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Inviato

Mi inserisco con un piccolo distinguo.

 

Riterrei incontestabile che il perito numismatico - iscritto NIP o no - sia un libero professionista e come tale può sempre decidere di rifiutare un incarico, senza dover dare motivazione sul punto (salvo... la dovuta cortesia verso il potenziale cliente).

 

Ci può essere chi vuol periziare monete esclusivamente R4, con un onorario in percentuale sul rilevante valore delle stesse e poi magari così facendo lavora assai poco, e chi invece preferisce fare decine di perizie a settimana su ogni moneta che gli sia presentata, lavorando spesso a costi standard.

 

Ogni professionista è libero nell'accettare o meno gli incarichi e gestirà le conseguenze del suo approccio.

 

Tuttavia, in questo caso il diniego è stato legato a una "esclusiva" di perizia verso le monete vendute nel proprio negozio: non è il rifiuto a periziare, ma è questa motivazione che mi lascia un poco perplesso...

  • Mi piace 2

Inviato (modificato)

diciamo pure che si sta assistendo sempre più a vendite di perizie invece che di monete!

Monete di valore veramente basso(4/5€)che con la perizia,in vendita strappano quei 9/10€...

Quanto costano una bustina e cinque rivetti?Quanto tempo ci vuole a scrivere un cartellino

e chiudere una moneta?

Ecco...quando si vedono queste cose il fatto di segnalare la cosa perde anche di

significato,tutti sanno nell'ambiente che ci sono periti di "manica larga" che giocando sulla

soggettività del giudizio magari elargiscono quel mezzo grado in più sulla conservazione 

quando vendono le proprie monete o periziano molti pezzi ad un buon cliente.

La reputazione di un negozio la fanno i clienti ed il passaparola,ed i risultati molto spesso

si vedono.Purtroppo c'è sempre un sottobosco dove alcune persone non proprio 

correttissime riescono ancora ad operare,ma da diversi anni l'avvento di internet ha reso

molte persone più informate e acceso i riflettori su molte "astuzie" dei venditori senza

scrupoli.

C'è questo strumento eccezionale del Forum,quindi nel dubbio chiedere,chiedere sempre

senza esitazioni.

Buona domenica a tutti

Marco

Modificato da papalcoins
  • Mi piace 1

Inviato

A suo tempo fui perito professionale con regolare partita IVA e iscrizione alla CC (non al NIP), anche se è da secoli che non perizio più monete. Quando lo facevo, periziavo unicamente monete romane imperiali di bronzo, perché ritenevo di non essere sufficientemente preparato per periziare altre monete.

Oggi comprendo che un commerciante che sia anche perito voglia periziare unicamente le monete uscite dal suo negozio. Questo per una ragione molto semplice: ne conosce l'origine.

L'arte della faslificazione ha raggiunto livelli veramente "eccellenti". Periziare una moneta consegnata da un cliente, che dichiara un'origine ma che il perito deeve accettare per vera, oppure verificarla nel listini di aste, è una responsabilità enorme. Ovviamente il rischio è di periziare per buona una moneta falsa, con le conseguenze gravissime che poi potrebbero ricadere sul perito.

Se è egli stesso che ha venduto la moneta, ne conosce l'origine e a suo tempo già l'ha analizzata e quindi la perizia richiede un impegno relativamente non gravoso. Ma se non ne conosce l'origine, allora la perizia richiede analisi assai più sofisticate e quindi un onere molto più gravoso che inevitabilmente verrebbe a gravare sul cliente che chiede la perizia.

Periziare seriamente una moneta, non importa quanto importante essa sia poiché l'impegno richiesto non è condizionato dal valore della moneta periziata, richiede un tempo considerevole, analisi con strumenti ottici sofisticati, e molti, molti anni di esperienza.

Qualcuno ha scritto che era disposto a pagare 20 euro per una perizia: cioè quello che si dà a una colf per un paio d'ore di lavoro? Vi pare un pagamento equo per il lavoro di un perito numismatico che ha alle spalle decenni di esperienza?

Ci sono periti che guardano una moneta, ci dedicano pochi minuti, e poi la sigillano: vale qualcosa tale perizia?

Ho premesso che mi riferisco al periziare seriamente. Non credo che una perizia davvero seria e accurata possa "valere" meno di 100 euro: credo, invece, che ne possa valere di più. Quindi comprendo perfettamente il commerciante-perito che non s'impegna a periziare per 20 euro una moneta non venduta da lui, perché tale "retribuzione" non è congrua, se la perizia è effettuata seriamente.

Quindi a mio vedere una perizia numismatica merita davvero solamente quando la moneta da periziare è davvero importante, vuoi per valore commerciale, vuoi (soprattutto) per interesse storico, archeologico e numismatico.

  • Mi piace 7

Inviato

Capisco poco...ma se sono monete comprate in aste non hanno già il loro certificato, la catalogazione, rarità,stima e a volte anche certificazione fotografica ? Per una perizia mi spingerei solo in casi dubbi e a volte anche una singola perizia non li toglie....mi sembra un momento in cui si sta spingendo un po' sui commercianti o mi sbaglio....?


Inviato (modificato)

Non sono daccordo @@antvwaIa,

nessuno mi venga a dire che chiudere una moneta dal perito di serie A++++ costi 150 euro come in un altra discussione vicina....dai.....mi può dire tranquillamente perizio solo le mie monete, è una scelta, ma non il resto.....

Cosa è un furto in piena regola per 10 minuti????? Via.....

Modificato da lele300

Inviato

Mi inserisco con un piccolo distinguo.

 

Riterrei incontestabile che il perito numismatico - iscritto NIP o no - sia un libero professionista e come tale può sempre decidere di rifiutare un incarico, senza dover dare motivazione sul punto (salvo... la dovuta cortesia verso il potenziale cliente).

 

Ci può essere chi vuol periziare monete esclusivamente R4, con un onorario in percentuale sul rilevante valore delle stesse e poi magari così facendo lavora assai poco, e chi invece preferisce fare decine di perizie a settimana su ogni moneta che gli sia presentata, lavorando spesso a costi standard.

 

Ogni professionista è libero nell'accettare o meno gli incarichi e gestirà le conseguenze del suo approccio.

 

Tuttavia, in questo caso il diniego è stato legato a una "esclusiva" di perizia verso le monete vendute nel proprio negozio: non è il rifiuto a periziare, ma è questa motivazione che mi lascia un poco perplesso...

Salve,
il problema è stato riscontrato non su di un perito,ma in molti periti nella mia zona che ho contattato,nel caso ritengo che un socio Nip ,debba periziare qualsiasi cosa di qualsiasi valore,tanto piu monete con potenziale rarità e valore,eccetto che tale materiale non sia inerente alla tipologia di specializzazione conseguita.punto e basta.
Nel caso sarebbe richiesto anche cortesia,ma purtroppo anche questa cosa credo sia un optional,sempre riferito alle persone che ho contattato.

Inviato

A suo tempo fui perito professionale con regolare partita IVA e iscrizione alla CC (non al NIP), anche se è da secoli che non perizio più monete. Quando lo facevo, periziavo unicamente monete romane imperiali di bronzo, perché ritenevo di non essere sufficientemente preparato per periziare altre monete.

Oggi comprendo che un commerciante che sia anche perito voglia periziare unicamente le monete uscite dal suo negozio. Questo per una ragione molto semplice: ne conosce l'origine.

L'arte della faslificazione ha raggiunto livelli veramente "eccellenti". Periziare una moneta consegnata da un cliente, che dichiara un'origine ma che il perito deeve accettare per vera, oppure verificarla nel listini di aste, è una responsabilità enorme. Ovviamente il rischio è di periziare per buona una moneta falsa, con le conseguenze gravissime che poi potrebbero ricadere sul perito.

Se è egli stesso che ha venduto la moneta, ne conosce l'origine e a suo tempo già l'ha analizzata e quindi la perizia richiede un impegno relativamente non gravoso. Ma se non ne conosce l'origine, allora la perizia richiede analisi assai più sofisticate e quindi un onere molto più gravoso che inevitabilmente verrebbe a gravare sul cliente che chiede la perizia.

Periziare seriamente una moneta, non importa quanto importante essa sia poiché l'impegno richiesto non è condizionato dal valore della moneta periziata, richiede un tempo considerevole, analisi con strumenti ottici sofisticati, e molti, molti anni di esperienza.

Qualcuno ha scritto che era disposto a pagare 20 euro per una perizia: cioè quello che si dà a una colf per un paio d'ore di lavoro? Vi pare un pagamento equo per il lavoro di un perito numismatico che ha alle spalle decenni di esperienza?

Ci sono periti che guardano una moneta, ci dedicano pochi minuti, e poi la sigillano: vale qualcosa tale perizia?

Ho premesso che mi riferisco al periziare seriamente. Non credo che una perizia davvero seria e accurata possa "valere" meno di 100 euro: credo, invece, che ne possa valere di più. Quindi comprendo perfettamente il commerciante-perito che non s'impegna a periziare per 20 euro una moneta non venduta da lui, perché tale "retribuzione" non è congrua, se la perizia è effettuata seriamente.

Quindi a mio vedere una perizia numismatica merita davvero solamente quando la moneta da periziare è davvero importante, vuoi per valore commerciale, vuoi (soprattutto) per interesse storico, archeologico e numismatico.

Prendendo per buono questo ragionamento si giunge alla conclusione che a tutti gli utenti che hanno postato foto delle loro monete ai quali è stato consigliato di portarla a vedere ad un perito in quanto suscitava dei dubbi sia stato dato un consiglio errato. Allo stesso tempo si intende che ogni moneta con un valore inferiore a tot euro non abbia la dignità di essere accertata. Io credo che gli anni di esperienza a cui accenna insieme ad un continuo aggiornamento siano alla base della preparazione in qualsivoglia mestiere. Poi ognuno decide le proprie tariffe ed il mercato può premiare o meno il proprio lavoro. Alzare le mani davanti alla maestria del falsario dovrebbe essere un'opzione non contemplabile. A questo punto spero sia così almeno per le banconote correnti. Il perito che non perizia per paura di errare mi pare assurdo. Con una provenienza certa dove sarebbe la necessità di chiedere aiuto.
  • Mi piace 1

Inviato

In attesa di leggere la mail inviatami a segnalazione del "caso" invito sempre alla prudenza ed al rispetto dell'altrui pensiero, lavoro e....persona.

Pur non conoscendo i particolari della vicenda, nè il nome degli attori, mi sento comunque di spendere "alcune" parole a carattere generale.

Per quanto riguarda chi non ha risposto posso solo dire che domandare è lecito, rispondere è cortesia.....sempre che la domanda sia giunta (potrebbe essere stata riconosciuta come spam, non essere mai giunta, aver scritto un indirizzo errato ecc).

Inoltre è importante come si fa la domanda. Ammetto che anche io non rispondo a quanti si propongono in maniera sbagliata, magari senza firmarsi o, peggio, chiedendo come se tutto fosse dovuto (es. "vi invio le foto di una mia moneta, vorrei sapere se è autentica e quanto vale").

Dubito che queste persone si porrebbero nello stesso modo dovessero scrivere ad un qualsiasi altro Professionista: Avvocato, Dottore, Architetto ecc.

Parliamo ora del perchè io non veda nulla di scandaloso nel fatto che alcuni Colleghi non vogliano periziare monete altrui.

Le motivazioni che ci hanno spinto ad ottenere lo "status" di perito possono essere completamente differenti e, di conseguenza, differenti saranno anche le modalità con le quali lavoriamo.

c'è chi lo ha fatto unicamente per vanto o per soddisfazione personale pur rinunciando ad applicare le proprie conoscenze che consentirebbero loro un ritorno economico. Lo trovate strano ?

Ogni anno migliaia di persone seguono corsi al termine dei quali ottengono una abilitazione ad una professione che non hanno intenzione di intraprendere. Un esempio sono i sommelier: solo una minima parte di quanti possono fregiarsi di questo titolo perseguono uno scopo lavorativo, gli altri lo fanno "solo" per passione, per accrescimento personale, per piacere.

Secondo caso: pensate ad un commerciante che sta per concludere una vendita quando l'acquirente, per tutela sua o dei suoi futuri eredi, gli chiede che la moneta sia periziata.... Dover sottostare al giudizio di una terza persona, di un collega, dal quale dipenderebbe l'esito della vendita, non credo piacerebbe a nessuno di noi, tanto sotto il punto di vista morale quanto sotto quello economico.

Infine, terzo caso, si è diventati periti perché "obbligati". Fino ad alcuni anni fa per poter Organizzare un'asta pubblica si doveva portare una dichiarazione firmata da un Perito, nella quale si dichiarava l'autenticità di quanto proposto in catalogo. Ovviamente i titolari delle rispettive Case d'asta hanno preferito assumersi questo obbligo, diventando periti, piuttosto che pagare qualcuno.

Per concludere sul perchè alcuni Colleghi abbiano risposto "picche" alla richiesta di perizia ricordo quello che credo essere un diritto assoluto di ciascun uomo. Si chiama libero arbitrio e salvo che le scelte non vadano contro la legge o la morale non devono essere necessariamente condivise, ma rispettate certamente si.

In merito ai costi.

Trovo corretto che il costo della perizia sia proporzionale al valore della moneta: i "rivetti" utilizzati non sono più costosi, ma con il crescere dell'importanza della moneta cresce l'impegno, il tempo e gli strumenti di analisi/paragone oltre all'esperienza richiesta al perito.

Riassumendo il tutto in una parola: Professionalità.

In molti potrebbero sigillare una lira del 1907 con la quasi totale certezza di non cadere in errore, avendone viste tante ed essendo una tipologia pressoché immune dal problema dei falsi. Non credo che si potrebbe dire lo stesso se la moneta in questione fosse, che so, un 5 lire del 1901.

E Questo vale per ogni branca della numismatica, dalle greche alle contemporanee.


Inviato

Concordo quasi su tutto quanto sopra esposto da @@Alberto Varesi tranne che sul fatto che la difficoltà della perizia e di conseguenza il tempo ed impegno necessario siano direttamente proporzionali al valore della moneta. Allo stesso tempo vedo aprirsi un grosso vuoto nel mercato e auspico possa nascere un ordine professionale che garantisca la competenza di periti non commercianti che abbiano la voglia di giudicare le monete di modo che chiunque abbia questa necessità possa soddisfarla.

  • Mi piace 2

Inviato

Salve, penso sia lecito e diritto personale non periziare monete che non si conoscono.

Ma sono contrario agli ALBI PROFESSIONALI , sarebbe eticamente corretto, se un professionista periziasse in un giorno 10 monete a 200 euro l una, per 10 giorni mensili e 10 mesi annui?

Non ha senso..farei un cambio numismatico Vs contadino, zero conoscenza per entrambi nei campi altrui.

Rischi? Se grandina il contadino deve rifare tutto e se la stagione è passata deve aspettare un anno,

Per il perito, qualche punzonatura in meno.

Torniamo con i piedi per terra.

Roberto


Inviato

Forse non ho ben compreso il senso....

anzi, ne sono certo, non ho capito


Inviato (modificato)

Nel senso che LA PROFESSIONALITÀ non sempre è cosa costosa.....

Roberto

Ma non voglio portare la discussione off topic....

Modificato da ciosky68
  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Come gia qualcuno ha scritto o accennato " diventare un perito numismatico oggi è molto facile" e questo ti risponde a tutte le domande . Io come molti altri ho perso il mio Maestro,veramente ne ho persi Due ed erano per me un punto fermo e certo nella Numismatica,uomini dal'altri tempi,pane al pane vino al vino. So che ci sono altre persone/periti validi ma non ho ancora trovato un valido sostituto,anzi uno c'è ed è pure della mia città però devo abituarmi al diverso "colloquio" che avevo con gli altri e che non potrà mai essere uguale.

Se un perito si rifiuta di periziare vuol dire che non è all'altezza o che non è la sua professione principale o il suo campo numismatico ma una risposta sul perchè è d'obbligo per un professionista!

Modificato da favaldar

Inviato

A mio modesto avviso c'è anche da dire che se un perito ti nega una perizia,allo stesso tempo ti nega anche l'entrata in negozio per una eventuale perizia,e di conseguenza sicuramente perlomeno del mio punto di vista, perde un possibiile e potenziale cliente


Inviato (modificato)

@@FRA80

Forse, recandoti presso il negozio di questi periti, e non per e-mail, il problema non sarebbe sorto, di persona a volte le situazioni cambiano.

Non so che lotto di monete devi fare chiudere, ma ai convegni ci sono molti periti, professionisti seri, che sono a tua disposizione per periziare le tue monete, non necessariamente NIP.

Ma anche in questo caso, ti devi recare di persona al tavolo del perito per sottoporre le monete all'esame del professionista.

 

Più il nome del perito è rinomato, riconosciuto da colleghi del settore per professionalità e serietà, più la parcella potrebbe salire... (sinonimo di professionalità)

Non trovo corretto paragonare due figure professionali (come fatto da qualcuno in un post precedente Agricoltore-Numismatico) ma che paragone è?

L'Agricoltore, se non è sprovveduto, avrà la sua assicurazione, che gli rimborserà in toto o in parte il danno avuto dalla grandinata...

Ogni professionista ha la libertà di decidere come porsi nel proprio mercato, ha la facoltà di decidere quale tariffa applicare (considerando anche i rischi) assumendosene la responsabilità, che può avere la sua scelta sul mercato... Alla fine sta al cliente decidere. 

Modificato da maxxi

Inviato

Pure io penso che sia un cliente perso a questi punti.

Credo che per noi collezionisti, avere le nostre monete periziate sia una garanzia in più per far salvaguardare meglio un domani la nostra moneta da eventuali errori di valutazione.

Credo che la meglio cosa sarebbe ad esempio far periziare insieme 10 monete e mettersi così in accordo per una cifra più modesta.

Non é raro oggi vedere monete battute a un asta come BB con difetti a 100 euro e poi rivederle anni dopo valutate come di buona qualità e raggiungere 500 euro.

Come fare per avere una valutazione più uniforme se non una perizia specializzata sulle nicchie delle nostre monete?!

dovremmo aspettarci persone serie e oneste.

Saluti

Fofo

  • Mi piace 1

Inviato

@@FRA80

Forse, recandoti presso il negozio di questi periti, e non per e-mail, il problema non sarebbe sorto, di persona a volte le situazioni cambiano.

Non so che lotto di monete devi fare chiudere, ma ai convegni ci sono molti periti, professionisti seri, che sono a tua disposizione per periziare le tue monete, non necessariamente NIP.

Ma anche in questo caso, ti devi recare di persona al tavolo del perito per sottoporre le monete all'esame del professionista.

 

Più il nome del perito è rinomato, riconosciuto da colleghi del settore per professionalità e serietà, più la parcella potrebbe salire... (sinonimo di professionalità)

Non trovo corretto paragonare due figure professionali (come fatto da qualcuno in un post precedente Agricoltore-Numismatico) ma che paragone è?

L'Agricoltore, se non è sprovveduto, avrà la sua assicurazione, che gli rimborserà in toto o in parte il danno avuto dalla grandinata...

Ogni professionista ha la libertà di decidere come porsi nel proprio mercato, ha la facoltà di decidere quale tariffa applicare (considerando anche i rischi) assumendosene la responsabilità, che può avere la sua scelta sul mercato... Alla fine sta al cliente decidere. 

LA serietà per me incomincia da come una persona si espone per telefono o per mail,se una persona mi dice senza farmi parlare:

NOI facciamo solo perizie di monete nostre vendute nel nostro negozio,per me è cancellato dall'esistenza,quindi non mi pongo neanche il problema di farmi vivo in carne ed ossa,tanto a mio parere si è gia giocato la reputazione.

  • Mi piace 1

Inviato

LA serietà per me incomincia da come una persona si espone per telefono o per mail,se una persona mi dice senza farmi parlare:

NOI facciamo solo perizie di monete nostre vendute nel nostro negozio,per me è cancellato dall'esistenza,quindi non mi pongo neanche il problema di farmi vivo in carne ed ossa,tanto a mio parere si è gia giocato la reputazione.

Su questo punto mi trovi d'accordo con te, il rispetto e l'educazione a priori non deve mai mancare da entrambe le parti.


Inviato

C'è anche da dire se ben ricordo il regolamento dei periti ANPE che la specializzazione e' solo su due periodi storici di competenza specifici, il tuttologo non c'è e anche questo e ' un aspetto da tener presente....

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Non sono daccordo @@antvwaIa,

nessuno mi venga a dire che chiudere una moneta dal perito di serie A++++ costi 150 euro come in un altra discussione vicina....dai.....mi può dire tranquillamente perizio solo le mie monete, è una scelta, ma non il resto.....

Cosa è un furto in piena regola per 10 minuti????? Via.....

 

Forse sarebbe il caso di dire che una perizia di una moneta non si fa in 10 minuti. Al massimo, se la moneta non presenta dificoltà alcuna, in 10 muniti si dà un parere, cosa ben diversa dalla perizia.

Il perito certifica un dato di fatto, non dà un semplice parere.

Se poi ci sono "periti" che "periziano" monete in 10 minuti o addirittura sulla base di una fotografia inviata per posta o per emali... beh, c'è di tutto nella vigna del Signore. Ci sono anche dei "medici" o che presumono di essere tali - mi auguro che siano pochissimi! - che fanno le diagnosi per telefono.  Se qualcuno si fida di siffatto medico, sono affari suoi.  Se qualcuno si fida di un parere dato in dieci minuti, anche se scritto in un cartoncino poi collocato in una busta rivettata, sono affari suoi.

Ma per piacere, non chiamiamo le prime "visite mediche" e non chiamiamo le seconde "perizie".

Cerchiamo di essere seri.

Modificato da antvwaIa
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Inviato (modificato)

Forse sarebbe il caso di dire che una perizia di una moneta non si fa in 10 minuti. Al massimo, se la moneta non presenta dificoltà alcuna, in 10 muniti si dà un parere, cosa ben diversa dalla perizia.

Il perito certifica un dato di fatto, non dà un semplice parere.

Se poi ci sono "periti" che "periziano" monete in 10 minuti o addirittura sulla base di una fotografia inviata per posta o per emali... beh, c'è di tutto nella vigna del Signore. Ci sono anche dei "medici" o che presumono di essere tali - mi auguro che siano pochissimi! - che fanno le diagnosi per telefono.  Se qualcuno si fida di siffatto medico, sono affari suoi.  Se qualcuno si fida di un parere dato in dieci minuti, anche se scritto in un cartoncino poi collocato in una busta rivettata, sono affari suoi.

Ma per piacere, non chiamiamo le prime "visite mediche" e non chiamiamo le seconde "perizie".

Cerchiamo di essere seri.

 

 

Concordo sul discorso che ha fatto, ma purtroppo è quello che è capitato a me 4/5 volte da diversi periti......il tempo di scrivere, chiudere il cartellino e pagare...

 

Che le dico.....

Modificato da lele300

Inviato

Su questo punto mi trovi d'accordo con te, il rispetto e l'educazione a priori non deve mai mancare da entrambe le parti.

io sono un perito in altri ambiti che non hanno il benche minimo collegameto con la numismatica,sono obbligato a fare perizie per i clienti,
ma allo stesso tempo, non ho mai detto di no ad un potenziale cliente,anche se il potenziale cliente fino a quel momento si rivolgeva ad un altra persona,ed ho sempre avuto l'umiltà di dire direttamente in faccia,
,se non era il mio ambito di specializzazione,guardi le indico questa persona che potrebbe aiutarla in maniera piu professionale di me.

Inviato

LA serietà per me incomincia da come una persona si espone per telefono o per mail,se una persona mi dice senza farmi parlare:

NOI facciamo solo perizie di monete nostre vendute nel nostro negozio,per me è cancellato dall'esistenza,quindi non mi pongo neanche il problema di farmi vivo in carne ed ossa,tanto a mio parere si è gia giocato la reputazione.

Sinceramente non capisco in virtù di quale legge, scritta o morale, uno debba sentirsi obbligato a periziare le monete altrui, pena il giocarsi la reputazione alla stregua di un malfattore, di una persona poco seria....

Il libero arbitrio da me accennato in precedenza vale per tutti, tanto per il perito quanto per gli eventuali clienti: non vuoi periziarmi le monete ? Ne cercherò un altro che mi faccia questo servizio. Punto.

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