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IGNORED

Io sono tranquillo sulla mia identità sessuale...


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Inviato

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/06/19/news/il_cardinale_di_bologna_l_europa_muore_se_nobilita_l_omosessualita_-117242945/?ref=fbpr

 

Faccio molta fatica a capire l'odio per l'omosessuale. O meglio, l'antropologia lo spiega, ma il fatto di spiegarlo non ne costituisce una scusante.

L'omofobia è un crimine inaccettabile.

A me gli omosessuali non mi fanno né caldo né freddo. Né ho conosciuti di simpatici e di antipatici, alcuni erano molto intelligenti, altri stupidi, chi si faceva notare per la sua generosità d'animo e chi per la sua cattiveria. Insomma: gente come tutti gli altri.

Eppure alcuni, di fronte all'omossessuale, reagiscono con incredibile astio e a volte anche con violenza estrema.

L'antropologia lo spiega in modo molto semplice.

Esiste un cervello maschile e uno femminile: sono diversi, e tra questi due cervelli ci sono differenze importanti. Per esempio, nel cervello femminile l'area preposta alla comunicazione ha un'estensione molto superiore a quella presente nel cervello maschile, mentre, al contrario, in questo è notevole l'area preposta all'orientamento, quasi assente nel cervello femminile.

Non è che un cervello sia superiore all'altro, non diaciamo cacchiate! Semplicemente sono diversi.

Una diversità che viene provocata dagi ormoni in circolazione nell'organismo durante determinate fasi dello sviluppo dell'embirione. A volte questi ormoni scarseggiano e allora cominciano i guai: per l'embrione, ovviamente.

L'errore è pensare che il sesso sia qualcosa di molto ben definito e delimitato: o si è maschi o si è femmine. Balle! Tutti siamo allo stesso tempo maschi e femmine: solo che siamo prevalentemente masci o prevalentemente femmine. Ma il confine è incerto.

Questo incertezza del confine fa sì che tutti abbiamo impulsi più o meno omosessuali. Nessun problema: un impulso omosessuale non rende la persona omosessuale né mette in discissuone la sua eterosessualità.

Il guaio nasce quando alcune persone (non sono poche!) hanno impulsi fortemente omosessuali (uomini o donne che siano) ma li reprimono a causa della loro cultura o ideologia: e quindi hanno bisogno di fronte a se stessi di negarli. Perché ammetterli li mette in crisi. E allora, quale miglior modo di negare la propria omosessualità latente che odiare l'omosessuale?

Questo spiega l'antropologia: nell'animo di ogni omofobo si nasconde un omosessuale terribilmente represso.

Se non fossero così vigliacchi e cattivi, gli omofobi mi farebbero persino compassione.....

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Inviato

In linea di massima sono d'accordo col vescovo, che tra l'altro mi pare abbia parlato senza astio, ma concordemente con la dottrina ufficiale del suo culto. Cosa non solo coerente, ma che ha tutto il diritto di fare. O esiste una lista a priori delle opinioni legittime?

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Inviato (modificato)

Caro Antwsla si vuol giungere a mascherare  dietro la parola "omofobia" anche il corretto esercizio della fede cattolica! Mi spiego, io sono credente,  ho fede, cerco di obbedire  al messaggio del papa alias Cristo e ai dettami della  mia religione. La mia religione dice  che l'omosessualità è atto  moralmente disordinato. Che il terzo genere sessuale non esiste e che uomo d donna così  creati devono sposarsi anche ai fini della riproduzione. "Andate  d moltiplicatevi" "uomo e donna dio li creò ". Credo al Diavolo che vuol insinuare nella mente degli uomini che tutto è  normale! Che tutto  è  lecito!  Che tutto di può  fare! Ognuno così  si crea il proprio credo legalizzato, a volte, purtroppo, anche dalla norma giuridica.  discorso difficile  comunque  da affrontare in poche righe scrivendo con un cellulare. 

Modificato da legioprimigenia

Inviato

Caro Antwsla si vuol giungere a mascherare dietro la parola "omofobia" anche il corretto esercizio della fede cattolica! Mi spiego, io sono credente, ho fede, cerco di obbedire al messaggio del papa alias Cristo e ai dettami della mia religione. La mia religione dice che l'omosessualità è atto moralmente disordinato. Che il terzo genere sessuale non esiste e che uomo d donna così creati devono sposarsi anche ai fini della riproduzione. "Andate d moltiplicatevi" "uomo e donna dio li creò ". Credo al Diavolo che vuol insinuare nella mente degli uomini che tutto è normale! Che tutto è lecito! Che tutto di può fare! Ognuno così si crea il proprio credo legalizzato, a volte, purtroppo, anche dalla norma giuridica. discorso difficile comunque da affrontare in poche righe scrivendo con un cellulare.

"non commettere atti che non siano puri... cioè non disperdere il seme... feconda una donna ogni volta che l'ami così sarai uomo di fede... poi la voglia svanisce e il figlio rimane... tanti ne uccide la fame...io forse ho confuso il piacere e l'amore... ma non ho creato dolore..."

Quindi condanni ancora ogni atto sessuale che non sia finalizzato alla procreazione.

Magari condanni l'uso di contraccettivi e di profilattici.

E consideri magari ogni malattia venerea come una punizione divina?

D'altronde anche la chiesa cattolica anche se con ritardo spaventoso rispetto ai tempi cambia le sue posizioni.

La chiesa è fatta di uomini che come fortunatamente ammettono anche loro sono fallibili oltre che peccatori come tutti.

L'unico vero messaggio del Cristo è "ama il prossimo tuo come te stesso".

Non credo abbia mai classificato il prossimo in più o meno raro o lo abbia distinto in base alla "conservazione" rispetto al modello Adamo.

Quindi credo se vuoi dirti cristiano cattolico ti tocchi amare i gay come ogni altro quanto te stesso. .. il resto è fuffa.

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Inviato

Attenzione: vorrei assoolutamente evitare di parlare del tema in termini religiosi, ma solo oggettivamente antropologici. Che una religione, qualunque essa sia, stabilisca delle regole, lo ritengo assolutamente legittimo, e se tra queste regole vi è la non accettazione dell'omosessualità, non ho niente da obiettare: purché ovviamente non s'imponga una religione. Quando uno ha la libertà di aderire o non aderire a un credo, se vi aderisce deve accettarne le regole e non metterle in discussione.

 

Critico, invece, il fatto che si abbia l'idea che accettare in altrre persone l'omosessualità sia l'inizio della fine della Società stessa! Lo critico perché è un atteggiamento intollerante che prelude alla violenza o la incoraggia.

 

In ogni caso, mi piacerebbe discutere del tema da un punto di vista propriamente antropologico e psicologico.

 

L'antropologia culturale fa un'affermazione: spesso gli omofobi sono persone con una marcata pulsazione omosessuale che temono in se stessi e che respingono adottando atteggiamenti omofobici anche molto intolleranti.

L'antropologia fisica, così come la medicina, dicono che la frontiera tra i due sessi dal punto di vista cerebrale è imprecisa poiché nessuno ha un cervello totalmente maschile o femminile.

 

Siete d'accordo o in disaccordo con quanto sostiene l'antropologia? Ciò a prescindere dalle proprie posizioni fideistiche che comunque vanno sempre rispettate.

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Inviato

Scusa ma chi sostiene che accettare l'omosessualità possa essere l'inizio della fine e di quale società? Il tutto con una popolazione mondiale che supera i 7 miliardi.


Inviato (modificato)

"L'Europa sta morendo. E forse non ha neanche più voglia di vivere. Poiché non c'è stata civiltà che sia sopravvissuta alla nobilitazione dell'omosessualità. Non dico all'esercizio dell'omosessualità. Dico: alla nobilitazione della omosessualità". (Carlo Caffarra).

Nessuna civiltà è sopravvissuta in eterno, sia essa eterosessuale od omosessuale. Francamento mi pare un'affermazione senza fondamento: tanto vale dire che l'impero d'Occidente è morto perché, tra le altre ragioni, vi era il fatto di "nobilitare l'omosessualità"!

 

Nobilitare la libertà di ogni scelta sessuale tra adulti consenzienti: questo a mio vedere è avere senso democratico, libertario, rispettoso degli altri. Negare che una scelta abbia pari nobilità di un'altra, è il primo passo verso l'intolleranza.

 

Uno Stato laico deve garantire le libertà individuali, anche quelle di una scelta sessuale. Libertà che deve ovviamente avere un solo limite: quando l'atteggiamento o le scelte di un individuo limitano o impediscono quelle di un altro individuo. Tolleranza zero con ogni forma di pedofilia, perché il minore non è realmente libero di fare la sua scelta, o perché troppo giovane per essere consapevole di tale scelta, o perché in una situazione di costrizione. Lo stesso vale per tantissime prostitute dell'est europeo, nigeriane, brasiliane: ricattate e costrette a prostituirsi. Dunque trovo che chi sfrutta anche come cliente il loro "servizi" commette un gesto di violenza.

 

Non vedo ragione alcuna perché un Stato laico non nobiliti ogni scelta sessuale tra individui liberi, maturi e consapevoli, allo stesso modo e con parità di diritti, ivi compreso il matrimonio, il diritto di successione o di accesso alla casa.

Diverso il caso di una Chiesa che, in modo secondo me del tutto legittimo, stabilisca le sue regole anche in tema di matrimonio.

 

Ma torniano a parlare di antropologia. Ho riportato due affermazioni fondamentali degli antropologi tanto culturali quanto fisici (che trovano riscontro in quelle dei medici e biologi che si sono dedicati a studiare la struttura del cervello umano): cosa ne pensate?

Modificato da antvwaIa
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Inviato (modificato)

Dal punto di vista antropologico  non ne sono in grado caro Antwala! e apprezzo la tua puntualizzazione! Solo che hai postato messaggio di un vescovo!  Cosa potevi aspettarti che dicesse?  A cinna74  dico! Ti sbagli  la fede non muta nei secoli il messaggio è  uno ed è uguale da sempre e lo sarà per sempre . Ama il prossimo tuo è  uno dei tanti  messaggi  di Cristo ed il Papa (che molti travisano a proprio uso  e consumo!) ce lo ricorda sempre.  Rispetto per tutti gli uomini è  indubbio ed è  sacrosanto, ma un cristiano serio deve diffondere il messaggio  di cristo. Seguire un percorso  cristiano con l'aiuto di un sacerdote  "idoneo " può aiutare tanti a capire i principi  cristiani! Basta volerlo! chiudo definitivamente. 

Modificato da legioprimigenia

Inviato (modificato)

Caro Antwala, secondo me - indipendentemente da questioni di carattere religioso - la questione può invece avere un effetto negativo sulla società. Mi spiego meglio.

 

Qui non si tratta degli omosessuali in quanto individui. In quanto tali sono persone che meritano rispetto come tutti, come me e te.

Ma l'omosessualità esaltata come stile di vita quasi auspicabile e sopratutto l'impostazione che fa della famiglia uomo-donna una semplice questione culturale, prescindendo da un dato di fatto naturale ineludibile, è secondo me una aberrazione.

Primo, perchè rifiuta di accettare un dato oggettivo, e cioè che si nasce dall'unione di uomo e donna, e lo rifiuta con una veemenza e un disprezzo questo sì degno di approfondimento psicologico.

Ci vedo quasi una sorta di ricerca dell'appiattimento: invece di esaltare e tutelare le differenze, come spesso asseriscono, i sostenitori di tali idee puntano nei fatti a cancellare ( o meglio, a vivere come se fossero cancellate) differenze naturali che sono parte dell'essere umano.

Una sorta di distopia, in questo senso, che è una riedizione del marxismo in salsa gender: se prima era la struttura della società una "sovrastruttura", ora lo è l'"identità sessuale".

E sappiamo come finiscono le idee che non tengono conto dei dati base della natura umana.

 

In secondo luogo, ci sono contraddizioni all'interno della teoria del gender, che mi fanno abbastanza paura in termini di effetti sulla società.

Infatti, visto che si parla di diritti, ritengo che sia doveroso rispettare quelli dei più deboli, e cioè dei bambini, che hanno bisogno di padri e madri che siano tali e che tali appunto sono in base anche alla differenza sessuale biologica.

Sento spesso rispondere "conta l'amore", confondendo il discorso in una bambagia di sentimentalismo sui generis. Ebbene: se conta solo l'amore, perchè non concediamo il diritto di sposarsi e di adottare anche - chessò - a coppie incestuose? Se io e mia madre o io e mia sorella volessimo sposarci e avere figli e/o adottarne? Se il criterio è "l'amore" allora... tanto più che coppie di questo tipo sarebbero anche più naturali a fini procreativi di coppie omosessuali!

 

Oltretutto, il matrimonio e il conseguente diritto alla "famiglia" per gli omosessuali, comporterebbe necessariamente, oltre all'adozione, scenari che letteralmente richiamano il romanzo "Brave New World" di Huxley: bambini concepiti in provetta, con ovuli di terze parti ottenuti dietro compenso.

Bambini partoriti da donne che non sono loro madri, ma hanno affittato il loro corpo perchè vi fosse inserito l'ovulo di un'altra donna comprato o da altri 2 uomini o da altre due donne magari (che non vogliono affrontare il parto per x motivi) che a loro volta hanno comprato il seme di uno sconosciuto...

 

E' una famiglia tutto ciò? E' una mera questione senza impatto su una società? E' rispettoso dei diritti dei bambini?

Ci si spaventa e si fanno mille scene per un pomodoro OGM, magari modificato in una sciocchezza, e si vorrebbe accettare una simile manipolazione dell'essere umano?

Per me è pazzesco.

Modificato da Druso Galerio
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Inviato

Concordo druso galerio. Non potevi esprimere  meglio questi concetti scevri da impostazioni religiose 


Inviato

Dal punto di vista antropologico non ne sono in grado caro Antwala! e apprezzo la tua puntualizzazione! Solo che hai postato messaggio di un vescovo! Cosa potevi aspettarti che dicesse? A cinna74 dico! Ti sbagli la fede non muta nei secoli il messaggio è uno ed è uguale da sempre e lo sarà per sempre . Ama il prossimo tuo è uno dei tanti messaggi di Cristo ed il Papa (che molti travisano a proprio uso e consumo!) ce lo ricorda sempre. Rispetto per tutti gli uomini è indubbio ed è sacrosanto, ma un cristiano serio deve diffondere il messaggio di cristo. Seguire un percorso cristiano con l'aiuto di un sacerdote "idoneo " può aiutare tanti! E chiudo ddefinitivamente.

Nella versione di Matteo, il comandamento viene dato da Gesù come risposta ad una domanda, posta da un dottore della legge, su quale sia il comandamento più grande.« Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti »   (Matteo 22,37-40)

Il messaggio cattolico non congruente al messaggio cristiano.

Ma non ci si può allontanare da questo messaggio per dirsi e cattolici e cristiani.

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Inviato

L'antropologia culturale fa un'affermazione: spesso gli omofobi sono persone con una marcata pulsazione omosessuale che temono in se stessi e che respingono adottando atteggiamenti omofobici anche molto intolleranti.

 

L'antropologia fisica, così come la medicina, dicono che la frontiera tra i due sessi dal punto di vista cerebrale è imprecisa poiché nessuno ha un cervello totalmente maschile o femminile.

 

Siete d'accordo o in disaccordo con quanto sostiene l'antropologia? Ciò a prescindere dalle proprie posizioni fideistiche che comunque vanno sempre rispettate.

 

Il discorso è complesso e presuppone conoscenze specifiche che ammetto di non avere (o di avere solo in parte ad essere ottimisti). 

 

Premesso questo:

 

Sulla prima affermazione mi trovo in disaccordo. Estendendo il concetto potremmo allora dire che ogni volta che detesti una cosa o un comportamento è perché tu intimamente invece la apprezzi e ne condividi il valore ma questo ti crea conflitto? Non torna... 

 

Per quanto riguarda la seconda affermazione la definizione di "sesso" che danno la biologia/medicina è ancora più ampia: basta prendere un libro di embriologia e da quello che ricordo c'è la definizione di numerosi tipi di sesso: il sesso genetico (legato ai cromosomi XX (femmina) - XY (maschio) che può anche necessariamente non coincidere con il sesso fenotipico (cioè la manifestazione dei caratteri sessuali secondari), il sesso gonadico, il sesso genitale, il sesso cerebrale e il sesso psicologico.

 

Quindi sono d'accordo.

 

Per quanto riguarda tutte queste polemiche e bordelli vari che stanno succedendo ultimamente personalmente ritengano siano il più delle volte solo il frutto di ignoranza che però viene abilmente manipolata (in entrambi gli schieramenti sia chiaro) da personaggi/categorie che vogliono ottenere/mantenere determinati vantaggi particolari.

 

Saluti

Simone

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Inviato

Il discorso sull ' omofobia e quello sul cambiare il diritto di famiglia sono differenti. Mi sa che mescolando non si possa portare avanti un discorso oggettivo. Una cosa è accettare che qualsiasi persona possa esprimere la propria sessualità come meglio crede nel rispetto delle leggi (anche qui potrebbe aprirsi una discussione) altra permettere che per tutelare una minoranza si richi di compromettere il diritto di famiglia quello di successione e il diritto di ogni bimbo di crescere in una famiglia....


Inviato

Nella versione di Matteo, il comandamento viene dato da Gesù come risposta ad una domanda, posta da un dottore della legge, su quale sia il comandamento più grande.« Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti »   (Matteo 22,37-40)

Il messaggio cattolico non congruente al messaggio cristiano.

Ma non ci si può allontanare da questo messaggio per dirsi e cattolici e cristiani.

La frase dii Gesù, riportata dai vangeli, che non dubito essere stata davvero pronunciata, è una citazione talmudica in quanto essa fu detta dal rabbino Hillel il vecchio, che visse alcuni decenni, non molti, prima di Gesù (secondo il biografo Renan, cattolico ortodosso, Gesù forse conobbe e ascoltò Hillel).

Hillel, fariseo, contestava duramente l'ipocrisia dei sacerdoti del Tempio, sadducei, e quando pronunciò la sua frase ci fu anche un corollario: "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te: questa è l'essenza della Scrittura, tutto il resto è solo commento".

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Inviato
....

Sulla prima affermazione mi trovo in disaccordo. Estendendo il concetto potremmo allora dire che ogni volta che detesti una cosa o un comportamento è perché tu intimamente invece la apprezzi e ne condividi il valore ma questo ti crea conflitto? Non torna... 

Attento che ho scritto "spesso gli omofobi sono persone": non ho scritto che è sempre così.


Inviato

Come dicevo nel mio primo intervento "ognuno si crea un proprio  CREDO"  ed in quello persiste . Se di è  cattolici si DEVE rispettare tutto quanto imposto dal catechismo della chiesa cattolica.  Per chi non crede  è un'altra storia e fa ciò  che vuole!


Inviato

Mamma mia quante ne sto leggendo . A volte rimango basito .. Crediamo ancora ad esseri che sotto forma di preti stuprano e vioentano bambini , e non accettiamo che due persone dello stesso sesso possano contrarre un matrimonio per far avere al compagno di una vita i diritti che gli spettano, senza che questi tocchino a un cugino di sessantaquattresimo grado . Oppure poter dare l'amopre a un bambino . SIamo troppo arretrati rispetto ai Paesi nordici . GIà . La famiglia è quella in quelli in cui un padre o una madre uccidono il proprio figlio , perchè vengono condannati più i diritti che questi gesti da genitori eterosessuali . Scelte ? Chiesa ? Percorsi ? Siete fuori strada amici miei . Se proprio credete , credete in Gesù , non nei preti o chi diffonde le parole. Sono uomini ( spesso pessimi ) anche loro . E non soffervatemi ai ( per me sbagliati e ridicoli ) gay pride . Frequentate coppie omosessuali insieme da anni . Vedrete che sono persone del tutto identiche a voi .

Questo mio intervento se urta segnalatelo pure , a me non porta problemi..

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Inviato

Completamente d'accordo con Simone (uzifox) e Ciccio 86.

 

M.


Inviato

@@Druso Galerio: condivido molte delle cose che hai detto. Per esempio, l'esibizionismo manifestato in molte sfilate a favore dei diritti degli omosessuali, lo trovo sgradevole (anche se rispetto chi si "esibisce") e credo che sia piuttosto controproducente per propagandare il rispetto dell'omosessualità.

Mi sembra fuori posto l'esibizionismo eterosessuale e alttrettanto fuori posto quello omosessuale: le scelte di vita o gusto sessuale mi pare che rientrino nel campo della vita privata di ogni individuo e quindi, proprio in quanto della sfera privata, trovo sgradevole farne un'esibizione, tanto più se questa esibizione diventa un circo.

 

Non condivido l'opinione di coloro che negano le differenze tra i generi; mi pare evidente che maschio e femmina appartengono a generi molto diversi. Il fatto che la differenza tra i due generi non sia così rettilinea come spesso si crede, ma con zone d'ombra e che a volte vi siano situazioni dove queste zone d'ombra diventano così estese da potersi parlare a tuti gli effetti di "intersessualità", nulla toglie al fatto che i due generi sono diversi, cioè sono "due" generi e non "un solo".

 

Sul fatto che un bambino è bene che sia allevato da una coppia formata da un maschio e da una femmina, sono anche d'accordo: per il bambino è necessario potersi confrontare con ambedue i generi e ciò non potrebbe avvenire se allevato da una coppia omosessuale.

Tuttavia tra crescere in un istituto e crescere in seno a una famiglia costituita da "due padri" o da "due madrI" non ho alcun dubbio nel dire che il secondo caso è assai meglio del primo. Lo dico per esperienza personale in quanto sono cresciuto in un istituto dove ci sono restato da prima di avere 5 anni sino all'adolescenza.

Un bambino per crescere ha bisogno di modelli sessuali ai quali riferirsi: dunque è molo importante che abbia un maschio e una femmina quali modelli di riferimento. Ma ancor più, per crescere, ha bisogno di affetto, e l'affetto può riceverlo anche da una coppia omosessaule.

L'equazione omosessuale=pedofilo è assolutamente ridicola. Di pedofili ce ne sono moltissimi, purtroppo, e tanto tra gli eterosessuali come tra gli omosessuali.

 

Su certe pratiche di inseminazione artificiale, a volte anche con casi di donne che hanno un figlio a sessant'anni, sono molto dissenziente: mi domando, infatti, se queste persone davvero hanno tanto desiderio di amare un bambino, o piuttosto il loro desiderio è quello di possedere un bambino.

Quando ormai le nostre figlie erano cresciute e avevano preso le loro strade, con mia moglie ci siamo domandati se non sarebbe stato bello addottare un bambino, o riceverlo in affidamento (era il periodo della guerra in Bosnia e c'era possibilità di avere bambinbi in affidamneto). Allora abbiamo pednato di fare qualcosa che ci pareva più bello ancora: abbiamo ricevuto in affidamento una madre con la sua bambina. Se davvero vuoi amare un bambino, se possibile, adottane la madre e lascia il bambino con lei, mettila in condizione di essere lei a poterlo crescere....

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Inviato

....Frequentate coppie omosessuali insieme da anni . Vedrete che sono persone del tutto identiche a voi ........

Non posso fare a meno di sottolineare queste parole.

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Inviato

Scusate, farò un intervento immagino urtante per molti ma...

 

Per ipotesi: perchè se io, adulto consenziente, compro una prestazione sessuale una tantum da un altro adulto/a consenziente, che si "affitta" perchè in stato di necessità economica, sono generalmente additato come verme e sfruttatore e invece se, sempre per ipotesi, qualora volessi "affittare" per tempo il corpo di una donna con uguale necessità economica per impiantarvi l'ovulo di un'altra fecondato dal seme di un altro (operazione da cui ricordo nasce una persona che ha dei diritti!) sarei solo una persona che cerca di esercitare un suo diritto ( e anzi quasi un pionere del """progresso""")?

 

Qualcuno dirà che c'entra, non sono cose sullo stesso piano, etc...

 

Ma la questione è la stessa: si possono affittare corpi? E parti del corpo? e venderle? Anche se da questo nasce una persona che ha dei diritti? e tutto ciò ha impatto o meno sulla società?

A che titolo certi affitti sarebbero legittimi e altri no?

Perchè aldilà dei discorsi teorici,le conseguenze reali di certi mutamenti sociali saranno queste, e io non le auspico affatto.


Inviato (modificato)

Certo Ciccio 86! Ognuno si fa il suo credo!  È  tutto normale ... 

 

Anziché criticare i sacerdoti  pregate per loro. Verremo chiamati a rendere  conto  anche di cosa  abbiamo fatto per loro  oltre a criticare. ... e generalizzare! 

Modificato da legioprimigenia

Inviato

...

.... perchè se io, adulto consenziente, compro una prestazione sessuale una tantum da un altro adulto/a consenziente, che si "affitta" perchè in stato di necessità economica, sono generalmente additato come verme e sfruttatore e invece se, sempre per ipotesi, qualora volessi "affittare" per tempo il corpo di una donna con uguale necessità economica per impiantarvi l'ovulo di un'altra fecondato dal seme di un altro [...] sarei solo una persona che cerca di esercitare un suo diritto ...

Bella domanda! :)


Inviato

Non mi è chiaro il passaggio tramite il quale si è passati dalla critica alla omofobia (che è assolutamente condivisibile) all'attacco alla Chiesa Cattolica e più in generale a tecniche di procreazione medicalmente assistita e alla surrogazione di maternità...

Per inciso, il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che coloro i quali presentano tendenze omosessuali con tendenze omosessuali "devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza."


Inviato

nelle democrazie occidentali di oggi c'è il principio della separazione tra stato e chiesa (religioni). purtroppo certe religioni invece di rivolgersi solo ai loro adepti vogliono delle leggi statali che corrispondono ai loro desideri e non a quel che uno stato plurimo deve offrire ai propri cittadini.

 

da qui il fatto che le chiese si immischiano in temi quali istruzione, aborto, omosessualità, eutanasia,....

 

riguardo la questione antropologica la mia risposta è solo: non so.

 

per gli uteri in affitto, gli organi trapiantati, le prestazioni sessuali a pagamento secondo me occorre distinguere se le persone che lo fanno sono in condizione economica di estrema necessità, di ricatto o altro tale da non farlo in modo volontario come libera scelta (anche come scelta professionale consapevole per la prostituzione) o se lo fanno in necessità estrema.

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