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UNA VITA PER UNA IDEA


dabbene

Risposte migliori

Discussione di grande spessore che merita a mio avviso di essere ripresa, il tema è importante e forse un po' sottovalutato, quanto può incidere una passione nella vita di una persona e nel contesto sociale in cui vive? Sono dell'opinione che può incidere molto nel momento in cui si riesce a mantenere un equilibrio dinamico tra il momento solitario, di studio, contemplazione e riflessione, e la fase di condivisione sia con sodali già addentro il medesimo mondo che con altri esponenti della comunità creando agganci, connessioni e facendo appunto divulgazione… il risultato può essere massimizzato tenendo sempre conto che l'oggetto di cui ci accomuna la passione, la moneta, ha la funzione di un portale… cioè un oggetto che, se preso in sé stesso, ha un potenziale limitato, di mera anche se gratificante fascinazione estetica e immaginifica, ma che, se considerato come un portale che ci permette di proiettarci verso una dimensione storica a tutto tondo, ha ben altra portata e "potenza", perché questo? Perché a differenza di altre fonti storiche la moneta presenta riuniti in sé molti aspetti che si prestano ad essere divulgati in modo tale da creare interesse anche in chi, pur non avendo alcuna passione o conoscenza numismatica, ha tuttavia interessi collaterali sia personali che professionali, la moneta infatti presenta tutta una serie di elementi adatti ad approfondimenti ad ampio raggio, non solo il tema economico e politico, ma anche l'arte, l'iconografia, l'araldica, l'epigrafia, la storia delle religioni e la storia della tecnica, una finestra quindi per viaggiare nel tempo e nello spazio esplorando una pluralità di argomenti i quali tutti, in una forma o nell'altra, rimandano a loro volta alla moneta… e allora ecco che una passione a prima vista limitata in un semplice piccolo oggetto può divenire strumento di trasformazione ed espansione interiore, perché è questo che fa la differenza, il modo di vivere una passione, non la passione in sé, se la modalità è espansiva ed usa l'oggetto come strumento, come portale, per connettere il singolo individuo alle sue radici, e da queste alla sua comunità, allora anche una piccola cosa come la moneta diventa straordinariamente potente…     

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A distanza di qualche anno penso che il divulgatore, quello che ha degli obiettivi, degli scopi, un progetto da concludere sia una razza ormai in estinzione e da proteggere come i panda, quelli che c’erano per tanti motivi scompaiono, pochi sono rimasti e pochi arrivano ...

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Il motivo è stato probabilmente già menzionato in un post precedente, per poter dedicare tempo seriamente alla divulgazione bisognerebbe avere una vita tranquilla, o almeno con una certa base di tranquillità, ma chi può purtroppo dire di avere una vita tranquilla con i tempi frenetici e la lotta continua per la sopravvivenza in cui siamo immersi? Si vive spesso giorno per giorno, in situazioni precarie in cui è difficile garantire un impegno costante su progetti che vanno oltre la sopravvivenza e le responsabilità di cui ognuno ha scelto di farsi carico…. io stesso non ho affatto una vita tranquilla, ma ho questa passione e cerco  nel limite delle mie possibilità di dare un contributo, l'augurio e la speranza è che i formidabili mezzi di cui disponiamo nella nostra contraddittoria epoca siano sfruttati meglio in modo da rendere più serena l'esistenza di tante persone e in questo modo concedere ritmi più umani, tempo per sé stessi e le proprie passioni...

Modificato da talpa
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Io credo che queste discussioni siano poi anche momenti di riflessione collettivi, che su un forum come questo ci possono stare, il cercare di andare oltre a cosa vale una moneta, ne feci tante negli anni passati e teoricamente si potrebbero farne ancora però poi abbandonai perché a volte sembrava che scrivessi solo per me o di essere peggio ancora fuori luogo.

In realtà ne abbiamo poi fatte diverse sul forum specifico del Cordusio che ha offerto tempi e pause che hanno permesso di poter pensare nel tempo e il vantaggio di non perdere nei meandri del forum  la discussione in oggetto.

Ciò non toglie che qualche esperimento si possa riprendere o rifare, dipende dalla risposta del forum.

Qui si parlava poi di un appassionato, un collezionista, uno studioso che aveva una vita piena, una bella attività lavorativa, una famiglia che poi lo vorrà ricordare, una passione molto forte, una forte tenacia e soprattutto si era prefissato di raggiungere di realizzare concretamente un suo progetto, una sua idea, una mission, una mission che però coesisteva con la sua vita normale.

Questi esempi, rari direi, però nel volontariato culturale ci sono stati e anche oggi degli esempi ci sono, indubbiamente quest'uomo avrebbe potuto dedicarsi a tutto e di più ma scelse questa via, a volte il sogno, lo scopo prefissato, se nelle mani di uomini caparbi ed estremamente motivati, diventano realtà.

Il titolo rileggendo la discussione è indubbiamente sintetico, certamente fu anche un motivo di vita, aggiungiamo un anche, direi meglio una scelta che lo accompagnò nel tempo della vita.

In fondo queste mission poi nel mondo variegato del volontariato le trovi, tutte lodevoli, importanti, nel culturale un po' meno perché probabilmente la tradizione e gli usi non ci portano a questo.

Eppure ci furono, io ricordo per esempio la vita di Camillo Brambilla, ma abbiamo anche gente oggi che lo fa, abbiamo gente anche su questo forum che ha donato le proprie collezioni che sono diventate anche esposizioni, abbiamo esempi che spaziano nel divulgativo, in fondo anche condurre un circolo è divulgazione, è dare, forse è più un fatto di preparazione e mentalità culturale, anche le stesse riflessioni sui valori anche su questo forum sono poi minoritarie e di nicchia nella nicchia, però ogni tanto si può anche fermarsi a pensare e capire quale sia il nostro ruolo e cosa possiamo fare per mantenere vive le nostre tradizioni e identità culturali.

Chi vorrà riflettere insieme su tutto mi troverà sempre qui e anche fuori di qui...

 

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Sempre a proposito di uomini che hanno dedicato la vita alla loro passione, in specie numismatica, mi piace condividere con voi l'esempio ancora vivo e dinamico di Glenn Murray, uno studioso americano che si è trasferito in Spagna dove ha dedicato vita, tempo ed energia al restauro e valorizzazione della vecchia, leggendaria zecca di Segovia, creando un'associazione e pubblicando innumerevoli importanti studi… ecco qui la sua avventura in sintesi su wikipedia: https://es.wikipedia.org/wiki/Glenn_Murray

Camillo Brambilla, Arsenio Crespellani, Mario Traina, Glenn Murray… tutti esempi che ispirano emulazione, ciascuno di noi nelle sue possibilità può prendere spunto da questi maestri per creare qualcosa di bello, che rimanga nel tempo e contribuisca ad arricchire la comunità con radici un po' più forti...

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E' poi così, in fondo si può poi molto dipende dalle motivazioni umane, io ho sempre sognato nella vita, nel lavoro, in tutto, anche nella numismatica, in fondo se ci sei, perché non fare qualcosa che però rimanga per gli altri, per il futuro, come segno ?

E forse se le motivazioni non hanno interessi personali poi diventano talmente forti che in fondo ti spingono anche di più, io in effetti tutto questo possiamo dire che nel mio piccolo l'ho vissuto, sognato e realizzato.

Non ci avrei scommesso un euro, lo dico apertamente, scrivevo anche qui di sogno numismatico, scrivevo da anni dovunque, ma giusto per cercare di fare comunicazione, nel cercare e sperare in qualche apertura, aiuto...nulla...poi le circostanze mi aiutarono e per qualche anno pensai solo a quello, numismaticamente parlando sempre, facevo tante altre cose belle in numismatica, ma il pensiero dominante era sempre lì...il Museo di monete della zecca di Milano esposte, permanenti, con catalogo e che un padre con un bambino le potesse vedere tutti i giorni pagando un biglietto anche la domenica….a Milano non c'era proprio e stiamo parlando di Milano...dove la numismatica sanno cosa sia ed è ben presente...

Ci vogliono grosse motivazioni ve lo assicuro, problematiche infinite e inenarrabili, però in fondo si può dire, difficilissimo, ma si poteva...

Oggi vediamo scolaresche che vanno, l'esposizione segnata nella mappa dell'Ambrosiana, vedo con piacere i complimenti, le gratifiche della collettività, del mondo associazionistico, i ringraziamenti anche politici comunali, regionali, era una mission da cittadino milanese, più che numismatico, una mission del futuro, oltre ogni schema costituito, l'esempio personale dice che è bello avere sogni, anche importanti, e poi provarci, le gratifiche saranno lo dico già, essenzialmente interiori e personali, però la soddisfazione rimane grande, in fondo io mi sento di avere anche dato...poi se arriverà qualcosa ancora, sempre per gli altri, ben venga, però...io sono già felice così, mai avrei pensato che si realizzasse tutto questo...

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