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Inviato

Forse si tratta solo di una coincidenza ma entrambi i nostri esempi si fermano a giovanni dandolo. I grossi che posseggo successivia dandolo g. non hanno più questo dettaglio.

A.


Inviato

Escluderei i capelli; deve essere altro.

 

Direi che è meglio aprire una discussione ad hoc, per non fare un minestrone nella discussione del povero Soranzo.

 

Provvedo!


Inviato

@@Arka

 

Ciao Artur

 

Pensavo di poter spostare le discussioni riguardanti la "cosa" sulla spalla del Cristo nella discussione che ho aperto ad hoc.

 

Però sono un Curatore senza poteri  :cray:  :rofl:  :rofl:  tu li hai?

 

saluti

luciano


Inviato

No, in questa sezione siamo senza poteri. Qualcuno avrà nascosto della criptonite in qualche post...  :D

 

Arka


  • 1 anno dopo...
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Si parlava del famoso leoncino sullo stendardo ed eccolo in immagine veramente ottimale. Adesso non ci sono più dubbi.

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  • 1 anno dopo...
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  • 417sonia ha evidenziato questo topic come importante
  • 5 mesi dopo...
Inviato

E' sempre bello riesumare vecchi post. L'occasione mi viene dall'aver notato un differente segno usato per l'interpunzione. Non il semplice punto ma ben 4  formare una rosetta prima del S.M.Veneti.

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Qesto segno viene usato sempre da più massari, ma e' solitamente il massaro con il segno censito da Papadopoli n. 11

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L'utilizzo di questa interpunzione è di circa 6 su 200 grossi. Non male come rarità. Chissà quali finalità avevano portato ad usare questa segno?

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8 ore fa, fabry61 dice:

L'utilizzo di questa interpunzione è di circa 6 su 200 grossi. Non male come rarità. Chissà quali finalità avevano portato ad usare questa segno?

Ciao!

Interessante; se non è esclusivamente presente nei Grossi marcati dal Massaro indicato dal Papadopoli con il nr. 11, viene meno la caratteristica identificativa dello stesso e quindi si potrebbe pensare ad un semplice elemento più decorativo di un semplice punto.

Oppure si potrebbe pensare che, pur creato originalmente da un dato Massaro come suo segno identificativo, sia stato usato anche successivamente da altri, facendogli perdere la sua caratteristica identificativa ...

saluti

luciano

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Inviato

Nella carrellata dei Grossi non poteva mancare anche il grosso falso del nostro SUPANTIO.

Prima o poi devo fare un elenco di grossi falsi/contraffatti doge per doge e come per i grossi normali fare una bella carellata per tutti coloro che amano questa tipologia di moneta.

Per il momento andiamo avanti a vista d'occhio.

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Inviato (modificato)

Evidente molto evidente. La provenienza mi suggerisce l'area balcanica, anche se sono perplesso (area egea?). Chi mi sa dire il motivo?

Modificato da fabry61
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Inviato
52 minuti fa, fabry61 dice:

Evidente molto evidente. La provenienza mi suggerisce l'area balcanica, anche se sono perplesso (area egea?). Chi mi sa dire il motivo?

Ciao!

I dati sono più d'uno .... il braccio che manca a S. Marco, l'acconciatura dello Stesso e del Doge, la legenda scombinata ...

c'è altro?


Inviato

Il segno del massaro che non esiste per i grossi normali, ma è un segno usato nei grossi di Milutin. Non è lo stesso ma......

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  • 2 settimane dopo...
Inviato

Buonasera cari amici. Ritorno sui grossi dello Soranzo. La fine dell'asta Savoca mi permette di segnalare un'altra particolarità nei grossi di questo doge ed è l'asta della bandiera terminante con una crocetta in stile "serbo". Si tratta di un particolare molto leggero che si inserisce molto bene nella figurazione stessa senza creare particolare disturbi.

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Inviato

Ciao!

Bella particolarità; c'è da dire che la zecca, sotto questo Doge, si è lanciata nella più sfrenata fantasia .... doveva esserci un gran fermento innovativo da parte degli incisori che, senza mai stravolgere l'aspetto ormai istituzionalizzato della moneta, riuscivano ad inserire dei piccoli particolari che - forse - riuscivano a passare il vaglio dei controllori; oppure ciò è dovuto ad una maggior liberalità degli stessi.

saluti

luciano


Inviato

Il vessillo che ha l'asta che termina con una croce è tipica di una moneta di quattro secoli dopo, ovvero il ducatello. Qui forse abbiamo trovato il prototipo.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato

 Propendo per la liberalità. Creare piccoli particolari innovativi, come il leoncino, varianti di punteggiatura ed altri erano un modo nuovo per esprimere un evoluzione artistica che però senza l'avvallo della parte dominante non avrebbe potuto essere.

E da pensare all'evoluzione del periodo storico in esame.

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  • 5 mesi dopo...
Inviato (modificato)

Spero di poter dare il mio piccolo contributo con questo mio grosso di Giovanni Soranzo del tipo 1, di cui evidenzio alcune particolarità (non vi annoieró con la scheda di catalogazione, giuro :D).

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Al D/

- stendardo con Leone in moeca (dritta del buon @fabry61);

- legenda al contorno quasi senza interpunzione, difatti, per quanto sia un tondello abbastanza vissuto, leggo IOSUPANTIO [P “barrata]; • S M VENETI  

- su San Marco, Croce del braccio destro composta da barrette perpendicolari fra loro mentre Croce sul braccio sinistro composto da 4 globetti;

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Al R/ non ci facciamo mancare una bella ribattitura verso destra, come si può notare dal raddoppio della porzione sinistra dell’aureola del Cristo e della ripetizione, per metà, dei globetti della gamba destra del trono, della veste e della gamba destra del Cristo, e di conseguenza alla mancanza di parte della parte esterna della gamba sinistra del trono e di uno dei tre globetti del bracciolo sinistro.

 

Modificato da Terkel87
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Inviato

La particolarità del leoncino non deve far passare inosservato il fatto che la croce speculare sul petto è diversa da quella sul braccio.

Moneta oltremodo interessante a causa della mancanza di punteggiatura e  della ribattitura al R/

  • Grazie 1
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