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IGNORED

Cosa fare a Denver quando sei morto


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Inviato
Il 11/11/2015 alle 18:27, refero1980 dice:

ancora! ancora!!

Ormai siamo in dirittura d'arrivo :D

Altri nomi, oltre quelli citati sopra, furono presi in considerazione, e qualcuno tra i detectives arrivò a ipotizzare che erano coinvolte ben dodici persone, tra cui due o tre donne.

La svolta decisiva ci fu nel febbraio del 1923. Un banchiere di Cincinnati, denunciò che gli erano stati offerti 80.000 dollari provenienti dalla rapina di Denver, durante un suo viaggio a St. Paul. Goddard e gli altri investigatori si riunirono a St. Paul, pensando che se i soldi erano lì, i banditi non potevano essere lontani.

Escogitarono un piano, che sembrava infallibile, coinvolgendovi ispettori postali, banchieri, il contrabbandiere di alcol Otto Schulz, e figure del sottobosco malavitoso della città...troppa gente :rolleyes:

In particolare, il banchiere di Cincinnati era talmente eccitato dal suo coinvolgimento nell'avventura, da raccontarlo a tutti, anche ai giornali di St. Paul, che non potevano certo tacere la ghiotta notizia.

Il piano scoppiò in faccia gli investigatori, che in seguito non impiegarono più le stesse energie profuse in quell'occasione, sebbene riuscissero comunque a recuperare 80.000 dei 200.000 dollari rapinati, insieme a 73.000 dollari in obbligazioni rapinati tre mesi prima di quelli di Denver a Walnut Hills, Ohio, rapina nella quale si riteneva fossero coinvolti Nick Trainor e Harvey Bailey, due dei banditi di Denver.

Ma la pista era ormai fredda, i testimoni si erano allontanati, e alla fine...

NESSUNO FU MAI PROCESSATO E CONDANNATO PER LA RAPINA DEL SECOLO A DENVER!

Dodici anni dopo la rapina, il 1° dicembre 1934, il Dipartimento di Polizia di Denver dichiarò ufficialmente chiuso il caso, poiché tutte le persone che si pensava vi fossero coinvolte erano morte o in prigione (ma per altri reati).

Nicholas Trainor e Robert Knapp erano morti.

Harvey Bailey stava scontando l'ergastolo a Alcatraz, condannato per un rapimento.

James Clark stava ugualmente scontando l'ergastolo, in un penitenziario dell'Indiana.

Florence Thompson e Maggie Shecog erano state uccise.

Otto Schulz viveva in California, e avendo detto tutto quel che sapeva non poteva ormai offrire più alcun aiuto.

Noi, invece, non abbiamo ancora detto tutto.

Nel 1950, James Clark, già condannato all'ergastolo, fu graziato, e uscì di prigione. Andò a vivere in una piccola fattoria nel Kansas, vicino alla sua famiglia, e qualche tempo dopo rilasciò un'intervista a un inviato del Denver Post.

Nell'intervista, Clark disse che c'erano in realtà tre membri della rapina alla Zecca ancora in vita. Il terzo era stato in carcere con lui nell'Indiana. "Uno di loro è ancora lassù dove mi trovavo", disse Clark, "se  hanno trovato me, dovrebbero essere in grado di trovare anche lui".

Ma, a quanto sembra, nessuno lo ha mai cercato...e allora è davvero tutto :closedeyes:

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petronius oo)

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Inviato
Il 6/11/2015 alle 18:53, Eldorado dice:

perche non usare questa discussione per raccogliere altri racconti di rapine che hanno a che fare con le zecche statunitensi?

Avevo detto di no :rolleyes: che semmai avrei aperto delle discussioni apposite, ma almeno una credo sia giusto raccontarla, anche perché recentemente è tornata d'attualità, in relazione a un favoloso ritrovamento di cui abbiamo parlato a lungo anche noi.

Ecco allora la storia di Walter Dimmick e delle Double Eagles rubate alla Zecca di San Francisco :)

Walter Dimmick aveva iniziato a lavorare alla Zecca di San Francisco nel 1898. Nel 1901 si era meritato una fiducia tale da vedersi affidare le chiavi dei caveau...seppe farne buon uso :lol:

O almeno, così si ritiene, poiché nonostante al processo Dimmick sia stato condannato a nove anni di carcere, restano diversi dubbi sulla sua colpevolezza e, soprattutto, le monete rubate non sono mai state ritrovate. Si trattava di sei sacchi di Double Eagles, le monete d'oro da 20 dollari, per un ammontare complessivo di circa 30.000 dollari. Nonostante la mancanza di prove concrete, il sospetto cadde su Dimmick, che al processo, come detto, fu riconosciuto colpevole.

In questi disegni, dai giornali dell'epoca, vediamo Dimmick in due diverse fasi del processo stesso.

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La sua storia è tornata d'attualità lo scorso anno, quando una coppia che portava a spasso il cane ha trovato un tesoro di oltre 10 milioni di dollari (valore attuale di mercato) in monete d'oro, subito ribattezzato Saddle Ridge Hoard, dal luogo del ritrovamento, in California.

http://www.lamoneta.it/topic/119822-usa-portano-a-spasso-il-cane-trovano-un-tesoro/

Più d'uno ha argomentato che le monete da 20 dollari (ce n'erano anche da 5 e 10) erano quelle, mai ritrovate, del furto di Dimmick. La storia ha trovato spazio sui media per alcune settimane, fino a quando il rappresentante della Zecca, Adam Stump, ha dichiarato alla CNN:

"Non abbiamo alcuna informazione che colleghi le monete del Saddle Ridge Hoard a eventuali furti presso qualsiasi struttura della Zecca degli Stati Uniti."

Le monete di Saddle Ridge sono state vendute, il mistero sul furto delle Double Eagles a San Francisco, continua :ph34r:

petronius oo)

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