, il 15 dicembre 1894, l'assemblea degli azionisti decise di porre la Banca in liquidazione.

 

Per quanto riguarda i Buoni Agrari, la Banca, tra il giugno 1880 e il luglio 1887, aveva messo in circolazione 14.000 biglietti da 30 lire e 19.600 da 50 lire, per un controvalore totale di 1.400.000 lire.

Un'ispezione nel 1888 accertò l'esistenza in una cassaforte di 16.000 buoni da 30 e 400 da 50 lire, non emessi, dotati di matrice e senza numeri di serie.

E' probabilmente da questi che provengono i buoni delle due inserzioni ebay segnalate sopra, entrambi non numerati, quello da 50 lire ancora con matrice e che certo ha avuto le sue vicissitudini, sebbene non dovrebbe aver mai circolato.

 

La maggior parte dei pochissimi che compaiono sul mercato sono come quelli, ciò significa che i buoni numerati e regolarmente emessi, sono ancora più rari di quanto dicano i cataloghi.

 

ciao

petronius :)

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Inviato

WOW - Grazie tante petronius. Completo e esaustivo come sempre.


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