Vai al contenuto
IGNORED

Rivoglio il Giornale della Numismatica.


Risposte migliori

  • ADMIN
Staff
Inviato

io credo non sia vero che non vi sono strade percorribili per la ripresa delle pubblicazioni... Manca la volontà... Magari si prova e si fallisce ma almeno si prova.... Esistono varie soluzioni percorribili .... Dettate da fantasia e estro.

 

 

Non credo sia una questione di volontà. Dubito che Ganganelli non abbia provato a continuare. D'altro canto la bolaffi stessa ne avrebbe un ritorno di immagine e di potenziali clienti. Quindi vuol dire proprio che ci perdeva troppo dal punto di vista economico.


Inviato

...."Magari si prova e si fallisce ma almeno si prova."

 

La chiusura di GdN risale a poco più di un anno fa.

 

Provare adesso a rifare ciò che un anno fa non è andato, mi pare puro autolesionismo, anche perché sappiamo bene come i contenuti e gli artefici della Rivista sarebbero gli stessi di un anno fa.

 

Prima di riprovare con il cartaceo, occorrerebbe quanto meno capire quanti Lettori sono disponibili a sottoscrivere un abbonamento (o a comprare la Rivista).

 

Non è che si può provare così...tanto per fare qualcosa...e vedere come va a finire....perché per riattivare la Rivista, la segreteria editoriale, la stampa, la sua distribuzione ecc., ci vogliono SOLDI e un imprenditore, che solo un anno fa ha dovuto chiudere perché non si vendevano abbastanza copie, non credo si rimetta in gioco senza ricevere, almeno e come minimo, qualche segnale che dimostri concretamente un'inversione di tendenza da parte dei potenziali acquirenti.

 

Non vedo, francamente, ragioni valide che inducano a pensare che oggi dovremmo avere un potenziale di Lettori maggiore di quello - insufficiente -  di un anno fa, che ha causato la chiusura del GdN

 

M.


Inviato

Personalmente da ex acquirente di CN ho apprezzato molto il fatto che si continui a scrivere e non sono infastidito dal dover leggere al computer.

Infatti scarico e salvo in un apposita cartella (avendo fin dall'inizio aderito all'iniziativa) tutte i numeri.

Piuttosto perchè gli editori non scelgono la via del tablet? Lì sì che si potrebbe riproporre la vendita come avviene ora con i libri scaricati sui Kindle

a costi inferiori. 

Vogliamo la rivista? eccola euro 2,5 (ipotizzo) senza pubblicità, articoli magari ad hoc, unione con delle catene di librerie (Giunti, Feltrinelli, Mondadori ecc. ecc.) Potrebbe essere una strada da valutare. Il cartaceo per i suoi costi è destinato a soccombere. Buona giornata.

Awards

Inviato

ciao a tutti, ho aspettato con pazienza che @@bizerba62 ritrovasse e linkasse la discussione sull'argomento :-) per poi completare il mio pensiero.

ribadisco il mio essere retrograda e di preferire il cartaceo al virtuale(dopo 30 minuti di attenta lettura i miei occhi cominciano a confondere le righe sullo schermo), ma credo che la soluzione online sia l'unica proponibile. le ragioni le ha spiegate bene bizerba.

a cui voglio aggiungere un paio di considerazioni.

 

La numismatica, l'epigrafia(campo che conosco meglio) sono due discipline "a perdenza" per chi se ne occupa a tempo pieno e "a preteso costo zero" per chi se ne vuole interessare. mi spiego meglio.

 

conoscete qualche autore che si è arricchito pubblicando sulla numismatica? o di epigrafia? nessuno.

è a perdenza. si pubblica e si fanno ricerche a proprie spese.

questo valeva per Mommsen e Friedlaender, per Bandinelli e Becatti, per finire con Buonocore e Silvestrini.
avevano il loro stipendio per altre attività, ma il pubblicare non gli garantiva soldi.

così è oggi. vuoi pubblicare una rivista? a spese tue. puro mecenatismo. puro spirito e abnegazione personale. al massimo coperto da qualche sponsor.

 

la seconda parte riguarda gli acquirenti. tutti dicono che vogliono leggere di numismatica. la domanda, però, è quanti di questi sarebbero disposti a spendere soldi per sapere di numismatica? molti(per fortuna non tutti!) accetterebbero il sapere solo se a costo zero. gratuito. investono in altro. in una moneta, non nella rivista o nel libro che parla di quella moneta.
Fra gli addetti ai lavori c'è poi la prassi dello scambio. io ho scritto su Supplementa Italica del 2010, mi danno 5 copie personali e le scambio con chi ha scritto su Supplementa Italica del 2011, 2012 ecc. ecc. Scambi alla pari. Investimenti zero.

 

bizerba ha ragione, la rivista GdN(e le riviste in generale) chiudono perché nonostante i tanti auspici, si scontrano con la dura realtà.

 

e non entro in merito alla linea editoriale delle riviste che è molto opinabile e quindi non utile alla causa.

 

ciao a tutti.

  • Mi piace 3

Inviato

@@MAP

"Tutti dicono che vogliono leggere di numismatica. la domanda, però, è quanti di questi sarebbero disposti a spendere soldi per sapere di numismatica?"

 

Ecco, il punto è proprio questo!

  • Mi piace 1

Inviato

Sono d'accordo con MAP.

 

E' bello, ogni tanto. trovare persone realiste. :good:

 

Pensare invece che ci possa essere qualcuno che a proprie spese debba correre il rischio di fare un (altro) buco nell'acqua....solo per provare...e se non va...pazienza....e per compiacere un ambiente ingrato, che chiede ma che non è disposto a dare, che si lamenta che non c'è più una rivista cartacea di numismatica ma che al suo interno non è capace di garantire all'Editore quel numero minimo necessario di copie....mi sembra francamente una pia illusione.

 

Se le Riviste cartacee esistono ancora per l'uncinetto o per il bricolage - e non invece per la numismatica - il motivo è che quelle Riviste hanno un numero di lettori (e conseguenti inserzionisti pubblicitari) sufficiente a sostenerle, quanto meno pareggiando le entrate con le uscite.

 

M.

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Se le Riviste cartacee esistono ancora per l'uncinetto o per il bricolage - e non invece per la numismatica - il motivo è che quelle Riviste hanno un numero di lettori (e conseguenti inserzionisti pubblicitari) sufficiente a sostenerle, quanto meno pareggiando le entrate con le uscite.

 

M.

 

Io da quando ho accompagnato la mia signora dal parrucchiere e ho visto che esiste una rivista bimensile che tratta solo unghie, mi pare al ventesimo anno di vita, non mi sono più ripreso... :mega_shok:  :mega_shok:  :mega_shok:  


Inviato

Credo che la linea ormai sia quella in casa Bolaffi, il fatto poi di non partecipare a Verona fa capire che riducono o spingono gli investimenti su altri ambiti comunicativi vedi televisione o negozi o preferiscono semplicemente avere questa vetrina del giornale digitale che comunque diceva Ganganelli ha molte letture e lettori, forse è quello che vogliono, forse il budget va anche su altro voci....

Comunque le riviste oggi sono due una Panorama Numismatica che ha anche un bel sito on line e Monete Antiche che copre il periodo classico e anche medievale, entrambe su abbonamento.

Se ci riferiamo a contributi però unicamente cartacei ne nascono anche di nuovi vedi il Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo, vedi i Quaderni di Lamoneta che ha saputo coniugare la pubblicazione digitale sul portale Numismaticamente con quella cartacea per gli appassionati della carta.

Tra l'altro con Amazon non fai investimenti a vuoto, si paga a consumo senza rischi...., ma altri contributi cartacei secondo me usciranno nel tempo, mentre altri  tipo OMNI sono passati sul solo digitale per abbattere i costi, come il BDN che al momento è in digitale, anche se non si può escludere anche qui un contributo anche cartaceo un giorno.

Quindi direi propensione digitale ma ancora chi crede e fa in cartaceo ancora articoli scientifici, se invece vogliamo più il Giornale con  le news, gli eventi, i Circoli, meglio di Lamoneta......qui c'è tutto e di più....immediato e gratuito, anche se non escluderei che possa in futuro uscire anche un contributo digitale di rivista o giornale a pagamento per chi vuole leggerla ed averla, può essere anche questa una alternativa....

 

 


Inviato

E' proprio questo che fa venire la rabbia. Riviste che parlano degli affari degli altri, tizia ha sposato caio o ha divorziato da sempronio, queste vendono e vanno avanti. Riviste di cultura, stanno al palo. Però è anche vero che la colpa è nostra. Ho tutti i numeri dal n° 1 di CN fino all'ultimo di GdN. Ho sempre fatto l'abbonamento. Quanti possono dire lo stesso? Non voglio accusare nessuno, non è nel mio spirito, stiamo discutendo in modo pacato e civile. Ma se tutti coloro che acquistavano la rivista in edicola, avessero fatto l'abbonamento, GdN avrebbe chiuso? Difficile dirlo, ma un pensiero in questo senso va fatto. Comunque anch'io salvo in una cartella tutti i numeri online. Sarà nostalgia, ma la carta era una altra cosa.


Inviato

 

 

Stando così le cose, per riattivare la Rivista cartacea, o si guadagnano nuovi Lettori (ma ci sono i margini per farlo?), o si recuperano quelli che compravano o erano abbonati a C.N.

 

 

 

No, temo nessun margine. Credo che molti vorrebbero la rivista, per potere acquistare qualche numero sporadicamente, quando ci sono articoli che li interessano. Legittimo, ma antieconomico per una casa editrice


Inviato

Ma se tutti coloro che acquistavano la rivista in edicola, avessero fatto l'abbonamento, GdN avrebbe chiuso? 

 

Forse no, ma quante ne avrei trovate accartocciate nella cassetta della posta? Quante non sarebbero mai arrivate? Quante sarebbero sparite? Va bene spendere per la cultura (e mi sa che spendo troppo, rispetto a quanto dovrei) ma le esperienze con il servizio postale non sono delle migliori. Mi sta bene spendere, non fare una donazione alle poste.


Inviato

io direi di finire qui con un bel  AMEN.


Inviato (modificato)

Perdonatemi la franchezza e specifico che non voglio fare nessuna polemica, ma quella delle Poste mi sembra nulla più che una scusa.

Io mi sono abbonato a CN nel '98 e a GdN quando è nato e in questi anni avrò ricevuto 5 o 6 riviste stropicciate o bagnate o in ritardo: e allora???  Me le sono godute lo stesso una volta "stirate", "asciugate" e anche se le ho lette al 20 del mese non mi è cambiato proprio nulla.

Stiamo parlando di riviste culturali, mica del Corriere della Sera che alla due del pomeriggio è già vecchio...

 

Dopodiché ognuno si tiene la sua idea: basta non continuare a frignare perché manca la Rivista...

Modificato da viganò

Inviato

Neanche io voglio fare polemiche, però mi sono stancato di veder additati (qui e soprattutto nella discussione dello scorso anno) coloro che compravano la rivista in edicola quasi come corresponsabili della chiusura della stessa.

 

Personalmente ho acquistato in edicola CN dall'ottobre 1995 al marzo 2011, quando ha cessato le pubblicazioni, e il GdN dal primo all'ultimo numero, con l'edicolante che faceva arrivare la rivista solo per me (mi riferisco a GdN) quindi il mio contributo era sicuro quanto e più di quello degli abbonati. Non ho mai fatto l'abbonamento in parte per scarsa fiducia nelle Poste, molto perché mi piace il rapporto diretto col mio edicolante di fiducia, dal quale vado più che spesso (non compravo mica solo il GdN).

 

Se tutti avesero acquistato regolarmente la rivista come ho fatto io, anche senza abbonamento, forse non avrebbe chiuso, sebbene riconosca il diritto di acquistarla saltuariamente, solo quando c'è qualche articolo che interessa.

 

Per questo, non mi sento affatto responsabile della chiusura, e rivendico il diritto di continuare a frignare per la stessa :D

 

petronius oo)

  • Mi piace 8

Inviato (modificato)

@@petronius arbiter

 

Se ha sempre acquistato tutti i numeri ha tutte le ragioni per "frignare" ( ;))

Penso tuttavia che con l'abbonamento l'Editore conosca in anticipo il numero "certo" di riviste vendute e incassi prima i soldi: elementi, questi, di una certa importanza.

 

Ad ogni modo, io mi riferivo a coloro i quali parlano e poi non comperano, né in abbonamento né in edicola, magari nascondendosi dietro la foglia di fico delle Poste: nella discussione dello scorso anno se ne erano visti (o meglio, letti) parecchi.

 

Ad ogni modo, come ha già detto da @@dux-sab, AMEN....

Modificato da viganò
  • Mi piace 1

Inviato

Credo che i conti li abbiano fatti a consuntivo e non a preventivo, quindi chi le acquista in edicola spendendo di più... poi mi sembra che qui siamo semplicemente dispiaciuti che non ci sia più. Anche chi compra saltuariamente ha il diritto di essere dispiaciuto. Saltuariamente acquisto focus storia e mi dispiacerebbe se non ci fosse più. Non per questo mi sentirei responsabile. Una casa editrice pubblica per guadagnare e se non guadagna interrompe la pubblicazione, io spendo per acquistare ciò che mi interessa, nel modo che preferisco e se non mi va bene, non acquisto. Da qui a essere responsabile ce ne passa. Altrimenti chi non possiede un'automobile sarebbe responsabile della disoccupazione nel settore?

  • Mi piace 2

Inviato

Secondo me si gira intorno all'argomento.

 

Io voglio semplicemente dire che chi - professandosi appassionato di numismatica - non compra una rivista di nicchia come poteva essere il GDN (e qui l'esempio delle auto non mi sembra calzante) ha una parte (non tutta, ovvio) di responsabilità nella loro chiusura. E' facile chiedere, è più difficile dare... E poi io penso che in ogni cosa bisogna guardare e giudicare sé stessi prima degli altri (le Poste, ecc. ecc.); del tipo: cosa potevo fare io per evitare quella situazione negativa? 

 

Parimenti, la scelta di non comprare è pienamente legittima (ci mancherebbe altro...) ma con il "dispiacere" non si costruisce granché e tra un anno o un mese staremo qui nuovamente a ripetere le stesse cose....

 

Non devo comunque convincere nessuno, quindi per me la discussione è chiusa.

 

Parliamo di monete. :blum: 

 

Un saluto.

  • Mi piace 1

Inviato

I Problemi riguardanti la chiusura del GdN e di CN prima sono ormai noti anche se differenti per le due testate, il problema è che in Italia non vi è una rivista del settore che si possa trovare anche nelle edicole, dove se andate trovate anche i mensili sulla maglia, ma non sulla Numismatica.

 

A mio parere quello che ha fatto crollare gli abbonamenti del GdN è stata la lentezza delle Poste nella consegna dei numeri, dove molti abbonati a furia di aspettare leggevano le notizie con un mese di ritardo e più, allora la redazione si è data una versione digitale accessibile a tutti ed in tempi reali. Personalmente anche io sono per la versine cartacea, infatti quelle poche volte che leggo un articolo sul sito internet, poi non lo ritrovo più, invece nella versione cartacea mi so orientare molto meglio per recuperare informazioni che mi interessano, oltre al fatto che le cose lette nella versione cartacea mi rimangono piu in mente.

 

Mi piace leggere e sopratutto di Numismatica, ma leggere libri veri. io sono per il cartaceo tutta la vita....................


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.