Vai al contenuto

Risposte migliori

Inviato

Grazie eliodoro e' proprio questo articolo,pensar che tesori son ancora nascosti negli oceani assieme alle povere persone che trasportavano questi materiali


Inviato

Sara'fatto legio,dopo inizio a sfogliare le discussioni?


Supporter
Inviato

Ciao

forse ho interpretato male le intenzioni, ma le foto dei ritrovamenti non si riferiscono a barre monetali, ma sono lingotti di fusione, le barre di cui si discute sono diverse e sono semplicemente delle barre come troviamo oggi quelle in ferro utilizzate dagli artigiani , che venivano tagliate a misura per far coincidere il peso, è per questo motivo che si trovano sesterzi di barra più piccoli ma più spessi o più grandi ma più sottili.

Silvio


Inviato

Ciao

forse ho interpretato male le intenzioni, ma le foto dei ritrovamenti non si riferiscono a barre monetali, ma sono lingotti di fusione, le barre di cui si discute sono diverse e sono semplicemente delle barre come troviamo oggi quelle in ferro utilizzate dagli artigiani , che venivano tagliate a misura per far coincidere il peso, è per questo motivo che si trovano sesterzi di barra più piccoli ma più spessi o più grandi ma più sottili.

Silvio

Ciao Silvio...

Nel caso del ritrovamento:

“L'oricalco, di colore simile all'oro, a quel tempo era uno dei metalli più pregiati, impiegato soprattutto per decorare armature e templari; probabilmente proveniva dall'Asia Minore o dalla Grecia.”, con percentuali dell'80 -85% di rame e 15 -20% di zinco...

Potrebbero, però, dare un'idea di come potevano essere le barre di oricalco per i sesterzi romani?


Supporter
Inviato

Ciao

no non danno un'idea di come potevano essere le barre da sesterzi, se guardi le foto dei ritrovamenti noti che la forma in sezione è triangolate dovuta alla forma degli stampi dove veniva colato il metallo dopo la fusione, come si fa ora con i lingotti in oro dopo la prima fusione del materiale aurifero, poi successivamente viene rifuso per purificarlo dalle scorie, successivamente laminato per le varie lavorazioni, nel nostro caso dopo la rifusione veniva colato in stampi rettangolari con una larghezza e lunghezza definita ipotesi 25 mm x 100 mm con uno spessore determinato dalla quantità di metallo che serviva per riempire lo stampo nel nostro caso 105 gr circa, una volta divisa la barra si ottenevano pseudo tondelli da 25 mm x 25 mm con un peso teorico di circa 26 gr. per ottenere 4 sesterzi. Secondo me lo stampo presentava delle tacche in rilievo in modo che a barra ottenuta rimaneva in incuso il segno dove effettuare la divisione. Ho ipotizzato una barra per 4 tondelli abbastanza semplice da ottenere ma non escludo che le barre potessero essere più lunghe. Questo è quello che penso di come dovevano ottenere le barre, visto che non possedevano ancora i laminatoi, da quel che so non sono ancora stati trovati stampi per la fabbricazione di queste barre anche perché il sesterzio non ha avuto vita per molto altro tempo.

Silvio

  • Mi piace 1

Inviato

Buonasera tutti,

Ho letto con interesse le vostre discussioni sulla tecnica detta di barra, e ho finalmente capito perchè questa moneta che io pensavo fosse solo consumata probabilmente doveva essere così sin dalla nascita. Chiedo conferma a voi esperti.

post-44211-1438165497,86_thumb.jpg


Inviato

Mi era stato chiesto di postare anche l altro lato della moneta che grazie a voi ho capito essere di barra. Peso 15 gr misura 2.2/ 2.3 cm.


Supporter
Inviato

Ciao

certo senza ombra di dubbio

Silvio


Supporter
Inviato

Ciao

Vi posto i pesi e gli spessori dei sesterzi come mi chiedeva Gianfranco.

Partiamo dal primo

M. Aurelio 28,94 x 28,08 x 4,69  gr 23,89

M. Aurelio 29,53 x 28,47 x 4,46  gr 23,63

Commodo 30,12 x 29,27 x 3,86  gr 18,33

Commodo 25,71 x 26,58 x 4,23  gr 18,00

Commodo 26,39 x 27,11 x 4,49  gr 21,13

Giulia Mamea 26,29 x 29,21 x 3,68  gr 17,16  **

Crispina 27,18 x 27,28 x 3,91  gr 19,19

Commodo 30,30 x 31,56 x 4,40  gr 23,99

Volendo si può ancora aggiungere che non sono postati

M. Aurelius 28,06 x 28,16 x 4,35 gr 21,05

Gordiano III 28,14 x 27,94 x 3,79  gr 17,47

Massimino I 27,16 x 28,56 x 3,37  gr 13,86

Giulia Mamea 29,69 x 28,77 x 3,77  gr 18,54

Pupieno 29,48 x 28,15 x 4,89  gr 21,87

Dupondio

L. Vero 22,44 x 24,07 x 3,69  gr 10,82 **

 

Ho un po’ di perplessità sulle monete segnate con gli asterischi e su quella postata da @@le90  al post 28 e quella postata al post 41 da @@fabietto83 che siano veramente di barra, propendo più a tondelli ottenuti per colatura di tondelli sovrapposti con due lati, si che presentano due lati piatti ma gli altri due sono troppo tondi e regolari per essere ottenuti per il taglio della barra, ma gli stessi lati piatti erano le parti dei tondelli che erano contigui e poi divisi tramite scalpello, visto che la parte che combaciava tra i due doveva avere una certa area per permettere al metallo fuso di scorrere da un tondello all’altro senza raffreddarsi  solo per effetto della gravità. Vi posto una scansione di quello che penso anche se le dimensioni dei tondelli non sono uguali ma vi può dare un’idea del sistema.

Aspetto ora le vostre deduzioni.

Silvio

post-4344-0-56365800-1438188797_thumb.jp

  • Mi piace 1

Inviato

@@mazzarello silvio

salve! Forse c'è un equivoco oppure non ho interpretato correttamente il tuo intervento in cui mi citi: non ho postato il sesterzio con l'intento di mostrarne la provenienza da barra: l'esemplare di Gallieno che ho postato era per confrontarlo con quello di Mariov60.

In ogni caso sono d'accordo con te che probabilmente non proviene da barra.

Saluti


Supporter
Inviato (modificato)

Ciao

@@le90 si lo avevo capito ma era il modo più veloce per metterlo in evidenza senza dover copiare la foto.

@@fabietto83 si molto probabilmente anche questo è di barra presenta 4 lati molto dritti, se puoi mandami le misure anche dello spessore.

Silvio

Modificato da mazzarello silvio

Inviato

 

@@mazzarello silvio

l'esemplare di Gallieno che ho postato era per confrontarlo con quello di Mariov60.

In ogni caso sono d'accordo con te che probabilmente non proviene da barra.

@@mazzarello silvio

In considerazione del fatto che mi pare probabile che ambedue i dritti del post #28provengano dallo stesso conio (viste le sovrapposizioni...); se, come nel periodo medievale, un conio, seppur replicabile con precisione, non era mai identico al precedente o al successivo e che quindi questo conio di dritto (in quanto "unico") doveva risiedere in una sola officina monetaria.... a questo punto mi sembra di capire che all'interno di una stessa officina monetaria potessero convivere due tecniche produttive (in questo caso barra e fusione in serie tipo post#64).....o sbaglio?

Un caro saluto

Mario  


Inviato

Ciao

@@le90 si lo avevo capito ma era il modo più veloce per metterlo in evidenza senza dover copiare la foto.

@@fabietto83 si molto probabilmente anche questo è di barra presenta 4 lati molto dritti, se puoi mandami le misure anche dello spessore.

Silvio

le misure sono 28x30,5x4,2 x 20,26 g


Supporter
Inviato

Ciao

@@fabietto83 grazie per le misure, @@mariov60 tutto è possibile anche se non sono sicuro che per le monete suddette sia stato usato lo stesso conio. Come dici tu i coni erano simili e l'incisore magari lo stesso, poi una moneta è molto rovinata e anche se il lavoro di sovrapposizione è stato fatto molto bene non si può essere sicuri che sia lo stesso conio.

Silvio


Inviato

Ciao

@@fabietto83 grazie per le misure, @@mariov60 tutto è possibile anche se non sono sicuro che per le monete suddette sia stato usato lo stesso conio. Come dici tu i coni erano simili e l'incisore magari lo stesso, poi una moneta è molto rovinata e anche se il lavoro di sovrapposizione è stato fatto molto bene non si può essere sicuri che sia lo stesso conio.

Silvio

Silvio, di solito sono abbastanza concorde con te ma questa volta devo dissentire. Il conio sembra lo stesso. E se lo è attesta che usavano indifferentemente tondelli prodotti in qualsivoglia maniera, purchè questi rispettassero (piú o meno grossolanamente) gli standard di peso. "Il fine giustifica il mezzo"... appunto, il fine era produrre monete, diffondere chi era l'Imperatore e casomai un messaggio (questo di norma ma non sempre.. l'importante nei primi momenti era indicare CHI GOVERNAVA e legittimarlo affermando la sua autoritas imprimendone ritratto e titoli nella legenda di dritto sulle monete stesse). Se cosí non fosse, non avremmo gli ibridi. Come fosse prodotto il supporto... poco contava, era solo un dettaglio tecnico che ai piú non interessava: a quanti dei contemporanei interessa come viene prodotto l'euro? L'importante è averne... e all'emittente legittimare la sua autoritá! ;)

Ciao

Illyricum

;)

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Ciao

Illyricum concordo con te come ho detto che potevano coesistere diversi modi di fabbricare i tondelli e come dici  l'importante era coniare moneta, bisognerebbe cercare altre similitudini di sesterzi con lo stesso fronte e retro ma di produzione diversa del tondello per averne certezza, un lavoro da fare nelle giornate invernali, ma come ho detto non sono sicuro al 100 x 100 che sia lo stesso conio.

Silvio


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.