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Inviato (modificato)

Buonasera,

 

credo che su aste pubbliche non sia mai passata e non si sia mai vista di questa tipologia e in questa conservazione e definizione inoltre di difficile apparizione sul mercato (moneta priva di screpolature di metallo e con bei rilievi, non tosata) :

 

Piastra Ferdinando dei Medici R3 secondo il Di Giulio Piastra col Redentore Genuflesso

d=43 mm
Piastra 1601. AR 31,93 g

 

 

Al diritto:

Busto a destra corazzato e paludato.

 

Al rovescio:

 

Battesimo: il Redentore , genuflesso , poggia col ginocchio su una zolla erbosa ed ha le braccia conserte. Nel campo non figurano le onde del Giordano, ed alle spalle del Cristo manca la roccia. Data in esergo.

 

ex provenienza artemide aste invenduta :

http://www.deamoneta.com/auctions/view/21/474

 

 

l'epoca d'oro del periodo del regno dei Medici avvenne sotto Ferdinando 1 dei Medici :

 

Biografia[modifica | modifica wikitesto] La giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

Ferdinando era il quinto figlio maschio del granduca Cosimo I de' Medici e di Eleonora di Toledo, figlia di Don Pedro Álvarez de Toledo, viceré spagnolo di Napoli. Fu fatto cardinale nel 1562 all'età di soli 14 anni, subito dopo la morte del fratello cardinale Giovanni.

Pisa la malaria uccise sia la madre Eleonora sia i piccoli Giovanni e Garzia, fratelli di Ferdinando I, e lui rimase l'unico a sopravvivere. Negli anni successivi soffrì di tubercolosi.

Gli anni di regno[modifica | modifica wikitesto]

Ferdinando I succedette sul trono del Granducato di Toscana a suo fratello Francesco I de' Medici nel 1587, a 38 anni. A Roma, come cardinale, Ferdinando aveva già dato prova di essere un abile amministratore. Fondò Villa Mediciacquistando molte opere d'arte che poi riportò a Firenze quando ascese al trono granducale.

Mantenne l'ufficio di cardinale anche dopo essere diventato granduca fin quando, per ragioni dinastiche, dovette abbandonare la porpora per sposare Cristina di Lorena nel 1589. Il matrimonio venne celebrato anche da alcuni dei più grandi artisti dell'epoca con uno spettacolo, attualmente conosciuto con il nome di Intermedi della Pellegrina.

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Busto e targa commemorativa di Ferdinando I de Medici a Pisa

Alla sua morte, nel 1609, aveva quattro figli, dei quali il primogenito Cosimo II de' Medici, che ereditò la corona granducale all'età di 19 anni. Claudia (1604-1648), l'altra figlia di Ferdinando, sposò Federico Ubaldo Della Rovere, duca d'Urbino, ed in seconde nozze Leopoldo V d'Austria.

Per molti aspetti Ferdinando I fu l'esatto opposto del suo fratello e predecessore Francesco. Ristabilì il sistema giudiziario, riorganizzò le corporazioni, i dazi e soprattutto l'apparato burocratico e promosse una riforma fiscale. Fu sinceramente interessato al benessere dei propri sudditi. Incoraggiò il commercio e guadagnò molta della sua ricchezza attraverso l'istituzione, in tutte le più importanti città europee, di banche controllate dai Medici.[senza fonte]

Un suo editto di tolleranza verso gli ebrei e gli eretici (la cosiddetta Costituzione Livornina) fece di Livorno un porto franco per numerosi ebrei spagnoli che erano stati espulsi dalla Spagna nel 1492 e per altri stranieri.

Fece deviare parte del flusso dell'Arno in un naviglio che migliorò sensibilmente gli spostamenti commerciali tra Firenze e Pisa. Grazie ad un progetto d'irrigazione, da lui promosso, fu possibile rendere coltivabili molti terreni, da Pisa a Fucecchio, dalla Val di Chiana, fino alla Val di Nievole.

Politica estera[modifica | modifica wikitesto]

In politica estera Ferdinando I cercò di rendere indipendente la Toscana dall'influenza asburgica (per il rientro in toscana e la conquista dello stato di Siena i Medici si erano dovuti affidare agli eserciti imperiali). Dopo l'assassinio diEnrico III di Francia nel 1589, si alleò con Enrico IV di Francia, che stava lottando contro la Lega Cattolica. Ferdinando garantì il suo appoggio finanziario ad Enrico e lo incoraggiò a convertirsi al cattolicesimo. Quando il re francese si convertì, Ferdinando usò tutta la propria influenza per fare in modo che il papa accettasse tale conversione.

Enrico non mostrò grandi apprezzamenti per questi favori e Ferdinando lasciò raffreddare la loro relazione, mantenendo la sua amata posizione d'indipendenza. Si riavvicinò agli Asburgo dopo la perdita del saluzzese e combinò il matrimonio fra suo figlio Cosimo II e l'arciduchessa Maria Maddalena d'Austria, sorella dell'imperatore. Militarmente, spalleggiò sia Filippo III di Spagna nella campagna d'Algeria, che il Sacro Romano Impero contro i turchi. A causa di queste imprese dovette aumentare le tasse dei suoi sudditi, ma sembra che anche questi servigi non riuscirono a liberarlo del tutto dalla subordinazione agli Asburgo; infatti, nel suo testamento del 10 ottobre 1606 si legge che il suo successore

« ...non manchi... di essere verso S.M. cattolica et la corona di Spagna obsequente et divoto, conforme all'obbligatione che seco si tiene, maxime per lo Stato di Siena... »

Promosse la formazione di un'efficiente marina da guerra e sconfisse più volte le flotte dei pirati (Costa Berbera 1607) e turche (Famagosta 1608Bona 1609). Gli affreschi delle sue imprese militari, eseguiti da Bernardino Poccetti, si possono vedere ancora oggi nella Sala Bona di Palazzo Pitti.

Il mecenatismo[modifica | modifica wikitesto]

In campo artistico Ferdinando I non mancò di tener fede alla grande tradizione di mecenatismo dei Medici: commissionò il Forte Belvedere al Buontalenti; fece eseguire la statua di suo padre Cosimo I, che ancora oggi campeggia in Piazza della Signoria, dal Giambologna. Completò il sistema delle ville medicee, facendo costruire le ville di Artimino e dell'Ambrogiana. Inoltre fece edificare il Forte di San Giorgio e le Cappelle Medicee nella chiesa di San Lorenzo. Protesse ed incoraggiò l'attività della Camerata de' Bardi che avrebbe posto le basi per la grande stagione delmelodramma e, in seguito, dell'opera lirica italiana. Nominò capo incisore della zecca fiorentina Gasparo Mola.

Gli succedette il figlio primogenito Cosimo II de' Medici.

Tentativo coloniale[modifica | modifica wikitesto]

Ferdinando I fece anche l'unico tentativo italiano di creare una colonia nelle Americhe.[1] organizzando una spedizione nel Brasile settentrionale e nelle Guiane che partì nel 1608 dal nuovo porto ingrandito di Livorno.[2] La spedizione comandata dal capitano inglese Thornton, al ritorno a Livorno nel 1609 dal suo viaggio esplorativo in Amazzonia, trovò deceduto da pochi mesi Ferdinando I ed il suo progetto coloniale venne annullato dal successore Cosimo II (il galeone "Santa Lucia" usato dal capitano Thornton tornò a Livorno con molta informazione e materiale da studio -da aborigeni a pappagalli tropicali[3]- dopo avere fatto scalo a Trinidad, ed era pronto ad imbarcare coloni originari di Livorno e Luccaper portarli in Sudamerica nell'area dove oggi esiste la Guyana francese).

« Nei primi anni del Seicento Ferdinando I di Toscana accarezza il sogno di un piccolo impero africano; poi valuta la possibilità di una colonia brasiliana. Il 30 agosto 1608 l'ingegnere fiorentino Baccio da Filicaia, sul quale torneremo, gli invia una lettera da Lisbona. In essa ricostruisce la conquista del Brasile e spiega le ragioni del declino della colonia lusitana. Neanche un mese più tardi Ferdinando fa armare una caravella e una tartana nel porto di Livorno e le affida al capitano Thornton. Il viaggio è in realtà preparato da tempo – la lettera di Baccio ha soltanto accelerato un programma già stabilito - e il granduca ha persino chiesto a Robert Dudley una pianta dell'Amazzonia, da quest'ultimo esplorata nel 1595. Dudley consiglia a Thornton di cercare l'oro sulle rive del Rio delle Amazzoni e dell'Orinoco. Ferdinando ordina più prosaicamente di caricare balle di merci e di fondare, se possibile, un avamposto commerciale. Thornton naviga per quasi un anno: approda in Guyana e in Brasile, esplora il Rio delle Amazzoni e l'Orinoco, rientra facendo tappa alla Caienna e a Trinidad. Il 12 luglio 1609 è di nuovo a Livorno, ma non trova nessuno cui riferire la propria impresa. Il 7 febbraio di quell'anno il granduca è morto e a Firenze non si pensa più alla possibilità di fondare una colonia o un comptoir commerciale oltreoceano.[2] »

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Modificato da fofo
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Inviato

Mi piace eccome....., ma mi è piaciuto ancor di più il post di spiegazione da gran divulgatore, la moneta e la storia.....complimenti !

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Inviato (modificato)

Buonasera,

 

credo che su aste pubbliche non sia mai passata e non si sia mai vista di questa tipologia e in questa conservazione e definizione inoltre di difficile apparizione sul mercato (moneta priva di screpolature di metallo e con bei rilievi, non tosata) :

 

Piastra Ferdinando ..........

 

Oh quanta manna!

 

Ogni qual volta si lega una moneta alla Storia per me è semplicemente il massimo!

 

Grazie, veramente molte grazie.

Modificato da dizzeta
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Inviato

@@fofo

Fantastica e a dir poco, non conosco questa monetazione ma... a primo impatto mi ha colpito subito, bellissima l'immaggine di San Giovanni che battezza Gesù, mi sa che sei andato a tirarti un pò di sangue per questa.   :D  

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Inviato

Non vorrei esagerare (non conoscendo questa monetazione) per me siamo intorno allo SPL. Ancora complimenti.

Awards

Inviato (modificato)

@@nando12 sei stato basso..La conservazione é superiore allo spl cmq é il complesso che non avendo i difetti consoni della tipologia di Metallo di quegli anni screpolature, corrosioni e tosature a renderla ancora più rara e completa.

Artemide la classificò spl+\qfdc quando ebbe la fortuna di averla per le mani e non di utilizzare fotografie prese, per me siamo sopra lo splendido, i volti dei santi in ogni suo particolare mai visti sino ad adesso così.

Saluti

Fofo

Modificato da fofo

Inviato

Condivido la tua soddisfazione per questa bellissima piastra...complimenti.

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Inviato

Fofo grazie per il corredo di notizie storiche e immagini che hai affiancato alla moneta! 

Venendo al tondello, certo che mi piace. Cosa ti devo dire di no? Fai domande facili però tu :) :) Sembra che abbia una bella patina e il busto è stupendo. Inoltre modulo ben regolare. 

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Supporter
Inviato

Splendida....bellissimo post!

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Inviato

@@nando12 sei stato basso..La conservazione é superiore allo spl cmq é il complesso che non avendo i difetti consoni della tipologia di Metallo di quegli anni screpolature, corrosioni e tosature a renderla ancora più rara e completa.

Artemide la classificò spl+\qfdc quando ebbe la fortuna di averla per le mani e non di utilizzare fotografie prese, per me siamo sopra lo splendido, i volti dei santi in ogni suo particolare mai visti sino ad adesso così.

Saluti

Fofo

:good:

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Inviato (modificato)

 @@fofo ...Ciao Rodolfo, sulla moneta ...beh che dire ...iconograficamente per me è molto emozionante, non sono ne un fervido credente ne un amante delle scene  "di chiesa", ma ci sono alcune immagini che emozionano anche un "ateo" come me. La qualità per me è ottima......e non sto a disquisire su spl...qfdc...eccezziunale veramente con colpetti...o...r4.. r5...r9800....ma semplicemente per l'impatto che ha (storico e  iconografico ).

Punti di forza :1) tondello ampio , assenze di tosature e limature ( come sappiamo tutti molto comuni in queste monete).

                         2)Assenza di difetti di coniatura come quelle antiestetiche screpolature (da te gia rammentate) o coniature "evanescenti" che non fanno apprezzare in pieno la potenza espressiva della piastra.

                        3)ritratto del granduca, non so per voi, ma a me sembra molto ben impresso ed espressivo.

                         4)scena del battesimo....fantastica... stessi pregi del ritratto !!!!

Ecco Rodolfo per me sono questi i punti di forza di questa moneta, che ne fanno veramente una moneta da contemplare.

Complimenti !!!

Modificato da tommydedo
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Inviato

grazie a tutti gli amici!

bello condividere con voi una mia emozione, infondo collezionare è anche questo!

 

Erik hai centrato in pieno l'impatto della moneta che ha un forte messaggio di potere al diritto con tutta la maestosità del Granduca con la sua corazza e durezza di postura e al rovescio il suo forte messaggio Cristiano e di iconografia religiosa che rappresenta anche il patrono di Firenze il San Giovanni Battista che battezza il Cristo che col ginocchio poggia sulla zolla d'erba..

in alto lo Spirito Santo raffigurato e incarnato nella colomba.

 

bhè mi fa piacere che l'impatto ci sia e non sia solo sulle Livornesi, ricordiamoci che Livorno fu proprio creato e voluto dai medici e il periodo d'oro fu proprio sotto questo granduca.

 

allego due foto fatte dall'asta

però posso affermare che dal vivo in mano e con la lente con luce odierna è molto meglio, si vede tutta la leggera barba di questa tipologia.

non vorreì essere di parte, ma queste erano opere d'arte vere e proprie.

 

saluti

fofo

 

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Inviato

bella piastra davvero...ne ho vista una uguale uguale proprio sabato ma poi ho optato per un'altra piastra molto molto rara di Cosimo II una pezza della rosa di Cosimo III e un francescone con i grifi del 1790 di Pietro Leopoldo...

 

bello anche il copia incolla da Wikipedia :pleasantry: :blum:


  • 2 settimane dopo...
Inviato

@@tommydedo rileggendo quel che scrivevi sul punto 1:

 

Punti di forza :1) tondello ampio , assenze di tosature e limature ( come sappiamo tutti molto comuni in queste monete).

 

 

fareì una distinzione e un appunto su questo genere di monetazione e di coniazione, che forse va compreso meglio.

 

1) la coniazione che presenta leggeri difetti di conio, come la tranciatura di conio o strappo di conio, comporta la non perlinatura totale della moneta a orologio, ma non l alleggerimento della moneta, la stessa peserà lo stesso identico peso del catalogo è un discorso dovuto alla fase di coniatura e di uscita dalla macchina.

(non comporta un abbassamento del valore, anche se vi si preferisce quella integra e perfetta)

 

2) ponderazione di peso, con vari decreti lesgislativi, specie quello del 1676 sotto Cosimo III veniva publicato il decreto che sanciva il peso delle monete d'argento e quindi veniva asportato un pezzetto con una pinza o cesoia dal tondello, la non completezza del bordo delle monete veniva fatto volontariamente per non eccedere di un decimo di grammo del peso di questi tondelli.

(non comporta un abbassamento del valore e della stima, anche se si preferiscono quelle che non hanno subito tale decreto)

 

3) monete tosate, quelle monete che presentano un problema o colpo di lima sul bordo, che non hanno la fustella integra, che mancano di peso e tante volte mascherano l'appiccagnolo rimosso con la tosatura del tondello che però è più leggero della sua tipologia.

(comporta un forte abbassamento di prezzo e di valore numismatico e di bellezza della moneta)

 

questo Erik per precisare il concetto e far capire meglio la coniazione e il valore della moneta e delle tipologie di collezionismo che vi possono essere.

 

saluti

fofo

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  • 1 mese dopo...
Inviato

@@dabbene @@tommydedo che ne pensate di questa su nomisma in asta a Ottobre ?

http://nomisma.bidinside.com/it/lot/53698/firenze-ferdinando-i-de-medici-1587-1609-/

 

visto che prezzo???

 

a me sembra bellissima, come la mia, (ci corre veramente poco) forse le mie foto non rendono perfettamente comè in mano la moneta, ma basta guardare i dettagli per fare un confronto..

 

ad esempio quella su nomisma ha delle leggere screpolature di conio che la mia non ha, ma presenta fondi ancora più brillanti, anche se dalle mie foto non si percepisce ma sono molto accesi anche i miei pur non arrivando a quella lucentezza.

sicuramente superiore di un briciolo quella di questa asta, ma non di molto.

 

insomma non vuole essere un confronto questo mio messaggio, vuole solo sottolineare la rarità e bellezza di questa moneta in tutta la sua maestosità!

 

 

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  • Mi piace 2

Inviato

Effettivamente le screpolature sono evidenti....il tuo è un gran pezzo come è un gran prezzo quello della Nomisma che però per tradizione ha questa strategia sulle stime.....

  • Mi piace 1

Inviato

Cmq io a quella di nomisma l fdc glie lo do in pieno.

Tira fuori delle monete che sono introvabili.

Sono straordinarie entrambe non sarà facile ritrovare e vedere pezzi del genere..

@@dabbene viste le Milanesi ?


Inviato

Nomisma ha gran pezzi per Milano, assolute rarità in oro, bei testoni anche con buone basi di partenza, un bellissimo mezzo scudo di Filippo II, le opportunità non mancano......poi come sempre dipende dall'asta, sulla qualità..... certo c'è .....


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