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Per gli amanti di Venezia e non solo


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Ora quello che ritengo un coniatore a lavoro, scolpito nel capitello rappresentante i mestieri, in origine nel porticato di Palazzo Ducale e ora presente nel Museo dell'opera di Palazzo Ducale, infatti il capitello esterno è una riproduzione di questo che è l'originale conservato al museo.

 

Come descrizione nella locandina, viene riportato come orefice, ora in quel momento storico gli orefici erano anche incisori di monete e medaglie per le Zecche, quindi questo potrebbe essere considerato a tutti gli effetti uno Zecchiere, che ne pensate voi di questa immagine?

 

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Si pienamente ragione @@oldgold, Palazzo Ducale ha quel fascino e quella maestosità che sicuramente il Correr non puo trasmettere, la sala del Maggior Consiglio è una cosa che fa rimanere senza fiato, quella dello scrutinio da appresso con la battagia di lepanto è ugualmente bellissima, tutte le stanze istituzionali, l'armeria le galere nuove passando per il ponte dei sospiri, ecc. ecc.

 

Insomma ci vorrebbero ore per descrivere tutto e migliaia di post, comunque ancora grazie per aver aver aperto la discussione ed avermi fatto ricordare la splendida Venezia.

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Inizio con il Bilancere presente a Palazzo Ducale.

Vi assicuro che la foto comunque non rende l'idea di come sia bello dal vivo.

 

attachicon.gifSAM_4461.JPG

 

Ciao! Bravo!! Così mi piace!!  :good:

Se ti capita di andare alla Marciana (proprio la biblioteca intendo.. All'interno dell'edificio della zecca.. Nella sala dell'addetto alle tessere, davanti alla scrivania c'è il fratello più grande di quello. Puoi vedere le foto nella mia discussione relativa al 1848 a Venezia :good: ) http://www.lamoneta.it/topic/141948-1848-venezia/page-2

Una delle meraviglie esposte nelle varie teche presenti al Museo Correr, vi garantisco che sono tante e bellissime.

 

attachicon.gifSAM_2280.JPG

 

Adesso inizio anche io con le monete!! Però dovete avere pazienza perchè per sistemare le foto ci vuole un sacco di tempo!  :mega_shok:

 

Ora quello che ritengo un coniatore a lavoro, scolpito nel capitello rappresentante i mestieri, in origine nel porticato di Palazzo Ducale e ora presente nel Museo dell'opera di Palazzo Ducale, infatti il capitello esterno è una riproduzione di questo che è l'originale conservato al museo.

 

Come descrizione nella locandina, viene riportato come orefice, ora in quel momento storico gli orefici erano anche incisori di monete e medaglie per le Zecche, quindi questo potrebbe essere considerato a tutti gli effetti uno Zecchiere, che ne pensate voi di questa immagine?

 

attachicon.gifSAM_4041.JPG

 

A me sembra proprio raffigurato nell'atto di batter moneta.. Mai visto un'orafo utilizzare un martello del genere. E ne ho più di uno in famiglia..  :pleasantry:

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La prossima visita non mancherò di entrare alla Biblioteca Marciana per vedere anche laltro esemplare di bilancere, per le monete sicuramente ti do ragione ci vuole molto tempo perchè le foto vanno tutte ritoccate, il mio era solo un esempio di che tesori si trovano al Correr.

 

Se non erro sempre nella stanza dove vi sono le monete al Correr, per conservare le monete coniate in zecca........

Modificato da 4mori
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Una delle bacheche riservate alle oselle.

Almeno è tutto ordinato..  :good:

L'illuminazione fa un pò pena ma è meglio di quella delle teche del Palazzo Ducale (assente..)!

Questa in foto è l'unica con la luce spenta.. Forse perchè sotto la finestra.. Però vi assicuro che è stata una impresa fare le foto con la luce prodotta da quelle barre led.

post-38735-0-84510300-1446849284_thumb.j

Modificato da oldgold
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vabbè dai VecchioOro, non puoi pretendere tutto!!! :)

 

Sai cosa.. Ho notato che era la sala del museo con meno persone.. Probabilmente ci hanno investito poco..  Le teche sono belle eh.. Il materiale è ben catalogato e diviso.. Ma si può perfezionare qualcosa..  :good:

 

P.s. Io i bisanti per Cipro li ho cercati mezzora.. E siccome non li ho trovati li ho fatti cercare dalla mia ragazza (dopo averle ovviamente dato in mano il telefono con la foto); risultato.. Niente. Quindi o siamo orbi noi o non c'erano.. Anche perchè le altre le ho trovate tutte e subito.  :unknw:  Mi dispiace tanto non avere le foto che mi avevi chiesto!!  :sorry:  :cray:

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beh grazie mille comunque, confermi quanto già avevo immaginato l'ultima volta che ci andai: saranno in un qualche cassetto segreto in un magazzino come spesso succede. Penso che siano tra i pezzi che si possono vedere solo dietro richiesta scritta e ufficiale ;) forse solo per problemi di spazio, in effetti la saletta al Correr per le monete è piccola per contenerle tutte

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beh grazie mille comunque, confermi quanto già avevo immaginato l'ultima volta che ci andai: saranno in un qualche cassetto segreto in un magazzino come spesso succede. Penso che siano tra i pezzi che si possono vedere solo dietro richiesta scritta e ufficiale ;) forse solo per problemi di spazio, in effetti la saletta al Correr per le monete è piccola per contenerle tutte

 

Di niente! Peccato però!

Comunque questa "gita" mi è servita un sacco! Ho visto monete che non immaginavo neppure esistessero (infatti poi seguirà qualche foto interessante), e sopratutto ho visto le reali dimensioni di alcune monete che dal vivo non avevo mai visto, e i dettagli sopratutto!! Insomma decisamente utilissimo!!  :yahoo:

 

Questa è per Luciano!!! @@417sonia !!!!!!!!!!!

post-38735-0-63982800-1446850846_thumb.j

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Supporter

:yahoo:  Proprio così

 

Eccolo li il Cristoforo ... date le sue condizioni, è senza dubbio quello che ha il rovescio anepigrafe, con il leone in moleca; l'altro tipo, che ha la legenda in entrambi i lati, è consumato e indica che ha circolato.

 

Grazie @@oldgold .... che bel risveglio :blum:

 

luciano

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:yahoo:  Proprio così

 

Eccolo li il Cristoforo ... date le sue condizioni, è senza dubbio quello che ha il rovescio anepigrafe, con il leone in moleca; l'altro tipo, che ha la legenda in entrambi i lati, è consumato e indica che ha circolato.

 

Grazie @@oldgold .... che bel risveglio :blum:

 

luciano

 

 

Proprio vero Giacomo. Proprio un bel risveglio. Grazie per le belle foto. Il bagattino del Moro e dei 2 metalli sono delle chicche :good: .Ciao Fabry

 

:blush: Di niente!! Ma questo bagattino (quello del Moro intendo..) si trova in circolazione? Perchè quello del Tron ogni tanto lo vedo, ma questo quì non l'ho mai visto.. :unknw:

 

Ora una moneta particolare.. Appare di rado nelle aste e in genere è sempre in pessime condizioni; quella conservata al Correr mi sembra conservata perfettamente invece quindi meritava una foto!! 

 

La moneta è la Galeazza. 

 

Una piccola riflessione su questa moneta:

 

Nell’enciclopedia si legge: “leone per le province marittime (ma al nome ufficiale il popolo sostituì quello di galeazza per il tipo del rovescio) il pezzo da 12 lire coniato durante il dogado di Alvise Pisani con le frazioni del mezzo e del quarto”.

 

Dunque ci troviamo nell’anno 1736, durante il dogato di Alvise Pisani (1735-1741).

 

Dalla lettura di quanto scritto scritto in “le monete dei possedimenti veneziani di oltremare e di terraferma descritte ed illustrate da Vincenzo Lazari”, risulta che al tempo a Venezia vi erano ben 5 monete principali, tuttavia nessuna di essere esattamente multipla della lira di conto della Dalmazia e come se non bastasse gli abitanti dei possedimenti oltremarini continuavano noncuranti di ciò a valersi di questa moneta “ideale”.

Per sopperire a questo problema venne quindi decretata la coniazione di una frazione dello zecchino, pensata per agevolare le transazioni commerciali tra Venezia e le colonie.

Si viene quindi a “creare” questa moneta, la Galeazza, che corrispondeva in Dalmazia a un terzo dello zecchino (12 lire), ma che a Venezia (ragguagliata alla lira veneta) valeva 7 lire (lo zecchino ne valeva 22).

La moneta è in argento 875 e misura 37mm di diametro, per un peso di 19,15g.

 

Al dritto troviamo S * M * VENETVS = ALOY: * PISANI * D * con S. Marco benedicente il Doge inginocchiato ed in esergo l’anno 1736.

Al rovescio invece presenta una galea (da qui galeazza) con le vele ammainate e la bandiera veneziana, all’orizzonte un’altra nave e a sinistra due fortificazioni che, sempre secondo il libro sopracitato, dovrebbero rappresentare la cittadella e il castello da mar di Corfù. Il campo è chiuso da un giro di perline e l’epigrafe PROVINCIJS MARITIMIS DATVM, con in esergo “XII”.

 

Di questa moneta furono battuti anche due sottomultipli, rispettivamente da 6 e 3 lire. (seguono le foto)

 

Interessante è ciò che viene riportato verso la fine del capitolo dove si legge: “Abbiamo dalle memorie di zecca piu volte citate che di queste galeazze se ne stamparono 223,387 cio`e per un valore approssimativo

di 74,462 zecchini. Ma gli speculatori si valsero ben presto dell'introduzione di questa nuova moneta per far isparire l'oro e rialzare il prezzo dell'altro argento; quindi sorse il malcontento de' popoli oltremarini che reclamarono il ritorno alla vecchia monetazione. La Repubblica ritir`o tosto in brevissimo tempo quante pi`u pot´e galeazze e loro spezzati e le rimand`o alla zecca come metallo da fondere. Tutte per`o non le fuse, ma ne rimase in giro in buon dato, a saziare i desiderii de' numismatici, a' quali non `e difficile aggiungere questi tre pezzi a' lor medaglieri.”

 

Per quale motivo quindi secondo voi tale tondello è così raro ad oggi?  :unknw:

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Supporter

Riguardo al bagattino di Cristoforo Moro, non ho mai visto un pezzo in vendita. :nea:

 

Riguardo alla galeazza, il commento del Lazzari va preso, secondo me, con le pinze .... prima di tutto perché esprime un parere, circa il numero di pezzi in circolazione, cristallizzato alla sua epoca e certamente con un numero di collezionisti molto, ma molto più esiguo di quanti ce ne sono oggi.

 

"Tutte per`o non le fuse, ma ne rimase in giro in buon dato, a saziare i desiderii de' numismatici, a' quali non `e difficile aggiungere questi tre pezzi a' lor medaglieri.”

 

Questa frase va presa per quello che vale; ai tempi un "buon dato, a saziare" rispetto ai 223,387 pezzi coniati, quanto poteva essere? Mah!

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Supporter

C'è invece un'altra indicazione che mi ha colpito e che sono andato a controllare:

 

"a sinistra due fortificazioni che, sempre secondo il libro sopracitato, dovrebbero rappresentare la cittadella e il castello da mar di Corfù"

 

Come ben sappiamo (basta guardare la rappresentazione del "castello" nei ducatelli d'argento), è sempre formata da un unico corpo con tre torri, delle quali, la centrale, è la più elevata.

 

es. ducatello a nome del Doge Domenico Contarini

 

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nella galeazza, invece, si vedono distintamente due castelli, due corpi di fabbrica, separati ed è proprio ciò che lo skyline di Corfù rende.

 

post-21005-0-85279100-1446890350_thumb.j

 

luciano

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Infatti è da considerare ciò che rimaneva a Venezia dello stato da mar, dopo la perdita di Cipro e Creta. 

Ormai Venezia è in piena decadenza, non fa parte delle grandi potenze e se persino una Francia ribaltata dalla Rivoluzione si permise di sconfiggerla

abbiamo il termometro di cosa era diventata Venezia.

 

Per quanto riguarda alla galeazza ovviamente è una moneta di una certa rarità. Ma ogni tanto salta fuori. La famosa Ranieri 4 con la collezione di 800 e passa monete ne aveva una.

Un altro quarto è venduto in NAC 36 del 2007 insieme al mezzo.

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