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IGNORED

I Papi dell’ Impero Romano


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TERZO PAPA : ANACLETO O CLETO , su questo terzo Papa , che fu Ponteficie dall’ 80 al 92 circa , esiste un giallo durato per vari secoli in quanto non si conosceva con certezza chi fosse questo Pontefice ne’ l’ ordine numerico del suo pontificato , infine in base all' Annuario Pontificio del 1947 fu stabilito che la figura di papa Anacleto coincidesse con quella di Cletus , figura storica citata dal Liber Pontificalis come successore di Papa Lino nel 76 o 79 . Al contrario il Catalogus Liberianus e il Carmen contra Marcionem sostengono invece che Anacleto e Cleto fossero due  persone distinte , la stessa diversita’ e’ riportata dal Catalogus Felicianus , in quanto il primo , Anacleto , sarebbe stato un Greco , mentre il secondo , Cleto , un Romano . Da ricordare infine il Martirologio Geronimiano che annota al 26 aprile Cleti martyris , mentre il Martirologio di Beda , alla stessa data , precisa Sancti Cleti Papae et martyris dimostrando la corrispondenza tra le due persone . Papa Anacleto visse sotto gli Imperatori Vespasiano , Tito e Domiziano ; come prima condizione dopo l’ elezione impose agli ecclesiastici di portare i capelli corti ed inizio’ i primi lavori di una fabbrica sopra la Tomba di Pietro . Sotto il suo pontificato si verifico’ l’ eruzione del Vesuvio , forse il 24 Agosto del 79 , tutto questo , collegato al fatto di poco precedente della distruzione di Gerusalemme e del Tempio , significo’ per i Cristiani un avviso ad attendere trepidanti l’ avvento del Regno di Gesu’ come da Lui promesso e un monito verso Roma e i Romani  ; al contrario l’ anno dopo l’ eruzione del Vesuvio fu inaugurato il Colosseo con fastose cerimonie e ludi durati ben 100 giorni che costarono la vita di centinaia o migliaia di gladiatori oltre a belve ; in relazione a questi divertimenti e scampati pericoli materiali e religiosi , i Romani si dimenticarono delle profezie catastrofiche dei Cristiani e per parecchio tempo li dimenticarono .
E’ quasi certo che Papa Anacleto o Cleto che fosse non mori’ martire sotto Domiziano nell’ anno 88 , in quanto gia’ a partire da Vespasiano e poi daTito , i Cristiani di Roma non erano soggetti a particolari divieti o peggio a martirii . Fu sepolto nella necropoli vaticana , nei pressi della tomba di Pietro .
 

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QUARTO PAPA : CLEMENTE I
Incerti sono gli anni in cui Clemente I resse la Chiesa di Roma , anni che secondo alcuni vanno dall’ 88 al 97 , secondo altri dal 92 al 97 ; questi primi anni dei primi Papi romani presentano date di elezione e testimonianze storiche personali , piuttosto incerte e contraddittorie anche nei tempi di poco successivi al loro pontificato , occorre infatti considerare che operavano tutti quasi in clandestinita’ in quanto i tempi non erano ancora maturi per un riconoscimento ufficiale della loro Religione .
Sembra che Clemente fosse romano di nascita , ma Ebreo di origine , fu un discepolo di San Paolo ed opero’ con lui a Filippi , Pietro lo consacro’ Vescovo e divenne Papa forse nell’ 88 o nel 92 . Secondo una tradizione , forse non vera , pare fosse figlio del Senatore Faustino appartenente alla Gens Flavia , cugino o comunque parente di Domiziano , parentela che probabilmente lo salvo’ dalla persecuzione di Domiziano nel 95 ; proprio in questa occasione venne ucciso il Console Flavio Clemente , marito di Domitilla e nipote di Domiziano ; secondo Cassio Dione la persecuzione religiosa che colpi’ i Cristiani e Flavio Clemente fu dovuta all’ “Ateismo e agli usi Ebraici” , forse Flavio Clemente era Cristiano , lui fu ucciso e Domitilla esiliata , alcuni individuano in Flavio Clemente il Papa Clemente I . A Domitilla fu dedicata in seguito una catacomba sulla Via Ardeatina , una sezione della quale e’ appellata Cripta dei Flavi . A Clemente I e’ dovuto il primo riconoscimento ufficiale di un documento nel quale viene sancita la superiorita’ della Chiesa di Roma su tutte le Chiese sparse nel mondo romano , questo documento riguardava una disputa scoppiata tra Presbiteri all’ interno della Chiesa di Corinto . Clemente I fu un prolifico divulgatore della religione Cristiana a Roma e in particolare in Oriente e alla sua morte fu fondata una Chiesa a Roma a suo nome , ancora esistente , costruita sopra la sua casa natale .
Clemente I fu dopo Pietro il Papa con piu’ forte personalita’ tanto che fu sempre visto con molto sospetto dall’ autorita’ imperiale di Roma , al punto che Nerva fa esiliare Clemente nel Chersoneso , nel Ponto Eusino , nell’ anno 97 ; intanto a Roma essendo rimasta vacante la sede papale , il posto fu temporaneamente occupato da Evaristo ; nel frattempo Clemente in esilio fa nuove proseliti al cristianesimo , tanto che Traiano pur non commettendo apertamente persecuzioni , condanna il Cristianesimo come una piaga dell’ Umanita’ . Clemente pero’ continuando nella sua opera di conversione e rifiutando di sacrificare all’ Imperatore , viene condannato a morte e gettato nel Mar Nero con un’ ancora al collo , era l’ anno 100 . Qui la leggenda narra di un miracolo avvenuto dopo la morte di Clemente : una volta l’ anno in occasione della ricorrenza della morte di Clemente , le acque in cui fu gettato il Papa di aprivano e i fedeli costruirono una cappella in fondo al mare e negli anni successivi l’ evento miracoloso permetteva ai fedeli di andare in processione alla cappella dedicata a Clemente . Nell’ anno 869 il corpo di Clemente fu portato a Roma per volere di Papa Niccolo’ I e tumulato nella sua Chiesa a Roma .

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QUINTO PAPA : EVARISTO
Pochissimo si conosce su Papa Evaristo , e’ stato inizialmente Papa supplente a Roma al tempo dell’ elisio nel Chersoneso Taurico di Papa Clemente nel 97 , poi Papa effettivo , dal 101 quando mori’ Clemente , fino al 105 . Secondo il Liber Pontificalis sarebbe nato a Betlemme da una famiglia ebraica ellenizzata e si sarebbe convertito al Cristianesimo a Roma ; resse la Diocesi romana in sostituzione di papa Clemente I al tempo della persecuzione dell' Imperatore Domiziano .
Secondo Eusebio di Cesarea , nella sua Storia Ecclesiastica considera Papa , Evaristo , solo dopo la morte di Clemente avvenuta in Crimea , nel 101 e non prima ; il Liber Pontificalis riporta che egli divise Roma in sette Parrocchie o Diaconie o Tituli , luoghi poi resi santi dal martirio dei Cristiani , questi luoghi contrassegnati da una Croce divennero in seguito delle Chiese dedicate ai Santi Martiri . Prescrisse che sette Diaconi assistessero alle omelie del Vescovo a testimonianza della sua fede religiosa . Alla sua morte , secondo il Liber Pontificalis , indica la sua sepoltura presso la Tomba di Pietro nella necropoli vaticana , mentre un' altra tradizione lo dice sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta a Napoli .
Il martirio di Evaristo non è storicamente provato anche se viene nominato come martire .

 

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Complimenti vivissimi per questa discussione, ricca di spunti interessanti :good:

 

Mi permetto di coglierne uno, aggiungendo un piccolo aneddoto alla storia di Papa Clemente I.

 

E' il cosiddettto "Miracolo di Sisinnio", affrescato su una delle pareti della già ricordata Basilica di San Clemente a Roma. L'affresco si trova nella basilica inferiore, ed è risalente all'XI secolo.

 

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Il Papa, convertendo una certa Teodora, moglie del prefetto Sisinnio, pare l'avesse anche convinta al voto di castità, suscitando ovviamente l'ira del marito :rolleyes:

Il quale marito, geloso, un giorno la pedinò, non convinto del fatto che la moglie gli si rifiutasse per motivi religiosi, ma pensando piuttosto che avesse un amante. Con sua sorpresa, si ritrovò in una catacomba, dove Clemente stava celebrando messa. Furente, ordinò ai soldati che aveva portato con se di arrestare il Papa ma, per effetto di un miracolo, divenne improvvisamente cieco (alcune fonti dicono anche sordo).

 

Questo è quanto viene raccontato nella parte centrale dell'affresco (Clemente che dice messa, e Sisinnio, cieco, sorretto da un soldato), ma quel che è più interessante lo troviamo nella parte inferiore, dove la leggenda prosegue con un inaspettato lato comico.

 

Dopo qualche tempo, provando pietà per le condizioni di Sisinnio, Clemente si recò al suo palazzo per guarirlo. Ma qui il prefetto, adirato, chiamò i suoi servi e gli ordinò cacciare di casa il pontefice. Grazie ad un altro prodigio, Clemente rimase libero, mentre i tre servitori, che facevano del loro meglio per obbedire al loro padrone, al posto del Papa si ritrovarono a tirare una pesantissima colonna e furono ovviamente incapaci di smuoverla.

 

Come in un antico fumetto, le didascalie, illustrano il tutto, anche se purtroppo oggi risultano scarsamente leggibili.

 

Clemente dice, in perfetto latino:

 

"Durixia cordis vestri saxia traere meruhisti" (per la durezza del vostro cuore meritaste di trascinare pietre).

 

Ma Sisinnio e i suoi tre uomini (i cui nomi apprendiamo dal testo essere Albertel, Cosmari e Carvoncelle) si esprimono nella lingua del popolo, il volgare, comunemente parlato a quei tempi (l'affresco, ricordo, è dell'XI secolo) ma mai usato per testi scritti:

 

Mentre il servo all'estrema sinistra chiama:

 

"Falite dereto co lo palo" (spingete dietro col palo),

 

il prefetto, furioso per i loro scarsi risultati, dall'estremità opposta gli grida:

 

"Fili de pute traite" (figli di p...tirate).

 

Si tratta di una testimonianza di eccezionale importanza, una delle primissime attestazioni scritte della lingua volgare, e in particolare del volgare romanesco, con il quale il popolo si esprimeva abitualmente.

 

petronius oo)

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Grazie a te @@petronius arbiter per questo bell' aneddoto su Clemente I .

Come ho scritto in prima pagina di apertura Post , trattero' questi 46 Papi , viventi all' interno dell' Impero Romano , in modo succinto dando solo le notizie piu' importanti , questo per non tediare troppo chi vorra' e avra' il piacere di leggere il lunghissimo articolo che coprira' quasi 500 anni di Storia , questo per quanto mi riguarda ; naturalmente cio' non toglie l' oppotunita' a chi auguratamente vorra' intervenire per portare il suo contributo graditissimo , anche per arricchire con fatti e notizie la figura storica di ogni singolo Papa . Grazie a chi vorra' intervenire . Un saluto

Claudio


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SESTO PAPA : ALESSANDRO I
Alessandro nacque , secondo il Liber Pontificalis , a Roma nell’ anno 80 circa da nobile famiglia nella Regio Caput Tauri , fu eletto Papa molto giovane in eta’ compresa tra i venti e trent’ anni , nel 105 alla morte di Evaristo e regno’ fino al 115 . Essendo nato da nobile famiglia ebbe amicizie con alti funzionari della corte imperiale sotto Traiano , queste amicizie pero’ non lo salvarono dalla decapitazione nel 115 , sebbene alcuni dubitano che subi’ il martirio perche’ l’ Alessandro decapitato presumono sia stato un altro personaggio , non il Papa . Papa Alessandro visse in un periodo d’ oro dell’ Impero Romano grazie alle conquiste di Traiano che portarono a Roma grandi ricchezze in oro ed argento , tutte cose che fecero dimenticare ai Romani le profezie catastrofiche dei Cristiani .
Da Eusebio da Cesarea , nella Storia Ecclesiastica , fu accreditato di un pontificato durato circa 10 anni ; svolse il suo ufficio pastorale durante il regno di Traiano (98-117). La stessa tradizione afferma che patì il martirio per decapitazione sulla Via Nomentana , a Roma , il 3 maggio , ma cio’ non e’ storicamente sicuro .
Probabilmente Alessandro fu eletto Papa a meno di trent'anni e dovrebbe essere stato il primo Papa non scelto dal suo predecessore ma eletto dai vescovi che si trovavano a Roma su indicazione dei presbiteri e dei diaconi della città , fu insomma il primo Papa eletto e non per testamento .
Gli si attribuisce l'introduzione nel canone del Qui Pridie , le parole commemorative dell'istituzione dell' Eucaristia . Si dice anche che abbia introdotto l' uso di benedire con acqua e sale le case dei cristiani per preservarle dagli spiriti maligni , istituì l' aspersione di acqua col sale per benedire le abitazioni degli uomini .
Come detto , Alessandro fu Papa nel periodo di massimo splendore dell' Impero Romano, quando sembrava che le profezie sull' avvento del regno di Cristo non si dovessero più realizzare . Fu un periodo piuttosto difficile per la Chiesa e nel corso del suo pontificato intercorse la nota e famosa corrispondenza , tecnicamente chiamata "Carteggio" fra Plinio il Giovane all’epoca Procuratore in Bitinia, e l' Imperatore Traiano a seguito di denunce anonime contro i cristiani , ritengo interessante ed utile riportarla , anche per sapere cosa pensava del Cristianesimo , oltre che Traiano e Plinio , anche l’ alta societa’ romana :

Plinio a Traiano :

« Coloro che negavano di essere Cristiani o di esserlo stati , ritenni di doverli rimettere in libertà...tutti costoro venerarono la tua immagine e i simulacri degli Dei , e imprecarono contro Cristo . Affermavano inoltre che tutta la loro colpa o errore consisteva nel riunirsi prima dell’alba e intonare a cori alterni un inno a Cristo come se fosse un Dio , e giurare di non perpetrare delitti , a non commettere furti , frodi , adulteri , a mantenere la parola data e a restituire i depositi , qualora ne fossero richiesti . Poi, avevano l' abitudine di riunirsi nuovamente per prendere del cibo , ad ogni modo comune e innocente , cosa che cessarono di fare dopo il mio editto nel quale , secondo le tue disposizioni , avevo proibito l’esistenza di sodalizi... »

Traiano a Plinio :

« ...Non può essere stabilita una regola generale che abbia un carattere rigido . Non li si deve ricercare ; qualora vengano denunciati e riconosciuti colpevoli , li si deve punire , ma in modo che colui che avrà negato di essere Cristiano dimostrandolo con i fatti , cioè rivolgendo suppliche ai nostri Dei , quantunque abbia suscitato sospetti in passato , sia perdonato per il suo ravvedimento . Quanto ai libelli anonimi messi in circolazione , non devono godere di considerazione in alcun processo ; infatti è prassi di pessimo esempio , indegna dei nostri tempi »

Nel 1855 , nel luogo dove un'antica tradizione faceva avvenire il martirio di Alessandro , fu scoperto un cimitero semisotterraneo , in pratica una piccola Catacomba dei Santi Martiri Alessandro , Eventolo , e Teodolo situata sulla Via Nomentana , questa Catacomba oggi si trova passato il Grande Raccordo Anulare . Secondo alcuni archeologi questo Alessandro corrisponderebbe al Papa e quest' area funeraria segnerebbe il luogo del suo martirio . Duchesne invece , negava l'identità tra il Martire ed il Papa , affermando che la confusione fra i due personaggi risalirebbe agli inizi del VI secolo , data di compilazione del Liber Pontificalis , anche Sant' Ireneo di Lione non faceva alcuna menzione di un suo martirio .
Si dice che le sue reliquie siano state traslate a Frisinga , in Baviera nell' anno 834 . La catena con cui secondo la tradizione fu tenuto prigioniero è stata invece collocata a Lucca attorno al 1060 , nella chiesa di Sant' Alessandro Maggiore dal vescovo di Lucca Anselmo da Baggio , divenuto poi papa col nome di Alessandro II .

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Gli si attribuisce l'introduzione nel canone del Qui Pridie , le parole commemorative dell'istituzione dell' Eucaristia . Si dice anche che abbia introdotto l' uso di benedire con acqua e sale le case dei cristiani per preservarle dagli spiriti maligni , istituì l' aspersione di acqua col sale per benedire le abitazioni degli uomini .

 

Tra le usanze introdotte da Alessandro I, ci sarebbe anche quella, praticata ancora oggi, di aggiungere acqua al vino durante il sacrificio della messa.

Usanza che, in pratica, non faceva altro che recepire l'abitudine comune dell'epoca. I romani, infatti, raramente consumavano vino puro (molto probabilmente a causa della sua altissima gradazione alcolica, dovuta alla vendemmia tardiva), ma erano soliti diluirlo con acqua, spesso di mare, o comunque salata, secondo un uso già diffuso in Grecia, dove si pensava che l’acqua di mare rendesse il vino più dolce e servisse a evitare "il mal di testa del giorno dopo" :rolleyes:

 

petronius :)


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Tra le usanze introdotte da Alessandro I, ci sarebbe anche quella, praticata ancora oggi, di aggiungere acqua al vino durante il sacrificio della messa.

Usanza che, in pratica, non faceva altro che recepire l'abitudine comune dell'epoca. I romani, infatti, raramente consumavano vino puro (molto probabilmente a causa della sua altissima gradazione alcolica, dovuta alla vendemmia tardiva), ma erano soliti diluirlo con acqua, spesso di mare, o comunque salata, secondo un uso già diffuso in Grecia, dove si pensava che l’acqua di mare rendesse il vino più dolce e servisse a evitare "il mal di testa del giorno dopo" :rolleyes:

 

petronius :)

 

Ciao , una breve divagazione al Post , i Romani usavano spesso anche aggiungere del miele nel vino , infatti :

I romani, frequentemente, bevevano il mulsum, cioè il vino unito al miele e Apicio ricorda un vino mielato condito con pepe e numerosi altri ingredienti. Ancora Apicio ricorda un vino mielato condito con il solo pepe e, aggiunge che questo vino si conservava e veniva dato ai viandanti. Sappiamo inoltre che l’imperatore Alessandro Severo beveva, ogni giorno, due sestari di vino mielato con il pepe e quattro senza aggiunta di pepe.

Si legge in Macrobio che, per avere un vino mielato gradevole al palato, occorreva mescolare miele fresco dell’Imetto e vino vecchio Falerno. Anche Plinio consiglia di impiegare il vino vecchio, che per sua caratteristica aveva un sapore leggermente amaro, perché quello dolce non si univa altrettanto bene al miele. Marziale però non è dello stesso avviso perché preferiva gustare il prelibato Falerno senza l’aggiunta del miele. Columella suggerisce, per ottenere dell’ottimo mulsum, di impiegare il mosto derivato dal naturale gocciolamento dell’uva prima che venisse pigiata.

Modificato da Legio II Italica

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Credo che per i nostri palati sarebbe imbevibile!


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SETTIMO PAPA : SISTO I
Sisto I nacque a Roma , ma sembra fosse di origine Greca , nei pressi della Via Lata – Flaminia , l’ attuale Via del Corso , era figlio di un certo Pastore . Fu il settimo Papa della Chiesa cattolica che lo venera come Santo . Fu Papa orientativamente negli anni compresi tra il 115 e il 125 , sotto l’ Impero di Adriano .
Adriano era relativamente ben disposto verso i Cristiani , sulla linea gia’ seguita da Traiano , infatti non prendeva in esame le false accuse contro di loro se non provate da fatti inoppugnabili ; una sua lettera al Proconsole d’ Asia , terra a quel tempo con piu’ adepti al Cristianesimo , cosi ammoniva : “Se uno fa le sue accuse e dimostra che i Cristiani fanno qualcosa contro le Leggi , allora tu puniscili secondo la gravita’ della colpa , ma per Ercole , se qualcuno mette avanti un tale pretesto per calunniare , tu decidi secondo la gravita’ e fa in modo che costui sia punito”
Secondo il Catalogo Liberiano dei Papi , Sisto I svolse il suo pontificato come detto , sotto l' Imperatore Adriano e sotto i consolati di Nigro , Aproniano , Vero e Ambibulo , cioe’ dal 117 al 126 .
Lo storico Eusebio di Cesarea invece , in due scritti diversi riporta due periodi diversi , nel Chronicon dice che fu papa dal 114 al 124 , mentre nella Storia Ecclesiastica afferma che regnò dal 114 al 128 ; comunque tutti gli studiosi concordano sul fatto che regnò circa 10 anni .
Secondo il Liber Pontificalis durante il suo pontificato emanò tre regole :
1 - Nessuno , ad eccezione dei ministri del culto , durante la consacrazione può toccare il calice e la patena
2 - I Vescovi che si sono recati presso la Santa Sede , al loro ritorno nella diocesi devono presentarsi con una lettera apostolica che conferma la loro piena comunione con il successore di Pietro
3 - Dopo il Prefazio della Messa il sacerdote deve recitare il Sanctus con l' assemblea dei fedeli .
Al periodo del suo papato forse, risalgono le prime divergenze tra la Chiesa di Roma e le Chiese d' Oriente , in quanto mentre queste già celebravano la festa della Pasqua , tale festa non era ancora stata stabilita in Occidente . A lui furono attribuite due lettere sulla dottrina della Trinità e sul primato del Vescovo di Roma che sono pero' considerate apocrife .
Secondo una leggenda fu lui ad inviare il primo missionario per l' evangelizzazione della Gallia nella figura del Vescovo Pellegrino . Secondo la tradizione storica , alla sua morte avvenuta nel 125 , il suo corpo fu inumato nella Necropoli vaticana .
Nel Medioevo , periodo di confusione , di superstizioni e fino a pochi decenni fa , la questione delle reliquie del Papa Sisto I , ha messo in opposizione le città di Alife e di Alatri nel Lazio , ognuna delle quali riteneva di detenere per intero il corpo di San Sisto . Recenti studi , condotti sia ad Alife che ad Alatri negli anni ottanta del secolo scorso , mostrano che entrambe le città hanno circa la meta' del corpo del Santo , forse retaggio di tradizioni medievali .
Altre reliquie pare siano conservate nella Chiesa di San Sisto sulla Via Appia , dove nella parete sinistra della Chiesa è murato , dietro una lapide , un cofanetto che le contiene , insieme a quelle di altri martiri .

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OTTAVO PAPA : TELESFORO
Telesforo fu di origine greca , nacque a Terranova da Sibari e mori’ a Roma il 2 gennaio del 137/138 , fu l' ottavo Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica tra il 127/128 e il 137/138 . È venerato come Santo sia dalla Chiesa cattolica che dalle Chiese ortodosse , forse per la sua origine greca .
Sarebbe nato a Terranuova di Calabria , l’ attuale Terranova da Sibari , che all' epoca si chiamava Agro Thurino ; prima di giungere a Roma , avrebbe vissuto da eremita , per un lungo periodo in Palestina ed in Egitto . Forse fu anche tra gli eremiti del Monte Carmelo , per questo motivo i Carmelitani lo annoverano tra i loro santi . Il suo pontificato iniziò durante l’ Impero di Adriano , e terminò durante quello di Antonino Pio .
Poiché Roma era una Citta’ enorme che permetteva una ampia diffusione di idee , durante il suo pontificato si trasferirono a Roma molti eretici . In questo periodo la principale dottrina eretica fu la gnostica che Telesforo combatté vigorosamente poiché riteneva che potesse indirizzare la religione verso un misticismo lontano dalla realtà in quanto per gli gnostici Dio era completamente separato dall' uomo . Il principale esponente di questa dottrina fu il filosofo Valentino che proprio in questo periodo si trasferì dall' Egitto a Roma riuscendo ad avere anche un gran numero di seguaci nella capitale dell'impero per più di vent'anni .
In base a quanto riportato dal Liber Pontificalis , si devono a Telesforo l'istituzione della "messa di mezzanotte", della "liturgia dell' Aurora" e della "liturgia della terza ora" a Natale , della celebrazione della Pasqua di domenica , del digiuno durante la Quaresima , e del canto del Gloria in excelsis Deo , secondo alcuni composto proprio da Telesforo , fu quindi un Papa molto prolifico nelle nuove istituzioni religiose.
Ireneo di Lione , nella sua opera Adversus haereses ( Contro gli eretici ) affermava che Telesforo subì un "glorioso martirio". Tale affermazione fu ripresa, in seguito, da Eusebio di Cesarea nella sua Historia ecclesiastica . Alla sua morte , avvenuta tra il 136 e il 138 , fu sepolto nella Necropoli vaticana accanto ai suoi predecessori .
 

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NONO PAPA : IGINO
Igino (136 – 142/149) fu il nono Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica che lo venera come Santo . Fu papa , orientativamente , tra il 136/138 e il 142/149 , sotto gli Imperi aurei di Adriano e Antonino Pio .
Alcuni lo danno di nazionalita’ greca , Ateniese di nascita , da giovane professo’ la Filosofia e fu eletto Papa per la sua Virtu’ , ma anche per la sua cultura ; nel suo breve papato istituì, secondo il Liber Pontificalis , gli Ordini minori e ordinò in base alle qualifiche la gerarchia ecclesiastica , portando ad una più chiara distinzione degli incarichi tra Presbiteri e Diaconi , istituendo la figura del suddiacono . Secondo la tradizione si deve a lui l' istituzione della figura del padrino e della madrina nel Sacramento del battesimo , oltre almodo in cui doveva essere conservato il Sacro Crisma .
Stando a Sant' Ireneo di Lione, durante il suo pontificato giunse a Roma lo gnostico Valentino, che si trattenne in città fino all'elezione di papa Aniceto, ma altre fonti segnalano Valentino a Roma già al tempo del precedente papa Telesforo. In questo periodo viveva a Roma anche Cerdone, un altro gnostico, che dopo aver confessato i suoi errori e abiurato l'eresia, venne riammesso in seno alla Chiesa, salvo poi esserne nuovamente espulso per esservi ricaduto. Ci è ignoto, in questo periodo, quanti casi simili possano essersi ripetuti.
Proprio negli anni del papato di Igino si colloca la costruzione del Mausoleo di Adriano , iniziato da Adriano nel 135 nell’ area degli Horti Domitiani , attuale quartiere Prati , venne poi completato da Antonino Pio nel 139 . In questi anni turbolenti e difficili per la Chiesa , i Papi , nonche’ Vescovi di Roma , ebbero sia problemi di sopravvivenza , sia polemiche interne causate dalle varie eresie emergenti ; infatti proprio a Roma impazza lo gnosticismo con il siriano Cerdone , pero’ fortemente contrastato dalla forte personalita’ filosofica di Papa Igino .
Secondo un' antica tradizione morì durante la persecuzione dell'imperatore Antonino Pio nel 140 , ma non ci sono prove del suo martirio , ne' di persecuzioni religiose operate da Antonino . Fu sepolto vicino alla tomba di Pietro .
 

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DECIMO PAPA : PIO I
Questo Papa , fu probabilmente il primo di sicura nazionalita’ romano - italica , infatti secondo il Liber Pontificalis , nacque ad Aquileia da un certo Ruffino , discendente pare dalla antica Gens romana degli Aurelii , ebbe un fratello di nome Erma con il quale Pio venne a Roma . Fu ordinato prete presso la piu’ antica Chiesa di Roma , quella di Santa Pudenziana , questa Chiesa sorge nella zona dell'Antico Vicus Patricius , nel Rione Monti , l' attuale Via Urbana , Chiesa risalente al IV secolo ; venne eletto Papa alla morte di Igino negli anni del 140 , fino alla morte avvenuta circa nel 154 ; anche questo Papa opero’ la sua funzione vescovile sotto il lungo e tranquillo Impero di Antonino Pio . Suo fratello Erma fu l' autore del Pastore , l'opera più diffusa e rilevante fra quelle dei padri apostolici , in questa opera Erma richiama i fratelli di fede ad un piu’ serio ed attento impegno morale perche’ si ponga un freno al rilassamento dei costumi e cio’ si poteva ottenere solo con una sincera penitenza ; ma il problema principale che dovevano affrontare i primi Papi di Roma era il comportamento da tenere verso i fedeli che dopo la confessione dei peccati , seguiti dalla relativa penitenza , ricadevano in peccato , cio’ era drammatico per loro , difficile trovare una giusta soluzione al problema in quanto mancava il concetto della ripetizione della remissione dei peccati . Della sua vita clericale non si sa praticamente nulla , salvo che alla morte di Papa Igino , dopo tre giorni di digiuno e di preghiere , fu proclamato Papa nel 140 o appena dopo .
Il suo pontificato fu segnato dalla presenza a Roma di vari eretici che cercavano di propagare le loro dottrine tra i fedeli della capitale . Lo gnostico Valentino , che aveva fatto la sua comparsa quando la Chiesa era ancora retta da Papa Igino o forse anche prima , continuava a fare proseliti ed era ancora attivo lo gnostico Cerdone . In questo periodo giunse a Roma anche Marcione , che fondò la sua setta ; Pio proseguì la lotta contro le eresie iniziata dal suo predecessore , aiutato da Giustino martire , uno dei più grandi predicatori cattolici dell' epoca che continuò la sua opera anche sotto il pontificato del successivo papa Aniceto .
Importanti furono anche i rapporti con i giudei , infatti Pio prescrisse che gli appartenenti a sette giudaiche che si fossero convertiti al cristianesimo dovevano essere accolti dalle comunità cristiane e battezzati . Pio stabilì che la Pasqua dovesse essere celebrata la prima domenica successiva al plenilunio di Marzo , per distinguerla dalla Pasqua ebraica , che si celebrava proprio il giorno del plenilunio . Una tradizione più tarda assegna a Pio il merito della fondazione di due Chiese , il titulus Pudentis ed il titulus Praxedis . Sempre secondo questa tradizione , Pio avrebbe esercitato l' ufficio episcopale ed avrebbe fatto erigere un battistero accanto al titulus Pudentis .
Secondo la tradizione venne martirizzato nella città di Roma , ma risulta difficile che cio' sia avvenuto perché nel periodo del suo pontificato sotto il tollerante imperatore Antonino Pio non risultano persecuzioni di Cristiani . L' unico dato cronologico di cui siamo in possesso per stabilire la durata del suo regno è l'anno di morte di Policarpo di Smirne che con un certo grado di sicurezza , può essere il 155 o il 156 . Nella sua visita a Roma , l' anno precedente alla sua morte , Policarpo trovò come vescovo di Roma Papa Aniceto il successore di Pio ; di conseguenza Pio dovrebbe essere morto verso il 154 . Secondo una tradizione fantasiosa sembra che Papa Pio fu assassinato a causa del suo eccessivo rigorismo che probabilmente dava fastidio a molti , fu insomma un Papa scomodo . Fu sepolto vicino alla tomba di Pietro .

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UNDICESIMO PAPA : ANICETO
Aniceto fu l' undicesimo Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica , fu eletto Papa circa nel 155 fino al 166 , quindi opero’ sotto l’ottimo Impero di Antonino Pio e l’ inizio di quello di Marco Aurelio .
Aniceto era nativo di Emesa in Siria , Citta’ che dara’ in seguito i natali a Giulia Domna moglie di Settimio Severo , fu quindi un altro Papa di origine orientale , ma secondo una tradizione leggendaria si pensa che suo padre fosse un certo Giovanni , nativo di Vico Morcote , piccolo borgo dell’ attuale Canto Ticino , in antico al confine tra l’ Italia e la Rezia , l’ attuale Svizzera del Sud , trapiantato in Siria in qualità di legionario romano dove rimase al momento del congedo militare . Non si sa per quale motivo Aniceto si fosse ritrovato a Roma ; sembra tuttavia , che fosse stato allontanato dalla Chiesa d' Oriente , quale eretico mentre si opponeva al movimento gnostico . A Roma comunque si distinse per una grande opposizione a tutti questi eretici che circolavano in quell’ epoca nell’ Urbe e facendo capo a Giustino , come fece anche Pio I , difese la fede della tradizione apostolica .
In quegli anni tra Pio I e Aniceto , a Roma era in voga il pensiero di Marcione e nei primi anni del suo episcopato Aniceto , appoggiato dalla scuola che aveva fondato San Giustino martire , concentrò i suoi sforzi per opporvisi . Secondo il Liber Pontificalis , Aniceto decretò che ai sacerdoti non fosse permesso di portare i capelli lunghi , in nome di una moralità degli ecclesiastici che doveva anche essere visibile esteriormente anche ai fedeli che partecipavano alle funzioni religiose , cosa che gia’ fece Papa Anacleto , regola che evidentemente fu poco o per nulla seguita da presbiteri e diaconi .
Fu durante il suo episcopato , circa nell’ anno 160 , che Policarpo di Smirne , l'ultimo dei discepoli degli Apostoli , all' età di 80 anni, decise di recarsi a Roma . La visita di Policarpo fu dovuta alla controversia sulla data in cui celebrare la Pasqua . Policarpo e la sua chiesa di Smirne celebravano la Pasqua nel quattordicesimo giorno del mese di Nisan , come gli ebrei , indipendentemente dal giorno della settimana , mentre secondo la Chiesa Romana bisognava celebrare la Pasqua di domenica . Policarpo ed Aniceto non si accordarono su una data comune , ma si lasciarono in buoni rapporti , evitando quindi uno scisma tra la Chiesa Romana e quella Greca , benché ciascuna adottasse una propria liturgia . Eusebio di Cesarea , racconta che : «Policarpo non poteva persuadere Aniceto , né Aniceto Policarpo . La controversia non fu risolta , ma le relazioni non furono interrotte» . La questione non risolta protrasse pero’ nei secoli avvenire .
Inoltre Eusebio riportava che durante il papato di Aniceto , anche lo storico cristiano Egesippo venne a Roma . Questa visita veniva spesso citata come segno dell' importanza della Sede romana nei confronti delle altre Chiese , già dagli albori del Cristianesimo .
Dopo il 161 , sotto l' Impero di Marco Aurelio , sorse un nuovo movimento cristiano , pero’ eretico : il Montanismo . Questa eresia faceva tenere ai suoi appartenenti dei comportamenti antisociali che irritavano la societa’ non cristiana di Roma , nonche’ la corte imperiale , vedendo in cio’ il germe che causo’ l’ allontanamento di parte della popolazione dai doveri civili e militari e che sarebbe dilagato poi nei secoli futuri . Naturalmente il Governo centrale di Roma non si preoccupava di distinguere tra cristiani "ortodossi" e cristiani "eretici" , da qui le persecuzioni dell’ epoca di Marco Aurelio , in particolare quando la questione Germanica divenne inizialmente drammatica . A causa di queste ortodossie ed eresie , non comprese da Marco Aurelio , moltissimi Vescovi furono condannati a morte e le persecuzioni ripresero . Gli stessi san Policarpo e san Giustino patirono il martirio .
Gli storici successivi sostenevano che anche Aniceto avesse patito il martirio , la data varia tra il 16 e il 20 aprile , nessun dettaglio è conosciuto sul tipo di martirio , né se ne hanno conferme documentarie , tanto e’ che Aniceto , come Santo , e’ stato cancellato dal Calendario della Chiesa .
Secondo la tradizione fu il primo Vescovo di Roma ad essere sepolto in quelle che poi sarebbero diventate in seguito le catacombe di San Callisto .
Nel 1604 il suo corpo fu traslato nella cappella di Palazzo Altemps , dopo che papa Clemente VIII ebbe autorizzato la richiesta del duca Giovanni Angelo Altemps di avere i resti di questo Papa nella cappella di famiglia , sembra che i suoi resti mortali venissero in seguito riposti nel sarcofago che era stata la tomba in rosso Porfido dell’ Imperatore Alessandro Severo (?) , forse trovato alcuni decenni prima nel probabile Mausoleo di Alessandro Severo sulla Via Tuscolana a Roma .

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Modificato da Legio II Italica

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DODICESIMO PAPA : SOTERO
Sotero , secondo il Liber Pontificalis , nacque a Fondi da famiglia di origine greca , in una data non conosciuta ; Fondi era l’ antica Fundi , cittadina del basso Lazio , di origine Aurunca a poi Volsca , fu noto anche come il "Papa della carità" , mori a Roma nel 174 o 175 , fu il XII° Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica . Fu papa in un periodo compreso tra il 166/167 e il 174/175 , opero’ la sua missione episcopale interamente sotto l’ Impero di Marco Aurelio .
Interessante fu l’ iniziativa di inviare una raccolta di denaro alla Chiesa di Corinto per necessita’ economica ; la lettera che accompagnava il denaro’ ando’ persa , in compenso e’ conservata la lettera di ringraziamento inviata da Dionisio , Vescovo di Corinto a Roma . Questo di Sotero , fu anche un gesto diplomatico della Chiesa di Roma , oltre che di soccorritrice delle altre Chiese cristiane , Sotero con questo gesto voleva anche sottolineare che Roma era guida di amore e carità , come tradizione del messaggio evangelico , per questo motivo Papa Sotero è noto anche come il "Papa della carità" . Purtroppo in questo periodo a Roma si diffusero sempre di più le idee dell' eresia montanista , che portò a posizioni di rigore estremo , cosa che spinsero l' Imperatore Marco Aurelio a proseguire nella repressione e persecuzione dei Cristiani , presi indistintamente tra i cristiani ortodossi e i cristiani eretici , non comprendendo la societa’ pagana romana , la differenza tra le due correnti .
Sotto Marco Aurelio , nel corso delle tremende guerre marcomanniche , avvenne un fatto famoso che pare indusse l’ Imperatore ad emanare un editto di tolleranza nei confronti dei Cristiani , come riporta lo scrittore ed apologeta cristiano Tertulliano , questo fatto e’ il cosi detto "Miracolo della pioggia” che riguardo’ in particolare la Legione XII detta anche Fulminata , di cui mi sono occupato ampiamente in un precedente Post . Tertulliano riferisce che nel corso della campagna contro i Quadi del 174, la nostra Legione XII stava per essere annientata dal nemico perché debilitata da una gravissima siccità quando in seguito alle preghiere di un gruppo di Legionari cristiani cominciò a piovere così violentemente che le truppe furono rinfrancate e per contro i fulmini sbaragliarono il nemico propiziando così la vittoria e la salvezza della Legione che a seguito di questo fatto fu appellata : Fulminata . L' avvenimento è storicamente vero e accertato tanto e’ che è stato anche raffigurato in uno dei pannelli della Colonna Antonina a Roma . Sembra pero’ improbabile che l' autorità pagana lo abbia accreditato come intervento del Dio dei cristiani piuttosto che di Giove Pluvio o di qualche altra divinità dell' Olimpo romano , si pensa infatti anche a Mercurio ; nessun' altra fonte , oltre quella di Tertulliano , parla di editti di tolleranza da parte di Marco Aurelio .
Tra le normative religiose prese da Sotero si ricordano la dichiarazione che il matrimonio era valido solo come sacramento benedetto da un sacerdote .
Rinnovo’ il decreto , gia’ in auge , che proibiva alle donne di toccare patena e calice e di bruciare incenso durante le cerimonie religiose . Tale decreto costituì un momento importante nella storia della Chiesa e del rapporto tra la Chiesa di Roma e le donne ; infatti fin dai primissimi tempi della Chiesa le diaconesse erano una figura presente nell'ordinamento ecclesiastico ma con compiti ben limitati e definiti .
Non ci sono prove che Sotero sia morto martire e per questo motivo nel recente Calendario vaticano e’ stato cancellato come Santo , venne sepolto nel cimitero di San Callisto a Roma mentre secondo un' altra tradizione fu sepolto vicino alla Tomba di Pietro .
Al tempo di papa Sergio II i suoi resti mortali furono traslati nella Basilica dei Santi Silvestro e Martino nella omonima Piazza , al rione Monti , dove una lapide del 1655 indica un preteso ritrovamento delle spoglie e successivamente nella Basilica di San Sisto ; inoltre secondo un’ altra tradizione alcune spoglie sarebbero conservate a Toledo in Spagna ; retaggi questi della passione del Medioevo , quando si ricercavano affannosamente le reliquie dei Santi e dei Martiri cristiani .
 

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Discussione veramente interessante, è un piacere seguirla.


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TREDICESIMO PAPA : ELEUTERIO
Eleuterio nacque a Nicopoli in Epiro e mori’ a Roma probabilmente nel 189 , fu il 13° Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica che lo venera come Santo pur non essendoci prove del martirio . Fu Papa all' incirca dal 175 al 189 e visse sotto l’ Impero di Marco Aurelio e di suo figlio Commodo . In base al Liber Pontificalis , su richiesta di un certo Lucio , un capo tribu’ della Britannia , Eleuterio avrebbe inviato in quella lontana terra , per diffondere il Vangelo , i preti Fugazio e Damiano , ma secondo San Beda il Venerabile , il primo scrittore inglese vissuto dal 673 al 735 , a citare questa forse infondata storia , dice che non la apprese da fonti britanne , bensì dal Liber Pontificalis ; secondo alcuni studiosi , tale Britanno a nome Lucio potrebbe identificarsi con Lucius Aelius Septimus Megas Abgar IX , altri ancora ritengono che sia da identificare con Lucio Artorio Casto .
Piu’ certi invece risultano i rapporti che Eleuterio ebbe con le nuove Chiese di Vienna e di Lione , luoghi dove Marco Aurelio perseguito’ ferocemente i Cristiani nel 177 , a tal riguardo esiste un documento nel quale sono narrati i patimenti a cui furono sottoposti i Cristiani a causa del diffondersi in tutto l’ Impero dell’ eresia del Montanismo , ma come detto in precedenza la classe politica pagana romana non distingueva i Cristiani ortodossi dai Cristiani  eretici , li riteneva entrambi pericolosi per la vita civile e militare dell’ Impero .
Nel 177/178 anche a Roma si verifico’ un fatto miracoloso : si narra che una giovane fanciulla romana cristiana a nome Cecilia dovette sposare il pagano Valeriano , accetto’ , ponendo pero’ la condizione allo sposo che sarebbe rimasta vergine ; Valeriano che la amava profondamente si convinse ad accettare la condizione , al punto che , sia lui che suo fratello Tiburzio , si convertirono al cristianesimo vista la profonda e convinta fede di Cecilia , che la poneva in una condizione di superiorita’ morale e religiosa .
Scoperti pero’ dal Prefetto del Pretorio , furono tutti condannati a morte , Cecilia ritenuta la maggiore responsabile , fu condannata a morire soffocata dai vapori generati dall’ acqua bollente proveniente da un Calidarium , che si conserva ancora nella Cappella chiamata appunto del Calidario , nella Basilica di Santa Cecilia a Trastevere , a Roma , ma dopo tre giorni di martirio la giovane era ancora viva , fu allora decapitata . Cecilia fu sepolta nelle Catacombe di San Callisto e nel 1599 vennero qui eseguiti degli scavi archeologici , fu ritrovato il corpo della Santa , miracolosamente intatto , appariva coricata di lato come se dormisse , le sue mani avevano tre dita aperte da una mano e un solo dito aperto dall’ altra forse a ricordare il mistero della Trinita’ ; il suo viso era coperto da un velo , non e’ dato sapere se la testa fosse completa al corpo oppure no ; in tale posizione come fu trovata , la immortalo’ lo scultore Stefano Materno , cosi’ e’ raffigurata nelle foto a fondo Post .
Morto Marco Aurelio , sali’ al potere Commodo e la Chiesa di Roma con questo discusso Imperatore , godette di un periodo di pace , tanto che Eleuterio pote’ dedicarsi all’ amministrazione della Chiesa e al grosso problema eretico del Montanismo . Solo un fatto turbo’ questo periodo di calma religiosa , che pero’ non porto’ a nessuna persecuzione di massa , ne’ di morte : nel 186 , il futuro Papa Callisto , si presento’ un giorno alla Sinagoga per richiedere agli Ebrei alcuni debiti insoluti , ma fu da questi accusato per avere disturbato le loro cerimonie , venne processato e il Prefetto Fusciano fece frustare Callisto e lo condanno’ per un breve periodo “ad metalla” , cioe’ alle miniere in Sardegna per avere turbato l’ ordine pubblico di Roma .
Il suo nome denota in modo inequivocabile la sua origine greca , infatti Eleuterio significa "uomo libero", qualcuno dice che tale nome si riferisse al fatto che si trattasse di un liberto, ma la tradizione riporta soltanto che era un diacono della Chiesa di Roma .
Durante il suo pontificato l'eresia montanista giunse al suo culmine , tanto che allo scopo di dimostrare le differenze tra cristiani e montanisti , i cristiani scrissero ben quattro apologie , ma nel 177 , come visto , si scatenò ugualmente in maniera feroce la persecuzione di Marco Aurelio . Il potere imperiale infatti non distingueva tra cristiani "ortodossi" e cristiani "eretici" e gli atteggiamenti dei montanisti venivano generalmente attribuiti anche ai cristiani , che quindi erano coinvolti nella condanna per quei comportamenti antisociali e contrari alle leggi dello Stato , propri del montanismo , che invece essi stessi avversavano .
Famosi sono i martiri di Lione , soprattutto San Potino Vescovo di Lione, e Santa Blandina ; nel racconto del loro martirio e nelle loro lettere , secondo quanto riportava Eusebio di Cesarea , veniva citato anche Eleuterio .
Durante il suo pontificato Eleuterio dovette scontrarsi anche con altre eresie che continuavano a propagare le loro dottrine all’ interno dell’ Impero : lo gnosticismo ed il marcionismo .
Per papa Eleuterio non si tramanda notizia di martirio , dopo la sua morte , nel 189 , fu sepolto vicino alla Tomba di Pietro .
 

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QUATTORDICESIMO PAPA : VITTORE I
Vittore I fu un religioso di nazionalita’ africana , secondo il Liber Pontificalis , di origine berbera , fu il 14° Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica dal 189 al 199 circa , sotto l’ Impero di Commodo e di Settimio Severo ; e’ venerato come Santo dalla Chiesa cattolica , da quelle ortodosse e dalla Chiesa Copta .
Durante gli ultimi anni del regno di Commodo e i primi anni di quello di Settimio Severo , la Chiesa di Roma godette di un periodo di pace e senza persecuzioni .
Dalla Storia Augusta sappiamo che Commodo aveva una impressione positiva dei Cristiani , fatto che viene generalmente attribuito all' influenza di Marcia , prima amante e poi moglie . Secondo la testimonianza di Ippolito di Roma , Marcia era favorevole ai cristiani e forse era cristiana lei stessa . Per ottenere la liberazione dei suoi confratelli condannati ai lavori forzati nelle miniere della Sardegna convocò Papa Vittore a Palazzo e si fece consegnare un elenco dei Cristiani romani detenuti in Sardegna . Marcia , avendo ricevuto la grazia da parte di Commodo , invio' il presbitero Giacinto in Sardegna con l' ordine di liberazione per i Cristiani , tra questi era anche il futuro Papa Callisto . Fu la prima volta che l' Impero romano concesse tanto alla Chiesa e fu anche la prima volta che , nonostante il clima di moralizzazione dei costumi adottato già dai predecessori di Vittore , il Papa trovò un accordo con una donna che sebbene si professasse cristiana , era pero’ dedita a costumi dissoluti che la ponevano al limite della comunita’ religiosa , vicina alla scomunica . Si rimane perplessi circa l’atteggiamento tenuto da Commodo nei confronti dei Cristiani , anche se influenzato da Marcia , la storia lo ha tramandato come un uomo dissoluto , come un secondo Nerone , eppure si dimostro’ sensibile nei confronti della nuova religione , forse fu anche questo un motivo per cui fu tanto bistrattato dalla storia contemporanea .
A conferma del suo interessamento verso i Cristiani , anche Sant' Ireneo di Lione , riportava che in questo periodo i Cristiani ebbero molti incarichi ufficiali presso la Corte imperiale . Successivamente a Commodo , anche Settimio Severo , guardò con favore i Cristiani , lasciandoli nei posti chiave della sua corte . Tra coloro che rimasero a palazzo c'era un certo Proculo , un medico , che una volta lo aveva addirittura curato . Questo Imperatore protesse i Cristiani dagli eccessi dei pagani . In questo periodo il cristianesimo fece grandi passi avanti nella capitale e trovò proseliti persino fra le famiglie ricche e nobili .
Papa Vittore , vivendo in un clima di tranquillita’ pote dedicarsi ai problemi religiosi , decise di tornare al vecchio dilemma della ricorrenza della festivita’ della Pasqua , spero' che ci dovesse essere uniformità nell' osservanza della festa pasquale tra le Chiese occidentali ed orientali e per questo cercò di persuadere i Quartodecimani a seguire la pratica generale della Chiesa . Scrisse a Policrate , vescovo di Efeso e gli suggerì di convocare gli altri vescovi asiatici per discutere della questione con loro . La riunione si tenne, ma nella lettera che Policrate spedì a papa Vittore , dichiarò che avrebbe fermamente continuato nell' usanza Quartodecimana . In risposta , Vittore tenne a Roma il primo Sinodo romano di cui si abbiano notizie e scrisse ai Vescovi reggenti dei vari distretti esortandoli a riunire i Vescovi loro dipendenti e consigliarsi con loro sul problema della festa Pasquale . Le risposte giunsero da tutte le parti del mondo cristiano , dal sinodo di Palestina , presieduto da Teofilo di Cesarea e Narciso di Gerusalemme , dal sinodo del Ponto , presieduto dall'anziano Palma , dalle comunità di Gallia , il cui vescovo era Ireneo di Lione , dai Vescovi del regno di Osrhoene e da singoli Vescovi, come Bachilo di Corinto . Tutte queste risposte riportavano unanimemente che la Pasqua veniva osservata la domenica . Vittore, che in tutta la faccenda agì come capo dell'intera cristianità cattolica , fece quindi appello ai vescovi della provincia d'Asia affinché abbandonassero il loro costume ed accettassero la pratica di celebrare la Pasqua sempre di domenica . Se non avessero acconsentito , non sarebbero più stati in comunione con la chiesa di Roma .
Da Eusebio da Cesarea , Storia Ecclesiastica , sappiamo che questa procedura non piacque a tutti i Vescovi . Ireneo di Lione ed altri scrissero al Papa Vittore biasimandolo per la sua severità , esortandolo a mantenere pace ed unità con i vescovi asiatici ed a intrattenere rapporti amichevoli con loro . Ireneo gli ricordò anche che i suoi predecessori avevano sempre mantenuto l'osservanza della domenica di Pasqua , ma non avevano interrotto le relazioni amichevoli e la comunione con vescovi asiatici solo perché questi seguivano un altro costume .
Non mancarono anche in questo periodo pericoli di correnti eretiche , come quella di un certo Florino , gnostico , che pero’ fu rimosso dalle sue funzioni sacerdotali e scomunicato .
Un'altra correte eretica fu quella di un certo Teodato che inizio’ a predicare che Gesu’ Cristo era soltanto un uomo normale illuminato pero’ dallo Spirito Santo e con dei poteri sovrannaturali . Il Papa condannò questa eresia e scomunicò Teodato . Ancora in questi anni si diffonde un' altra eresia , quella di Noeto di Smirne il quale affermava che Gesu Cristo era solo una forma apparente , un Modus del Padre , anche questo Noeto venne subito scomunicato . Il problema delle eresie era grande e pericoloso , ne spuntarono a migliaia e la strada della scomunica verso chi vi aderiva era l’ unica percorribile dalla Chiesa di Roma .
San Girolamo indicava Papa Vittore come il primo scrittore in latino della Chiesa menzionando nel suo De viris Illustribus dei piccoli trattati , infatti fino ad allora tutti gli scritti della Chiesa venivano redatti in lingua greca . Vittore nonostante il periodo di pace in cui visse la Chiesa , sembra che patì il martirio sotto Settimio Severo nel 199 e venne sepolto vicino alla Tomba di Pietro.
Alcune sue reliquie sono ora conservate presso l'altare maggiore della Basilica dei Santi Silvestro e Martino ai Monti .

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Nel 177/178 anche a Roma si verifico’ un fatto miracoloso : si narra che una giovane fanciulla romana cristiana a nome Cecilia dovette sposare il pagano Valeriano , accetto’ , ponendo pero’ la condizione allo sposo che sarebbe rimasta vergine ; Valeriano che la amava profondamente si convinse ad accettare la condizione , al punto che , sia lui che suo fratello Tiburzio , si convertirono al cristianesimo vista la profonda e convinta fede di Cecilia , che la poneva in una condizione di superiorita’ morale e religiosa .

 

Come è noto, Cecilia è considerata la santa protettrice della musica, anche se i motivi di ciò sono quanto mai incerti. Infatti, un esplicito collegamento tra Cecilia e la musica è documentato soltanto a partire dal tardo Medioevo.

 

La spiegazione più plausibile sembra quella di un'errata interpretazione dell'antifona di introito della messa nella festa della Santa. Il testo di tale canto in latino sarebbe:

 

"Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino decantabat dicens: fiat Domine cor meum et corpus meum inmaculatum ut non confundar"

 

(mentre suonavano gli strumenti (musicali?), la vergine Cecilia cantava nel suo cuore soltanto per il Signore, dicendo: Signore, il mio cuore e il mio corpo siano immacolati affinché io non sia confusa).

Per dare un senso al testo, tradizionalmente lo si riferiva al banchetto di nozze di Cecilia: mentre gli strumenti musicali (profani) suonavano, Cecilia cantava a Dio interiormente.

Da qui si passò a un'interpretazione ancor più travisata: Cecilia cantava a Dio con l'accompagnamento dell'organo. Si cominciò così, a partire dal XV secolo a raffigurare la santa con un piccolo organo portativo a fianco.

 
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Raffaello Sanzio, Estasi di Santa Cecilia
 

In realtà i codici più antichi non riportano questa versione dell'antifona, bensì Candentibus organis, Caecilia virgo.... Gli "organi", quindi, non sarebbero strumenti musicali, ma strumenti di tortura, e l'antifona descriverebbe Cecilia che "tra gli strumenti di tortura, cantava a Dio nel suo cuore". L'antifona non si riferirebbe dunque al banchetto di nozze, bensì al momento del martirio.

 

petronius oo)

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...fin dai primissimi tempi della Chiesa le diaconesse erano una figura presente nell'ordinamento ecclesiastico ma con compiti ben limitati e definiti .

 

I compiti delle diaconesse sono descritti da Aurelio Bianchi-Giovini (polemista anticlericale :rolleyes:) nella sua Storia dei Papi (12 voll., pubblicati a partire dal 1837):

 

"A quest'officio erano scelte le vedove che avessero passato i sessant'anni, e nel seguito anco i soli quaranta: stavano alla porta della chiesa e ne custodivano l'entrata; istruivano le giovani catecumene; nel battesimo, che si faceva immergendo tutta la persona in un bagno, aiutavano le donne a spogliarsi e poi le vestivano con l'abito bianco; assistevano il vescovo quando le cresimava e quando impartiva l'olio santo alle inferme; lavavano le donne morte e le componevano nella bara; nei tempi di pericolo erano le messaggere del vescovo, ne portavano gli ordini, ne eseguivano le commissioni, facevano le veci de' diaconi nel distribuire le limosine...Le diaconesse facevano parte del corpo ecclesiastico e ne partecipavano le rendite; ma essendosi rilasciata la disciplina...ed ammettendosi anco donne giovani e per fino zitelle, sotto il pretesto che si votavano alla castità, ne nacquero tali scandali, per sottrarsi a cui i buoni vescovi tralasciarono di ordinare diaconesse."

 

pertonius :)

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Grazie @@petronius arbiter , ottimi approfondimenti . Ci sarebbe da scrivere tanto sui singoli Papi e sugli aneddoti del loro apostolato , ma tempo , spazio e .....pazienza dei lettori ci devono fare accontentare di queste brevi note , ciao

Claudio

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QUINDICESIMO PAPA : ZEFIRINO
Figlio di un certo Abbondio , nacque a Roma e fu Papa nell' ultimo periodo dell' Impero di Settimio Severo , poi di Caracalla . Ad un certo punto dell’ Impero di Settimio Severo ci fu una ripresa delle persecuzioni , infatti nel 202 , anno del decennale , furono indette delle cerimonie “per la salute dell’ Imperatore” , alle quali i Cristiani non parteciparono ; Severo si ritenne offeso nella sua persona , anche perche’ irritato per avere concesso molto alla nuova religione , senza aver ricevuto per questo alcuna riconoscenza ; furono emanati decreti che provocarono una serie di persecuzioni che durarono circa un anno ; quando alla fine dell’ anno di festivita' del decennale di Severo , i Cristiani si convinsero a partecipare alle cerimonie , pose fine ai decreti contro di loro .
Il nuovo Papa venne descritto da Sant' Ippolito di Roma come un uomo semplice e privo d’ istruzione . Immediatamente dopo la sua elezione , Zefirino richiamò a Roma Callisto che all’ epoca viveva ad Anzio . Lo nominò diacono e suo segretario e lo incaricò dell'amministrazione dei luoghi di culto che finalmente la Chiesa poteva vantare come proprietà privata a seguito di testamenti o donazioni , fu anche supervisore del Cimitero dei Cristiani , ci sono infatti prove che gia’ sotto Vittore I la comunità cristiana romana divenne proprietaria di un luogo comune di sepoltura sulla Via Appia , Papa Zefirino diede anche la gestione di questo luogo a Callisto .
Il Liber Pontificalis attribuisce a Zefirino due decreti , uno sull' ordinazione del Clero e l' altro sulla liturgia eucaristica nelle Chiese di Roma .
Sempre da Eusebio di Cesarea , apprendiamo che gli adepti del predicatore eretico Teodoto di Bisanzio erano stati scomunicati insieme al loro capo gia’ da Papa Vittore , questi formarono a Roma una comunità eretica guidata da un altro Teodoto , detto il "Cambiavalute" e da un certo Esclipedoto . Costoro persuasero un confessore , un certo Natalio , che nonostante le torture subite , non aveva abiurato la sua fede di fronte al giudice pagano , tanto da essere consacrato Vescovo della setta eretica con un pagamento mensile di 170 denarii . Ma Natalio una notte sognò di essere stato torturato dagli angeli e indossato un abito penitenziale , si cosparse il capo di ceneri e si gettò piangente ai piedi di Zefirino che lo accolse nella comunita’ religiosa cristiana ortodossa , quindi confessò il suo errore ed implorò per ottenne di tornare in comunione con la Chiesa , cosa che gli fu concessa . Nello stesso periodo anche i seguaci di Montano operavano a Roma . Ancora da Eusebio di Cesarea in Storia Ecllesiastica : il montanista Proculo pubblicò uno scritto in difesa delle nuove profezie ; un certo Caio , dotto romano , scrisse una confutazione di Proculo sotto forma di dialogo , in cui rifiutava la visione dell' Apocalisse di Giovanni , che considerava opera dello gnostico Cerinto . In opposizione a Caio , Ippolito scrisse il “Capita contra Caium”
In questo periodo anche Ippolito , uno dei piu’ importanti Teologi dell’ antichita’ redasse una sua teoria in base alla quale ipotizzo’ che il Logos Divino si fece uomo in Gesu’ Cristo e che questo si differenzia pero’ in ogni cosa da Dio , cioe’ affermava che il Logos fosse un intermediario tra Dio e il mondo degli uomini ; cio’ pero’ lasciava scettico Zeffirno che in tutta la questione , affermò semplicemente che riconosceva un solo Dio , e questo era il "Signore Gesù Cristo", che era il Figlio e non il Padre che era morto sulla Croce e che questa era da sempre la dottrina della Chiesa . Ippolito allora , esortò il Papa ad emanare un dogma in cui si decretava che la persona di Cristo era diversa da quella del Padre e si condannavano le posizioni del Monarchismo e del Patripassionismo , ma Zefirino non acconsentì . Il risultato fu che Ippolito divenne sempre più irritato ed adirato contro il Papa soprattutto e contro il diacono Callisto , suo consigliere , che riteneva responsabile del diniego delle sue asserzioni in materia teologica . Ci sono buone ragioni per credere che l'astio nei confronti di Zefirino fosse anche dettato da una sorta di risentimento di Ippolito per la prestigiosa posizione affidata a Callisto , alla quale anche Ippolito aspirava . Quando, dopo la morte di Zefirino , Callisto fu eletto vescovo di Roma , Ippolito si allontanò dalla Chiesa e insieme ai suoi seguaci , provocò il primo scisma della Chiesa romana , facendosi consacrare a sua volta Vescovo di Roma e divenendo così il primo antipapa della storia della Chiesa .
Zefirino morì il 20 dicembre 217 e fu sepolto nella Cella Trichora dei Santi Sisto e Cecilia nel cimitero di Callisto sulla via Appia .

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SEDICESIMO PAPA : CALLISTO
Callisto I fu il sedicesimo Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica che lo venera come Santo , all' incirca dall’ anno 217 al 222 ; nacque a Roma nella regione di Trastevere chiamata all’ epoca “Ravennatio” , ma pare fosse lo schiavo di un certo Aurelio Carpoforo , un amico o forse un familiare di Commodo ; fortuna sua fu che anche Aurelio fosse un Cristiano quindi un giorno lo affranco’ e lo rese libero e gli insegno’ i principi della nuova religione . Carpoforo prese a cuore il futuro di Callisto tanto che alla sua liberazione gli dono’ un buon capitale con il quale Callisto apri’ un negozio di cambiavalute alla “Piscina Publica” , dove Caracalla aveva costruito le sue Terme . Fu Papa sotto la fine dell’ Impero di Caracalla , Macrino , Eliogabalo ed il primo anno di Alessandro Severo . Quasi tutte le notizie su Callisto si devono a Sant' Ippolito , che probabilmente inserì fatti malevoli nella biografia di Callisto per astio contro di lui , di cui vedremo i motivi . Dopo la liberta’ concessa da Aurelio Carpoforo , pare che Callisto sottrasse del denaro del suo padrone Carpoforo ; fuggì da Roma verso Porto per imbarcarsi , ma venne riacciuffato , fu reso di nuovo schiavo e condannato alla macina . In seguito , appena graziato , come abbiamo gia’ letto a proposito di Papa Eleutrio , provocò dei disordini in una sinagoga per riavere indietro dei soldi prestati ad usura , agli Ebrei , i quali pero’ lo accusarono di disturbare le loro funzioni religiose , finendo per essere condannato alle miniere in Sardegna nel 186-189 circa . Più sicure sono le notizie dopo la sua seconda liberazione , dopo il 190/192 . Da liberto aprì un banco di cambiavalute nella Regio Terza di Roma , popolata quasi esclusivamente da Cristiani , che fallì travolta dalla crisi inflazionistica del II secolo . Fu diacono di Zefirino , che gli affidò la direzione di un cimitero sulla via Appia , chiamato in seguito catacombe di San Callisto .
Secondo Eusebio di Cesarea : « Quattro cose resero in maniera particolarmente glorioso il pontificato di San Callisto: la Basilica di Santa Maria in Trastevere , il digiuno delle quattro Tempora , il Cimitero detto di San Callisto a Porta Appia ed il luminoso di lui martirio. »
Per la posizione tenuta da Zefirino , su consiglio ed approvazione di Callisto all’ epoca suo segretario , a proposito della festivita’ della Pasqua cadente di Domenica secondo Roma , contro la cadenza casuale della Pasqua della Chiesa orientale , alla elezione a Papa di Callisto , Ippolito provocò lo scisma di Roma , considerandosi antipapa . La Storia Augusta racconta che un luogo a Roma , sul quale Callisto fece erigere un oratorio , fu rivendicato da alcuni tavernai , ma l' Imperatore decise che un luogo per l' adorazione di un qualsiasi Dio era meglio di qualunque taverna ; questa sarebbe stata l' origine della Basilica di Santa Maria in Trastevere ; ma potrebbe trattarsi anche della vicina Chiesa di San Callisto . Fu di questi anni una feroce disputa tra l’ ortodossia di Callisto da una parte e Tertulliano con Ippolito dall’ altra , circa il perdono e la remissione di alcuni peccati : adulterio e fornicazione , per cui Callisto emano’ un editto che i due antagonisti non accettarono ; inoltre Tertulliano parlava con ripugnanza dei Vescovi che si erano sposati più di una volta ed Ippolito additava Callisto come il primo a permettere queste cose , in contrasto con gli insegnamenti di San Paolo . Callisto permise al basso clero di sposarsi e permise alle nobili di sposare persone di basso rango e schiavi , cosa impedita gia’ dalla legge romana ; in questo modo , secondo i suoi oppositori , Callisto creò i presupposti per commettere infanticidi .
Callisto inoltre insisteva anche sulla differenza tra la legge ecclesiastica e la legge civile sui matrimoni . In ogni caso , risulta evidente che la Chiesa Cattolica parteggiava per Callisto contro lo scismatico Ippolito e l'eretico Tertulliano . Insomma tra Callisto ed Ippolito con Tertulliano ci fu una feroce e vera guerra ideologica . Callisto fu martirizzato attorno al 222 , forse durante una sollevazione popolare . La leggenda secondo la quale venne gettato in un pozzo non ha riscontri storici . Fu sepolto nella catacomba di Calepodio sulla via Aurelia . Nel 790 papa Adriano I fece traslare le sue reliquie nella Basilica di Santa Maria in Trastevere . Papa Gregorio IV (827-843) ritrovò il suo corpo e quello di San Calepodio sotto l'ingresso della basilica e li fece deporre sotto l’altare maggiore .

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Modificato da Legio II Italica

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