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Monete post-Bizantine per la Sardegna


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Inviato

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Partendo da una discussione iniziata da un'altra persona su Facebook, che ha pubblicato questo articolo di Enrico Piras nel 2009 su "Cronaca Numismatica" si è sviluppato un discorso interessante su queste presunte monete post-Bizantine, come scritto nel titolo.

 

L'articolo in sostanza è una ripresa di uno precedente scritto sempre dallo stesso autore nel 1989, quando venne a conoscenza di queste monete, potendole lui visionare ha teorizzato che queste fossero state coniate in Sardegna, per la presenza in una di esse di una lettera "S" distintiva della Zecca Sarda in basso a destra della croce sul rovescio, attribuendo quete emissioni dopo il regno di Leone III ad un autorità che si era ancora Bizantina ma si sarebbe già staccata dall'Impero per poi dare vita hai quattro Giudicati.

 

Dalla fisionomia delle monete sembrerebbero non di ottima fattura, e delle tre monete con queste caratteristiche solo una presenta la lettera in basso a destra, anche se sembrerebbe non una "S" ma una "G" del tipo di emissioni Longobarde, poi la teoria a mio avviso sembrerebbe abbastanza lacunosa, infatti se la Sardegna in quel periodo si fosse staccata dall'Impero Bizantino perchè le sue coste furono prese di mira dai Mori, a che scopo coniare monete d'oro, e poi se tali monete fossero veramente non appartenenti all'impero è possibile che i Longobardi abbiano conquistato una parte della Sardegna per qualche anno ed abbiano coniato monete in questo luogo oppure che intrattenessero stretti commerci con l'Isola?

 

Insomma tante domande che dal primo articolo apparso nel lontano 1989 non si è mai posto l'autore e che nel tempo ha mantenuto la sua teoria senza mai avere dubbi..................


Inviato (modificato)

tema interessante,  posso chiederti di postare una foto migliore dell'articolo...o quanto meno un dettaglio della foto della moneta?

 

stando sul "mio terreno" in ogni caso c'è chi ha dato dei nummi del V secolo alla zecca Sarda per la presenza di una S nel retro....la S della seconda officina della zecca di Roma ad esempio per i nummi di Onorio....non faccio nomi.....

 

in questo caso non sono abbastanza ferrato per giudicare al volo e l'articolo di Piras lo leggerei davvero volentieri...magari entrambi

grazie

Modificato da Poemenius

  • 4 anni dopo...
Inviato (modificato)

buona serata @Poemenius e @4mori , mi permetto di riesumare questa conversazione dopo aver visto i video postati da @4mori in un'altra discussione:

Cita

 

nel video, ed anche nella sua opera "Le monete della Sardegna", il Prof. Piras sostiene che i tremissi oggetto di questa discussione siano la prima emissione degli "incubatori" dei futuri Giudicati, come scrivi anche tu sopra @4mori .

 

 

Modificato da domenico.mura

Inviato

ora, ho letto da poco un'altra interessantissima discussione sulla (presunta) monetazione di Arborea, in cui l'utente @Fra Landi scriveva (riporto tra virgolette facendo copia-incolla):

Cita

"Tornanto allo spunto iniziale " monetazione del Giudicato d`Arborea" troverei piu`giusto dire

" monetazione dei Giudicati " e dividere i 700 anni di vita degli stessi in 3 periodi distinti .

700 - 1015 Favoriti dalla pressione araba nascono i giudicati . L`economia é ridotta al consumo interno ed é basata su scambi e baratti rapportati al valore del solido bizantino . Il circolante era prevalentemente concentrato nelle città . Alcuni tremissi con caratteristiche "barbariche" , pubblicati dal Professor Piras , sono l`apporto che diedero i giudici alla circolazione monetaria . Di tanto in tanto se ne vedono su aste americane con vaghe attribuzioni alla Sardegna

1015- 1164 I Sardi con l`aiuto di Genova e Pisa respingono l`ultimo imponente tentativo di invasione da parte degli Arabi . L`isola esce dall`isolamento, aumentano le esportazioni ,l`interscambio ,totalmente a favore dei Sardi , porta valuta pregiata all`interno . L`aumento del circolante e da stimolo all`economia tutta favorendo la crescita del XII e XIII secolo . Nessuna necessità da parte dei giudici di battere moneta .

1164 - 1410 Barisone d`Arborea compra dall`imperatore il titolo di Re di Sardegna . Il titolo di giudice diventa ereditario . Varie famiglie nobiliari continentali progressivamente scardinano le antiche istituzioni giudicali trasformando 3 giudicati in feudi . La sola Arborea preserva il suo status di giudicato avversando gli "ezitizos/stranieri" sia continentali che sardi , l`economia del giudicato era saldamente in mano ai maggiorenti del luogo . E` in questa fase che sarebbe naturale vedere apparire una monetazione giudicale , se non altro per ostentazione o per affermare la propria potenza . Avevano " ius cudendi" , miniere d` argento e ottimi incisori , perche` non battere moneta e mantenere questo basso profilo ? La mia é solo una congettura ma credo che , se moneta fu`battuta , fu` da prima moneta di imitazione (Genova, Pisa ) e poi contraffazione dell` Aragonese (vedasi il processo agli zecchieri di Villa di Chiesa passati al soldo degli Arborea dopo la presa della città ) ."

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Inviato

Considerando che (come appunto messo in luce nella discussione sulla monetazione di Arborea) appare a tutt'oggi quantomeno dubbia una monetazione "ufficiale" del giudicato di Arborea (lo stesso professor Piras dà un giudizio abbastanza tranchant alla fine del video riportato sopra), se seguiamo questo approccio alla "monetazione dei Giudicati" si potrebbe dire che tali tremissi siano "LE" coniazioni dei giudicati sardi in Sardegna, non pensate? 

Lenza, a pag. 124 del "La storia della moneta in Sardegna", scrive che, secondo il Mura, le monete di Guglielmo di Narbona "sono le uniche coniate in Sardegna da un Sardo" per la sua parentela con Beatrice sorella di Eleonora d'Arborea. Ma visto quanto detto, non sarebbe più corretto dare questo "primato" ai tremissi in oggetto?

Mi scuserete l'irruenza e di sicuro il pressapochismo da semplice collezionista, ma non ho resistito! 

P.S. che voi sappiate vi sono degli aggiornamenti su questa scoperta? e potreste girare anche a  me i due articoli citati sopra? grazie mille in anticipo!

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Inviato

Ci sono molte monete bizantine assegnabili alla Sardegna, oro argento e bronzo.  le coniazioni iniziarono con certezza in modo ufficiale. Se è quando si sia passati a coniazioni bizantine emesse da autorità altre, non saprei dire perché non so o così esperto della storia sarda, anche se la cosa è possibile se guardo ad altre zecche periferiche. Possibile non significa sia veramente accaduto.. No. Saprei, mi dispiace non essere di grande aiuto. 

Trovi moltissime foto nei volumi di D'Andrea byzantine coinage in italy

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Inviato

grazie @Poemenius , andrò a vedere il riferimento che hai fornito! neanche sapevo esistessero monete d'argento bizantine attribuite alla Sardegna (sono fermo ai volumi del Piras su questo argomento)!


Inviato

Se ricordo bene c'è un articolo sul tema scritto dalla Morrisson nel libro Suadente Nummo Vetere


Inviato

Si ecco il titolo

L'argent d'une île: nouvelles siliques de Justinien II en Sardaigne

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