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Inviato (modificato)

Questa medaglia, celebra Girolamo Priuli come 86mo Doge, mentre sugli elenchi della rete, è indicato come 83mo. Qualcuno sa dirmi se si tratta di un refuso o la medaglia ha circolato così?

 

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Modificato da Orate

Inviato (modificato)

In effetti è una medaglia curiosa, il Voltolina (al numero 517) nota la discrepanza tra il numero riconosciuto (83) e quello indicato (anche se non la argomenta), il che farebbe supporre che fossero riconosciuti altri tre dogi in passato anche se non ufficiali. Al di là di internet, che comunque è un metodo spesso utilissimo per fare ricerche, ti assicuro che tutte le cronologie antiche (ne ho pure io alcune originali) indicano il Priuli come 83mo doge. Se però scorri la lista, specie per i primi secoli, troverai che sono esistite altre persone che si sono in un certo senso considerate "dogi", mi ricordo anche di qualche Orseolo poco dopo il 1000, e prima ancora i magister militum, che farebbero salire il numero ufficiale dei dogi.

 

Quello che mi suscita dubbi è il fatto che questa sia una medaglia ufficiale del doge, anche se mi pare inverosimile un errore così pacchiano da parte dell'incisore.

Modificato da gigetto13

Inviato

Inizialmente, pensavo a una prova, poi corretta con le fusioni successive, però, quelle poche che ho visto in rete, sono uguali, quindi forse sono state emesse proprio così...


Inviato

Si, beh, è certo che la medaglia circolante sia proprio quella con la numerazione errata, se ne vedono ogni tanto. Magari se chiedi a Luciano (@@417sonia) forse trova il busillis.

 

Grazie per averla segnalata, non mi ero mai accorto dell'errore.

 

Luigi


Supporter
Inviato

Buona serata

 

Aimé non posseggo l'asso nella manica per spiegare il motivo della differente numerazione.

 

La storiografia si rifà alla "Cronaca" redatta dal diacono Giovanni nell'XI secolo. Questi ci dice che, ai tempi di Liutprando, re dei Longobardi, i venetici decisero di darsi un capo e riunitisi con il patriarca ed i vescovi, elessero l'uomo espertissimo ed illustre di nome Paulicio (poi con l'aggiunta del cognome Anafesto!) e questo è sempre stato considerato il primo doge. Non abbiamo nemmeno figure di antidoge come lo è stato per gli antipapa

 

Non credo proprio che all'epoca di Girolamo Priuli la storiografia, così sedimentata da secoli, venisse interpretata differentemente.

 

Propendo per un errore.

 

saluti

luciano

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Inviato

Si, credo che anche in questo caso Occam ci suggerisca che sia stato un errore di coniazione. D'altra parte di errori ascrivibili agli incisori la Numismatica tutta ne è piena.

 

Le opere a stampa erano ugualmente soggette ad errori tipografici.

Aguzzate la vista e trovate l'errore in questo frontespizio :) gioco da ombrellone. Curiosamente, è una delle Croniche veneziane che confermano la numerazione dogale "ufficiale".

 

PS astenersi Tuscia che già conosce la soluzione

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Supporter
Inviato

Si, credo che anche in questo caso Occam ci suggerisca che sia stato un errore di coniazione. D'altra parte di errori ascrivibili agli incisori la Numismatica tutta ne è piena.

 

Le opere a stampa erano ugualmente soggette ad errori tipografici.

Aguzzate la vista e trovate l'errore in questo frontespizio :) gioco da ombrellone. Curiosamente, è una delle Croniche veneziane che confermano la numerazione dogale "ufficiale".

 

PS astenersi Tuscia che già conosce la soluzione

Bello i giochino :acute:

 

Siamo a Venezia e la lingua veneta non ha la r "strascicata"; a meno che il tipografo fosse francese...

 

Vero è che, spesso, nella scrittura usata nei secoli scorsi troviamo parole scritte differentemente da come le usiamo oggi, ma una tripla r ....

 

:rofl: :rofl: :rofl:

 

saluti

luciano

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

E' pur vero che di errori i libri son pieni, ne so qualcosa perchè ho lavorato una vita dell'editoria, però in antico, i tempi di lavorazione erano dilatati... la medaglia è stata fusa, quindi, una lavorazione lunga con molti passaggi, qualcuno la avrà pur controllata prima di produrla...

Sul sito www.veneziamuseo.it ho trovato la lista dei 120 Dogi, può essere che nello spazio temporale che vedete nell'allegato abbiano governato due "Maestri delle Milizie" considerati nel XVI Secolo alla stregua dei Dogi? Questo, sposerebbe l'ipotesi di Gigetto13.

 

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Modificato da Orate

Inviato

@@Orate, la mia era una provocazione. Come anche ha ribadito Luciano, la cronologia ufficiale dei dogi veneti (e quindi anche la numerazione) sono una sorta di "bibbia" per gli storici veneziani di oggi ma soprattutto di ieri, che era stabilita e fissata senza alcuna possibilità di modifiche fin dalle origini (Giovanni Diacono, la Historia di Andrea Dandolo, passando per il Sansovino, fino ai cronachisti sei-settecenteschi).

 

Oltre ai magistri militum, che con piacere vedo sei andato a spulciare, ci sono come ti dicevo degli Orseolo che poco dopo il mille si autoincoronarono dogi, ma che nessuno ha mai riconosciuto. Poi, nei primissimi secoli della repubblica, uno o due dogi (non ricordo quali sinceramente) vennero deposti e poi rieletti, e secondo alcuni storici del passato ciò implicava comunque una nuova elezione e quindi il numero dei dogi aumentava.

 

In ogni caso, queste sono solo speculazioni, in quanto come ti dicevamo, la lista effettiva e ufficiale dei dogi non tiene conto di queste interpretazioni.

 

La medaglia quindi direi che porta un errore di incisione. Altrimenti, il doge in questione forse voleva far valere una sua propria cronologia.

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

E' pur vero che di errori i libri son pieni, ne so qualcosa perchè ho lavorato una vita dell'editoria, però in antico, i tempi di lavorazione erano dilatati... la medaglia è stata fusa, quindi, una lavorazione lunga con molti passaggi, qualcuno la avrà pur controllata prima di produrla...

Sul sito www.veneziamuseo.it ho trovato la lista dei 120 Dogi, può essere che nello spazio temporale che vedete nell'allegato abbiano governato due "Maestri delle Milizie" considerati nel XVI Secolo alla stregua dei Dogi? Questo, sposerebbe l'ipotesi di Gigetto13.

 

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Buona serata

 

bella incognita ... però ci credo poco. Venezia era ormai da secoli una Repubblica che fondava il suo governo su magistrature, le une incardinate alle altre, in un gioco di equilibri che oggi noi possiamo solo sognare; questo ha obbligato le magistrature a scrivere tutto, ma proprio tutto, anche le cose più infime.

 

Era una necessità obbligata dal dover rendere sempre conto a qualcuno del proprio operato; la vita politica, sociale, economica non aveva segreti; anzi ci si lagnava proprio perché questo favoriva la propalazione di informazioni riservate.

 

Tanto si è perduto, ma gli archivi veneziani sono ancora monumentali; non credo che se i Maestri delle milizie fossero assurti al rango di doge, Venezia non li avrebbe celebrati come tali nelle cronache e nei documenti.

 

Troverei anche strano una sorta di "damnatio memoriae", non l'hanno applicata nemmeno nei confronti del doge Marin Falier ...

 

saluti

luciano

  • Mi piace 1

Inviato

Luciano sai che volevo dire proprio la stessa cosa riguardo al Falier?

 

il suo straccetto nero nella sala del maggior consiglio è la prova di quanto dici. sarebbe stato più semplice eliminarlo dalla lista, invece rimane - come monito - per i suoi successori.


Supporter
Inviato

Credo che di segreti a Venezia ce ne siano sempre stati e come tali poco svelati alla "massa" ma non erano segreti per le carte....quelle non venivano distrutte, anche se costituivano un pericolo se trovate.


Inviato

Ho visto che sei interessato alla storia veneziana, e ti dirò di più, sei oltremodo fortunato perché oggigiorno con il web si può teoricamente trovare tutto, anche per questo tema.

Quando io - e molti altri qui in giro - abbiamo iniziato ad interessarcene, si andava per libri e fotocopie, e rarissima corrispondenza rigorosamente per posta.

 

Mi fa piacere che ti interessi di storia veneta, o meglio di storiografia e cronachistica, se hai qualche curiosità mi puoi anche scrivere in mp senza intasare questa discussione.

 

ciao

L


Inviato

Chiedo ai più esperti, se nello specifico, la fusione della medaglia postata, può essere coeva all'emissione ed eventualmente se esiste un qualche testo che aiuti all'identificazione dell'epoca di fusione delle medaglie.


Inviato

si, beh, tranne alcuni falsi ben riconoscibili, questa come quasi tutte le altre medaglie personali dei dogi è coeva, o di pochi decenni successiva alla data indicata.

 

Perlomeno, il Voltolina non indica discrepanza tra la data presente sulla medaglia e quella effetti di fusione.

 

certo bisognerebbe vedere il pezzo dal vivo, sinceramente non sono esperto di ri-fusioni e ri-coniazioni.


Inviato

Anch'io sono del parere che le cose bisogna averle in mano, credo che anche gli oggetti abbiano un'anima, e si sente toccandoli, grazie, Angelo


Inviato

per essere precisi, ci sono anche medaglie dogali postume, coniate o fuse da successori o familiari anche molti decenni dopo la morte del doge raffigurato, ma non è questo il caso.


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