Vai al contenuto
IGNORED

I Papi dell’ Impero Romano


Risposte migliori

Inviato (modificato)

TRENTASEIESIMO PAPA : LIBERIO
Liberio nacque a Roma e venne eletto Papa il 17 Aprile del 352 , anche lui fu coinvolto nelle infinite questioni religiose che si susseguivano ormai da secoli ; gli Ariani non lo riconobbero come Papa , fu indetto un quindi un Concilio a Roma , alla fine dello stesso anno , per definire il da farsi .
Nulla fu risolto , tanto che si giunse a considerare l’ utilita’ di tutti questi Concili se poi alcune delle correnti religiose non ne accettavano i decreti ; infine Liberio chiese all’ Imperatore Costanzo di riunire un nuovo Concilio ad Aquileia , ma fu scelta Arles in quanto Costanzo risiedeva in questa Citta’ ; vista la indecisione dei partecipanti Costanzo infine decise tutto lui , ponendo la Chiesa come al tempo di Costantino subordinata all’ Impero ; Atanasio fu nuovamente condannato , ma da Costanzo , nessuno dei Vescovi ortodossi seppe opporsi tranne Paolino di Treviri , che venne esiliato in Frigia .
Liberio rimprovero i Vescovi cristiani per loro ignavia trattandoli quasi come traditori e chiese a Costanzo un nuovo Concilio nella primavera del 355 , ma non cambio’ nulla , la condanna ad Atanasio rimase e non venne riconosciuto il “Credo” di Nicea ; insomma l’ Arianesimo stava per diventare religione di Stato . Per convincere Liberio ad accettare l’ Arianesimo invio un suo incaricato per portare doni a San Pietro , ma Liberio li rifiuto’ scandalizzato e di notte venne arrestato a Milano .
Costanzo impone a Liberio l’ accettazione del Concilio di Milano del 355 con le parole “ Devi escludere dalla Chiesa Atanasio , un Concilio lo ha gia’ scomunicato” al che prosegue uno scontro verbale e un dialogo serrato tra Costanzo e Liberio che si conclude con la minaccia di Costanzo a Liberio : “Diventa Ariano e tornerai a Roma !” la risposta di Liberio fu degna di un grande romano e di un grande Papa : “A Roma ho gia’ preso commiato dai fratelli , per me le leggi della Chiesa vengono prima di ogni altra cosa , non tradiro’ mai per poter vivere a Roma” . Liberio venne esiliato a Berea in Tracia , nel frattempo Costanzo fa eleggere a Roma un Arcidiacono , Felice , con l’ ordine di non dare un successore a Liberio , fu insomma Felice , un antipapa .
Costanzo nel corso della sua visita a Roma nel 357 , vista la richiesta di liberazione di Liberio da parte di tutto il popolo di fede cristiana , lo richiama dall’ esilio nel 358 , ma solo dopo il Concilio di Sirmio ; sembra che Liberio per ottenere la grazia , modificasse il “Credo” di Nicea e gli fu imposto di convivere a Roma insieme all’ antipapa Felice , ma una volta a Roma , accolto trionfalmente dai Cristiani , il popolo insorge e caccia da Roma l’ antipapa Felice ; interviene di nuovo Costanzo che manda in esilio Liberio , in Campania . Tutta questa situazione di Papa Liberio fu un antefatto , infatti per la prima volta il popolo decise chi doveva diventare Papa a Roma . Dopo due anni di esilio , Liberio muore il 24 Settembre del 366 e viene sepolto nel cimitero di Priscilla .
Liberio eresse a Roma la Basilica Liberiana che diventera’ in seguito Santa Maria Maggiore , sull’ Esquilino , vicino all’ antico Macellum di Livia .
Interessante il fatto storico che riguarda la costruzione della Basilica Liberiana , poi di Santa Maria Maggiore : “Un patrizio romano a nome Giovanni la notte del 4 Agosto sogno’ la Vergine Maria che gli ordino’ di costruire una Basilica nel luogo dove la mattina successiva , avrebbe trovato della neve fresca , costui la mattina racconto’ il sogno a Papa Liberio , al che disse che anche lui la stessa notte aveva avuto la stessa visione ; cercarono quindi in Citta’ tracce di neve fresca , sebbene si fosse nel mese di Agosto , meravigliati notarono che il prodigio si era avverato in una zona dell’ Esquilino ; subito Liberio fece tracciare nella neve la pianta della Basilica e Giovanni che era ricco , dono’ i fondi per la costruzione” . Il fatto miracoloso fu poi dipinto nel Rinascimento da Masolino su un quadro , che si trova oggi all’ interno della Basilica di Santa Maria Maggiore .

post-39026-0-85134200-1442391350.gif

post-39026-0-95515300-1442415544.jpg

Modificato da Legio II Italica

Inviato

TRENTASETTESIMO PAPA : DAMASO
Dopo la morte di Liberio a Roma si formarono due correnti cristiane verso gli eretici pentiti , una favorevole , l’ altra contraria ; le due fazioni si riunirono separatamente per decidere dell’ elezione del nuovo Papa , una fazione elesse Ursicino , l’ altra Damaso , uno spagnolo di ricca famiglia . Ammiano Marcellino racconta che entrambi i papabili “L’ ardore di Damaso e Ursicino per occupare la Sede episcopale , superava qualsiasi ambizione umana , finirono per affrontarsi come due partiti politici arrivando ad uno scontro armato con morti e feriti ; il Prefetto di Roma , Vivenzio , incapace di impedire o soffocare i tumulti dovette tenersi fuori dalla mischia . Damaso ebbe la meglio , la vittoria dopo molti assalti arrise al suo partito . Nella Basilica di Sicinnio dove i cristiani erano riuniti , furono trovati 137 morti e passo’ molto tempo prima che gli animi si placassero . Non c’e’ comunque da meravigliarsi considerando lo splendore di Roma , che un premio cosi’ ambito accendesse il desiderio di uomini maliziosi e determinasse le lotte piu’ furiose e ostinate . Una volta raggiunto quel posto si gode in santa pace della fortuna assicurata dalle donazioni delle Matrone , si va in giro su cocchio elegantemente vestiti , si partecipa ai banchetti il cui lusso supera quello della tavola imperiale”
Questo malcostume , denunciato da un pagano come Marcellino , lo e’ anche denunciato da San Girolamo nei confronti di Damaso , di cui era Segretario , ricorda infatti che da Vescovo , Damaso aveva tentato di convertire al cristianesimo il Prefetto di Roma , Pretestato , al che rispose : “ Senz’ altro , pero’ voglio essere eletto Vescovo di Roma !”
Ancora San Girolamo a proposito dei costumi degenerati degli ecclesiastici : “Ci sono alcuni che si fanno consacrare diaconi e preti solo per poter far visita liberamente alle donne …….pensano solo a vestrisi bene e profumarsi di mille odori , i calzari devono essere perfetti , , si arricciano i capelli col calamistri , le dita sono sfolgoranti di anelli e per timore di sporcarsi le scarpe di fango li vedi camminare come in punta di piedi . A guardarli andare in giro in questo modo li prendi piu’ per vagheggini che per chierici . L’ operosita’ e la scienza di molti di loro consiste esclusivamente nel conoscere , nomi , case e tenore di vita delle Matrone”
Ursicino che nel frattempo era in esilio , rientro a Roma , ma ricominciarono i tumulti contro Damaso , al che l’ Imperatore Valentiniano I , rimando in esilio Ursicino che continuo’ a distanza la sua lotta contro Damaso a Roma che venne accusato di gravi delitti avvenuti nel corso della lotta al soglio pontificio con Ursicino . Damaso fu pero’ assolto e l’ Imperatore Graziano mando’ nuovamente in esilio Ursicino ; a questo punto Damaso depone tutti i Vescovi ariani e insieme a Sant’ Ambrogio , Vescovo di Milano emana una formula inappellabile per l’ Occidente e l’ Oriente : “ Dove e’ Pietro , la e’ la Chiesa” che si rifaceva in sintesi alla frase detta da Gesu’ a Pietro : “Tu sei Pietro e su questa pietra edifichero’ la mia Chiesa” ; in seguito a questi fatti l’ Arianesimo perde via via terreno nei confronti dell’ ortodossia , anche perche’ quest’ ultima e’ approvata dagli Imperatori Graziano e Teodosio . Damaso a Roma costruisce le Chiese dei Santi Nereo e Achilleo e di San Lorenzo in Damaso ; fu un Papa mecenate , ristrutturo’ le catacombe romane , fu anche un poeta , scrisse versi in memoria dei Martiri . Damaso mori’ l’ 11 Dicembre del 384 .

post-39026-0-57918100-1442467428.jpg


Inviato

Ho una certa curiosità riguardo papa Damaso: se non ho letto male altrove, Graziano fu il primo imperatore cristiano a rifiutarsi di assumere la carica di pontefice massimo, che da allora in poi fu attribuita al papa. Il primo pontefice cristiano sarebbe appunto Damaso.

Mi chiedo: cosa ha spinto il papa ad assumere un titolo che alla'epoca non era né simbolico né generico, ma era riferito ad uno specifico ambito pagano? I cristiani si rifiutavano anche solo di assistere a sacrifici e si sono fatti martiri per non commettere infrazioni a volte quasi simboliche, e poi il papa assume un titolo che allora era riferito ad un culto considerato demoniaco e con ancora milioni di fedeli attivi? Sempre considerando che pur col rifiuto di un singolo imperatore, la cosa poteva essere ritenuta come la violazione di una prerogativa esclusivamente imperiale.

  • Mi piace 1

Inviato
Il 17 settembre 2015 at 07:58, Druso Galerio dice:

Ho una certa curiosità riguardo papa Damaso: se non ho letto male altrove, Graziano fu il primo imperatore cristiano a rifiutarsi di assumere la carica di pontefice massimo, che da allora in poi fu attribuita al papa. Il primo pontefice cristiano sarebbe appunto Damaso.

Mi chiedo: cosa ha spinto il papa ad assumere un titolo che alla'epoca non era né simbolico né generico, ma era riferito ad uno specifico ambito pagano? I cristiani si rifiutavano anche solo di assistere a sacrifici e si sono fatti martiri per non commettere infrazioni a volte quasi simboliche, e poi il papa assume un titolo che allora era riferito ad un culto considerato demoniaco e con ancora milioni di fedeli attivi? Sempre considerando che pur col rifiuto di un singolo imperatore, la cosa poteva essere ritenuta come la violazione di una prerogativa esclusivamente imperiale.

 

Ciao @Druso Galerio , nella Roma pagana il titolo di  Pontefice Massimo indicava , tra altre prerogative , il capo del collegio di sacerdoti , chiamato appunto " pontefice" , era colui che presiedeva alla sorveglianza e al governo del culto religioso della Roma pagana . Nominava le vestali , i flamini e il rex sacrorum , cioe' il sacerdote al quale erano affidate le funzioni religiose che una volta erano compiute un dai Re .

I Papi romani valendosi di questo antico titolo religioso , lo fecero loro come sinonimo di sacralita' religiosa solo che , invece di nominare vestali , flamini , ecc. come un tempo , nominavano ora , vescovi , diaconi , preti , ecc.

Non dimentichiamo inoltre che , nonostante il diffondersi del cristianesimo , l' antica cultura pagana , con tutti i titoli ad essa connessi , erano profondamente radicati nella mentalita' dell' epoca . 


Inviato

Potrebbe essere, ma immagina la situazione agli occhi di un pagano: la figura a capo del tuo culto rifiuta il suo ruolo e il nome - ma non le funzioni - viene arbitrariamente preso dal capo di un"altra religione estranea se non ostile.

Come se alle dimissioni di papa Benedetto, il Dalai lama avesse preso a farsi chiamare lui papa.

Per me e' un evento molto strano su cui purtroppo ho trovato poco in giro.


Inviato

TRENTOTTESIMO PAPA : SIRICIO
Siricio era un diacono romano operante a Roma al tempo di Liberio e Damaso , suo padre si chiamava Tiburzio . Venne eletto Papa verso la fine di Dicembre del 384 , la notizia dell’ elezione e’ confermata da una lettera di Valentiniano II indirizzata al Prefetto , Piniano : “Salve carissimo Piniano . Che il popolo di Roma sia unito ed elegga un ottimo sacerdote , lo riteniamo un fatto degno del popolo romano e ci rallegriamo che sia avvenuto ai nostri giorni . Per questo considerando che fu scelto Siricio , Vescovo molto virtuoso , a presiedere al Sacerdozio quando l’ improbo Ursicino era acclamato , con il nostro beneplacido e la nostra gioia , vogliamo che Siricio resti al suo posto di Vescovo . Carissimo e dolcissimo Piniano , e’ certamente gran segno di innocenza e grandezza che sia stato eletto per acclamazione e siano stati rifiutati gli altri”
Appena eletto , Siricio dovette mettere subito in primo piano l’ autorita’ della Chiesa di Roma rispetto a tutte le altre , ma non nel modo fatto dai precedenti Papi , cioe’ come un semplice enunciato o ammonimento , derivante dalle parole rivolte da Gesu’ a Pietro , come abbiamo letto in precedenza , bensi’ , riferendosi a questioni di Discilina Ecclesiastica , Siricio , “decreta” , quindi esprimendosi con autorita’ e superando il semplice ammonimento , cioe’ “dispone che” tutto quello che il Papa di Roma decide , e’ “legge” di Diritto Ecclesiastico , dimostrando con questo , una grande personalita’ derivante dalla sua carica episcopale romana . Nel 386 nel corso di un Concilio tenutosi a Roma veniva di nuovo riaffermata l’ autorita’ del Vescovo di Roma sopra le altre Chiese del mondo romano ; nello stesso anno avveniva anche la conversione di Sant’ Agostino .
Siricio ristrutturo’ le Chiese di San Clemente , di Santa Pudenziana e di San Paolo , dove e’ conservata una scritta su una colonna sotto il portico nord : “Siricius Episcopus tota mente devotus” .
Mori il 26 Novembre del 399 e fu sepolto nel cimitero di Priscilla ; Papa Pasquale II in seguito fece trasferire le spoglie nella Chiesa di Santa Prassede .

post-39026-0-58910400-1442491710.jpg


Inviato

Silvestro...tenne il pontificato per oltre venti anni...nonostante questa lunghezza temporale non ci furono fatti eclatanti, anzi fu definito “il piu’ vuoto del secolo”,..Silvestro ebbe una personalita’ piuttosto scialba

 

In compenso, la sua "fama" postuma supera di gran lunga quella di tutti i Papi di cui si è parlato finora, e anche di molti dei successivi...tutti sanno quale giorno dell'anno è dedicato a S. Silvestro :D

 

Comunque, qualcosa di interessante lo ha fatto anche lui, leggende a parte. Secondo il Liber Pontificalis fu Silvestro a chiamare la domenica con questo nome e, a partire dal 321, tale giorno fu riconosciuto festivo anche dallo Stato.

 

petronius oo)

 

 

P.S.: scusate il ritardo con cui sono intervenuto a parlare di Papa Silvestro, ma ero rimasto un po' indietro con la lettura di questo thread, ora mi son messo in pari.

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

TRENTANOVESIMO PAPA : ANASTASIO
Anastasio fu un Papa praticamente anonimo , forse dovuto alla brevita' del suo pontificato e poco incisivo nella sua veste episcopale ; fu eletto Papa il 27 Novembre del 399 , il giorno dopo della morte di Siricio . Una delle poche direttive che diede , riguardava quella dell’ obbligo ai preti di ascoltare in piedi la lettura del Vangelo che veniva fatta dai diaconi ; poi nell’ anno 400 , tra varie controversie esistenti tra Donato e Origene , condanna le opere di quest’ ultimo e il traduttore di queste opere , Rufino . E’ questo un periodo nero per l’ Impero romano e per tutto il mondo cristiano in generale , Alarico per la prima volta si affaccia in Italia , minaccia Milano e Piacenza , Stilicone lo batte ma gli lascia una via di fuga .
Anastasio muore il 19 Dicembre del 401 e viene sepolto sulla Via Portuense , nelle catacombe di San Ponziano .

post-39026-0-80491900-1442554161.jpg

Modificato da Legio II Italica

Inviato

QUARANTESIMO PAPA : INNOCENZO I
Innocenzo era nativo di Albano , una localita’ dei Colli Albani pochi chilometri a Sud di Roma , fu eletto Papa il 22 Dicembre del 401 . Anche lui continuo’ sulla strada ormai tracciata che faceva della Chiesa di Roma quella dominante su tutte le altre , lo attestano diverse “Decretali” emesse da questo Papa che fu definito in seguito “Il primo Papa” , espressione comunque ripetuta in seguito per Papa Leone .
Due furono i fatti importanti avvenuti sotto il suo pontificato , il primo riguardava i fatti accaduti a San Giovanni Crisostomo “Bocca d’oro” , detto cosi’ per la sua grande eloquenza ; Giovanni era Vescovo di Costantinopoli e a causa della sua austerita’ e della veemenza della sue parole , infastidi’ l’ Imperatrice Eudossia , la quale con il sostegno di altri Vescovi , lo fece esiliare ma il popolo in rivolta permise presto il suo rientro che duro’ poco , infatti fu di nuovo esiliato , in Armenia .
Sul fatto di Giovanni intervenne Innocenzo il quale costrinse Onorio ad indirre un Concilio su questa faccenda ma a causa della situazione italiana con Alarico alle porte , il concilio non ci fu e Giovanni mori’ in esilio nel 407 ; nonostante Innocenzo non riuscisse a salvarlo in quanto impedito dai fatti militari ormai tragici in Italia , dimostro’ comunque grande fermezza .
Il secondo fatto storico al quale fu diretto testimone Innocenzo , fu la presa di Roma da parte di Alarico nell’ Agosto del 410 . Prima del tragico evento storico ci furono comunque contatti tra il cristiano ariano Alarico e Innocenzo , il quale prima di entrare in Roma “Aveva dato ai suoi uomini piena liberta’ di saccheggio ordinando tuttavia di risparmiare la vita degli abitanti e di rispettare le Chiese , in particolare le Basiliche dei due Apostoli usate dai cittadini come luoghi di rifugio” .
Durante il sacco di Roma avvennero numerosi fatti miracolosi tra i Barbari invasori e donne romane in particolare , molti Barbari impietositi dalle loro preghiere , ma anche dalla loro fermezza nonostante la situazione , non abusarono di loro , anzi scortarono queste donne , a volte cariche di tesori da offrire agli Apostoli , fino alle loro Basiliche .
Questi “accordi” preventivi , intervenuti tra Innocenzo ed Alarico prima del sacco della Citta’ , antecedette , anche se con esiti diversi , cio’ che fece poco dopo Papa Leone Magno con Attila prima e Genserico dopo .
Passato dopo tre giorni il sacco di Roma , Innocenzo riprese la sua attivita’ contro le eresie dei Manichei e la nuova di Pelagio che non riconosceva il peccato originale ; i suoi adepti si macchiarono di vandalismo contro i monasteri in Oriente e in Terra Santa che erano contrari alle loro dottrine ; Innocenzo indisse a Roma nel 417 un Concilio che condanno’ il movimento di Pelagio .
A Roma Innocenzo continuo’ la costruzione di Chiese , come quella dei Santi Gervaso e Protaso , che in seguito divento’ di San Vitale , sita ora nella moderna Via Nazionale , sotto il Colle Quirinale .
Innocenzo mori’ il 12 Marzo del 417 e fu sepolto nel cimitero sulla Via Portuense .

Nel dipinto del 1890 viene cosi' immaginato dall' autore del dipinto il sacco di Roma di Alarico del 410 , credo che sia una rappresentazione non rispondente alla realta' storica , sicuramente i Visigoti di Alarico furono piu' indaffarati a razziare beni preziosi e di facile trasporto , piuttosto che perdere tempo in soli tre giorni di permanenza a Roma , ad abbattere statue ed edifici . Ben diverso fu il sacco di Roma di Genserico del 455 , quando la Citta' oltre ad essere pesantemente razziata per quattordici giorni , subi' certamente incendi e distruzioni materiali .

post-39026-0-80558400-1442568028.jpg

post-39026-0-97440700-1442568191.jpg


Inviato

QUARANTUNESIMO PAPA : ZOSIMO
Zosimo successe a Innocenzo il 18 Marzo del 417 , era di origine greca ; il suo pontificato fu piuttosto breve e agitato dalla corrente eretica di Pelagio il quale , nonostante la scomunica subita da Innocenzo , continuava nella diffusione della sua eresia ; anzi un suo discepolo , un certo Celestio , era venuto a Roma dal nuovo Papa Zosimo per essere da lui giudicato , ma con l’ inganno , al quale Zosimo cadde in quanto riconobbe Celestio come cristiano ortodosso .
Al fatto seguirono una serie di accuse e contro accuse , fino a che vennero chiarite nel Concilio del Maggio 418 a Cartagine dove venne condannata nuovamente tutta la dottrina di Pelagio e dei suoi aderenti ; anche Onorio da Ravenna condanna con un rescritto la corrente pelagiana in quanto turbativa della tranquillita’ pubblica . Zosimo a sua volta scrisse una lettera chiamata “Tractoria” nella quale spiega i motivi della condanna del pelagiesimo .
Un secondo caso “diplomatico” turbo’ la figura di Zosimo nella storia : un prete africano a nome Apiario venne scomunicato , ma si appello’ a Zosimo , a Roma , questo pero’ non era consentito dal diritto canonico africano che non consentiva appellarsi ad altre Chiese ; questo fatto venne aggravato dal comportamento di Zosimo che non solo accolse Apriario , ma invio’ anche il Vescovo Faustino a Cartagine per confermare il diritto che diaconi e preti africani potessero appellarsi alla Chiesa di Roma ; fu evitato uno scisma in quanto alla morte di Zosimo il caso fu abbandonato dai Papi successivi . Zosimo a Roma non ebbe molto seguito come figura di Papa , forse anche a causa di queste sue decisioni ed anche all’ interno del clero romano molti gli furono ostili e lo ostacolarono nelle sue decisioni .
Zosimo mori’ il 26 Dicembre del 418 e fu sepolto nella Basilica di San Lorenzo .

post-39026-0-59694100-1442640964.jpg


Inviato

QUARANTADUESIMO PAPA : BONIFACIO I
Dopo la morte di Zosimo si verifico’ a Roma il primo fatto nella storia che riguardava una disputa popolare per l’ elezione del nuovo Papa ; una parte del Clero e del popolo cristiano eleggeva nella Basilica Lateranense l’ Arcidiacono Eulalio , mentre la maggior parte del Clero con l’ altra parte del popolo si riuni’ nella Basilica di Teodoro ed elesse il prete romano Bonifacio , il 28 Dicembre del 418 . Ci furono scontri e il Prefetto di Roma Aurelio Simmaco , pagano , invio ad Onorio una relazione su quanto stava accadendo a Roma mettendo in cattiva luce Bonifacio , Onorio appoggio’ l’ elezione di Eulalio . Seguirono giorni di lotte tra le due fazioni , finche’ i sostenitori di Bonifacio scrissero ad Onorio facendogli notare che l’ elezione di Bonifacio era avvenuta regolarmente con l’ adesione del Clero , mentre per Eulalio erano state violate le leggi canoniche .
Onorio fu costretto quindi ad indire un Concilio per risolvere l’ elezione papale , prima a Ravenna , poi a Spoleto in Umbria ; nell’ attesa del verdetto nessuno dei due candidati al soglio pontificio dovevano essere presenti a Roma ; Bonifacio si ritiro’ fuori Roma sulla Via Salaria , mentre Eulalio si reco’ ad anzio il quale pero’ il giorno di Pasqua torno’ a Roma in Laterano per officiare Messa , violando il divieto imperiale . Onorio lo bandi da Roma e lo confino’ in Campania , dando cosi’ il via libera e la conseguente approvazione per l’ elezione di Bonifacio , era il 10 Aprile del 419 .
Anche Bonifacio fu invischiato nell’ eresia pelagiana confermando le decisioni gia’ prese da Innocenzo ; a parte alcune polemiche intervenute con Sant’ Agostino non ci sono altri fatti eclatanti che riguardano questo Papa , mori’ il 4 Settembre del 422 e fu sepolto nell’ oratorio di Santa Felicita sulla Via Salaria dove in precedenza si era “esiliato” in attesa della decisone del Concilio indetto da Onorio .

post-39026-0-83787600-1442654974.gif


Inviato

Desidero ringraziare di cuore @Legio II Italica per le bellissime monografie che ci sta propondendo. Ogni suo post meriterebbe un mi piace! Chiedo pubblicamente che questa discussione sia messa tra quelle importanti della sezione, e magari all'autore stesso, se se la sente di estendere il suo ottimo lavoro anche ai papi successivi alla caduta dell'Impero.. o magari a qualche altro volontario di continuare fino ai giorni nostri (volendo io potrei occuparmi dei papi dal XV al XIX secolo, ovviamente a tempo debito, del periodo precedente non avrei purtroppo le conoscenze specifiche adatte per affrontare un argomento così vasto). Verrebbe fuori un'opera completa di grandissima importanza, facile da consultare e ricca di spunti! GRAZIE NUOVAMENTE!

  • Mi piace 1

Inviato
Il 19 settembre 2015 at 19:29, slapdash84 dice:

Desidero ringraziare di cuore @Legio II Italica per le bellissime monografie che ci sta propondendo. Ogni suo post meriterebbe un mi piace! Chiedo pubblicamente che questa discussione sia messa tra quelle importanti della sezione, e magari all'autore stesso, se se la sente di estendere il suo ottimo lavoro anche ai papi successivi alla caduta dell'Impero.. o magari a qualche altro volontario di continuare fino ai giorni nostri (volendo io potrei occuparmi dei papi dal XV al XIX secolo, ovviamente a tempo debito, del periodo precedente non avrei purtroppo le conoscenze specifiche adatte per affrontare un argomento così vasto). Verrebbe fuori un'opera completa di grandissima importanza, facile da consultare e ricca di spunti! GRAZIE NUOVAMENTE!

 

Grazie a te @slapdash84 ; quando ebbi l' idea di scrivere questo Post , mi posi la domanda se selezionare la storia dei Papi fino ad un certo periodo , oppure se tentare una panoramica completa fino ai giorni nostri ; decisi di limitare il periodo fino alla caduta dell' Impero romano , che comprende comunque un periodo storico di quasi 500 anni , questa decisione nacque da due motivi : primo perché sono appassionato di storia romana , anche se questo interesse arriva fino al periodo Longobardo , secondo perché mi rendevo conto che scrivere una storia completa dei Papi avrebbe comportato un lavoro infinitamente piu' impegnativo come ricerche , tempo e che forse avrebbe annoiato alla lunga anche parecchi lettori ; infatti piu' si avanza nel tempo , piu' i dati storici relativi ai Papi aumentano come mole di informazioni e selezionare i dati relativi ad un singolo Papa diventerebbe difficile , inoltre questa scelta di selezionare le informazioni disponibili diventerebbe non giustificata e presuntuosa per un dilettante di storia quale sono , di questo me ne sono reso conto proprio ora che sono quasi al termine del lavoro . 

Pertanto rimango nella decisione di fermare il tempo alla morte di Papa Simplicio il quale fu testimone del trapasso di un epoca , irripetibile per l' Occidente europeo .

Ciao e grazie nuovamente , anche per la proposta di proseguimento .

  • Mi piace 2

Inviato

QUARANTATREESIMO PAPA : CELESTINO I
Celestino venne eletto Papa il 10 Settembre del 422 , nativo della Campania era un amico di Sant’ Agostino con il quale si accordo’ per la questione precedente e ancora non risolta a proposito di Apiario ; concesse in pratica una certa autonomia decisionale alla Chiesa africana in quanto all’ epoca era la piu’ importante dopo quella di Roma . Sotto il suo pontificato avvenne la conquista del Nord Africa ad opera dei Vandali di Genserico .
Questa semi autonomia della Chiesa africana infatti venne pero’ resa vana a causa della invasione africana dei Vandali di Genserico iniziata nel 429 e portata a termine nel 432 , tanto che da questo momento perse l’ importanza avuta fino ad allora . Una diatriba religiosa importante nacque quando Nestorio , un abate di un monastero di Antiochia non volle accettare il titolo di “Madre di Dio” dato alla Madonna , volendogli invece dare il titolo di “Madre di Cristo” ; Celestino condanno’ subito Nestorio in un Concilio tenuto a Roma ad Agosto del 430 . Teodosio II , Imperatore d’ Oriente appoggio’ invece Nestorio , si giunse cosi’ ad un nuovo Concilio ad Efeso il 7 Giugno del 431 che pero’ contro ogni aspettativa confermo’ il verdetto del Concilio di Roma e condanno’ Nestorio , il titolo di Maria divento’ “ Maria Madre di Dio” ; cio’ dimostra l’ importanza e il riconoscimento universale della supremazia della Chiesa di Roma sopra le altre .
Intanto a Roma veniva costruita la Chiesa di Santa Sabina sull’ Aventino ad opera di Pietro d’ Illiria , dove esiste una iscrizione in prosa con i nomi di Pietro d’ Illiria e di Celestino Papa .
Celestino mori’ prima che la Chiesa di Santa Sabina fosse terminata , il 27 Luglio del 432 e fu sepolto nel cimitero di Priscilla .

post-39026-0-25778800-1442729077.png


Inviato

QUARANTAQUATTRESIMO PAPA : SISTO III
Sisto , romano , in gioventu’ fu un seguace di Pelagio , poi si ravvide e fu eletto Papa il 31 Luglio del 432 . Durante il suo pontificato vennero portate a termine alcune vertenze che erano rimaste insolute dopo il Concilio di Efeso , quale i nomi con cui appellare Dio : Cristo , Signore e Figlio e Madre di Dio per la quanto riguarda la Madonna . Notevole fu l’ attivita’ edilizia religiosa a Roma : venne ultimata la Chiesa di Santa Sabina all’ Aventino , San Lorenzo in Lucina in Campo Marzio , restauro’ completamente la Basilica Liberiana sull’ Esquilino arricchendola all’ interno di mosaici e arredi sacri preziosi in ori e argenti , alcuni di questi arredi furono donati da Valentiniano III .
Queste ricchezze con le quali si arredavano le Chiese romane scandalizzava non poco San Girolamo che avrebbe desiderato una Chiesa piu’ “povera” e umile , secondo gli insegnamenti di Gesu’ ; San Girolamo ebbe spesse volte a criticare alcuni Papi e specialmente alcuni dell’ordine ecclesiastico romano per dubbi comportamenti , come abbiamo letto in precedenza a proposito di Papa Damaso .
Sisto mori’ il 19 Agosto del 440 , e fu sepolto a San Lorenzo sulla Via Tiburtina ; non vide l’ invasione di Genserico che porto’ via gran parte dei ricchi arredi donati alle Chiese romane , tranne forse quelli delle due Basiliche di Pietro e Paolo , non solo queste ricchezze religiose vennero razziate , ma anche enormi reperti storici in metalli preziosi portati o prodotti a Roma dagli Imperatori nel corso dei secoli , tra i quali quelli presi da Tito a Gerusalemme .

post-39026-0-82483700-1442740867.jpg


Inviato

restauro’ completamente la Basilica Liberiana sull’ Esquilino arricchendola all’ interno di mosaici e arredi sacri preziosi in ori e argenti

 

Sisto dedicò la Basilica Liberiana alla Madonna, in onore del dogma proclamato dal concilio di Efeso, ed essa è meglio conosciuta come Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali, la sola tra queste ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte (sono tornato a visitarla anche di recente, e consiglio tutti di andarci, a due passi dalla stazione Termini, per i non romani ;)).

 

post-206-0-92726900-1442747504.jpg

 

petronius :)

  • Mi piace 1

Inviato

Sisto dedicò la Basilica Liberiana alla Madonna, in onore del dogma proclamato dal concilio di Efeso, ed essa è meglio conosciuta come Basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali, la sola tra queste ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte (sono tornato a visitarla anche di recente, e consiglio tutti di andarci, a due passi dalla stazione Termini, per i non romani ;)).

 

attachicon.gifsanta maria maggiore.jpg

 

petronius :)

 

Ciao , a distanza di circa 100 metri dalla Basilica di Santa Maria Maggiore , sul lato sinistro guardando la facciata della Basilica , si trova l' antica Basilica di Santa Prassede , il cui ingresso laterale e' nella omonima Via :

La Chiesa ha origini molto antiche , come attesta una lapide del 491 , un Titulus Praxedis . Questo fa riferimento alle vicende della famiglia del Senatore Pudente personaggio storico del I secolo d.C. , che la tradizione cristiana pone tra le prime persone convertite a Roma dall' apostolo Paolo ; con il Senatore Pudente si convertirono al cristianesimo anche le figlie Pudenziana e Prassede . L'intera famiglia subì il martirio ed i loro corpi furono deposti nelle catacombe di Priscilla, sulla via Salaria . Il Titulus Praxedis sorse dentro la casa di proprietà di Prassede , la quale proteggeva e nascondeva i cristiani perseguitati : la tradizione racconta che la Santa raccoglieva con una spugna il sangue versato dai martiri per versarlo in un pozzo .

Da visitare senza indugio .

post-39026-0-01330600-1442752922_thumb.j

post-39026-0-97496400-1442752940_thumb.j

  • Mi piace 2

Inviato

QUARANTACINQUESIMO PAPA : LEONE MAGNO
Sulla figura storica di Papa Leone ci sarebbe da scrivere un articolo a parte , tanti furono gli eventi religiosi , civili e militari che avvennero sotto il suo lungo pontificato : eresie varie , rapporti tesi con Teodosio II a Costantinopoli , Attila , il secondo e piu’ tremendo sacco di Roma ad opera di Genserico ; seguendo pero’ l’ ultima linea intrapresa , faro’ un estratto , anche se non tanto breve , di questo turbolento , complicato e pericoloso periodo storico del mondo romano occidentale ormai in fase di completo disfacimento .
Leone I detto anche Leone Magno , appellato cosi' per quanto fece per l' Urbs in circostanze tanto difficili , nacque forse a Volterra nella Tuscia circa nel 390 , suo padre si chiamava Quintianus ; fu Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica . Il suo pontificato di 21 anni , inizia il 29 settembre 440 , fino alla sua morte avvenuta il 10 Novembre del 461 .
Il pontificato di Leone fu uno dei piu importanti dell' antichità romano cristiana , in un periodo in cui la Chiesa rischiava il suo progresso ed avvenire in conseguenza della incombente rovina dell' Impero romano d' Occidente , mentre la parte orientale , piu’ sicura militarmente , era agitata da controversie dogmatiche eretiche .
Verso la fine del pontificato di Sisto III Leone fu inviato in Gallia dall' Imperatore Valentiniano III per ricomporre una disputa e far riconciliare il Generale Flavio Ezio , comandante militare della provincia e il Prefetto del Pretorio , Cecina Decio Aginazio Albino , il delicato incarico affidatogli dalla corte imperiale è una prova della grande fiducia riposta nell' intelligente e capace diacono dalla Chiesa romana .
Alla morte di Sisto III , Leone si trovava ancora in Gallia , e fu acclamato Papa all' unanimità dal popolo e dal clero romano , come suo successore .
Salito al soglio pontificio , intenzione principale di Leone era quello di sostenere l' unità della Chiesa . Poco tempo dopo la sua elevazione alla cattedra di Pietro , si vide costretto a combattere energicamente le eresie che minacciavano seriamente l' ortodossia cristiana della Chiesa , persino all’ interno anche di quella occidentale . Settimo , vescovo di Altino , informò Leone di quanto stava accadendo ad Aquileia , dove presbiteri , diaconi , e chierici che erano stati seguaci di Pelagio , venivano ammessi alla comunione senza avere abiurato alla loro eresia . Il Papa criticò aspramente questa prassi ed ordinò che venisse convocato un sinodo provinciale ad Aquileia . Di fronte a tale sinodo , tutti coloro che erano stati pelagiani avrebbero dovuto abiurare pubblicamente le loro vecchie credenze prima di essere riammessi ai sacri uffici dell’ ortodossia cristiana .
Leone intraprese anche una lotta ancora più decisa contro il Manicheismo . I manichei erano fuggiti dall' Africa invasa dai Vandali , si erano stabiliti a Roma e vi avevano fondato una comunità segreta . Il Papa ordinò ai fedeli di denunciare i manichei ai presbiteri e nel 443 insieme ai Senatori ed ai presbiteri stessi , istruì di persona un' inchiesta , nel corso della quale furono esaminati i capi di questa comunità , tra i quali i piu’ intransigenti venivano scomunicati o riammessi nella comunita’ se avessero abiurato . In molti dei suoi sermoni esortò i Cristiani di Roma affinché stessero in guardia contro questa eresia e li incaricò ripetutamente di dare informazioni sui loro seguaci , le loro abitazioni , i loro simpatizzanti , ed i loro appuntamenti segreti .
Il 30 gennaio 444 , il Papa inviò una lettera a tutti i vescovi italiani , alla quale allegò i documenti dei procedimenti istruiti nei confronti dei manichei romani . In questa lettera li esortava a rimanere vigili ed a denunciare qualsiasi manicheo . Il 19 giugno 445 , l'imperatore Valentiniano III , emise un editto in cui stabiliva sette punizioni per i manichei . Nella regione di Tarragona , in Spagna , ancora fioriva il Priscillianesimo , che per qualche tempo continuò ad attirare nuovi seguaci . Turibio , Vescovo di Astorba in Spagna , ne venne a conoscenza e nel corso di numerosi viaggi raccolse informazioni particolareggiate sulla condizione delle Chiese e sull' espansione del Priscillianesimo .
Leone ordinò che si convocasse un Concilio dei Vescovi delle province limitrofe per istituire un' inchiesta avente il fine di determinare se qualche Vescovo fosse caduto nell' eresia . Qualora se ne fossero trovati , essi avrebbero dovuto essere scomunicati senza esitazione .
Leone comunicò le decisioni del sinodo ai Vescovi una lettera , inviando loro contemporaneamente anche un editto di Valentiniano III datato 8 luglio 445 in cui venivano appoggiate le misure prese del Papa e veniva solennemente riconosciuto il primato del Vescovo di Roma sull' intera Chiesa . L' editto riconosceva che il primato del Vescovo di Roma era basato sui meriti e la persona di Pietro , sulla dignità della città di Roma , e sul “Credo” di Nicea ; ordinava anche che ogni opposizione alle sue decisioni , che avrebbero avuto forza di legge , doveva essere trattata come tradimento e che chiunque si fosse rifiutato di rispondere agli avvertimenti di Roma avrebbe dovuto essere ivi estradato da parte dei governatori provinciali .
Nella concezione di Leone occupava una posizione preminente la conservazione della stretta disciplina ecclesiastica . Ciò era particolarmente importante in un periodo in cui le continue devastazioni dei barbari portavano disordini materiali e morali in tutti gli aspetti della vita e le regole della moralità venivano seriamente violate . Leone usò la massima energia nel mantenimento di questa disciplina , insistette sull' esatta osservanza dei precetti ecclesiastici e non esitò a rimproverare, quando necessario i Vescovi .
Nel Febbraio del 450 l' Imperatore d' Occidente Valentiniano III e sua madre Galla Placidia compirono un pellegrinaggio a Roma e Leone approfittò dell' occasione per supplicarli di intervenire presso Teodosio II al fine di convocare un nuovo Concilio , ma morto Teodosio nel mese di Luglio di quell' anno , il Concilio si tenne a Calcedonia nel 451 sotto il nuovo imperatore Marciano . Dopo aver eliminato il canone che elevava il Patriarcato di Costantinopoli alla pari della Sede di Roma , Leone diminuiva cosi’ i privilegi degli antichi Patriarchi orientali ; il 21 marzo del 453 Leone pubblicò una lettera circolare che confermava la sua definizione dogmatica . Grazie alla mediazione di Giuliano , Vescovo di Cos , che in quel tempo era l' ambasciatore papale a Costantinopoli , Leone tentò di proteggere ulteriormente gli interessi ecclesiastici in Oriente . Giuliano persuase il nuovo Imperatore di Costantinopoli , Leone I , a rimuovere l' eretico ed irregolare patriarca , Timoteo Eluro dalla Sede di Alessandria , al suo posto fu scelto un nuovo patriarca ortodosso , Timoteo Salofaciolo , che ricevette le congratulazioni del Papa nell' ultima lettera che Leone spedì in Oriente . Nel 452 , su richiesta dell' Imperatore Valentiniano III , Leone fece parte dell' ambasceria composta dal console Gennadio Avieno e dal prefetto Trigezio che si recò in Italia settentrionale ad incontrare Attila presso Mantova , nel tentativo di dissuaderlo dal procedere nella sua avanzata contro Roma . L'incontro avvenne nei pressi di Mantova , e la delegazione romana ottenne la promessa di un ritiro dall' Italia e dell' avvio di negoziati di pace con l' Imperatore . Secondo Prospero , Attila si ritirò perché fu impressionato dalla figura di Leone , anche se Giordano fornisce altre motivazioni e gli storici moderni ritengono sopravvalutato il ruolo svolto da Leone nella vicenda . Probabilmente non si può comunque escludere che il Papa sia riuscito a convincere Attila con il pagamento di un forte tributo in oro , mentre una tradizione vuole che il superstizioso Re barbaro fosse in parte trattenuto nell' impresa dal timore della morte che aveva colto Alarico I Re dei Visigoti subito dopo il sacco di Roma del 410 . Leone nulla pote’ invece contro le orde vandale e maure di Genserico , quando nel 455 la città fu assediata ed invasa per due settimane , depredata dai Vandali e Mauri di Genserico ; l' intercessione di Leone ottenne solo la promessa che le vite degli abitanti sarebbero state risparmiate , come anche le tre maggiori Basiliche di San Pietro , San Paolo e San Giovanni in Laterano ; in esse trovò rifugio la popolazione durante i giorni del saccheggio , ma non siamo certi che Genserico o i suoi uomini rispettassero i patti di tolleranza . Questi avvenimenti dimostrano che l' alta autorità morale goduta dal papa si manifestava anche nei tragici fatti temporali . Leone fu sempre ben introdotto negli ambienti della corte imperiale d' Occidente , tanto che in occasione della visita a Roma dell' Imperatore Valentiniano III , accompagnato dalla moglie Licinia Eudossia e dalla madre Galla Placidia , la famiglia imperiale e tutto il suo seguito partecipò alle solenni celebrazioni liturgiche tenute in occasione della festa della Cattedra di Pietro .
Leone era anche molto solerte nel far costruire e restaurare chiese : fece costruire una Basilica sulla tomba di Papa Cornelio sulla Via Appia ; fece ricostruire il tetto della Basilica di San Paolo fuori le mura che era stato distrutto da un fulmine . Leone fece anche restaurare l'antica basilica di San Pietro in Vaticano costruita da Costantino I . Durante il suo pontificato la ricca e pia aristocratica romana Demetriade eresse sulla sua proprietà al III miglio della via Latina una Basilica in onore di Santo Stefano . Sempre allo stesso periodo venne eretta la Basilica Eudossiana , ora Basilica di San Pietro in Vincoli .
Leone morì il 10 novembre 461 e fu sepolto nel vestibolo di San Pietro sul Vaticano . Nel 688 papa Sergio I fece traslare il corpo all' interno della basilica e vi fece erigere sopra un altare ; si trattò a parere del Gregorovius , del primo pontefice deposto all' interno della Basilica vaticana . Attualmente i resti di Leone si trovano in San Pietro , sotto l' altare della cappella della Madonna della Colonna a lui dedicato dove furono traslati nel 1715 .
 

post-39026-0-89212700-1442813380.jpg

post-39026-0-04325100-1442813411_thumb.j

  • Mi piace 1

Inviato

Per quanto riguarda l'episodio più famoso del pontificato di Leone Magno, il suo incontro con Attila, oltre alle ipotesi storiche illustrate da Legio, merita dar conto di una leggenda secondo la quale, mentre Leone e Attila stanno parlando, a quest'ultimo appare un vecchio (l'apostolo Pietro) che, avvolto in un manto sacerdotale e roteando una spada, gli ordina di ubbidire alle esortazioni del Papa.

Leggenda ripresa da numerosi artisti, tra cui Raffaello, nell'affresco Incontro di Leone Magno con Attila dei Musei Vaticani (immagine nel post precedente), dove addirittura i vecchi che appaiono ad Attila sono due, gli apostoli Pietro e Paolo, sospesi sopra di lui con le spade sguainate.

 

Leggende a parte, passato il pericolo, i cittadini romani finirono gradatamente col disertare le numerose funzioni religiose istituite da Leone in onore di San Pietro, per ringraziarlo della salvezza della città, preferendo andare a vedere i giochi del circo piuttosto che a pregare sulla tomba dell'apostolo, e Leone li rimproverò in un famoso sermone:

 

"La festa religiosa nella quale...il popolo tutto dei fedeli confluiva...è stata già dimenticata, come dimostra il piccolo numero di coloro che sono qui presenti; questo ha rattristato e turbato il mio cuore. Ho vergogna di quanto sto per dire, e tuttavia non posso tacerlo: ha più seguaci il demonio che l'apostolo; e i vergognosi spettacoli profani attirano il popolo più delle tombe dei martiri. Chi ha dunque salvato questa città, chi ha infranto le sue catene, chi ha distolto da lei la strage? I giochi del circo, oppure la sollecitudine dei santi?"

 

Non sappiamo però se questo duro sermone abbia avuto un qualche effetto :rolleyes:

 

Tanto grande e importante fu la figura di Papa Leone I, che esso è considerato da molti storici come "il primo Papa".

 

Osserva Carlo Falconi (Storia dei Papi e del Papato), che la Chiesa

 

"non potendo, senza grave pericolo di far credere umana un'istituzione ch'essa proclama divina, chiamarlo "il primo papa", lo ha chiamato 'grande'. Ed è un fatto che Leone non fu soltanto il "primo papa" perché nessun suo predecessore lo eguagliò nell'attribuirsi esplicitamente questo ruolo e nel realizzare le funzioni conseguenti, ma anche e soprattutto perché egli anticipò in se stesso, in modo esemplare, costituendo addirittura il prototipo per i secoli a venire, la figura ideale del pontefice romano."

 

petronius :)

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Ciao @@petronius arbiter , infatti Papa Leone e' ricordato dalla storia principalmente per l' incontro presso Mantova con Attila , il feroce Unno , ricordato come "Attila il flagello di Dio" , al confronto con il mite "Pastore di Dio" . La leggenda si impadroni' presto dell' incontro , cosa sia effettivamente successo , cosa si siano detti Attila e Leone , oppure Attila e l' ambasceria composta dal Console Gennadio Avieno e dal Prefetto Trigezio , non e' dato saperlo . Attila ascolto' "l' Impero di Roma" o "l' Impero di Dio" ? da quale dei due fu piu' intimorito ? dalla fine tragica toccata ad Alarico o dalle spade sguainate di Pietro e Paolo ? probabilmente fu piu' sedotto e convinto dall' oro portato da Roma per comprare la sua ritirata .

Esiste solo una breve cronaca dell' incontro scritta da Prospero di Aquitania che ricorda come Leone avesse : "fiducia e fede nell' aiuto di Dio sapendo che non trascura mai gli affanni dei devoti , Attila alla vista della magnificenza della corte pontificia , cadde in silenzio" , solo una tradizione successiva aggiungeva alla scena una misteriosa visione di un vegliardo , forse San Pietro o San Paolo in persona che proteggeva Leone e minacciava Attila con una spada sguainata . 

Alcuni anni dopo , nel Giugno del 455 , il "miracolo" di Attila non si ripete' con Genserico e per Roma fu un disastro .

post-39026-0-64546000-1442900482.jpg

Modificato da Legio II Italica

Inviato

QUARANTASEIESIMO PAPA : ILARIO
Ilario pare fosse nativo della Sardegna , fu eletto Papa il 19 Novembre del 461 ed aveva partecipato come diacono al Concilio di Efeso ; non si hanno molte altre informazioni sul suo pontificato , probabilmente perche’ non fu all’ altezza del suo grande predecessore e la sua figura ne risenti’ storicamente . Comunque non manco’ di personalita’ in quanto durante l’ Impero di Antemio si era formata a Roma una comunita’ di eretici e quando Antemio si reco’ da Ilario per una visita in San Pietro , il Papa non lo fece entrare finche’ non avesse sciolto quella setta .
Ilario si fece notare inoltre per il suo mecenatismo , decoro’ infatti molti templi cristiani , eresse monasteri presso le antiche fabbriche pagane come in San Lorenzo in Balneum , in Santo Stefano , presso il tempio della Luna e presso il Laterano .
Anche il Liber Pontificalis conferma questa linea di mecenatismo di Ilario , elenca infatti una serie enorme di oggetti religiosi in oro ed argento presso le Sacrestie di San Pietro , San Paolo e San Lorenzo ; tutta questa ricchezza pero’ mentre la Citta’ si impoveriva per cercare di contrastare le invasioni barbare donando preziosi agli invasori ormai non piu’ ostacolati militarmente , per comprare una pace o una tregua effimera , al contrario le Chiese si ricoprivano di ricchezze testamentarie e si arricchivano territorialmente per le donazioni .
Ilario mori’ il 29 Febbraio del 468 e fu sepolto in San Lorenzo fuori le mura .

post-39026-0-02067900-1442900054.jpg


Inviato

QUARANTASETTESIMO PAPA : SIMPLICIO
Simplicio nacque a Tivoli , una cittadina ad Est di Roma , era figlio di un certo Castino , fu il 47° Vescovo di Roma e venne eletto Papa il 3 marzo del 468 , il suo pontificato duro’ 15 anni , furono anni drammatici per Roma e l’ Italia in generale ; Roma subi’ il terzo saccheggio ad opera di Ricimero seguito dalla carestia e dalla peste nel 472 ; in conclusione , quattro anni dopo , segui’ la fine giuridica dell’ Impero romano nel 476 , in quanto Odoacre , deposto Romolo , invio’ le insegne imperiali di Roma : diadema , scettro , toga ricamata in oro , spada e paludamentum in porpora , all' Imperatore d' Oriente Zenone a Costantinopoli ; mentre la fine militare era gia’ avvenuta poco tempo dopo la morte di Ezio ; gli ultimi avanzi di una regolare Legione romana erano chiamati all’ epoca vessillazioni ed erano composti da non piu’ di 1500 uomini , probabilmente anche meno , una di queste Vessillazioni , l' ultima regolare e conosciuta dell' esercito romano degli ultimi trent’ anni circa del V secolo , prima dello sfascio militare definitivo dell' Impero , era stanziata , pochi anni prima del 476 , ancora a Batava nel Norico , l’ attuale Austria , dalla quale un gruppo di soldati si reco' a Ravenna , dove risiedeva Romolo Augusto , per reclamare la paga che mancava da tempo , ma nel viaggio questo drappello di soldati fu intercettato dai barbari , probabilmente di Odoacre e distrutto , questa credo sia l’ ultima notizia conosciuta di un regolare reparto militare romano . Roma fu inizialmente difesa contro Ricimero , da Antemio e dal Re Goto Bilimero accorso dalla Gallia , ma la difesa crollo’ l’ 11 Luglio del 472 ad opera di Ricimero .
Dopo l'assassinio di Valentiniano III nel 455 , si assistette , mancando un Imperatore dinastico , ad una rapida successione di Imperatori fantocci , i quali non furono in grado di contrastare le continue minacce di guerre e rivoluzioni che subiva l' Impero . Alla morte di Antemio segui’ in quello stesso anno anche quella di Ricimero che aveva posto in carica il nuovo imperatore Anicio Olibrio . Fu in questo clima che poco dopo nel 476, gli Eruli di Odoacre entrarono in Italia al seguito di altre tribù germaniche . Non avendo praticamente incontrato alcuna resistenza Odoacre, divenuto ormai padrone del paese , pose fine all' Impero d' Occidente deponendo l' ultimo Imperatore, Romolo Augusto e assumendo il titolo di Re d' Italia con l' approvazione “forzata” del Senato . Anche se ariano , Odoacre si comportò con rispetto nei confronti della Chiesa cattolica e non uccise Romolo Augusto ma lo relego’ in Campania dandogli una rendita a vita . Mantenne anche gran parte della struttura amministrativa esistente , cosicché il cambiamento non produsse grandi differenze per Roma . Di questa nuova situazione ne’ giovo’ principalmente il Papa , infatti come scrisse Ferdinand Gregorovius nella sua monumentale opera : “Storia della città di Roma nel Medioevo” : "liberatosi dell' Imperatore d' Occidente , il papato cominciò la sua ascesa e la Chiesa di Roma crebbe potentemente sulle rovine , sostituendosi all' Impero"
Durante la controversia monofisita Simplicio difese vigorosamente l'autorità della Chiesa romana nelle questioni di fede . Il ventottesimo canone del Concilio di Calcedonia aveva concesso alla sede di Costantinopoli gli stessi privilegi goduti dal Vescovo di Roma , anche se il primato spettava comunque al Papa di Roma . Nonostante le difficili vicende della Chiesa durante le migrazioni delle popolazioni barbariche in Europa , Simplicio esercitò una zelante cura pastorale anche in Occidente . Prese decisioni sulle questioni ecclesiastiche , nominò Vicario papale in Spagna Zenone , Vescovo di Siviglia , in modo che le prerogative della sede papale potessero essere esercitate nel paese stesso a beneficio dell' amministrazione ecclesiastica . Quando nel 482 Giovanni il Vescovo di Ravenna , designò Mutina (Modena) come diocesi suffraganea della sua sede metropolitana e senza averne il privilegio , consacrò Giorgio Vescovo di quella diocesi , Simplicio si oppose vigorosamente e difese i privilegi della sede papale romana .
Proseguendo in parte l' opera dei suoi predecessori , Simplicio eresse quattro nuove chiese a Roma , sul Colle del Celio fu eretta una grande Chiesa a pianta circolare , circondata da due ambulacri e dedicata a Santo Stefano ; la parte centrale di questo edificio , tutt’ora esistente è nota come Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio . La Chiesa di Roma ricevette in dono dal goto Flavio Valila la Basilica civile di Giunio Basso vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore ; Simplicio la trasformò in chiesa e la dedicò a Sant' Andrea facendovi aggiungere un' abside adorna di mosaici . Fece anche costruire un' altra Chiesa dedicata al primo martire Santo Stefano dietro alla basilica di San Lorenzo in Agro Verano , che non esiste più . Inoltre fece costruire una quarta Chiesa ancora esistente , in onore di Santa Bibiana , dove era la tomba della Santa .
Alla sua morte avvenuta il 10 Marzo del 483 , Simplicio fu sepolto nel portico di San Pietro in Vaticano ; poi le sue spoglie furono traslate nella Basilica , ma in seguito si perse la memoria del luogo esatto della nuova sepoltura .

post-39026-0-93689900-1442906822.jpg

post-39026-0-09799400-1442906840.jpg


Inviato

CONCLUSIONE DEL POST
Giunti al termine del lungo post che ha attraversato quasi 500 anni di storia papale e romana imperiale , si possono trarre alcune considerazioni sulla storia e sull’ evoluzione della Chiesa romana : i primi due secoli furono , tranne poche eccezioni , molto difficili per la comunita’ cristiana , tanto che il cristianesimo fu ritenuta una “setta” quasi segreta , contraria ed ostile verso gli ordinamenti statali di Roma , costretta per le circostanze avverse a riunire i propri adepti nel segreto di luoghi abbandonati quali erano le catacombe , antiche gallerie poi ampliate dai cristiani , nelle quali nella Repubblica venivano estratte le varie qualita’ di Tufo (peperino , ecc.) usato per le costruzioni dell’ Urbe ; con il passare del tempo , saltando le persecuzioni di Valeriano , Traiano Decio e Diocleziano , nel corso del III secolo e primi del IV , il cristianesimo attira sempre piu’ interesse anche nelle classi colte ed imperiali di Roma , fino ad avere riconoscimento ufficiale e potersi cosi’ diffondere profondamente nella societa’ romana del IV e V secolo .
Fin dagli inizi , uno dei principali problemi dei Papi furono le numerose e varie eresie che di tanto in tanto fiorivano specialmente in Africa e in Oriente , alle quali i Papi rispondevano severamente e senza indugi con la scomunica del diffusore e degli adepti ; altro problema non secondario per il futuro della Chiesa romana , fu la sempre dichiarata supremazia della Chiesa di Roma sopra tutte le altre , chiaramente dettata da Gesu’ Cristo quando si rivolge a Pietro con la celebre frase scritta nei Vangeli . Altro problema fu quello della moralita’ della classe ecclesiastica , spesso messa in dubbio e criticata per comportamenti anche materiali di vescovi , presbiteri , diaconi , come abbiamo letto le critiche di San Girolamo al tempo di Papa Damaso .
La vera fortuna materiale e temporale dei Papi inizia verso la fine dell’ Impero , quando mancando dopo Valentiniano III una figura dinastica ufficiale di Imperatore , i Romani vedono nel Papa colui che puo’ salvarli , se non materialmente , almeno spiritualmente dalle invasioni barbariche ; da qui ingenti donativi in preziosi ed anche territoriali iniziano ad essere donati direttamente o tramite testamenti alla Chiesa da ricchi cittadini , anche per sottrarli agli Ariani barbari , che generalmente rispettavano almeno le principali Basiliche romane . Insomma si puo’ concludere che la fortuna della Chiesa romana inizia con la fine dell’ Impero .
Desidero ringraziare quanti hanno apprezzato questo lavoro , piuttosto impegnativo , con i loro interventi e giudizi positivi , in particolare @petronius arbiter con i suoi numerosi ed utili ampliamenti al tema .

  • Mi piace 3

Inviato
Il 22 settembre 2015 at 09:37, Legio II Italica dice:

Desidero ringraziare quanti hanno apprezzato questo lavoro , piuttosto impegnativo , con i loro interventi e giudizi positivi , in particolare @petronius arbiter con i suoi numerosi ed utili ampliamenti al tema .

 

Il ringraziamento va a te, che hai guidato con passione e competenza questa lunga cavalcata su un tema affascinante ma poco conosciuto. Tutti, più o meno, abbiamo una certa conoscenza della storia "laica" di Roma, e di molti dei Papi che si sono succeduti sul soglio di Pietro, ma quelli dei primi secoli sono personaggi di cui, tranne rare eccezioni (cito su tutte, ancora una volta, Leone Magno) poco si sa e ancora meno si parla.

 

Grazie dunque per averci fatto conoscere tutto questo, e ad maiora :)

 

petronius :)


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.