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Per gli amanti di Venezia e non solo


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Terminiamo quindi il percorso; ci avviamo verso l'uscita (che poi è l'antica entrata, adiacente la Basilica di San Marco, e continuiamo domani con qualche pillola del Correr! Sarò molto più rapido però.. :good: )

Bellissimi Il Doge e il Leone!! 

Buona giornata

 

La "Porta della carta" (detta anche "Porta aurea" perché una volta era quasi tutta ricoperta da foglia d'oro), chiamata così perché nell'androne si affiggevano i decreti e stazionavano anche degli usceri che facevano la spola tra gli uffici delle magistrature ed i cittadini che dovevano/volevano consegnare degli scritti.

 

Il Doge ed il leone che sovrastano la porta, non è Altri che il Doge Foscari; è un rifacimento moderno, perché quello originale fu distrutto dalle zelanti milizie giacobine nel 1797 (come moltissime altre statue ..... escluse quelle che si portò a Parigi Napoleone).

 

Della scultura originale è stata fortunatamente preservata la testa del Doge, opera di Bartolomeo Bon, che ora è conservata nella Sala Erizzo, all'interno di Palazzo Ducale, in prossimità della sala dello scudo.

 

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luciano

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Quì c'è una particolarità.. Chi indovina??  :blum:

 

Questa proprio non la so. Dicci, dicci ...............

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Ciao @@chievolan! Dici? Chissà..  :good:  Il novanta è un brutto angolo a cui chinarsi..  :rofl:

 

Poco più avanti su una parete.. Chissà qual'è la verità su questa votazione..  :unknw:

 

Per completezza posto la medaglia coniata in quell'occasione. Non si trova al museo ma quella in foto fa parte della mia collezione..  :good:

 

Il leone contro il toro è una vecchissima interpretazione di astuzia contro possenza. Lo si vede fin dalle prime monete persiane. Vi posto una bella moneta del Satrapo Mazaios dei tempi di Alessandro Magno in cui appunto si vede la vittoria del leone sul toro.

 

attachicon.gifMazaios 1.JPG

 

Grazie mille! Di storia antica non ne so molto! In più bellissima moneta!!

 

Questa proprio non la so. Dicci, dicci ...............

 

Non noti un copricapo familiare a sinistra?  :blum:

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Quì c'è una particolarità.. Chi indovina??  :blum:

 

Ah .... ma certo, ti posso dire anche che è il Doge Michele Steno; pensavo ti riferissi a qualche recondito arcano, che so ... qualche cosa che doveva riguardare ciò che ha nella mano il Doge.

 

Considerato che il Doge è insieme ai provveditori della sanità, al cospetto della Vergine, che cosè che impugnano e che, probabilmente, stanno donando ? Un sacchetto di soldi o di farmaci?

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Ah .... ma certo, ti posso dire anche che è il Doge Michele Steno; pensavo ti riferissi a qualche recondito arcano, che so ... qualche cosa che doveva riguardare ciò che ha nella mano il Doge.

 

Considerato che il Doge è insieme ai provveditori della sanità, al cospetto della Vergine, che cosè che impugnano e che, probabilmente, stanno donando ? Un sacchetto di soldi o di farmaci?

 

Eh no.. Sto sulle cose facili..  :blum:  Non sono così preparato!!  :pardon:

Cosa stanno donando??

 

P.S. subito fuori da Piazza San Marco, dopo il portico del Correr sono infisse delle lapidi a ricordo dei patrioti della rivoluzione del 1848!! Allego solo quella di un famoso poeta che ha dato la vita per Venezia e la Libertà, ma ne sono presenti molte altre!!  :good:

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Questa è la copertina di un libro in argento.. Non c'era scritto.. Potrebbe essere il libro d'argento? o è troppo piccolo? Quello d'oro non c'era..  :pardon:

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Nella sala dedicata alle monete c'erano solo due macchinari della zecca.. 

Infatti sono rimasto un pò deluso.. credevo ci fosse più materiale..

 

Questa serviva per ridurre di spessore le lamine..

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Innanzi tutto grazie per aver aperto la discussione, infatti ho un bellissimo ricordo della visita a Venezia e posso confermare che dopo aver visitato la città ti resta per sempre nel cuore per sempre.

 

Posso suggerire per chi va a visitare il Palazzo Ducale, anche gli "itinerari segreti", una visita guidata su prenotazione delle celle (i pozzi) fino ai (piombi) in alto passando per percorsi con stanze segrete e porte tutte identiche, insomma ve la consiglio vivamente, anche il grande Bilancere che si trova alla fine del Museo nel Bar è spettacolare, oltre a questo postero la foto di uno dei capitelli presenti nel museo dell'opera di Palazzo Ducale dove vi è impresso un coniatore?.

 

Il Museo Correr mi è rimasto nel cuore per la sua magnifica collezione numismatica sulle monete emesse dalla Repubblica, compresi tutti i tesori che sono presenti, come dimenticare l'ingresso con il meraviglioso salone delle feste e le stanze in stile Imperiale di Vienna, insomma un Museo che in se raccoglie tutta la storia di Venezia.

 

Ci sarebbe da dire sulla città per ore, comunque per sempre nel cuore Venezia.

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Vogliate scusarmi se ritorno all'inizio della visita, ma una delle particolarità di venezia sono proprio le vere da pozzo. Sapete perchè?

Venezia è si una città sull'acqua, ma senza acqua. Ovviamente quella che c'è è salmastra.

Per un'approfondimento leggete questo interessante articolo.

 

Le vere da pozzo sono una caratteristica di Venezia. Basta questo a renderle interessanti. Sotto ogni vera c’era un grande serbatoio riempito d’acqua potabile; centinaia di vere vogliono dire centinaia di serbatoi pieni di acqua potabile, in parte prelevata dal fiume Brenta, trasportata in città dalla terraferma con appositi barconi, in parte acqua piovana, Queste acque venivano purificate facendole passare attraverso sabbia. Per secoli i pozzi garantirono la sopravvivenza agli abitanti di questa strana città costruita su isolette sparse in una laguna di acqua salata.

Tutti insieme, governanti per stabilire i finanziamenti ed i luoghi più adatti allo scavo dei pozzi, bravi tecnici per dirigere i lavori fatti da operai altamente specializzati, sorveglianti per garantire costantemente una perfetta pulizia, perfino i parroci a segnalare le necessità della parrocchia e a far suonare le campane che indicavano le ore stabilite per il prelievo dell’acqua ,… e ci possiamo anche aggiungere (udite,udite!) qualche nobile o ricco mercante, che per dar lustro alla casata , ma voglio credere anche per pura generosità, offriva alla cittadinanza un pozzo pagandolo di tasca propria.

Arriviamo ora alle vere, cioè alla parte visibile del pozzo, costruzioni spesso realizzate in marmo pregiato: sono poligonali, cilindriche, cubiche ecc…e, con il passare dei secoli, cambiano stile e decorazioni secondo la moda ed il gusto del momento Di queste vere, che nel linguaggio tecnico si chiamano puteali, come ben spiegato nel libro “Vere da pozzo di Venezia” di A.Rizzi (Editore Filippi :VE) se ne possono vedere ancora in giro per Venezia, sia pubbliche che private: queste ultime in qualche giardino, attraverso le recinzioni¸ le altre nei musei, negli ex conventi aperti al pubblico, in corti, calli, campielli,; ma da quando in città fu portata la rete idrica ne sono rimaste poche delle moltissime che erano. A qualcuna di queste vere è stata affiancata (con dubbio risultato estetico) una fontanella in metallo Altre invece, come quella a S.Leonardo, sono state modificate e da una cannella di fontana lasciano ora sgorgare acqua fresca e buona. diventando così prezioso arredo urbano, oltre che simbolo della ingegnosità e della forza che gli antichi veneziani hanno usato per superare gli ostacoli di un ambiente ostile.

Così, essendomi innamorata di queste vere, ho cominciato a cercarle per tutta Venezia, camminando molto, moltissimo scoprendo di campi, campielli, sottoportici oscuri, corti e calli, interni di chiese ricche di tesori artistici, scorci della città, meravigliosi sia con il sole che con la pioggia o la nebbia. Con le fotografie che ho scattato ho fatto sei Album (uno per sestiere). Ora ho pensato di “postarle” su Internet per far conoscere a tutti un patrimonio che andrebbe curato di più. Per alcune vere ho eseguito più scatti, o per evidenziare qualche particolare (per es. grave degrado o, al contrario, un attaccamento  quasi commovente da parte degli abitanti) oppure per offrire un secondo punto di vista, ma anche, principalmente, per mostrare a tutti, veneziani e non, la bella armonia, assolutamente unica, che esiste fra questi manufatti e l’ambiente che li ospita. Spero, anzi sono sicura che, una volta conosciuto il passato di queste mute testimoni della nostra storia, a nessuno verrà più in mente di danneggiarle o deturparle; sono state costruite dai nostri avi, ora appartengono a Venezia e a tutti noi

Modificato da fabry61
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Questa è la copertina di un libro in argento.. Non c'era scritto.. Potrebbe essere il libro d'argento? o è troppo piccolo? Quello d'oro non c'era..  :pardon:

 

Questa era la copertina in argento della "Mariegola" (Statuto) di una delle "Scuole" che riguardava la gente di mare e che riporta, appunto, nel retro, un modellino di nave.

 

Il "Libro d'oro" di Venezia, contenente i nomi del patriziato veneziano, se non ricordo male, venne distrutto

alla fine della Repubblica.

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Questa non mi ricordo più a cosa serviva.. Pardon.. :pardon:

 

La mia impressione è che sia un tornio a bilancere; ho cercato anche in rete se esiste una sua immagine, ma non ho trovato nulla .... :sorry:

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Innanzi tutto grazie per aver aperto la discussione, infatti ho un bellissimo ricordo della visita a Venezia e posso confermare che dopo aver visitato la città ti resta per sempre nel cuore per sempre.

 

Posso suggerire per chi va a visitare il Palazzo Ducale, anche gli "itinerari segreti", una visita guidata su prenotazione delle celle (i pozzi) fino ai (piombi) in alto passando per percorsi con stanze segrete e porte tutte identiche, insomma ve la consiglio vivamente, anche il grande Bilancere che si trova alla fine del Museo nel Bar è spettacolare, oltre a questo postero la foto di uno dei capitelli presenti nel museo dell'opera di Palazzo Ducale dove vi è impresso un coniatore?.

 

Il Museo Correr mi è rimasto nel cuore per la sua magnifica collezione numismatica sulle monete emesse dalla Repubblica, compresi tutti i tesori che sono presenti, come dimenticare l'ingresso con il meraviglioso salone delle feste e le stanze in stile Imperiale di Vienna, insomma un Museo che in se raccoglie tutta la storia di Venezia.

 

Ci sarebbe da dire sulla città per ore, comunque per sempre nel cuore Venezia.

 

Ti ringrazio per l'apprezzamento! Infatti per motivi di tempo non ho potuto prendere parte al tour guidato nelle sale private del Doge ecc.. Ma lo farò prossimamente!!  :good:

E' proprio vero comunque che Venezia ti resta per sempre nel cuore!! Sarà che ci vado ogni giorno da 5 anni ma è sempre bella! Tranne quando piove o c'è acqua alta.. O tutte e due insieme!!!  :rofl:

Il Correr è stato molto bello da visitare, ma Palazzo Ducale mi è piaciuto di più.. Forse per l'importanza o la maestosità..  :unknw:

 

Vogliate scusarmi se ritorno all'inizio della visita, ma una delle particolarità di venezia sono proprio le vere da pozzo. Sapete perchè?

Venezia è si una città sull'acqua, ma senza acqua. Ovviamente quella che c'è è salmastra.

Per un'approfondimento leggete questo interessante articolo.

 

Le vere da pozzo sono una caratteristica di Venezia. Basta questo a renderle interessanti. Sotto ogni vera c’era un grande serbatoio riempito d’acqua potabile; centinaia di vere vogliono dire centinaia di serbatoi pieni di acqua potabile, in parte prelevata dal fiume Brenta, trasportata in città dalla terraferma con appositi barconi, in parte acqua piovana, Queste acque venivano purificate facendole passare attraverso sabbia. Per secoli i pozzi garantirono la sopravvivenza agli abitanti di questa strana città costruita su isolette sparse in una laguna di acqua salata.

Tutti insieme, governanti per stabilire i finanziamenti ed i luoghi più adatti allo scavo dei pozzi, bravi tecnici per dirigere i lavori fatti da operai altamente specializzati, sorveglianti per garantire costantemente una perfetta pulizia, perfino i parroci a segnalare le necessità della parrocchia e a far suonare le campane che indicavano le ore stabilite per il prelievo dell’acqua ,… e ci possiamo anche aggiungere (udite,udite!) qualche nobile o ricco mercante, che per dar lustro alla casata , ma voglio credere anche per pura generosità, offriva alla cittadinanza un pozzo pagandolo di tasca propria.

Arriviamo ora alle vere, cioè alla parte visibile del pozzo, costruzioni spesso realizzate in marmo pregiato: sono poligonali, cilindriche, cubiche ecc…e, con il passare dei secoli, cambiano stile e decorazioni secondo la moda ed il gusto del momento Di queste vere, che nel linguaggio tecnico si chiamano puteali, come ben spiegato nel libro “Vere da pozzo di Venezia” di A.Rizzi (Editore Filippi :VE) se ne possono vedere ancora in giro per Venezia, sia pubbliche che private: queste ultime in qualche giardino, attraverso le recinzioni¸ le altre nei musei, negli ex conventi aperti al pubblico, in corti, calli, campielli,; ma da quando in città fu portata la rete idrica ne sono rimaste poche delle moltissime che erano. A qualcuna di queste vere è stata affiancata (con dubbio risultato estetico) una fontanella in metallo Altre invece, come quella a S.Leonardo, sono state modificate e da una cannella di fontana lasciano ora sgorgare acqua fresca e buona. diventando così prezioso arredo urbano, oltre che simbolo della ingegnosità e della forza che gli antichi veneziani hanno usato per superare gli ostacoli di un ambiente ostile.

Così, essendomi innamorata di queste vere, ho cominciato a cercarle per tutta Venezia, camminando molto, moltissimo scoprendo di campi, campielli, sottoportici oscuri, corti e calli, interni di chiese ricche di tesori artistici, scorci della città, meravigliosi sia con il sole che con la pioggia o la nebbia. Con le fotografie che ho scattato ho fatto sei Album (uno per sestiere). Ora ho pensato di “postarle” su Internet per far conoscere a tutti un patrimonio che andrebbe curato di più. Per alcune vere ho eseguito più scatti, o per evidenziare qualche particolare (per es. grave degrado o, al contrario, un attaccamento  quasi commovente da parte degli abitanti) oppure per offrire un secondo punto di vista, ma anche, principalmente, per mostrare a tutti, veneziani e non, la bella armonia, assolutamente unica, che esiste fra questi manufatti e l’ambiente che li ospita. Spero, anzi sono sicura che, una volta conosciuto il passato di queste mute testimoni della nostra storia, a nessuno verrà più in mente di danneggiarle o deturparle; sono state costruite dai nostri avi, ora appartengono a Venezia e a tutti noi

 

Questo lo sapevo già  :blum: .

Comunque anche in altre piazze non Veneziane sotto la vera da pozzo c'è la cisterna e non il pozzo vero e proprio.. E servivano per raccogliere l'acqua piovana; queste di solito si riconoscono dagli scoli posti alle estremità della cisterna e visibili a terra che servono a convogliare l'acqua al suo interno..  :good:

 

le vere da pozzo si trovano in molti campi a VENEZIA ed oltre a quelle fotografate da Giacomo potete vederne altre in questo PDF

 

http://www.ettorebertoldini.com/restauro-vere-pozzo/cennistorici-bertoldini.pdf

 

Pensa che un paio di amici miei hanno abitato per qualche anno all'ultimo piano di Palazzo Soranzo in campo San Polo.. E se non ricordo male nella corte interna c'era una vera da pozzo!!

 

Il "Libro d'oro" di Venezia, contenente i nomi del patriziato veneziano, se non ricordo male, venne distrutto

alla fine della Repubblica.

 

Che peccato!!  :girl_devil:

 

La mia impressione è che sia un tornio a bilancere; ho cercato anche in rete se esiste una sua immagine, ma non ho trovato nulla .... :sorry:

 

Ho una foto dove si legge appena il cartellino in parte al macchinario.. C'è scritto che è una fustellatrice!  :yahoo:

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Bravo, mi sa che è proprio quella; serviva a fare i "flaoni", i dischetti che poi venivano coniati.

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