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Per gli amanti di Venezia e non solo


Risposte migliori

ottavo lato (il "fabbro"): " un fabbro forgia una lama di spada o una falce. Ha un ampio copricapo e batte con un possente maglio sopra una grossa incudine"

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le didascalie sono comunque basate sulle interpretazioni del Ruskin (e di altri a lui successivi) che per primo tentò una specie di catalogazione delle figure dei capitelli del palazzo ducale, e a quanto ne so rimangono confermate dai successivi studiosi. in quella relativa al "fabbro", si vede in effetti abbastanza evidente la falce o comunque un oggetto curvo

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Si su quella del fabbro distinguo bene l'incudine e la parola fabber sopra di lui, sulle altre purtroppo non si distinguono bene le lettere, comunque lo scaòpellino ha sotto di se una specie di conio di incudine e tiene tra le mani una sorta di conio di martello, propio come nel medioevo ed anche come si vede in una delle più famose stampe con una scena di coniazione ben evidente.

 

post-25787-0-27865700-1447284794.jpg

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qui parliamo però di medioevo. le approssimazioni (unite alla cattiva conservazione del capitello) credo lascino aperte molte interpretazioni sui vari mestieri. l'atto del "battere" purtroppo è molto simile a quello del fabbro e dell'orefice, e sinceramente penso che non si possano avere certezze su quale mestiere stessero praticando i personaggi raffigurati.

 

la stampa, che non conoscevo, è di evidente origine quattro-cinquecentesca ed è in effetti molto simile, ma non so se possiamo considerarla una prova

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No non è una prova, ma la coniazione di monete a martello è praticamente passata invariata nel tempo fino all'arrivo del Bilancere, quindi il metodo non cambia nel corso del tempo e la stampa non è una prova, ma solo per far vedere una raffigurazione di come si coniasse, poi non essendo più leggibile bene la scritta si effettuano solo ipotesi, certezze non possono essercene, poi posterò anche una foto di una statua che rappresenta la coniazione di moneta, questa accertata.

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Belli quelle figure dei capitelli.

 

Certo non potevano raffigurare tutte le arti .... erano tante:

Acquaroli, acquavite e caffè, anguille vive da Comacchio e territorio ferrarese, barbieri e parrucchieri, barileri e mastellari, battioro alemanni, biavaroli, boccoleri, bombaseri, botteri, burchieri da legne, calafai dell'arsenale, calcineri, caldereri, calegheri, canestreri, cannaroli e conduttori di canna, cappoteri, cappoteri greci, carboneri, casaroli, casselleri, centureri, cesteri, chirurghi, cimadori da panni, compravendi di pesce, conciacurami, cordaroli, coroneri, cuori d'oro, depentori, fabbri, fenestreri, filcanevi, fioreri, formaggeri, forneri, fritoleri, frutaroli, gallineri, giaccheri, grigioni e svizzeri artigiani in terraferma, guacortellini, guchiadori o calcetta, indoradori, intagliatori, lasagneri e scaleteri,linaroli, luganegheri, mandoleri, marangoni dell'arsenale, marangoni da case, margariteri, marzeri, mercanti da cordoani, m. da legna, m. da olio e saponi, m. da vin, miniatori, mureri, maranzeri, orefici, ortolani di Chioggia e Pellestrina, passamaneri, paternosteri da vero, peateri, pelizeri, peltreri, perleri, pescatori, pescatori povegiotti, p. della comunità di S. Nicolò ed Angelo Raffaele, pesche ed acconci in Dalmazia, pestrineri, petteneri, pignateri, pistori, pittori, pizigaroli, piumeri, remeri, sabioneri, salumieri, sartori, scalchi e cuochi, schiopeteri, scorzeri, scultori, segadori dell'arsenale, sonadori, spaderi e coltelleri, spartioro, specchieri, spezieri, squeraroli, stampatori librari e legatori, stazioneri da vero, stioreri, stramazzeri, strazaroli, stringheri, supialunie, tagliapietre, tamiseri, tappezzieri seleri e bolzeri, tentori, terrazzeri, tesseri da fustagni, tesseri da tela, tira e battioro, tornidoro e bossoleri, travasadori e portadori da vin, varoteri, vazineri, vecchi, vigaroli.

 

E' un elenco di arti in Venezia, ma non ho segnato da dove l'ho tratto (un tempo fidavo molto molto di più sulla mia memoria ...), presumo da documenti dell'Archivio di Stato di Venezia.

Molti mestieri sono ovvi, molti intuibili, ma alcuni sono difficili da interpretare.

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Belli quelle figure dei capitelli.

 

Certo non potevano raffigurare tutte le arti .... erano tante:

Acquaroli, acquavite e caffè, anguille vive da Comacchio e territorio ferrarese, barbieri e parrucchieri, barileri e mastellari, battioro alemanni, biavaroli, boccoleri, bombaseri, botteri, burchieri da legne, calafai dell'arsenale, calcineri, caldereri, calegheri, canestreri, cannaroli e conduttori di canna, cappoteri, cappoteri greci, carboneri, casaroli, casselleri, centureri, cesteri, chirurghi, cimadori da panni, compravendi di pesce, conciacurami, cordaroli, coroneri, cuori d'oro, depentori, fabbri, fenestreri, filcanevi, fioreri, formaggeri, forneri, fritoleri, frutaroli, gallineri, giaccheri, grigioni e svizzeri artigiani in terraferma, guacortellini, guchiadori o calcetta, indoradori, intagliatori, lasagneri e scaleteri,linaroli, luganegheri, mandoleri, marangoni dell'arsenale, marangoni da case, margariteri, marzeri, mercanti da cordoani, m. da legna, m. da olio e saponi, m. da vin, miniatori, mureri, maranzeri, orefici, ortolani di Chioggia e Pellestrina, passamaneri, paternosteri da vero, peateri, pelizeri, peltreri, perleri, pescatori, pescatori povegiotti, p. della comunità di S. Nicolò ed Angelo Raffaele, pesche ed acconci in Dalmazia, pestrineri, petteneri, pignateri, pistori, pittori, pizigaroli, piumeri, remeri, sabioneri, salumieri, sartori, scalchi e cuochi, schiopeteri, scorzeri, scultori, segadori dell'arsenale, sonadori, spaderi e coltelleri, spartioro, specchieri, spezieri, squeraroli, stampatori librari e legatori, stazioneri da vero, stioreri, stramazzeri, strazaroli, stringheri, supialunie, tagliapietre, tamiseri, tappezzieri seleri e bolzeri, tentori, terrazzeri, tesseri da fustagni, tesseri da tela, tira e battioro, tornidoro e bossoleri, travasadori e portadori da vin, varoteri, vazineri, vecchi, vigaroli.

 

E' un elenco di arti in Venezia, ma non ho segnato da dove l'ho tratto (un tempo fidavo molto molto di più sulla mia memoria ...), presumo da documenti dell'Archivio di Stato di Venezia.

Molti mestieri sono ovvi, molti intuibili, ma alcuni sono difficili da interpretare.

 

Concordo! Ce ne sono alcuni che non capisco minimamente cosa possano essere!!  :crazy:

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Comunque al Correr in fondo alla sala vi sono incorniciate le pagine di un documento di cui allego la prima.. 

Può essere interessante? Perchè ho fotografato tutte le pagine ma causa riflesso vanno rimaneggiate parecchio per essere presentabili come questa che allego..  :good:

post-38735-0-24671300-1447454935_thumb.j

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Bella! prova a mandarla a qualche utente genovese del forum, ora non ricordo i nomi, ma sono una bella comunità anche loro, magari ti sanno aiutare a capire o magari gli fai comunque un regalo, c'è anche l'impronto della moneta   ;)

Modificato da gigetto13
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Supporter

Comunque al Correr in fondo alla sala vi sono incorniciate le pagine di un documento di cui allego la prima.. 

Può essere interessante? Perchè ho fotografato tutte le pagine ma causa riflesso vanno rimaneggiate parecchio per essere presentabili come questa che allego..  :good:

Ciao!

 

Giusto il suggerimento di @@gigetto13

 

Facciamo conoscere questa "grida" agli Amici genovesi ....

 

@@dizzeta - @@Matteo91 - @@matteo95 - @@fra crasellame - @@Genova

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grazie @@417sonia per avermi citato ... molto interessante notare come in questa grida del 1665 venga raffigurata una moneta che era stata rimpiazzata dal 1638 dallo scudo con la Madonna http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE31/31... d'altronde lo scudo col castello e il successivo non presentano differenze di dimensioni e peso ed è ragionevole pensare che abbiano continuato a circolare per parecchio tempo  

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Buona Domenica

 

dopo Genova, Parma e Mantova; quest'ultimo Stato era proprio a ridosso dello Stato veneto e di fatti, gli hanno dedicato ben tre tariffe di cambio.

 

Molto belle Giacomo. :good:

 

luciano

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Buona Domenica

 

dopo Genova, Parma e Mantova; quest'ultimo Stato era proprio a ridosso dello Stato veneto e di fatti, gli hanno dedicato ben tre tariffe di cambio.

 

Molto belle Giacomo. :good:

 

luciano

 

Grazie!!  :good:

Però mi spieghi come si legge per favore? 

Ecco il sesto! Il settimo è un pò problematico da sistemare..  :lazy:

post-38735-0-23391600-1447606624_thumb.j

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Supporter

--- e qui la cosa si fa più spessa :blum:

 

anche perché i numeri li vedi così, così e se ingrandisco le immagini si sgranano.

 

Se prendo ad esempio l'ultima tariffa che hai postato al nr. 245, leggo che la moneta di S. Barbara di Mantova:

 

Di cadauna delle suddette monete di suo giusto peso che è quarti 2 che si traduce in gr. 14,90621 .... si ricava

 

Lire venete 2 : Soldi 4 : Denari 8

 

sempre che non mi sia "incartato" :pleasantry:

 

Sulla destra ci dovrebbero esse i multipli di peso per pesare più monete.

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--- e qui la cosa si fa più spessa :blum:

 

anche perché i numeri li vedi così, così e se ingrandisco le immagini si sgranano.

 

Se prendo ad esempio l'ultima tariffa che hai postato al nr. 245, leggo che la moneta di S. Barbara di Mantova:

 

Di cadauna delle suddette monete di suo giusto peso che è quarti 2 che si traduce in gr. 14,90621 .... si ricava

 

Lire venete 2 : Soldi 4 : Denari 8

 

sempre che non mi sia "incartato" :pleasantry:

 

Sulla destra ci dovrebbero esse i multipli di peso per pesare più monete.

 

Grazie mille!! Sempre esaustivo!!  :good:  Ora mi si sono chiarite anche un altro paio di cosucce che avevo letto in giro e non avevo capito..  :yahoo:

 

Comunque..

 

anche perché i numeri li vedi così, così e se ingrandisco le immagini si sgranano.

 

Se vuoi le ho anche in alta risoluzione.. però sono circa 6 mb a foglio.. Se vuoi darmi la mail in mp te le invio..  :good:

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Scusate se rispondo in ritardo.

Io di minete genovesi, e di questo periodo in generale, so proprio poco. Ma queste immagini sono fantastiche!:) i vari tassi di cambio tra le monete mi hanno sempre affascinato, anche se non ho mai approfondito l'argomento. Grazie per averli condivisi :)

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