Guest utente3487 Inviato 6 Ottobre, 2008 #51 Inviato 6 Ottobre, 2008 " il pezzo datato 1908 differisce dagli esemplari del 1902,1903 e 1905 anche per la rigatura diversa realizzata sul modello delle altre 20 Lire d’oro".Questa affermazione ad esempio è imprecisa: il pezzo ORIGINALE è in tutto e per tutto simile nella rigatura agli esemplari delle altre annate. I RICONII (effettuati dalla Zecca nel 1926), invece hanno la rigatura diversa. Poichè nessuno aveva mai visto uno dei tre pezzi originali (uno VEIII, uno il Museo della Zecca, uno nella prima pietra), ecco che è nato l'equivoco.... La ringrazio per la precisazione! :) Preso nota di questa preziosa informazione. Avevo scritto quella frase basandomi sulla nota che si legge nel catalogo d'asta Varesi n.32 A quanto pare nessuno sapeva dell'esistenza dei riconi del 1926 e di conseguenza della diversa rigatura. Nessuno sapeva dell'esistenza dei riconii? Mi permetta di sorridere....Era meglio non saperlo, non le pare? In fondo questa è stata l'unica notizia facilmente acquisibile.Bastava per uno studioso serio chiedere di visionare le monete del Museo della Zecca ed il gioco era fatto. Particolare singolare è che il Simonetti, nella sua opera del 1969, scriveva questa circostanza,anche se riferita al pezzo da centesimi 10 del 1908, anch'esso riconiato, ma evidentemente nessuno ha dato peso a quello che aveva scritto. In fondo era meglio continuare a vendere sul mercato i riconi ai prezzi che sappiamo...
Dimitrios Inviato 6 Ottobre, 2008 #52 Inviato 6 Ottobre, 2008 " il pezzo datato 1908 differisce dagli esemplari del 1902,1903 e 1905 anche per la rigatura diversa realizzata sul modello delle altre 20 Lire d’oro".Questa affermazione ad esempio è imprecisa: il pezzo ORIGINALE è in tutto e per tutto simile nella rigatura agli esemplari delle altre annate. I RICONII (effettuati dalla Zecca nel 1926), invece hanno la rigatura diversa. Poichè nessuno aveva mai visto uno dei tre pezzi originali (uno VEIII, uno il Museo della Zecca, uno nella prima pietra), ecco che è nato l'equivoco.... La ringrazio per la precisazione! :) Preso nota di questa preziosa informazione. Avevo scritto quella frase basandomi sulla nota che si legge nel catalogo d'asta Varesi n.32 A quanto pare nessuno sapeva dell'esistenza dei riconi del 1926 e di conseguenza della diversa rigatura. Nessuno sapeva dell'esistenza dei riconii? Mi permetta di sorridere....Era meglio non saperlo, non le pare? In fondo questa è stata l'unica notizia facilmente acquisibile.Bastava per uno studioso serio chiedere di visionare le monete del Museo della Zecca ed il gioco era fatto. Particolare singolare è che il Simonetti, nella sua opera del 1969, scriveva questa circostanza,anche se riferita al pezzo da centesimi 10 del 1908, anch'esso riconiato, ma evidentemente nessuno ha dato peso a quello che aveva scritto. In fondo era meglio continuare a vendere sul mercato i riconi ai prezzi che sappiamo... Capisco. :( Si conosce, almeno approssimativamente, il numero dei pezzi riconiati? Non devono esseri tanti vista la frequenza che sono apparsi sul mercato.Forse non più di 10. :unsure: Sono stati usati i coni originali vero?
Guest utente3487 Inviato 6 Ottobre, 2008 #53 Inviato 6 Ottobre, 2008 Si ipotizza una coniazione tra 6 e 10 pezzi, ma prenda il dato con le molle:magari in qualche cassetta di sicurezza vi sono custoditi anche rotolini della moneta, anche se mi sentirei di escluderlo. Si, furono usati i coni originali, anche se la rigatura venne realizzata in maniera diversa, forse proprio per diversificare il riconio. Purtroppo non esitono documenti ufficiali, solo l'inventario del Museo della Zecca che conserva sia 1 pezzo originale che 2 riconi, che hanno una scheda diversa e riportano la dicitura riconio (1926?)
Dimitrios Inviato 6 Ottobre, 2008 #54 Inviato 6 Ottobre, 2008 Si ipotizza una coniazione tra 6 e 10 pezzi, ma prenda il dato con le molle:magari in qualche cassetta di sicurezza vi sono custoditi anche rotolini della moneta, anche se mi sentirei di escluderlo. Si, furono usati i coni originali, anche se la rigatura venne realizzata in maniera diversa, forse proprio per diversificare il riconio. Purtroppo non esitono documenti ufficiali, solo l'inventario del Museo della Zecca che conserva sia 1 pezzo originale che 2 riconi, che hanno una scheda diversa e riportano la dicitura riconio (1926?) Grazie :)
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