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IGNORED

Quando pochi dettagli fanno la differenza


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Inviato

Nella numismatica romana in generale e in particolare in quella a cominciare dal III secolo , alcuni particolari di una stessa moneta , di uno stesso conio e della stessa zecca di emissione , come gia' conoscete , possono far felice il collezionista che acquista con cognizione oppure per caso , in quanto si puo’ facilmente passare da un semplice CC come rarita’ , ad un R4 o addirittura ad un R5 .
Tanto per citare un esempio , ma ce ne sarebbero a centinaia , leggevo giorni fa il libro Mediolanum dedicato alla omonima zecca e nella sezione dedicata a Gallieno con la legenda al rovescio Oriens Aug , quarta emissione , con il Sole stante ,generalmente rara per Gallieno per questa zecca , si passa da un CC a un R5 con estrema facilita’ ; quello che fa la grande differenza e’ solamente il dritto in quanto il CC presenta Gallieno con testa radiata e busto semplice tipo A1 radiato con legenda Gallienus Aug , mentre un R4 presenta Gallieno con testa radiata ma con busto drappeggiato tipo A3 e con legenda Imp Gallienus P Aug ; il rovescio e’ identico in entrambe le due monete e senza lettera di zecca in esergo ; non essendoci lettere di zecca in  esergo la certezza della zecca e' data dallo stile del ritratto di Gallieno e da altri particolari ; addirittura se troviamo dopo la P anche la F si passa al massimo della rarita’ R5 .
Questo breve discorso riguarda piu’ che altro i giovani collezionisti i quali dovrebbero oltre che comprare monete romane , studiare prima molto sui testi di numismatica in quanto solo con lo studio si puo’ sperare di acquistare qualche all' apparenza “modesta” moneta , che invece nasconde un “tesoro”
 


Inviato (modificato)

Ciao @@Legio II Italica, le differenze fondamentali, ad esempio, tra le monete romane e quelle medievali riguardano:

1) la pressochè totale assenza, nella monetazione romana, di errori nella legenda e la mancanza di riferimenti agli zecchieri o maestri di zecca, essenziali ad esempio, nella monetazione napoletana, dato che essi indicavano le iniziali del proprio nome e/o cognome al diritto ed al rovescio... Questi due fattori incidono molto, sulla rarità o meno di una moneta medievale..

Sulla rarità delle monete romane, invece, ritengo non soddisfacente il RIC, mentre ritengo importante il tipo del busto..

Sull'aggiunta o meno di una lettera nella legenda, come da Te indicato, penso, invece, che si possa parlare di varianti ma non di più..

Saluti Eliodoro

Modificato da eliodoro

Inviato

Ciao @@Legio II Italica, le differenze fondamentali, ad esempio, tra le monete romane e quelle medievali riguardano:

1) la pressochè totale assenza, nella monetazione romana, di errori nella legenda e la mancanza di riferimenti agli zecchieri o maestri di zecca, essenziali ad esempio, nella monetazione napoletana, dato che essi indicavano le iniziali del proprio nome e/o cognome al diritto ed al rovescio... Questi due fattori incidono molto, sulla rarità o meno di una moneta medievale..

Sulla rarità delle monete romane, invece, ritengo non soddisfacente il RIC, mentre ritengo importante il tipo del busto..

Sull'aggiunta o meno di una lettera nella legenda, come da Te indicato, penso, invece, che si possa parlare di varianti ma non di più..

Saluti Eliodoro

 

Ciao @@eliodoro , non sono competente circa le monete medievali quindi imparo da te , per quanto riguarda il libro catalogo Mediolanum , non so se tu l' abbia , l' autore membro anche del Forum , ha tratto le monete e tutte le indicazioni allegate moneta per moneta , come dichiara , dalla biblioteca della SNI , dalle case d' Aste , da molteplici testi numismatici , dai commercianti e dai ricercatori , quindi si deduce che tutto quanto riportato nel libro : classificazione di ogni singolo imperatore che conio' a Mediolanum , identificazione di ogni singola moneta trattata , grado di rarita' e prezzario , sia tutto questo estremamente aggiornato e valido .

Concordo con te che di una stessa moneta il busto sia la variante piu' importante , pero' anche la legenda intorno al busto ha la sua importanza al fine della rarita' , oltre che del numero di zecca ; per esempio su una moneta di Aureliano con legenda al rovescio Genius Illy , dello stesso numero di zecca  e con identico tipo di busto , al dritto per una semplice C posta dopo IMP , si passa da una rarita' R2 ad una R4 .

Ecco perché il titolo del post , ciao

Claudio


Inviato

Ciao @@eliodoro , non sono competente circa le monete medievali quindi imparo da te , per quanto riguarda il libro catalogo Mediolanum , non so se tu l' abbia , l' autore membro anche del Forum , ha tratto le monete e tutte le indicazioni allegate moneta per moneta , come dichiara , dalla biblioteca della SNI , dalle case d' Aste , da molteplici testi numismatici , dai commercianti e dai ricercatori , quindi si deduce che tutto quanto riportato nel libro : classificazione di ogni singolo imperatore che conio' a Mediolanum , identificazione di ogni singola moneta trattata , grado di rarita' e prezzario , sia tutto questo estremamente aggiornato e valido .

Concordo con te che di una stessa moneta il busto sia la variante piu' importante , pero' anche la legenda intorno al busto ha la sua importanza al fine della rarita' , oltre che del numero di zecca ; per esempio su una moneta di Aureliano con legenda al rovescio Genius Illy , dello stesso numero di zecca  e con identico tipo di busto , al dritto per una semplice C posta dopo IMP , si passa da una rarita' R2 ad una R4 .

Ecco perché il titolo del post , ciao

Claudio

Ciao Claudio,

il libro mi manca, infatti, non ne ho fatto riferimento, anzi... se mi dai titolo ed autore  lo prendo..

Riguardo alla differente legenda, l'aggiunta o meno di una singola lettera, a mio modesto parere, farebbe rientrare la moneta nella medesima classificazione, come semplice variante, anche ai fini della rarità..ma queste sono mie opinioni personali :D :D


Inviato

Ciao Claudio,

il libro mi manca, infatti, non ne ho fatto riferimento, anzi... se mi dai titolo ed autore  lo prendo..

Riguardo alla differente legenda, l'aggiunta o meno di una singola lettera, a mio modesto parere, farebbe rientrare la moneta nella medesima classificazione, come semplice variante, anche ai fini della rarità..ma queste sono mie opinioni personali :D :D

 

Ciao @@eliodoro , certamente che e' una semplice variante , pero' fa alzare di molto la rarita' , al fine del collezionismo e' solo "sfizio" averla o non averla .

Il libro : Alfredo Toffanin - Mediolanum - Edizioni Numismatica Varesi - dalla monetazione preromana alla monetazione dei Goti - pagine 447 - e. 120

Parere personale : il libro e' ottimo in tutti i sensi , bisogna solo all' inizio prenderci la mano , poi si va a memoria a ruota libera .

Ciao

 


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