G. E. Rizzo (tetradramma di Aitna)

[teitor]

1 ora fa, dracma dice:

Spiace veramente leggere determinanti interventi e non solo perché dovremmo essere grati a chi, con tanto impegno e zelo, cura le raccolte numismatiche di Musei, biblioteche  e istituti di cultura adoperandosi, nei limiti del possibile, per la pubblicazione dei materiali, ma anche perché determinate collezioni, come  quelle di Bruxelles, sono pregevoli sia per quantità che per la qualità dei pezzi. Come giustamente ricordava @numa numa, la collezione Lucien de Hirsch come la Du Chastel, solo per citarne alcune, offrono una selezione di esemplari di notevole importanza sotto vari aspetti. 

Detto ciò, un giudizio positivo o meno su determinate collezioni statali non apporta elementi nuovi alla discussione sulla moneta in oggetto, la quale resta fortemente dibattuta e non certo per la presunta incompetenza di chi, in un passato più o meno recente, ebbe la fortuna (o la sfortuna, a seconda dei punti di vista) di averla tra le mani. L'esemplare fu illustrato da pionieri della numismatica, ad esempio nel volume sulla monetazione greca a firma di Franke e Hirmer e recentemente una dettagliata analisi è stata condotta anche de Callataÿ.

Pertanto inviterei chiunque esprime dei dubbi - che possono essere certamente leciti - a motivarli in maniera dettagliata onde evitare che questa discussione resti in una situazione di stallo totale.

 

si resterà sempre in stallo  se ogni "anomalia" stilistica riscontrata alla fine può essere considerata una licenza dell'artista, un Picasso dell'antichità.

Modificato 19 Gennaio, 2023 da teitor

[gionnysicily]

13 minuti fa, teitor dice:

si resterà sempre in stallo  se ogni "anomalia" stilistica riscontrata alla fine può essere considerata una licenza dell'artista, un Picasso dell'antichità.

 

Ma di quale “Anomalia “stilistica parli.

La moneta di Aitna, con il Sileno, non ha per niente una anomalia stilistica.

In questa discussione e sulla genuinità che ha espresso opinioni diverse.

Chi ( come me ) è convinto della genuinità, e la difende.

Altri, esprimono il contrario, tutto legittimo.

Ne gli uni, ne gli altri, a prescindere delle opinioni di Professori, Cattedrati, o semplici appassionati, resteranno nelle loro posizioni.

pertanto questa discussione ( penso ), che non abbia più elementi da offrire,  ovvero lo stallo è inevitabile.

Se il tempo è galantuomo, chissà se un giorno, in qualche scavo ufficiale, possa venir fuori, un’altro Tetradramma con il Sileno.

 

[coinzh]

Un‘analisi del metallo di quella moneta sarebbe una buona cosa ma non si puo‘ fare.

[gionnysicily]

53 minuti fa, coinzh dice:

Un‘analisi del metallo di quella moneta sarebbe una buona cosa ma non si puo‘ fare.

 

E quando mai l'analisi del metallo è un elemento che può determinare la genuinità.

E possibile coniare un falso a freddo, con una moneta genuina dello stesso periodo.

Il risultato è un riconio, che un'analisi accerterebbe che la lega del  metallo corrisponde a quel periodo.

Una moneta a fusione,  con il metallo di un'altra moneta genuina,  perderebbe elementi legati, che alle eventuali analisi comparative risulterebbero.

Esempio........la tua ex Taras ( ex Moretti ), con una analisi comparativa  nell'argento, poiché era a fusione, risultassero elementi diversi dagli stateri genuini dell'epoca.

[coinzh]

Io non penso che se questa moneta e‘ falsa sia stata fatta col metallo proveniente di un‘altra moneta antica in argento perche‘ quando fu coniata dal falsario (se falsa) era un‘epoca in cui le analisi non erano precise come oggi e nessuno a quei tempi avrebbe supposto che in futuro le analisi avrebbero raggiunto la precisione di oggi. 
ai falsari interessa spacciare i loro falsi quando loro le producono e non 100 anni dopo.