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Il testone giubilare di Gregorio XIII


anto R

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Fu sotto il pontificato di Gregorio XIII (1572 - 1585) che si ebbe il primo Giubileo successivo al concilio di Trento, terminato nel 1563. I preparativi per l'anno giubilare 1575 furono molteplici e riguardarono un po' tutti gli ambiti, dalla preparazione spirituale alla promulgazione di leggi col fine di sfrattare le prostitute residenti a Roma. Nel 1574 il papa Boncompagni proibì i festeggiamenti carnevaleschi, inaugurando un periodo di meditazione propedeutico all'inaugurazione imminente del Giubileo. Contemporaneamente vennero lastricate le strade dell'Urbe e la collina posta tra Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano fu spianata.

Per la solenne occasione furono assunti in zecca numerosi incisori, il che portò l'opificio romano ad impiegare come segno di zecca un'armetta propria (sebbene in alcune rare monete si osservino simboli di incisori che il Muntoni dichiara sconosciuti).

 

Dopo questa breve introduzione storica direi che è giunto il momento di presentarvi la new entry nella mia collezione: un testone coniato appunto in occasione del Giubileo del 1575. La tipologia è Muntoni 33 (la più comune, riportante l'armetta ufficiale della zecca) ma una perfetta catalogazione la permette il Corpus, che al numero 28 elenca proprio questa variante senza punti ad apertura e chiusura della legenda al rovescio.

Successivamente all'acquisto ho scoperto anche la provenienza, non proprio recentissima, dell'esemplare dall'asta 21a di Bolaffi (lotto 507). Il peso è di grammi 9,40 e quindi al peso legale ci siamo...

Salvo due schiacciature di conio, una nella porta ed una sul XIII, i rilievi sono decisamente alti, peccato per il salto nella zona dell'armetta e alle lievi screpolature del tondello che vanno a corrucciare un po' la fronte del Boncompagni. La patina poi a me piace davvero moltissimo, a seconda del'inclinazione della luce può assumere tinte violacee iridescenti o più "naturali".

Di seguito le immagini: prima quelle di Bolaffi, dove l'iridescenza della patina emerge in toni davvero cupi, e poi quelle scattate da me

 

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I vostri pareri sono come sempre ben accetti, se poi vorrete mostrare i vostri esemplari per magari vedere gli stili di incisori differenti ancora meglio!!

Buona serata,

Antonio

 

 

 

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Bella moneta piacevole, purtroppo nata in zecca un po' tormentata ( appunto i difetti da te indicati ). Nell' insieme direi BB-SPL e considera che almeno io personalmente non riesco mai a dare più' di SPL + alle monete papali coniate tra fine 500' e inizio 600', quindi.... E' il testone zecca di Roma forse tra i più' comuni ( non conosco e non considero le armette dei vari zecchieri ) ciò' dovuto ovviamente alla massiccia emissione x l' anno giubilare, saluti.

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Per queste emissioni non è semplice dare un parere sulla conservazione. A parer mio è meglio distinguere tra gradevole e non o tra collezionabile e non. Il tuo è gradevole e collezionabile. Complimenti.

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Vi ringrazio per i vostri interventi.

Come è stato detto il mio pezzo è l'emissione più comune del testone giubilare romano,  comunque vi sono alcune piccole variazioni sul tema che ricorrono più o meno frequentemente.

Ad esempio abbiamo la tipologia Muntoni 33 var. I, con AN || 15 || 75 nel vano della porta, dai più considerata rara

 

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(Esemplare proposto da Ranieri, asta 7 lotto 689)

 

 Poi vi sono i testoni riportanti segni di zecca propri di incisori sconosciuti, riportati dal Muntoni ai numeri 27 e 30, decisamente più rari.

 

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(immagini da rhinocoins)

 

Questi segni furono apposti probabilmente prima dell'adozione dell'armetta propria della zecca, in tal modo si spiegherebbe anche la rarità di queste tipologie.

 

Ovviamente esistono anche le emissioni con al diritto lo stemma anziché il busto del pontefice, ecco direttamente da ebay un Mutnoni 32 var. II con il monogramma (?) dell'incisore

 

post-32073-0-86790700-1434026686_thumb.j

 

Personalmente di quest'ultima tipologia (stemma - porta santa) ho visto pochi esemplari, forse il grado R/3 dato dal venditore ne rispecchia la reale rarità.

 

 

Qualcuno vuole provare a fare il punto sulle coeve emissioni di Ancona?  :D 

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Addirittura R3 quest' ultimo esemplare ? Non ci ho mai pensato sinceramente ma e' pur vero che si vede molto meno rispetto a quello col busto. Appena avrò tempo cerchero' di capirne di piu', il testone zecca di Ancona con la porta santa e stemma invece e' abbastanza comune.

Modificato da sixtus78
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Addirittura R3 quest' ultimo esemplare ? Non ci ho mai pensato sinceramente ma e' pur vero che si vede molto meno rispetto a quello col busto. Appena avrò tempo cerchero' di capirne di piu', il testone zecca di Ancona con la porta santa e stemma invece e' abbastanza comune.

Comune, ma non troppo.  A seconda delle tipologie, da R a R2.

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Faccio una piccola osservazione stilistica. Nei testoni coniati ad Ancona abbiamo sempre lo stemma e la data scritta in numeri romani. La porta in alcune tipologie è decisamente elaborata, con numerose volute...inoltre non noto la presenza di segni di zecca o di incisori...

Per quanto riguarda la rarità dei vari tipi non mi esprimo, anche perchè i testoni della zecca marchigiana battuti sotto Gregorio XIII presentano una moltitudine di varianti innumerevoli delle quali non sono a conoscenza. Peraltro già il nostro catalogo fornisce una visione generale di questa copiosissima produzione.

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Specifico che per comune intendevo al massimo R e non letteralmente C, poi che ci siano varianti che fanno di questo tipo di testone x Ancona un R2 non lo so ma può essere benissimo.

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Ottima discussione, interessante e costruttiva. Non aggiungo altro a quanto già detto dagli esperti, mi associo però all'ultima opinione espressa da @@anto R riguardo alla rarità del testone con i numeri romani dentro la porta santa.. comune per Ancona, ma difficile da reperire per Roma...

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E' difficile trovare credo chi all' interno dei vari " settori " delle monete papali collezioni pure x varianti, io personalmente lo faccio molto di rado e solo se il prezzo e' buono in rapporto alla qualità'. In questo caso ad esempio dell' ultimo testone qui postato seppur ne avessi saputo la rarità ( ma a quale rarità' pensate ? ) anche se x soli 100€ con un busto cosi' leggero forse non lo acquisterei.

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Specifico che per comune intendevo al massimo R e non letteralmente C, poi che ci siano varianti che fanno di questo tipo di testone x Ancona un R2 non lo so ma può essere benissimo.

 

Una delle tipologie che ritengo più rara "del solito" per Ancona, è quella con timpano triangolare al rovescio, tipo questo (Muntoni 187, ex Nomisma 2011):

 

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In questo caso ad esempio dell' ultimo testone qui postato seppur ne avessi saputo la rarità ( ma a quale rarità' pensate ? )

 

Per Roma, penso che il tipo busto-numeri romani sia R2, questo mi risulta passato lo scorso anno da Nomisma (non ho il realizzo):

 

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Il tipo con lo stemma al diritto è ancora più raro a vedersi, chi lo vende come R3 credo abbia ragione; in archivio ne ho una sola immagine, esemplare che passò su ebay lo scorso anno e realizzò 350 euro, tra l'altro ho notato che si tratta dello stesso che ha già postato Anto R nel post di apertura.

 

Ciao, RCAMIL.

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Il tipo con lo stemma al diritto è ancora più raro a vedersi, chi lo vende come R3 credo abbia ragione; in archivio ne ho una sola immagine, esemplare che passò su ebay lo scorso anno e realizzò 350 euro, tra l'altro ho notato che si tratta dello stesso che ha già postato Anto R nel post di apertura.

 

Adesso viene proposto a 600 (anzi 599,99 :crazy: ) però in effetti devo dire che in vendite recenti non l'ho mai visto passare...

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Per Roma, penso che il tipo busto-numeri romani sia R2, questo mi risulta passato lo scorso anno da Nomisma (non ho il realizzo):

 

Ne passò uno anche da Varesi, in Alma Roma al lotto 1161. Base d'asta 400.000 lire in BB, considerato appunto RR. Purtropppo non ho i realizzi...

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Voglio contribuire a questa interessantissima discussione con la foto di una moneta particolare per gli errori di legenda. POONT al diritto. INTRABVN al rovescio. Se vogliamo anche la X di XIII sembra una K....

Saluti, Raffaele.

 

1imvzp.jpg

2ynf5e0.jpg

Modificato da numitoria
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Come è stato già detto il testone con i numeri romani della zecca di Roma è una tipologia molto rara, questo esemplare poi è decisamente tutto da interpretare...servirebbero foto di dimensioni maggiori, ma già così ipotizzerei almeno per la  genesi della variante INTRABVN un problema in fase di battitura (salto di conio?). Infatti se osserviamo il punto successivo alla paola mi sembra ben visibile sotto di esso l'ombra della T. 

Per quanto riguarda l'errore POONT mi sembra che le due O siano state proprio punzonate sul conio, ma come ho già detto servirebbero foto più grandi o dei soli particolari...

Se è tua complimenti, sicuramente qui c'è da studiare!!!

 

Buona serata,

Antonio

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Ora che finalmente dispongo di una copia di Alma Roma ( colgo l'occasione per ringraziare l'amico @@giamba54 , fornitissimo e disponibilissimo come sempre) e me la posso sfogliare con comodo ho notato un paio di particolarità nel già citato lotto 1161:

  • PER . . EAM
  • il segno di zecca con ad ogni lato un punto e non tre come al solito

Piccole varianti che vanno ad arricchire un esemplare molto raro e di bella conservazione.

 

post-32073-0-65124900-1434647748.jpg

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  • 4 mesi dopo...

Mi riaggancio a questa "recente" discussione per sottoporvi uno dei miei acquisti più recenti.

 

Pur presentando dei vistosi difetti di conio, molto tipici dell'epoca di emissione, ritengo che come conservazione non sia messa male, tra l'altro si tratta della variante I Muntoni 33 con l'indicazione all'interno della Porta Santa AN 15 75 senza la D, quindi leggermente più rara rispetto alla tipologia standard.

 

Ritengo giusta la precisazione di @@Veridio su queste monete, è davvero molti difficile assegnare dei gradi di valutazione standard viste le problematiche che spesso si riscontrano su questi esemplari..

 

Quei segni che si intravedono sulla destra della Porta Santa sono in rilievo, quindi non si tratta di graffi.

 

Graditi come sempre pareri e valutazioni.

 

Grazie a tutti come sempre in anticipo!

 

Marco

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Bella moneta nonostante i difetti di coniazione coevi. Azzardarei un valore commerciale sui 200 euro circa ( intendo un commerciante potrebbe fare benissimo una richiesta del genere.... Partendo anche da 250 ). I segni in rilievo saranno escrescenze di metallo se il conio venne spazzolato no ? Saluti.

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@@slapdash84 picola curiosità: Il numerale è diviso in X.III o è scritto nella forma canonica XIII? Non riesco a capire se sia un punto con salto di conio o se sia un'escrescenza di metallo.

 

Penso che la valutazione di @@sixtus78 sia realistica, se non ci fosse già solo la mancanza di metallo saliremmo decisamente credo..

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A me piace complimenti.

I difetti di coniazione sono probabilmente dovuto ad un tondello non più a giusta temperatura per la battuta. Ma qui un parere di @@rcamil è interessante leggerlo.

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