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IGNORED

Fiche Casino' San Remo


piergi00

Risposte migliori

Supporter

Hai notato che il titolo dell’argento è in particolare rilievo? Forse a causa di una ribattitura?

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Supporter

Fiche rettangolare da 5000 lire con la raffigurazione del leone rampante coronato d’oro, appoggiato a una palma, come nello stemma comunale di Sanremo.

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  • 6 mesi dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • 4 settimane dopo...
  • 5 mesi dopo...

Ritornando dalla Liguria una fermata al mercatino di Bene Vagienna (CN) vale sempre la pena .. In un banchetto oltre ai soliti gettoni piemontesi ho recuperato anche delle Fiches d'epoca del Casino' di Sanremo

 

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  • 2 mesi dopo...
Il 25/1/2017 alle 14:27, apollonia dice:

 

Dal marchio con la stella introdotta con la Legge 30 gennaio 1968 n. 46 siamo dalla fine Anni ’60 in poi.

Marchio Ag.JPG

 

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ne ho una d'oro. quanto può valere?

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Supporter

Il valore commerciale lo puoi calcolare dalla quantità di oro fino contenuto nel gettone (peso moltiplicato per il titolo dell’oro), sulla base della quotazione giornaliera dell’oro puro in Domanda (oggi 33 euro/g). Quindi, a titolo di esempio, per un gettone d’oro a 18 carati (75%) del peso di 10 g, il prezzo giusto è 7,5 g x 33 €/g = 247,5 €.

Il valore numismatico è tutt’altro. Visto che si tratta di un gettone particolarmente raro, un collezionista che volesse metterlo nell’album te lo potrebbe pagare anche il doppio, se non di più.

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  • 3 settimane dopo...
Supporter

Dalla Baia

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500 dovrebbe essere il valore in lire, ma il foro?  Forse per applicarlo al collare del cane?

 

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  • 4 anni dopo...

"Casino Municipal San Remo 1 F"

25mm; ottone

Possibile che indichi il franco francese? Forse è una fiche del primo periodo inizi '900?

sanremo2.jpg

sanremo3.jpg

Modificato da Antonello(65)
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  • 5 mesi dopo...
  • 7 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Ho alcuni gettoni simili trovati con Fiches di San Remo. La particolarita' e' la mancanza del valore

 

Modificato da piergi00
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Supporter
Il 17/10/2023 alle 11:21, piergi00 dice:

Ad un mercatino locale ho preso questo lotto

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L’oggetto in basso è il sabot (sabò), cassetta rettangolare di legno a forma di zoccolo, aperta in alto e su uno dei due lati corti (a quello opposto è applicato un manico) usata nel gioco d’azzardo con le carte detto baccarà o chemin de fer per contenere uno o più mazzi di carte in modo che ogni giocatore possa estrarre le proprie solo una alla volta e non abbia la possibilità di barare prendendo in mano tutto il mazzo.

Al centro dei 10 di cuori e di fiori sopra il sabot la versione unita della grafia del toponimo che compare anche su alcuni gettoni, mentre in altri troviamo la scritta San Remo (a volte anche con un trattino tra le due parti).

apollonia

 

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Supporter

Sanremo/San Remo

Il nome originale dell’attuale città ligure era Civitas Sancti Romuli in segno di onore da parte dei cittadini al vescovo di Genova san Romolo vissuto intorno al V secolo, che trascorse buona parte della sua vita nei boschi di Sanremo e morì da eremita alle pendici del vicino monte Bignone.

Per quanto riguarda la successiva trasformazione da San Romolo a Sanremo, sono state elaborate in passato due tesi differenti. Secondo la prima, il passaggio da "Romolo" a "Remo" avvenne in seguito alla morte di san Romolo: poiché nel Medioevo le tombe dei santi erano visitate da molte persone, il Sanctum Heremum in seguito alle modifiche della lingua, con il tempo, sarebbe diventato "Santo Eremo" e quindi "San Remo". Questa interpretazione, in passato molto accettata, presenta, tuttavia, una falla, poiché in nessun documento ufficiale si parla di "Santo Eremo", e non spiegherebbe neppure perché alla città sia rimasta la denominazione di "Santo Eremo", mentre all'eremo vero e proprio quello di "San Romolo". È da considerare inoltre che nella cristianità non esiste un santo di nome Remo a cui eventualmente riferirsi.

La seconda tesi, oggi universalmente accettata, sostiene che la trasformazione del nome da "Romolo" a "Remo" avvenne a causa delle tipicità fonetiche della lingua ligure, in particolare per la cadenza tipica del territorio di ponente di rendere la "o latina" in "ö". Di conseguenza, la dizione ligure di "Romolo", ossia "Romu", sarebbe stata pronunciata come "Rœmu" e quindi traslata, con il tempo, in "Remu", ossia "Remo". Questa tesi è, inoltre, suffragata dai documenti storici: negli archivi, infatti, è possibile trovare documenti, in un lasso di tempo compreso fra il Trecento e il Seicento, in cui i nomi Civitas Sancti Romuli e Civitas Sancti Remuli compaiono in pari frequenza, e anzi in alcuni si trovano entrambi nello stesso atto; per esempio in un rogito del 1359 compare Civitas Sancti Romuli e poco dopo l'aggettivo Remoretus, mentre in un atto della Repubblica di Genova del 1681 si può trovare sia Civitas Sancti Romuli sia Magnifica Comunità di San Remo.

La questione dell'etimologia si incentrò anche sulla corretta grafia della città, fino a quando, in seguito a varie Deliberazioni Consiliari tenutesi tra il 1991 e il 2002, si sancì definitivamente che la denominazione ufficiale della Città fosse nella forma monoverbo “Sanremo” (https://it.wikipedia.org/wiki/Sanremo).

apollonia

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Supporter

Il gioco del Baccart - Chemin de Fer

Lo Chemin de Fer affonda le sue origini nel Medioevo ed è considerato uno tra i giochi più eleganti praticati nei casinò. Il suo fascino è nel confronto con il banco e nella continua sfida fatta di abilità, capacità di gioco e un pizzico di fortuna.

I giocatori si dispongono in cerchio lungo il tavolo e il senso di gioco è antiorario. Un giocatore usualmente fa il banco e il giocatore dopo di lui fa lo sfidante. Il banco passa da un giocatore all'altro quando quello che lo possiede “perde il colpo”.

Scopo del gioco  Il gioco consiste nel raggiungere il 9 che rappresenta il punto più elevato. Il punto si ottiene addizionando il valore delle carte. Quando la somma ottenuta risulta superiore a 10, il punto totalizzato sarà quello che resta detraendo 10. Il punto massimo è 9 e quello minimo 10 che viene detto "baccarà".

Il mazzo Il Baccarat - Chemin de Fer si gioca con 6 mazzi di 52 carte ciascuno. L'impiegato dopo averle mescolate le ripone in un apposito distributore detto "Sabot".

Come si gioca A turno e cominciando dal posto numero 1, ciascun giocatore ha il diritto di avere il sabot e quindi di fare il banchiere. Questi mantiene tale diritto per ogni nuovo colpo vincente, ma ha la facoltà di rinunciarvi anche dopo un solo colpo vinto.

Il banchiere distribuisce, alternativamente, due carte al puntatore o due a sè stesso iniziando dal puntatore. Sia il banchiere sia il puntatore possono ricorrere ad una terza carta che, addizionata alle prime due, darà il totale. Per ottenere il "punto", occorrerà detrarre sempre 10 o multipli di 10 al totale.

Il puntatore che abbia i punti 0, 1, 2, 3 e 4 chiederà sempre la terza carta; avendo 5 è libero di "restare" o di "tirare"; avendo 6 o 7 "resterà", avendo 8 o 9 dovrà mostrare le carte ("battuta") e il banchiere non potrà ricorrere alla terza carta.

Il banchiere dovrà voltare le proprie carte non appena il puntatore si sarà pronunciato e si regolerà di conseguenza.

La somma di denaro messa in gioco dal banchiere potrà essere "coperta" da vari giocatori o da uno solo. In questo ultimo caso, la precedenza spetta al giocatore più vicino alla destra del banchiere. Se le due parti totalizzano un punto di eguale valore, il colpo, detto "egalité", è considerato nullo.

Da https://www.casinosanremo.it/chemin-de-fer/#:~:text=Il punto si ottiene addizionando,mazzi di 52 carte ciascuno.

apollonia

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