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Per chi non e' di Roma , Via Piave e' una breve strada che parte dall' angolo est di Via XX Settembre con Via Goito e termina a Porta Salaria delle Mura Aureliane , per una lunghezza di circa 400 metri .
All' angolo est di Via XX Settembre sorgeva in epoca repubblicana l' antica Porta Collina i cui resti sono forse quelli che si vedono nel cortile interno del Palazzo delle Finanze ; davanti questa Porta Annibale ammiro' le possenti Mura di Roma e non potendole varcare , sfogo' la sua rabbia lanciando in segno di sfida una lancia verso le Mura , dopo di che si ritiro' .
Sotto questa Via Piave dovrebbe esserci il basolato dell' antica Via Salaria che in epoca repubblicana usciva probabilmente dalla Porta Collina , sostituita in epoca imperiale dalla piu' a Nord , Porta Salaria ; la Via attraversando quindi l' Appennino centrale arrivava ad Ascoli Piceno , Asculum , e infine sul Mare Adriatico in località Castrum Truentinum alla foce del fiume Tronto , sulla riva destra , dove oggi sorge Martinsicuro .
Da Porta Collina , dalla quale uscivano la Via Salaria Nova e la Via Nomentana , la Salaria Vetus usciva invece da Porta Pinciana , percorrendo per circa 400 metri l' attuale tracciato di Via Piave , stesso tracciato dove passo' Alarico entrando dalla Porta Salaria il 24 Agosto del 410 , si arriva a Piazza Fiume al cui centro sono inseriti blocchetti di sanpietrini che riproducono la base e la forma originaria della Porta con le due torri rotonde ai lati che poi si congiungono alle Mura Aureliane tutt' ora presenti ; la Porta con le due torri rotonde ai lati , purtroppo non e' piu' esistente perché abbattuta nel 1871 per motivi di viabilita' ; tutta l’area intorno alla porta era tristemente nota come il “campus sceleratus”, dove venivano sepolti i condannati a morte e le Vestali ree di non aver osservato il voto di castità. La prima di cui si abbia notizia fu la Vestale Minucia, nel 336 a.C.: la pena per loro era di essere sepolte vive, come raccontano Plutarco, Fedro e Pomponio Leto.
Nel 1996 sono stati effettuati nuovi scavi archeologici nell'area posta all'incrocio tra via Goito e via XX settembre, dove si trovano le tracce di ciò che rimane della porta Collina . La ristrettezza del saggio di scavo non ha potuto mettere in luce le fondazioni della porta e del tratto di mura ad essa connesso ; inoltre, la parte inferiore delle mura è risultata coperta da uno strato composto da limo , ghiaia , frammenti ceramici sporadici e frammenti di tufo , che ricopriva anche la trincea di fondazione . Questo strato poteva avere una funzione di piccolo contrafforte interno alle mura stesse , una sorta di ridotto aggere di contenimento . Sono anche state messe in luce due strutture quadrangolari , interpretate dagli archeologi come bastioni ad ulteriore difesa della porta , al centro dei quali passava il Vicus Portae Collinae .

Sotto piantina con Via Piave , Porta Collina , Porta Salaria e l' ingresso principale del Palazzo delle Finanze lungo 300 metri e largo 120

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Modificato da Legio II Italica
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