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Gallieno : un problema dinastico familiare


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Inviato

Da qualsiasi trattato di Storia , dai Classici ai testi vari antichi e moderni , e’ risaputo con certezza che l’ Imperatore Gallieno era figlio di Valeriano I ; piuttosto incerti sono invece il figlio o i figli che Gallieno ebbe dalla moglie Salonina , infatti non risulta facile attribuire a Gallieno i nomi e il numero dei figli , se uno , due o tre figli , di cui uno dei due o dei tre , dovrebbe forse essere stata una femmina ; questa incertezza nasce anche dalla poca chiarezza dei testi antichi disponibili , piuttosto confusi e contraddittori nei nomi e nel numero , nell’attribuire i figli alla coppia imperiale .
Secondo la Storia Augusta , la descrizione piu’ lunga e completa sulla Vita di Gallieno , anche se a lui apertamente ostile ma questo per la nostra ricerca non ci interessa , sembra che venga attribuito a Gallieno un figlio maschio a nome Salonino , o al massimo forse due figli maschi , di cui il primogenito a nome Valeriano morto in giovane eta’ quando era Cesare , il cui nome completo era : Publius Licinius Cornelius Valerianus e il secondogenito a nome Salonino o Gallieno il Giovane , il cui nome completo era : Publius Licinius Cornelius Saloninus Valerianus , mentre secondo altre ipotesi si pensa che Cornelio Valeriano , presunto primo figlio di Gallieno , fosse in realta’ suo fratello , figlio anch’egli , come Gallieno , di Valeriano I . Sarebbe esistito inoltre un terzo figlio maschio di Gallieno e Salonina a nome Mariniano , il cui nome completo era : Publio Licinio Egnazio Gallieno Mariniano , nome completo che racchiudeva i nomi gentilizi del nonno Valeriano I ( Licinio ) e quelli della nonna , moglie di Valeriano I ( Egnazia Mariniana ) ; nonostante questa sfilata di nomi e di parentele , la dinastia familiare diretta di Gallieno e Salonina non e’ storicamente affatto definita con precisione .
Ad aggrovigliare ancor piu’ questa matassa dinastica , gia’ per se stessa intricata , ci si mette anche una lapide , tra le tante altre trovate a Suessa Aurunca , antichissima citta’ italica degli Aurunci , situata in antico tra il Lazio e la Campania ed ora appartenente alla seconda , in provincia di Caserta ; lapide riportata integra dal religioso locale Padre Don Antonio Caracciolo e da Jan Gruter ( latinizzato Giovanni Grutero ) filologo , antiquario e storico fiammingo del XVII secolo , entrambi vissuti e scopritori della lapide nella prima meta’ del XVII secolo appunto a Suessa Aurunca ; lapide dedicata ai figli dell’ Imperatore Gallieno e di sua moglie Salonina dall’ Ordine Civico cittadino del popolo dell’ antica Suessa , oggi Sessa , che cosi’ integra , attesta :

IMP. Q. IULIO FILIO GALLIENI AUG. ET SALONINAE AUG. (ET) IULIAE NOBILISS. PUELLAE FIL. GALLIENI AUG. ET SALONINAE ORDO POPOLUSQUE SUESSAN. PARENTIB. AUG. EORUM PUBLICE PRIVATIMQUE DEVOTI

Da questa lapide , non sepolcrale ma dedicatoria dei cittadini di Suessa , nasce un giallo storico , chi era questo Imperatore Q.(uinto) Iulio , figlio di Gallieno e Salonina , genitori ? e chi era la sorella di lui , Iulia ? a parziale conferma e autenticita’ di questa lapide non va dimenticato che nella numismatica greco orientale del periodo , Salonina e’ nominata , tra gli altri nomi , anche come Iulia Cornelia Salonina , al che , il nome Iulia di Salonina , riproposto per i due figli , avvalorerebbe l’ autenticita’ e storicita’ della lapide suessana .
Una ipotesi potrebbe essere che la lapide sia un falso ma non si hanno prove per dimostrarlo , tuttavia e’ comunque un’ ipotesi forse piu’ valida rispetto ad una “dimenticanza” storica o ad una “damnatio memoriae” dimenticata , di questi due figli di Gallieno , Iulio e Iulia , completamente ignorati , se veramente esistiti , dalla Storia ufficiale .
Sotto il testo inciso nella lapide , ricopiata dai suddetti scopritori e sopra riportata , trovata a Suessa Aurunca nella prima meta’ dell’ anno 1600
 

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Inviato

Ciao Druso Galerio , grazie della segnalazione del libro , dobbiamo molto ai nostri antichi eruditi religiosi dei secoli passati , senza i quali molte notizie e trascrizioni di monumenti e lapidi sarebbero andate irrimediabilmente perse .
Pero' il dubbio rimane perché Salonino non aveva nome Iulio , ma Publio , come risulta anche dalla numismatica .

Saloninus, 255-259 AD. Billon Antoninianus 2.86 gm.

P COR SAL VALERIANVS CAES, radiate, draped bust right.
DII NVTRITORES, Jupiter standing left, presenting
Victory to Saloninus.

RIC 35; Cohen 21.

With permission of cngcoins.com, sold for $325

 

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Inviato (modificato)

Salve , non conosco il greco antico , qualcuno sa dirmi se la scritta IOY , oppure IOV , che precede in greco ( Cornelia Salonina ) sul dritto di questa moneta di Mostene in Lidia , corrisponde al nome Iulia ? grazie a chi vorra' rispondere .

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Modificato da Legio II Italica

Inviato (modificato)

Altre due lapidi provenienti da Cingoli , nel Piceno , dedicate una al Divo Valeriano Cesare e l' altra a Salonino , che dimostrano che Salonino Valeriano non era la stessa persona , ma due figli distinti di Gallieno .

 

Prima lapide : DIVO  VALERIANO  CAES  CINGVLANI  D · D · P
Trascrizione : Divo Valeriano Caesari Cingulani decreto decurionum posuerunt  , CIL: IX, 5682
Luogo di rinvenimento: Cingoli, Borgo S. Lorenzo - 25/4/1830 , Datazione: III sec. d.C. , Custodia: Museo Archeologico Statale di Cingoli
Materiale: calcare 

Nota: iscrizione dedicata dai cingolani a Valeriano, figlio di Gallieno ,
Traduzione: "Al divo Valeriano Cesare, i Cingolani in seguito ad una delibera del consiglio municipale pubblicamente (posero)".
Fonte : T. Mommsen, CIL IX, 5682, Berolini 1883, p. 542 , G. Paci, Cingulum, in Supplementa Italica, 6 (1990), Roma 1990, p. 44
G. Paci, Le iscrizioni romane del Museo Archeologico di Cingoli, in E. Percossi (a cura di), Il Museo Archeologico Statale di Cingoli, Recanati 1998, p. 81
 
Seconda lapide : PVBLIO · LICINIO · CORNELIO · SALONINO NOBILISSIMO · CAESARI · CINGVLANI PVBLICE  D · D · P
Trascrizione : Publio Licinio Cornelio Salonino nobilissimo Caesari Cingulani publice decreto decurionum posuerunt , CIL: IX, 5683
Luogo di rinvenimento: Cingoli, Borgo S. Lorenzo - 25/4/1830 , Datazione: III sec. d.C. , Custodia: Museo Archeologico Statale di Cingoli
Materiale: calcare
Nota: iscrizione dedicata dai cingolani al figlio di Gallieno, Publio Licinio Cornelio Salonino. Il Gagè ipotizza l'esistenza di stretti legami tra Salonino e il municipium di Cingoli.
Traduzione: "A Publio Licinio Cornelio Salonino nobilissimo Cesare, i Cingolani pubblicamente in seguito ad una delibera del consiglio municipale posero".
Fonte: · T. Mommsen, CIL IX, 5683, Berolini 1883, p. 542 , G. Paci, Cingulum, in Supplementa Italica, 6 (1990), Roma 1990, p. 44 G.

Paci, Le iscrizioni romane del Museo Archeologico di Cingoli, in E. Percossi (a cura di), Il Museo Archeologico Statale di Cingoli, Recanati 1998, p. 81

 

Rimangono le incertezze sui figli di Gallieno e Salonina citati nella lapide di Suessa Aurunca : Q.(uinto) Iulio e Iulia ; una ipotesi possibile potrebbe essere che i due : Iulio e Iulia fossero figli di Salonina avuti forse da un precedente matrimonio rispetto a quello con Gallieno , ai quali dette uno dei suoi nomi Iulia Cornelia Salonina , quindi adottati da Gallieno dopo il matrimonio . E' una possibilita' che potrebbe spiegare il nome di questi figli della coppia Gallieno Salonina , altrimenti inspiegabile .

Modificato da Legio II Italica

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