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Alla ricerca dell'Appia perduta


petronius arbiter

Risposte migliori

A proposito di Oria in Puglia :

A causa della crescente potenza di Roma , Oria non perse però la sua importanza . Nell'88 a.C. divenne un municipio romano ed ebbe l' importante privilegio di continuare a battere moneta , concessione rara in tal senso . Diverse tipologie di monete sono state rinvenute negli scavi archeologici , si trovano raffigurazioni di Eros , del fulmine di Zeus , della colomba , dell'aquila che afferra un fulmine , di Ercole con il copricapo leonino , della testa di un guerriero , spesso appare la scritta Orra , nome latinizzato della città . La zecca di Oria ha in ogni caso delle caratterisriche proprie , una ricchezza di particolari iconografici nelle monete , questo non è riscontrabile in nessun altro centro messapico . Ciò dimostra che la città mantenne comunque una certa autonomia municipale . Per quanto riguarda le monete con la raffigurazione della colomba , esse rimandano al culto presente in Oria delle divinità Demetra e Persefone . Inoltre, una dimostrazione dell' importanza di Oria è il passaggio , molto vicino alla città , della Via Appia .
Una leggenda racconta che San Pietro , passando da Oria nel 44 , predicò il Vangelo agli oritani e consacrò qui il primo vescovo , di tale avvenimento , però, si hanno poche prove certe , tra cui spicca una lamina bronzea trovata nel XVI secolo ; certo è che Oria già dagli albori del Cristianesimo ebbe una delle comunità cristiane più antiche , che porterà poi alla nascita della sede episcopale di Oria , ritenuta tra le più importanti e antiche d'Italia .

Una moneta battuta ad Oria

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Grazie di nuovo Legio per queste tue continue e precise integrazioni del viaggio :good:

 

La puntata di oggi

 

http://www.repubblica.it/cultura/2015/09/02/news/ricerca_appia_perduta_28-122070910/

 

petronius :)

 

Ciao , a questo punto ormai terminale del viaggio , mi sembra utile fare un confronto tra la situazione odierna dell'antica Via Appia con quella decritta dal Pratilli nel 1745 , cioe' 270 anni fa' , a dimostrazione che lo smembramento naturale od umano dell' Appia , specialmente in terra pugliese , sia iniziato gia' in tarda eta' , quando esattamente non e' dato saperlo , ma un po' fu dovuto a cause naturali in mancanza di manutenzione , un po' forse perché risultava molto facile ed economico appropriarsi di molto materiale gia' sagomato per costruire case o altro . Leggiamo brevemente un estratto su cosa dice Pratilli dell' Appia in terra di Puglia : ".........da Oria menava direttamente l' Appia a Brindisi e benche' per quel tratto di miglia non si riconosca , altro che qualche vestigio dell' antica selciata , vedesi nondimeno in molti luoghi la solita ghiaia e cosi' stimo che fosse fatta ancora né tempi della Repubblica , dapoiche per questi luoghi non vi ha troppe vestigia di sparse selci se pur queste non siano o né vicini campi sotterrate o altrove per abbellire le convicine terre e castelli trasferire........" 

Modificato da Legio II Italica
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"Ci asciugammo in un attimo, lo scirocco era secco, desertico. La sera si cenò in un locale greco, ma io ruminai versi latini, quelli di Orazio. Lusisti satis, edisti satis atque bibisti: tempus abire tibi est . Hai bevuto, mangiato, ti sei divertito abbastanza: è tempo di mollare gli ormeggi. Sentivo che quello era l’ultimo viaggio. La città brulicava di tavolini all'aperto e le statue barocche si sporgevano dal Duomo per curiosare. Noi, inebetiti davanti al mare."

 

La fine della pista :)

 

http://www.repubblica.it/cultura/2015/09/03/news/alla_ricerca_dell_appa_perduta_rumiz_29-122140340/

 

Un grazie a tutti quelli che hanno seguito il viaggio, e ancora uno, grandissimo, a Legio :)

 

petronius oo)

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Grazie a te @@petronius arbiter per averci guidato virtualmente in questo fantastico viaggio , anche se a volte malinconico per il passare impietoso del tempo che tutto annienta , aiutato in piu' dalla insensibilita' di gran parte di tutti gli uomini , di tutti i tempi , che dovrebbero invece salvaguardare con rispetto le nostre reliquie storiche , retaggio di un magnifico ed irripetibile passato . 
Per terminare ripropongo le due Colonne terminali della Via Appia - Traiana a Brindisi , ho aggiunto Traiana perché molto probabilmente fu proprio Traiano ad innalzare queste due Colonne a ricordo del termine della sua Via che da Benevento , da sotto il suo Arco , accorciava un po' la distanza da Brindisi e favoriva commercialmente anche le cittadine della costa pugliese .
Mi ripropongo al termine del Post : i Papi dell' Impero Romano , che mi impegnera' per un bel po' di tempo , di dedicarmi a questa importante Via Traiana , cosi' da completare questa lunga Via stradale romana .
Per chi volesse maggiori notizie sulle due Colonne di Brindisi , legga questo sito , dal quale sono tratte le foto :

http://www.provincia.brindisi.it/index.php/storia-e-tradizioni-mainmenu/61-cultura/storia-e-tradizioni/135-le-colonne-romane-di-brindisi
Un saluto a te
Claudio

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Modificato da Legio II Italica
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Vidi questa discussione circa un mesetto fa ma ora l'ho letta per bene...vi dirò la verità, non ho letto tutti i reportage, ma lo farò...per adesso ho visto solo quelli che parlano della mia città...

Riguardo la frase "a capua tutti hanno una strada romana in cantina" posso dire che mai frase fu più veritiera di questa :D Piccola precisazione, la Capua di cui si parla è Santa Maria Capua Vetere e non la Capua moderna...

Abito nei pressi dell'Anfiteatro Campano, praticamente lo vedo ogni giorno e quindi diciamo che sono costantemente a contatto con la storia :D

Sotto le abitazioni private ci sono il Mitreo e la bottega del Tintore già citate da @@eliodoro, poi abbiamo anche la bottega del bronzo e il Catabulum oltre a decine e decine di ville romane...La storia fa costantemente parte di noi :D 

Poi vi posto qualche foto di com'è ora l'appia nel mio comune :)

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Un interessante video (4 min.) con la partecipazione di Rumiz e altri, a commento del viaggio:

 

http://video.repubblica.it/dossier/rumiz-appia/cammino-laico-sull-appia-antica-rumiz-ritrova-anche-la-questione-meridionale/211536/210686?ref=HRESS-3

 

Il 23 settembre alle ore 11 lungo l'Appia Antica (a Capo di Bove o alla Villa dei Quintili, periferia di Roma) appuntamento con il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, che ha raccolto l'appello lanciato dal giornalista e si prepara a presentare un progetto di rilancio per la Regina Viarum.

 

petronius :)

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  • 9 mesi dopo...

Il viaggio di Paolo Rumiz e dei suoi amici è ora un libro.

 

Appia - 256 pagine, prezzo di copertina 19 euro.

 

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Note di copertina:

 

Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l'Appia, e ce ne riconsegna l'itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi, "più per dovere civile che per letteratura". Lo ha fatto spesso cavando dal silenzio della Storia segmenti cancellati, ascoltando le voci del passato e destando la fantasia degli increduli incontrati durante il viaggio. Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell'Appia dalle speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico II, prende corpo una galleria di personaggi memorabili e si incontrano le tracce di Arabi e Normanni. Intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l'ingresso nell'Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di un'Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco - svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell'acqua e del vento - e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col "piede libero". Al racconto fanno da contrappunto le mappe disegnate da Riccardo Carnovalini, che ha trovato il percorso sulle carte, nelle foto aeree e sul terreno, e che ha descritto l'itinerario nel libro: un contributo prezioso e uno strumento utilissimo - considerata l'assenza di segnaletica per chi volesse seguire le orme di questa marcia d'avanscoperta.

 

petronius :)

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