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IGNORED

Seguendo il "Gnecchi",iniziare a studiare...


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Inviato

Salve a tutti,sto leggendo il volume Monete Romane del Gnecchi, datato ma molto ben fatto secondo me. Mi è venuto in mente di voler seguire lo stesso schema proposto dall'autore ed iniziare a studiare e collezionare le monete di Roma partendo dall'Aes rude e via via dopo aver studiato e maneggiato i pezzi passare ai successivi in ordine cronologico,senza saltare subito da palo in frasca.

 

Ora mi sorge un dubbio,anzi più di uno, volendo iniziare ad acquisire 1 Aes rude,1 signatum e 1 graves come devo comportarmi? Come indirizzare la mia spesa? Cosa e come controllare per evitare "falsi" o "falsificazioni" in questa categoria? Riguardo ai signatum e ai graves quali pezzi prediligere e perchè?

 

Grazie a tutti,subito dopo vorrei iniziare con il completare a livello di nominali di aes grave e poi così via e man mano spero di progredire con lo studio e spero di continuare ad aggiornare il topic.


Inviato (modificato)

Mmmmm iniziare coi fusi, secondo me, è una scelta un po' azzardata... Tralasciando l' aes rude che, sempre a mio modesto ed insulso parere, è quasi inutile collezionare, la monetazione fusa richiede degli studi piuttosto approfonditi. Come impostazione può anche andare, ma io personalmente non la seguirei. Aspetta comunque pareri più autorevoli del mio

Modificato da Afranio_Burro

Inviato

lo schema dello Gnecchi se ti e' gradito,va bene...ma non ti sara' possibile rispettare in sequenza gli acquisti.puoi tranquillamente acquistare una imperiale piuttosto che una repubblicana per intenderci...

i premonetali e i gli aes grave sono tipologia costosa e difficile....ti consiglio di affidarti ad un serio commerciante almeno agli inizi.

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Inviato

Un aes rude lo paghi pochi euro, un aes signatum frammentario di quelli della lisca di pesce lo paghi qualche centinaio di euro , un quadrilatero, evoluzione dell'aes signatum, lo paghi parecchie migliaia di euro,un aes grave, si ritorna a comprarlo per qualche centinaio di euro...se vuoi fare tutte le serie tipologicamente .....è come stare sulle montagne russe....

Segui il consiglio di Obetto...vai da un buon commerciante specializzato in quella tipologia...sono monete difficili..


Inviato

Condivido in toto le considerazioni di Afranio, Franco e Tinia.

 

A prescindere dalle disponibilità economiche consiglierei di cominciare dall'acquisto, studio, osservazione e manipolazione di bronzi anonimi coniati della serie della prora (semilibrale e riduzioni) e cosiddetti "campano-romani". Trovi entrambi a buon mercato e con rischi piuttosto limitati.

 

Una volta presa dimestichezza con questi puoi pensare di rivolgerti ai fusi.

 

L'aes rude lo lascerei perdere: non saprai mai con certezza l'effettiva datazione del pezzetto di bronzo che ti rigiri tra le mani, né la sua effettiva funzione. A meno che non si possiedano i dati relativi al contesto di rinvenimento. Il che non é di norma il caso per i pezzi presenti sul mercato.

 

Infine, alla larga dalle carabattole di ogni genere spacciate spesso dalle varie case come "aes formatum": con la numismatica non hanno nulla a che fare.

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Inviato

Grazie a tutti,fortunatamente di Romane ne possiedo già una discreta quantità,comprate senza alcuna logica,solo per piacere. Ora però vorrei studiare e iniziare il percorso a livello cronologico. Capisco quello che volete dire, ma vorrei comunque proseguire in questo senso,magari seguendo le vostre "dritte".

 

Sopratutto,anche rivolgendomi ad un buon commerciante,come fare per non sbagliare/farsi fregare?

 

Per quanto riguarda invece la parte economica non è importante,mi interessa avere almeno 1 pezzo per tipo,anche in bassa conservazione o frazionato,solo vorrei non fosse falso o falsificato e non ho la minima idea di cosa e come valutare per questa particolare serie. :)


Inviato

Grazie a tutti,fortunatamente di Romane ne possiedo già una discreta quantità,comprate senza alcuna logica,solo per piacere. Ora però vorrei studiare e iniziare il percorso a livello cronologico. Capisco quello che volete dire, ma vorrei comunque proseguire in questo senso,magari seguendo le vostre "dritte".

 

Sopratutto,anche rivolgendomi ad un buon commerciante,come fare per non sbagliare/farsi fregare?

 

Per quanto riguarda invece la parte economica non è importante,mi interessa avere almeno 1 pezzo per tipo,anche in bassa conservazione o frazionato,solo vorrei non fosse falso o falsificato e non ho la minima idea di cosa e come valutare per questa particolare serie. :)

Temo che per i fusi, per di più arcaici, serva soprattutto tanta esperienza. Se non hai la possibilità di vedere tanti pezzi, ho paura che dovrai affidarti completamente al commerciante, per lo meno agli inizi. Il forum può essere un valido supporto, partendo però dal presupposto che i fusi necessitano, più di ogni altro tipo monetale, di una analisi diretta.


Inviato

DE GREGE EPICURI

Forse, prima di fare acquisti, puoi cominciare a vedere un po' di fusi. Anzitutto in qualche museo: a Trento (Castello del Buon Consiglio),a Milano collezione del Comune (ma solo su appuntamento), a Firenze,a Roma...del Sud non ho esperienza. Poi potresti vederne un po' da qualche commerciante, o magari nella pre-vendita delle aste... Anch'io apprezzo molto il volume di Gnecchi, ma per fare esperienza di fusi, ci vuol altro.


Inviato

Io consiglierei invece qualche altro buon libro, unitamente alla visita a musei e medaglieri (ottimo, ad esempio, didatticamente, Palazzo Massimo a Roma con la ricostruzione del rinvenimento del Vicarello). Dopo essersi fatta un'idea migliore, con maggiore cognizione di causa, si può passare ai contatti "commerciali". La fretta è sempre cattiva consigliera!

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Inviato

Vorrei fare una domanda, che forse si allontana un po' dallo scopo di questa discussione: ci sono musei/medaglieri in Italia in cui è possibile fare esperienza diretta? Un po' come al British, dove è possibile toccare con mano alcune monete (ovviamente sotto il controllo degli incaricati del museo). Sono stato a Palazzo Massimo poche settimane fa, e purtroppo (ed intevitabilmente) i pezzi non si possono osservare se non attraverso delle spesse teche.


Inviato

Vorrei fare una domanda, che forse si allontana un po' dallo scopo di questa discussione: ci sono musei/medaglieri in Italia in cui è possibile fare esperienza diretta? Un po' come al British, dove è possibile toccare con mano alcune monete (ovviamente sotto il controllo degli incaricati del museo). Sono stato a Palazzo Massimo poche settimane fa, e purtroppo (ed intevitabilmente) i pezzi non si possono osservare se non attraverso delle spesse teche.

Ma neanche.....!

Inviato (modificato)

Un aes rude lo paghi pochi euro, un aes signatum frammentario di quelli della lisca di pesce lo paghi qualche centinaio di euro , un quadrilatero, evoluzione dell'aes signatum, lo paghi parecchie migliaia di euro,un aes grave, si ritorna a comprarlo per qualche centinaio di euro...se vuoi fare tutte le serie tipologicamente .....è come stare sulle montagne russe....

Segui il consiglio di Obetto...vai da un buon commerciante specializzato in quella tipologia...sono monete difficili.. Buona sera a tutti.@@Tinia Numismatica so che non c'entra niente con l'argomento ma volevo chiederti se l'aes signatum lisca di pesce di cui parli,e' di quelli che vengono comunemente detti del tipo ramo seccoperdona la curiosita' ma non ho mai trovato scritto"lisca di pesce" e volevo saperne di piu .Grazie buona notte.

,

Modificato da margheludo

Inviato

Spesso i due nomi vengono usati indifferentemente e così credo che abbia fatto Tinia.

In realtà però una differenza esiste: c'è un tipo di longotto che sembra una evoluzione del "ramo secco" ed ha i disegni più fitti e in po' arrotondati, proprio come se fosse la lisca di un pesce.

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Inviato

Personalmente ne conosco un solo esemplare, quello del British Museum. Al retro ha il disegno di una clava


Inviato

Scusate,oggi mi è stata proposta una moneta serie prora , sopra la nave stava scritto r. ivc o qualcosa di simile, sono sicuro delle lettere R. V in quest sequenza, non riesco a trovarla, la moneta è poco più grande di 2€.


Inviato

Spesso i due nomi vengono usati indifferentemente e così credo che abbia fatto Tinia.

In realtà però una differenza esiste: c'è un tipo di longotto che sembra una evoluzione del "ramo secco" ed ha i disegni più fitti e in po' arrotondati, proprio come se fosse la lisca di un pesce.

Si, si usano entrambi i termini...-però io trovo più rispondente "spina di pesce" perché i "rami" che si distaccano dal corpo centrale, sono contrapposti una all'altro, come nelle lische, mentre nei rami, i ramoscelli che si staccano dal fusto sono alternati, di solito...
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Inviato

Sono convenzioni, ed in quanto tali l'una vale l'altra.

 

Io, al contrario di Tinia, preferisco quella di "ramo secco" quando si intendono i lingotti con segni semplici e rettilinei, proprio perché altrimenti si rischia di creare ambiguità con quelli in cui la rappresentazione si avvicina decisamente di più ad una spina di pesce, quale il citato esemplare del BM, con "spine" curve e "vertebre".

 

Se il secondo tipo vuole rappresentare effettivamente una "lisca", cosa rappresenti il primo é duro da arguire. Non é neppure certo che di una rappresentazione si tratti.

 

In ogni caso di ramoscelli con rami e foglie contrapposte ce ne sono ed anche molto vicini a noi, basti pensare all'ulivo.

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Inviato

Sono convenzioni, ed in quanto tali l'una vale l'altra.

 

Io, al contrario di Tinia, preferisco quella di "ramo secco" quando si intendono i lingotti con segni semplici e rettilinei, proprio perché altrimenti si rischia di creare ambiguità con quelli in cui la rappresentazione si avvicina decisamente di più ad una spina di pesce, quale il citato esemplare del BM, con "spine" curve e "vertebre".

 

Se il secondo tipo vuole rappresentare effettivamente una "lisca", cosa rappresenti il primo é duro da arguire. Non é neppure certo che di una rappresentazione si tratti.

 

In ogni caso di ramoscelli con rami e foglie contrapposte ce ne sono ed anche molto vicini a noi, basti pensare all'ulivo.

L'ulivo ha i ramoscelli contrapposti nello stesso punto?...

Inviato

Scusatemi, Asse di terenzio lucano, giano bifronte/prora di nave, conservazione MB- direi ma che scenderebbe a B- secondo me perchè mancante di un pezzo della moneta nella proporzione del 30% circa (uno spicchio di torta diciamo),patina verde non uniforme ma genuina. Mi è stato proposto 40€, che ne pensate?


Inviato (modificato)

Scusatemi, Asse di terenzio lucano, giano bifronte/prora di nave, conservazione MB- direi ma che scenderebbe a B- secondo me perchè mancante di un pezzo della moneta nella proporzione del 30% circa (uno spicchio di torta diciamo),patina verde non uniforme ma genuina. Mi è stato proposto 40€, che ne pensate?

Decisamente troppo....se ne manca un terzo....e in B.

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Modificato da Tinia Numismatica
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Inviato

L'ulivo ha i ramoscelli contrapposti nello stesso punto?...

Sì, così come le foglie. Sempre per restare in ambito autoctono (e gastronomico) anche il rosmarino ha foglie e rametti contrapposti nello stesso punto, per quanto, in questo caso, ruotati alternativanente di 90° attorno all'asse (il che significa che in una resa bidimensionale l'effetto é lo stesso).

 

In ogni caso, trattandosi di una convenzione, la denominazione che diamo ha poco importanza: basta capirsi. Non sapremo mai cosa rappresentava, sempre che, come accennavo sopra, negli esemplari più antichi quei segni fossero effettivamente una rappresentazione.

 

Propongo un quiz:

 

di che si tratta? Un ramo secco? Una lisca di pesce?

 

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